XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 4807
Onorevoli Colleghi! - Alla fine della seconda guerra
mondiale diversi italiani che si trovavano a risiedere nei
territori ceduti dalla ex Jugoslavia e di cui oggi
sopravvivono meno di duecento persone (comprese le vedove)
hanno subìto, da parte delle autorità jugoslave di allora,
persecuzioni e deportazioni anche per il solo fatto di aver
scelto il mantenimento della cittadinanza italiana.
Mentre gli attuali governi delle Repubbliche della
Slovenia e della Croazia hanno già provveduto, con recenti
leggi, a risarcire i propri cittadini per le persecuzioni
politiche subite, la nostra legislazione si è limitata, con le
legge 23 marzo 1952, n. 207, ad estendere le disposizioni per
la concessione delle pensioni previste per gli invalidi di
guerra ai cittadini italiani che presentano invalidità a
seguito della persecuzione politica sofferta nella ex
Jugoslavia.
Con la presente proposta di legge si intende equiparare i
citati soggetti agli ex deportati e perseguitati politici allo
scopo di riconoscere anche i seguenti benefìci:
a) assegno vitalizio di benemerenza pari al minimo
della pensione contributiva della previdenza sociale;
b) copertura previdenziale dei periodi di
persecuzione o di deportazione;
c) esenzione totale dai ticket sanitari;
d) reversibilità ai familiari dell'assegno
vitalizio di benemerenza.
Similmente a quanto previsto per gli ex deportati e
perseguitati politici, si determina anche la composizione
della commissione che dovrà esaminare le relative domande e
che comprende, oltre ai rappresentanti dei vari Ministeri,
anche quelli delle tre associazioni di profughi giuliani,
dalmati e istriani maggiormente rappresentative.
Infine si è ritenuto doveroso assicurare agli effetti
previdenziali i periodi di servizio militare prestati da
alcune centinaia di connazionali in Jugoslavia.