Nota 30
Standing Committees - Committee of Selection
(S.O. n. 84)

La denominazione di “commissione permanente” non indica nel Parlamento inglese un organo costituito stabilmente in riferimento ad uno specifico ambito di competenze per materia e che in tale ambito esercita una serie di funzioni quale “ente esponenziale” dell’intera Camera, secondo il modello invalso in altri Parlamenti: per standing committee (senza ulteriori aggettivazioni che, quando ricorrono, configurano alcune varianti che differiscono dal “modello-base” per via della composizione o di particolari modalità procedurali) si intende infatti nell’ordinamento parlamentare inglese un organo ad hoc cui è demandato l’espletamento della “fase in commissione” (committee stage) del procedimento legislativo ed il cui modulo procedurale tipico (standing committee style), in analogia a quello dell’Assemblea, è improntato al contraddittorio fra maggioranza e opposizione ed è caratterizzato da particolari garanzie a tutela della sede di elaborazione della legge rispetto ad interferenze esterne (inesperibilità di procedure informative; irricevibilità di memorie scritte; divieto di accesso a consulenti di singoli Membri; presidenza imparziale da parte di un membro del Chairmen’s Panel, S.O. n. 4). In particolare, la “fase in commissione” del procedimento legislativo consiste essenzialmente nella presentazione, selezione e votazione degli emendamenti ed articoli aggiuntivi e nella predisposizione di un testo base emendato di cui esporre i contenuti salienti nella apposita relazione all’Assemblea. La composizione delle commissioni permanenti varia in genere fra i 16 ed i 50 membri (S.O. n. 86), secondo gli accordi intercorsi attraverso i “canali usuali” in modo da rispecchiare la composizione dell’intera Camera, nominati dalla Commissione di Selezione (Committee of Selection). Questa particolare commissione, formalmente prevista dalle sole norme permanenti di procedura della Camera dei Comuni relative all’attività di interesse privato, è composta da nove membri in genere scelti fra gli Whip dei diversi schieramenti politici ed opera con un quorum di tre membri secondo il modulo procedurale delle select committee (vd. nota 36). Nell’ambito dell’attività di interesse pubblico, oltre a nominare direttamente i membri delle commissioni permanenti, ha il compito di proporre all’Assemblea la nomina dei membri delle Select committee riferite a dipartimenti del Governo (S.O. n. 151) e delle Domestic Committee (S.O. n. 142).
In genere nella composizione delle commissioni permanenti si tiene conto, a livello informale, del diverso ambito di preparazione culturale e tecnica dei singoli deputati al fine di conseguire un certo grado di omogeneità ai fini della materiale distribuzione dei progetti di legge fra le diverse commissioni permanenti di volta in volta costituite; al riguardo tuttavia, la elasticità delle procedure è l’aspetto tradizionalmente sottolineato e privilegiato e non sussistono garanzie certe di un adeguato bilanciamento fra esigenze di rappresentatività politica della commissione ed esigenze di specializzazione tecnica dei membri. La eterogeneità di ambiti operativi che caratterizza l’esperienza delle commissioni permanenti consente peraltro di sviluppare solo limitatamente il grado di specializzazione settoriale che invece costituisce l’elemento caratterizzante dell’attività delle Select committee riferite a dipartimenti del Governo, le specifiche commissioni costituite in modo permanente per l’esercizio della funzione di controllo sull’attività dei singoli dicasteri.
Sebbene non vi siano limiti formali al numero di commissioni permanenti, in genere nel corso di una sessione ne vengono nominate cinque o sei, contraddistinte da una lettera in ordine alfabetico (A, B, C etc.). Secondo lo S.O. n. 84 (2), è lo Speaker che provvede alla materiale distribuzione dei diversi progetti di legge fra le diverse commissioni permanenti e, per prassi, i progetti di iniziativa di singoli Membri vengono assegnati alla Standing Committee C, l’unica commissione permanente in cui il Governo non può decidere l’ordine di trattazione dei progetti assegnati (S.O. n. 84 (3)). Due apposite commissioni permanenti (First and Second Scottish Standing Committee) vengono costituite per l’esame dei progetti riguardanti la Scozia, di cui la prima è per prassi assegnataria dei progetti di iniziativa del Governo e la seconda di quelli di singoli Membri.
