XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 1591




        Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si intende sopperire ad un vuoto legislativo in materia di conservazione dei resti delle salme delle vittime di guerra o di eventi comunque riconducibili allo stato di guerra.
        Come noto, al termine temporale consentito per l'occupazione di un loculo nei cimiteri pubblici (stabilito di norma in durata non superiore a novantanove anni e, per le concessioni eccedenti tale termine, con la possibilità, decorsi cinquanta anni dalla tumulazione dell'ultima salma, di revoca della concessione, ai sensi dell'articolo 92 del decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285) si possono verificare le seguenti situazioni:

                a) i parenti possono rilevare dal loculo i resti dei loro cari per custodirli in altri luoghi;

                b) in mancanza di richieste ai sensi della lettera a), i resti delle salme vengono trasferiti in ossari comuni.

        Anche se le disposizioni citate rispondono a comprensibili criteri di equità si ritiene importante e giusto proporre l'istituzione e la costruzione nei cimiteri italiani di un significativo cippo o monumento sacrale dove poter disporre e conservare i resti delle vittime civili di guerra.
        Lo scopo sommamente ideale dei sacrari in oggetto è quello di consentire alla nostra "gente", e particolarmente ai giovani, di potersi raccogliere attorno ad un'area comune ardente e perenne che abbia il significato profondo di trasmettere alle generazioni future la memoria storica delle incommesurabili tragedie umane generate dai conflitti armati tra i popoli, conflitti che oramai coinvolgono indiscriminatamente e tragicamente anche le popolazioni inermi, arrecando così orrende ferite e lutti agli uomini, alle donne, ai bambini e al tessuto civile delle nazioni in conflitto.
        Luoghi quindi di raccoglimento, di ricordi e di riflessione, e simboli di pace e per la pace a futura memoria.
        Tutto ciò premesso, vi invito, onorevoli colleghi, ad approvare la proposta di legge.




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