XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 3823
Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge
si vuole riconoscere, eleggendola a istituzione di interesse
nazionale, una realtà già esistente e nota a livello locale,
quale è l'Associazione per il Museo della seta di Como.
Aperto nel 1990, il Museo testimonia la storia della seta
comasca, simbolo di una continuità tra passato e presente di
un' industria che mantiene il primato rispetto al mondo
intero. Da sempre, infatti, la produzione italiana,
soprattutto nel mondo del tessile, richiama ovunque qualità e
stile. In particolare modo il settore tessile di alcune zone
del nostro Paese, nella fattispecie l'area della provincia di
Como, vanta una tradizione culturale, tecnica ed economica che
merita la dovuta considerazione. Il Museo, nato grazie all'
iniziativa e all'impegno di un comitato di persone preoccupate
di non disperdere gli insostituibili documenti della
tradizione produttiva serica, ha trovato il sostegno degli
enti pubblici locali, organizzazioni di categorie produttive,
aziende private fino ad ottenere il riconoscimento della
personalità giuridica della regione Lombardia.
Ad oggi il Museo si estende su una superficie di circa 900
metri quadri situata nello stesso stabile della scuola tessile
di setificio; nella sala centrale, dopo un accenno
all'allevamento del baco da seta e alla trattura, si possono
ammirare strumenti di preparazione alla tessitura: macchine
per la fabbricazione di licci in cotone e di pettini
foracartone, un piantello a pancia in fuori del 1870 con 288
fusi, un telaio meccanico Omita del 1922, ed altri
interessantissimi strumenti tessili risalenti all'ottocento;
nella cosiddetta "sala controlli e misure" si trova una
collezione unica di apparecchi, quali dinamometri, torcimetri,
bilance di precisione, un'apatrice e una propinatrice, mentre
nel laboratorio chimico fedelmente ricostruito vi sono mobili
e strumenti d'epoca; seguono la tintoria dove troneggia una
barca per tingere i tessuti, una pirola in rame per i filati,
vari attrezzi tra cui un cavigliatoio, ed una sala per le
operazioni di fissaggio dei tessuti con una macchina lignea
per la realizzazione dell'effetto moiré su seta, una
plissettatrice e un imponente palmer del 1932. Di
particolare interesse la stamperia con la sua cucina colori
con il doppio fondo utilizzato per cuocere gli addensanti e
miscelare i coloranti, un tavolo di stampa a tampone, lucidi
d'epoca e attrezzi per la fotoincisione.
I visitatori, sia italiani che stranieri, sono di anno in
anno in aumento (quasi diecimila nello scorso anno),
costituiti da studenti in età scolare e da studiosi di
archeologia industriale, storia del tessuto e della seta in
particolare, mentre numerosissime sono le mostre e le
iniziative tenute nel Museo (tanto per citarne qualcuna:
"Como. Città di mestiere. La seta e i suoi opifici dal 1860 al
1950", che ha analizzato il rapporto tra le istituzioni
formative e le aziende produttive, "Il tempo della seta", la
mostra "Tagliati per il si", storia di spose tra abiti,
immagini e oggetti, eccetera).
Per il profondo interesse che suscita una siffatta
iniziativa, con la presente proposta di legge si intende
procedere all'istituzione del Museo nazionale della seta al
quale sono trasferiti il personale e il patrimonio della già
esistente Associazione per il Museo della seta di Como e del
Museo didattico della seta.
Tale istituzione si impegnerà nella valorizzazione della
cultura del tessile attraverso la ricerca, la raccolta, lo
studio, il restauro, l'esposizione del patrimonio strumentale
e documentale della storia del tessile, nell'acquisizione di
materiali tecnologici, librari, documentari, iconografici e
tessili; nella promozione di iniziative ed attività culturali
idonee a diffondere la conoscenza del settore tessile, in
Italia e all'estero, anche istituendo premi e borse di studio
a favore di studenti e giovani che si impegnano ad effettuare
ricerche e studi attinenti la nascita e lo sviluppo del
settore serico.