Una volta costituita, una commissione permanente rimane attiva per l’intera sessione e può vedersi assegnare successivamente più progetti di legge di cui il Governo può stabilire - ad eccezione della Commisione C - l’ordine di priorità nella trattazione (S.O. n. 84 (4)); dopo l’inizio dell’esame di un provvedimento, la commissione è tenuta a concluderlo prima di passare ad esaminarne un altro. Su richiesta del Membro responsabile del progetto (Member in charge), lo Speaker può trasferire ad un’altra commissione permanente un progetto di cui non sia ancora iniziato l’esame da parte della commissione cui era stato inizialmente assegnato.
Secondo lo S.O. n. 123 le commissioni permanenti possono riunirsi solo nei giorni di seduta della Camera e non sono quindi ammesse riunioni durante i periodi di aggiornamento. La prima seduta dell’esame di un progetto di legge ha luogo nel giorno ed all’ora stabilita dal Presidente (S.O. n. 88 (1)). In pratica tuttavia, salvo casi eccezionali, il Presidente procederà alla convocazione secondo l’indicazione del Member in charge, che per i progetti di legge di iniziativa governativa è di solito uno dei Government Whip: normalmente l’avvio dei lavori in commissione ha luogo circa una settimana dopo la seconda lettura; salvo diversa preventiva decisione della Camera, nel primo giorno di seduta la commissione permanente può riunirsi una sola volta.
Di regola, le commissioni permanenti si riuniscono il martedì ed il giovedì mattina a partire dalle 10.30, salvo la Commissione C che in genere si riunisce il mercoledì mattina. Lo S.O. n. 88 (1) vieta formalmente le sedute delle commissioni permanenti fra le 13.00 e le 15.30, il che consente ai membri, oltre ad una pausa, anche la partecipazione al Question Time in Assemblea fra le 14.30 e le 15.30. L’approvazione di una apposita mozione (motion to adjourn) proposta dal Member in charge consente la prosecuzione dell’esame nel pomeriggio: per prassi, i lavori pomeridiani in commissione riprendono alle 16.30 per terminare in genere alle 19.00 o alle 22.00.
Il più delle volte l’organizzazione settimanale delle sedute dedicate all’esame di un progetto di legge è stabilita con l’approvazione di una apposita mozione (sittings motion) presentata dal Member in charge all’inizio della prima seduta, senza necessità di formale preavviso. Su tale mozione è possibile una discussione la cui durata può variare in relazione al grado di contrapposizione politica sul progetto, tenuto conto che in sede di commissione non vige la regola, valida in Assemblea, per cui ciascun Membro può intervenire una sola volta sulla medesima questione. L’organizzazione settimanale delle sedute così stabilita resta valida per l’intero esame in commissione salvo modifiche successivamente approvate con ulteriore apposita mozione.
Il corso dell’esame segue normalmente la successione degli articoli (clauses) e degli allegati (schedules) prospettata nel testo del progetto; all’inizio dei lavori il Member in charge può tuttavia proporre una mozione sull’ordine di esame (order of consideration motion) al fine di predeterminare un diverso ordine di trattazione: il più delle volte ciò si verifica per consentire l’esame in successione degli articoli e degli allegati ad essi rispettivamente correlati.
Nella parte relativa alle commissioni permanenti, le norme di procedura annoverano anche le tre Grand Committee, rispettivamente per la Scozia, il Galles e l’Irlanda del Nord che, in ragione delle specifiche competenze e della più ampia serie di opzioni procedurali dettagliatamente indicate, costituiscono un tipo di commissioni permanenti del tutto particolare e distinto rispetto alle ordinarie standing committee.