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PRESIDENTE. Ha adesso la parola l'on. Michele Saponara, Vicepresidente del Comitato per la legislazione, di cui sarà Presidente fra due giorni.
MICHELE SAPONARA, Vicepresidente del Comitato per la legislazione. Il Presidente Casini e il Presidente Mattarella hanno già delineato la cornice in cui si inserisce il nostro incontro odierno e gli obiettivi che intendiamo perseguire. Io desidero collegarmi alle loro considerazioni, soffermandomi su alcuni argomenti che reputo focali, sia per il livello centrale sia per quello regionale. E' stata già segnalata con forza, in proposito, la necessità di un raccordo istituzionale tra Stato e Regioni, affinché i modelli adottati ai due livelli, in relazione agli organi e alle procedure del processo legislativo, siano i più omogenei possibile. Sul versante parlamentare sottolineo l'importanza, sempre maggiore, che ha acquisito l'istruttoria legislativa nelle Commissioni, con la valorizzazione degli apparati di organismi ulteriori rispetto alle Commissioni competenti in via primaria, cioè le Commissioni affari costituzionali, bilancio e politiche dell'Unione europea, il Comitato per la legislazione, la dialettica con il Governo e il flusso informativo da quest'ultimo proveniente.
So che su questo terreno anche varie Regioni vantano rilevante patrimonio di ricerche e di esperienze, che mi auguro possano tradursi ovunque in consolidati e condivisi strumenti procedurali di ausilio all'attività legislativa dei Consigli.
Per quanto concerne gli organi, a livello regionale le competenze proprie del Comitato per la legislazione potrebbero essere accorpate in un unico organo, con quelle che a livello nazionale svolgono la Commissione affari istituzionali e la Commissione bilancio e politiche dell'Unione europea. I Consigli regionali e le Camere perseguono il comune obiettivo di giocare un ruolo attivo nel confronto interistituzionale, valorizzando la collaborazione dialettica con il potere esecutivo. Il rapporto con l'Esecutivo dovrà essere ulteriormente rafforzato per utilizzare al meglio il comune patrimonio di esperienza.
In tale quadro, il Comitato per la legislazione svolge un'importante funzione di impulso nella produzione legislativa. Ponendosi a latere del circuito più strettamente politico delle Commissioni, è particolarmente preposto ad assicurare, per quanto possibile, la qualità della legislazione.
Nella sua attività, scopo del Comitato è agire non soltanto per l'oggi, in relazione ai singoli provvedimenti sui quali è chiamato a pronunciarsi, ma anche per il futuro, attraverso la trama unitaria dei pareri, consolidando così una giurisprudenza nella quale si individuino chiaramente gli obiettivi perseguiti ed i metodi utilizzati.
L'auspicio è che l'attività del Comitato possa indurre sempre più le Commissioni ed il Governo a privilegiare l'attenzione per la qualità della legislazione, mettendo a frutto i suggerimenti che provengono dal nostro organismo e quindi dalla nostra giurisprudenza.
In questa chiave due temi sono al centro dell'interesse costante del Comitato: la semplificazione della normativa e il tentativo di fare ordine nel sistema delle fonti. Sono due obiettivi di grande valenza, in un sistema che da tempo si interroga sull'inflazione legislativa e sulla confusione fra le diverse fonti del diritto e i diversi livelli di normazione.
Con riguardo alla semplificazione e al riordino normativo, il Comitato ha più volte sollecitato l'individuazione di strategie unitarie di intervento, che risultano tanto più urgenti quanto più numerose e rilevanti sono le materie che formano oggetto di riordino. Il tema del riordino normativo coinvolge con diverse prospettive, sia lo Stato sia le Regioni e riguarda tutti i settori della legislazione. Nell'incontro di oggi esaminiamo alcune tra queste materie, ognuna delle quali ha le proprie peculiarità. Tali peculiarità vanno salvaguardate nell'organizzazione delle fonti relative a ciascun settore, bilanciandole con la coerenza complessiva del sistema.
Va comunque evitato l'aumento del grado di complessità normativa che tende ad accrescersi anche in esito al più ampio spazio legislativo a disposizione delle singole Regioni e che rende l'accesso alle norme, da parte dell'utente, più faticoso e difficile.
Sul piano dell'assetto delle fonti il Comitato per la legislazione si affianca, mantenendo la sua particolare prospettiva, all'attività svolta dalla Commissione affari costituzionali, nel richiamare al rispetto del sistema delle fonti delineato dalla Costituzione ed alle leggi ordinarie sulla produzione normativa, al fine di assicurare la massima organicità e chiarezza nel dispiegarsi delle politiche legislative settoriali.
In estrema sintesi, il Comitato per la legislazione è chiamato nei prossimi mesi a rafforzare il proprio ruolo anche in relazione alla fase della progettazione legislativa in collaborazione con il Governo. Far funzionare il sistema normativo tra Unione europea, Stato e Regioni è infatti un compito gravosissimo e richiede l'attiva cooperazione di tutte le istituzioni ed un continuo esercizio delle funzioni di stimolo e controllo reciproco, nello spirito di leale collaborazione. E' evidente che se ciascuna parte del sistema normativo non è pensata in relazione alle altre, il sistema normativo nel suo complesso non può che funzionare male.
Occorre dunque che Esecutivi e Assemblee, nello spirito della ideale collaborazione di cui dicevo, si attrezzino sempre di più, in costante rapporto tra loro, al fine di curare questo tipo di attività di grande ed immediata rilevanza politica, non soltanto nell'ottica delle istituzioni, ma anche in relazione al diritto dei cittadini ad un sistema normativo il più possibile semplificato, conoscibile e chiaro. In proposito, il recente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla informatizzazione della normativa vigente è un chiaro esempio di come il metodo della collaborazione si ponga anche e soprattutto al servizio dei cittadini. Su questa strada della collaborazione il Comitato per la legislazione continuerà ad insistere, anche al fine di utilizzare nella fase delle produzioni legislative, in stretta connessione con il Governo il patrimonio comune di esperienza acquisito.
Vorrei ora esprimere vivo apprezzamento e ringraziamento al Presidente Mattarella per l'opera fin qui svolta e anche per questa iniziativa e spero di fare, non dico meglio di lui, ma come lui.