XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 2763
Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge
si intende operare un ampliamento della competenza
territoriale del tribunale di Saronno, sezione distaccata del
tribunale di Busto Arsizio. La realtà territoriale della città
di Saronno è, infatti, praticamente misconosciuta dai confini
amministrativi circostanti che frazionano questo centro di 37
mila abitanti in una ragnatela di circoscrizioni assolutamente
scoordinate.
Pochi sanno, ed è difficile immaginare, che se è vero che
la città di Saronno appartiene alla provincia di Varese, è
però dipendente dal tribunale di Busto Arsizio, e dal
distretto militare di Como, mentre il prefisso telefonico
urbano è quello di Milano.
Sono facilmente comprensibili i disagi e le complicazioni
quando si deve fare riferimento ad organi ed enti
amministrativi e giudiziari e per quanto attiene ai rapporti
con i comuni limitrofi.
Basti pensare che fino al riordino delle aziende sanitarie
locali della regione Lombardia, Saronno - unico caso in tutto
il territorio nazionale - era il capoluogo dell'unità
sanitaria locale n. 9, poi aziende sanitaria locale n. 4,
comprendente 20 comuni appartenenti a ben tre province diverse
(Varese, Como e Milano); lo stesso dicasi per il distretto
scolastico (n. 9).
La città di Saronno è sempre stata al centro di un bacino
di comuni che ad essa fanno riferimento per ragioni logistiche
e per facilità di comunicazione; nodo principale del sistema
ferroviario delle Ferrovie Nord Milano, da essa si diramano le
linee ferroviarie per Milano, Como, Varese, Laveno, Novara e
per l'aeroporto di Malpensa, essa rappresenta un secolare
centro di convergenza economico-commerciale.
Proprio questa sua centralità logistica e territoriale,
anche e soprattutto ai fini degli spostamenti da un punto
all'altro delle tre province interessate, costituisce un
importante fattore anche ai fini dell'amministrazione della
giustizia.
Il mandamento della pretura di Saronno già in epoca
preunitaria, all'interno del Regno Lombardo-Veneto e poi del
Regno d'Italia, godeva di una competenza territoriale omogenea
su una ventina di comuni, appartenenti al territorio di
Milano. Dal 1890, data di istituzione del tribunale di Busto
Arsizio, il mandamento saronnese - ora dipendente da quel
tribunale - venne esteso ad altri comuni, sì da acquistare
pari dignità con gli altri mandamenti bustesi (Busto Arsizio,
Gallarate e Rho).
Fu la nascita della provincia di Varese, avvenuta nel
1927, a determinare la mutilazione del mandamento di Saronno,
riducendo la sua competenza agli attuali sei comuni,
costituenti quasi un'enclave ad est del superstite circondario
del tribunale di Busto Arsizio, completamente slegato dal suo
naturale e tradizionale territorio, in omaggio ai nuovi e
artificiosi confini provinciali.
L'aberrante situazione venutasi a creare fa sì che si
sfiori il paradosso per cui, ad esempio, abitazioni e
insediamenti produttivi, siti nei sobborghi di Saronno,
rientrino nel territorio comunale di Como o di Milano e
vengano dunque a ricadere, per competenza territoriale, sotto
la giurisdizione dei lontani tribunali di Como o di Monza, pur
trovandosi la loro ubicazione a meno di un chilometro dal
Palazzo di giustizia di Saronno.
Con la presente proposta di legge si intende, dunque,
ridisegnare la mappa della competenza territoriale,
ricomprendendo sotto la giurisdizione del tribunale di Saronno
quei territori che logisticamente e geopoliticamente rientrano
nella sua sfera di influenza, a beneficio di una migliore e
più efficiente organizzazione degli uffici giudiziari in una
zona particolarmente significativa della regione Lombardia e a
vantaggio della popolazione e delle importanti attività
economiche in essa presenti.
Inoltre un'operazione di tale genere ristabilirebbe
l'equilibrio all'interno del circondario di Busto Arsizio, il
recupero del tradizionale bacino di utenza di Saronno, nonché
lo sgravio di tribunali di Como e di Monza che sono più che
mai sovraccarichi di lavoro.
L'aggiunta dei dieci comuni indicati all'articolo 1 della
presente proposta di legge interessa una popolazione di circa
la 177.000 abitanti, tutti convergenti verso il centro di
Saronno grazie alla presenza delle ferrovie, dei servizi di
pubblico trasporto regionale e comunque uniti anche
volontariamente dai numerosi consorzi (come quello del Parco
del Lura o del Parco delle Groane) sorti in zona.
La convenienza logistica di questa soluzione è palese: il
nodo ferroviario di Saronno, per la sua centralità,
consentirebbe di raggiungere, con estrema rapidità e senza
disagi, il tribunale di questa città, sito a 300 metri dalla
stazione ferroviaria. La distanza da coprire in treno o in
automobile non supererebbe mai i 20 minuti, mentre oggi i
cinque comuni attualmente appartenenti al tribunale di Monza,
sezione distaccata di Desio, non godono di alcun collegamento
ferroviario con Desio o con Monza e dai due comuni
appartenenti al tribunale di Milano, si raggiunge il capoluogo
in non meno di 45 minuti (lo stesso dicasi per i comuni
rientranti sotto la giurisdizione del tribunale di Como).
In questo modo si darebbe poi il giusto riconoscimento al
bacino del saronnese che costituisce un'entità precisa, con
caratteristiche e problematiche del tutto peculiari, sinora
disattese dalla gabbia creata artificiosamente dai confini
provinciali i quali però, nonostante siano passati circa 75
anni, non hanno fatto venir meno la centralità di Saronno
rispetto ai comuni limitrofi, che su di essa continuano a
gravitare per ragioni storiche, economiche, logistiche,
scolastiche ed amministrative.