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Repubblica Italiana
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Catalogo: introduzione del Presidente Casini
Con l'allestimento di questa mostra nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, la Camera dei deputati ha inteso prendere parte al processo di riscoperta della fìgura e dell'opera di Gaspare Landi, uno dei maggiori maestri della pittura neoclassica italiana, vittima di un lungo ed immeritato oblio. Grazie soprattutto all'entusiasmo e all'autorevolezza di Vìttorio Sgarbi, che della mostra non a caso è il curatore, negli ultimi anni l'insigne maestro piacentino sta infatti conoscendo una sorta di ritorno a nuova vita.
In questo contesto di rinnovata attenzione, la decisione di accogliere a Palazzo Montecitorio una parte assai significativa della sua produzione pittorica è apparsa uno sviluppo naturale e coerente della politica culturale che la Camera dei deputati sta perseguendo da tempo. L'apertura alla cittadinanza degli spazi della vita parlamentare si viene in tal modo nuovamente ad integrare con la possibilità, per un pubblico più vasto, di fruire di opere d'arte di valore assoluto, al di là dell'ambito limitato dei cultori e degli specialisti.
Certamente l'esposizione delle opere di Gaspare Landi nelle sedi della Camera dei deputati rappresenta, in qualche misura, anche l'adempimento di un debito di riconoscenza della città di Roma nei riguardi di uno dei suoi più illustri cittadini acquisiti. A Roma il Landi fu legato da un rapporto assai intenso, segnato da frequenti soggiorni: fu il luogo dei committenti più fedeli e degli estimatori più convinti, ma fu soprattutto il luogo dello spirito per eccellenza, la fonte inesauribile di canoni di perfezione e di rigore alimentati da un cammino storico e culturale senza eguali e sempre in grado di rinnovare se stesso.
Ma la presenza nella sede della rappresentanza nazionale di un ospite tanto illustre ha soprattutto il senso di ricongiungere finalmente le espressioni del suo spirito creativo alla storia ed all'identità del nostro Paese. Un'identità cui Gaspare Landi ha contribuito generosamente attraverso la chiarezza e la nobiltà delle forme, l'eloquente compostezza dei ritratti e la sua capacità non comune di interpretare la società del suo tempo, pervasa dai miti della simmetria e della razionalità, prima dei profondi mutamenti che ne avrebbero a breve modificato in modo irreversibile la struttura ed il modo di essere.
Pier Ferdinando Casini
Presidente della Camera dei deputati