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Introduzione al Regolamento


La Costituzione prevede che ciascuna Camera adotti il proprio regolamento, che contiene le norme per l'organizzazione interna e l'esercizio delle funzioni parlamentari. Per ragioni di garanzia, l'approvazione del regolamento o di sue eventuali modifiche richiede una maggioranza speciale, dovendo ottenere il voto favorevole di oltre la metà dei componenti la Camera (art. 64, co. 1 Cost.).
All'applicazione del regolamento presso tutti gli organi della Camera sovrintende il Presidente, che risolve le questioni interpretative consultando, se lo ritiene opportuno, la Giunta per il regolamento.
L'attuale regolamento è stato approvato il 18 febbraio 1971 a larghissima maggioranza (465 voti a favore, 41 contrari e 1 astenuto). Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 53 del 1° marzo 1971, è entrato in vigore il 1° maggio di quell'anno.
E' articolato in quattro parti, che riguardano rispettivamente l'organizzazione e il funzionamento della Camera, il procedimento legislativo, le procedure di indirizzo, controllo e informazione, le disposizioni finali.
Si tratta, per la Camera, del primo testo organico adottato in epoca repubblicana: nel 1948, infatti, l'Assemblea di Montecitorio aveva deciso (come già l'Assemblea costituente) di adottare il testo in vigore nel 1922 al quale furono apportate, negli anni successivi, solo modifiche puntuali.
Il regolamento del 1971 ha a sua volta subìto numerose integrazioni e modifiche approvate secondo la procedura stabilita dall'art. 16 del regolamento stesso. Tale norma affida ad una apposita Giunta per il regolamento il compito di sottoporre all'Assemblea le proposte di modifica che l'esperienza dimostri necessarie. Nel complesso, fra il 1° giugno 1978 e il 27 luglio 1999 (le date della prima e dell'ultima modificazione delle norme regolamentari) l'Assemblea è intervenuta in 26 occasioni sul regolamento della Camera, in qualche caso operando modifiche e integrazioni puntuali su singoli oggetti, in altri casi approvando più articolati complessi di riforme.

Numerose sono le modificazioni deliberate nella XIII legislatura. Un primo nucleo ha interessato la programmazione dei lavori e il procedimento legislativo, con l'istituzione del Comitato per la legislazione. Allo stesso ambito si riferiscono le modifiche riguardanti le procedure parlamentari relative al processo d'integrazione europea, le attribuzioni consultive della Commissione bilancio e della Commissione parlamentare per le questioni regionali nonché l'espressione del parere parlamentare su atti del Governo. Altre iniziative hanno riguardato la verifica della presenza dei deputati ai lavori della Camera, l'istituzione delle componenti del Gruppo misto, lo svolgimento di interpellanze urgenti e di interrogazioni a risposta immediata, la composizione e le funzioni dell'Ufficio di Presidenza e le immunità della Camera, nonché la nuova disciplina del procedimento di verifica dei poteri, che ha comportato anche l'adozione di un nuovo Regolamento della Giunta delle elezioni.

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