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Le raccolte e i fondi


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Il patrimonio complessivo della Biblioteca è di circa 1.000.000 di volumi.

Le raccolte della Biblioteca si sono sviluppate principalmente negli ambiti disciplinari di maggiore interesse per la documentazione parlamentare: diritto italiano e straniero, storia, scienze e dottrine politiche e sociali, economia. Particolare attenzione è riservata alle collezioni legislative e parlamentari di altri paesi e alle pubblicazioni delle organizzazioni internazionali. La produzione editoriale in lingue diverse dall'italiano rappresenta circa il 35% dell'intero patrimonio.

La Biblioteca possiede le collezioni complete degli atti parlamentari delle due Camere e numerose collezioni di fonti normative . In base alla legge 15 aprile 2004, n. 106, la Biblioteca della Camera, insieme alla Biblioteca del Senato, è depositaria delle pubblicazioni edite dallo Stato e dagli enti pubblici. Cura inoltre l'acquisizione di materiali vari provenienti da fonti istituzionali e da istituti di ricerca, al di fuori dei canali commerciali, la cosiddetta "letteratura grigia", raccolta e catalogata nella banca dati LEGO .

Le pubblicazioni in serie sono circa 10.000. I periodici correnti italiani e stranieri sono circa 2.000. L'emeroteca comprende circa 100 quotidiani correnti, italiani e stranieri, di cui numerose testate anche in microfilm. La Biblioteca ha sempre curato con particolare attenzione l'attività di indicizzazione e catalogazione delle riviste attraverso un archivio di spogli che risale al 1878.

Sono da segnalare i fondi relativi al periodo fascista, la collezione di enciclopedie, bibliografie e opere generali, una preziosa collezione di opuscoli rilegati in volumi miscellanei, editi nel XIX secolo, riguardanti questioni di storia, politica, pubblica amministrazione ed economia, la raccolta di leggi degli Stati italiani preunitari.

Il patrimonio della Biblioteca comprende anche fondi di opere antiche e rare (dal XV al XIX secolo). Particolare rilevanza ha il fondo Kissner, composto da circa 2.000 libri e incisioni su Roma, editi tra il XVI e il XIX secolo e acquistati dalla Camera nel 1990. Le stampe e i volumi più prestigiosi di questa collezione vengono esposti periodicamente in mostre tematiche.

Di seguito si descrivono, inoltre, alcuni fondi acquisiti più di recente o resi disponibili attraverso una specifica attività di riordinamento e catalogazione


Fondo Silvio Furlani

Silvio Furlani (1921-2001) fu Bibliotecario della Camera dal 1959 al 1981 e, successivamente, Bibliotecario emerito. Il fondo non è altro che la sua intera biblioteca personale, composta di circa 12.000 volumi di monografie, opuscoli e periodici a carattere prevalentemente storico, politico e giuridico, sia italiani che stranieri (di questi ultimi un buon numero è di area tedesca); tra i settori maggiormente rappresentati si segnalano la storia militare e il diritto elettorale. Va peraltro sottolineato come il fondo rispecchi perfettamente lo spirito poliedrico di Furlani, nutrito da una forte ed istintiva curiosità verso le più svariate forme del sapere e della cultura, non solo in senso umanistico, e rappresenti dunque una fonte inesauribile di scoperte a volte sorprendenti. Una sezione particolare del fondo è costituita da alcune pubblicazioni di Giuseppe Furlani, zio di Silvio, assiriologo e semitista di chiara fama.


Fondo Gaetano Natale

Gaetano Natale (1884-1961), notista e osservatore politico, fu per circa dieci anni, a partire dal 1947, presidente del Sindacato della Stampa Parlamentare. Il fondo si compone di oltre 1.400 volumi e una cinquantina di periodici, relativi essenzialmente ad argomenti di storia e politica contemporanea, ma anche alla letteratura italiana e straniera, in particolar modo quella del '900. La parte più significativa del fondo è costituita, tuttavia, da circa 300 faldoni (attualmente non consultabili on-line) contenenti, tra l'altro, cronache della prima guerra mondiale, rassegne stampa di vita politica italiana, frutto di articoli dei principali quotidiani nazionali della prima metà del '900 ritagliati e assemblati per temi, nonché lettere e documenti di importanti uomini politici del primo Novecento. Tra questi ultimi spicca senz'altro la figura di Giolitti, di cui Natale fu profondo conoscitore.


Fondo Giovanni Bach

Giovanni Bach iniziò a lavorare alla Biblioteca della Camera nei primi anni '20 del secolo scorso, assumendo la carica di Vice Bibliotecario nel 1929. Il fondo è costituito da circa 1.900 volumi. La parte più preziosa da un punto di vista bibliografico è rappresentata da collane e opere monografiche su Roma: non solo opere di storia antica e moderna di Roma, ma anche pubblicazioni di archeologia, architettura ed arte, oltre a testi relativi a singoli rioni o quartieri della città e ad una serie di "curiosità" romane. La raccolta contiene, inoltre, molti volumi di religione, arte, poesia e narrativa di ogni tempo e paese, alcuni dei quali non facilmente reperibili altrove.


Fondo Lia Wainstein

Il fondo Wainstein comprende i circa 3.000 volumi e le raccolte di periodici della biblioteca privata di Lia Wainstein (1919-2001), donati alla Biblioteca della Camera dei deputati dalla famiglia dell'insigne slavista, pubblicista e traduttrice di alcuni fra i classici del pensiero politico e della letteratura russa dell'Ottocento e del Novecento. Per l'ampia copertura linguistica - il fondo comprende volumi in italiano, russo, francese, inglese, tedesco, svedese e finlandese - ed il particolare pregio di alcune pubblicazioni relative alla storia, alla politica ed alla letteratura della Russia e degli altri paesi dell'Europa orientale, il fondo Wainstein completa le raccolte di slavistica della Biblioteca della Camera, il cui sviluppo risale all'attività del bibliotecario e slavista Enrico Damiani ed al tradizionale rapporto di scambio interbibliotecario con le biblioteche parlamentari dei paesi dell'est europeo.


Fondo Giuseppe Di Vittorio

Giuseppe Di Vittorio (1892-1957) è stato uno dei più autorevoli esponenti del sindacato italiano del secondo dopoguerra. Nel 1945 segretario della CGIL (che continuò a guidare fino al 1957, anno della sua morte), nel 1946 deputato alla Costituente con il PCI, fu eletto nel 1953 presidente della Federazione Sindacale Mondiale. Tra i fondi della Camera, il fondo Di Vittorio è quello di minor consistenza numerica, contando 424 volumi (buona parte dei quali risalenti agli anni '50). In realtà è probabile che esso sia solo una parte della biblioteca personale di Di Vittorio e che volumi a lui appartenuti siano conservati presso le biblioteche di altri Istituti. La presente raccolta contiene testi riguardanti principalmente il diritto sociale e sindacale italiano e internazionale, la condizione dei lavoratori in Unione Sovietica, le lotte contadine nell'Italia meridionale e la storia del partito comunista italiano. Non mancano, infine, testi letterari del Novecento, soprattutto quelli di autori di maggior impegno politico.


Fondo Opera Nazionale Dopolavoro - sezione Camera

L'Opera Nazionale Dopolavoro fu un'associazione creata nel 1925 dal regime fascista con il compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori. La presente raccolta comprende 1.400 volumi della sezione Camera del Dopolavoro, relativi a molteplici argomenti: dall'ideologia fascista alla politica commerciale, dalla letteratura italiana alla politica coloniale, dal teatro all'etnologia.


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