XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 4562
Onorevoli Colleghi! - La normativa vigente in materia
di acquisto della cittadinanza italiana per nascita e di
concessione della stessa costituisce un esempio di legge tra
le più restrittive tra quelle adottate dai Paesi dell'Unione
europea.
La normativa vigente prevede, infatti, che i minori nati
in Italia da genitori stranieri acquistano la cittadinanza
italiana non prima del compimento della maggiore età e
limitatamente alla richiesta formulata nei dodici mesi
successivi al raggiungimento della stessa.
Per quanto riguarda l'adulto è previsto che egli possa
chiedere l'acquisto della cittadinanza ma solo dopo una
permanenza di almeno dieci anni nel territorio italiano; i
tempi del procedimento sono però talmente lunghi che, in
effetti, l'eventuale provvedimento di accoglimento della
domanda non viene adottato prima di ulteriori due anni, con la
conseguenza che il tempo effettivo è di almeno dodici anni.
Alla luce di quanto osservato e in considerazione della
presenza sempre più consistente di cittadini stranieri
presenti nel nostro Paese, si profila necessaria l'opportunità
di ripensare la normativa in materia, introducendo ulteriori
criteri che favoriscano l'acquisto della cittadinanza
italiana, a fronte di requisiti certi che costituiscano indice
della volontà di un inserimento regolare e stabile.
In questa prospettiva si inserisce la presente proposta di
legge che intende apporre modifiche alla legge 5 febbraio 1992
n. 91, con l'ulteriore intento, inoltre, di rivedere il
termine attuale di regolare permanenza nel Paese degli
stranieri giunti in Italia.
Di particolare rilevanza risulta essere a questo proposito
la modifica proposta all'articolo 9 della citata legge n. 91
del 1992, che porta da dieci a sei anni il periodo di
residenza continua ed abituale nel territorio della
Repubblica, accompagnato dalla prova del requisito di
soggiorno, congiuntamente al requisito della conoscenza della
lingua e della cultura italiane, indici significativi della
volontà di realizzare un inserimento stabile ed organico nella
società di accoglienza.