XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 1385
Onorevoli Colleghi! - L'articolo 133 della Costituzione
prevede che il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la
istituzione di nuove province nell'ambito di una regione siano
stabiliti con legge della Repubblica, su iniziativa dei
comuni, sentita la stessa regione.
Dagli atti parlamentari risulta che in una prima stesura,
nell'ambito dell'Assemblea Costituente, venne proposta la
seguente formulazione: "La istituzione di nuove province è
stabilita con leggi della Repubblica su iniziativa della
regione, sentite le popolazioni interessate" e fu solo a
seguito dell'intervento degli onorevoli Recca, Monterisi,
Borsellino, Clerici ed altri che venne approvato un
emendamento che sostituì: "su iniziativa della regione" con:
"su iniziativa dei comuni", specificandosi dai relatori la
necessità "... che l'iniziativa parta non dall'alto ma dal
basso, cioè sono le popolazioni interessate che devono dire se
vogliono formare una nuova provincia, sono i comuni
interessati che devono chiedere al Governo la possibilità di
formare una nuova provincia". E' proprio in questa ottica
scelta dal Costituente e ripresa, quindi, dal legislatore
ordinario con l'articolo 21 del testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che 30 comuni vicentini, 3
comuni della provincia di Padova e 12 comuni della provincia
di Treviso, su iniziativa del comune di Bassano del Grappa,
hanno deliberato di promuovere la istituzione di una nuova
provincia con capoluogo Bassano del Grappa e la contestuale
revisione delle circoscrizioni provinciali di Vicenza, Padova
e Treviso.
La presente proposta di legge riguarda, appunto, la
istituzione della provincia di Bassano del Grappa, il cui
territorio proposto comprende 45 comuni con una popolazione
complessiva, al censimento 1991, di 236.365 abitanti e
corrispondente ad una zona omogenea entro la quale si svolge
la maggior parte dei rapporti sociali, economici e culturali
della popolazione residente.
La provincia di Bassano del Grappa comprenderebbe i
seguenti comuni (con riferimento al censimento del 1991):
Asiago (6.572 abitanti), Bassano del Grappa (38.871),
Campolongo sul Brenta (826), Cartigliano (3.396), Cassola
(11.050), Cismon del Grappa (1.089), Conco (2.212), Enego
(2.236), Foza (793), Gallio (2.208), Lusiana (2.801),
Marostica (12.639), Mason Vicentino (2.926), Molvena (2.256),
Mussolente (6.059), Nove (4.698), Pianezze S. Lorenzo (1.826),
Pove del Grappa (2.475), Pozzoleone (2.292), Roana (3.608),
Romano d'Ezzelino (12.184), Rosà (12.021), Rossano Veneto
(6.488), Rotzo (600), Salcedo (990), San Nazario (1.652),
Schiavon (2.237), Solagna (1.519), Tezze sul Brenta (9.463),
Valstagna (1.856), tutti appartenenti alla provincia di
Vicenza (30 comuni). Comprende altresì i comuni di Crespano
del Grappa (3.902), San Zenone degli Ezzelini (5.386), Maser
(4.730) Fonte (4.683), Asolo (6.651), Borso del Grappa
(3.932), Paderno del Grappa (1.713), Cavaso del Tomba (2.390),
Castelcucco (1.693), Monfumo (1.381), Pederobba (6.517),
Possagno (1.828) della provincia di Treviso; i comuni di
Cittadella (18.061), Galliera Veneta (6.326) e Fontaniva
(7.329) della provincia di Padova per una popolazione
complessiva, come detto, di 236.365 abitanti.
Il territorio provinciale ha dimensione tale per ampiezza,
entità demografica, nonché attività produttive esistenti o
possibili da consentire una adeguata programmazione.
Al proposito preme fare rilevare come la istituzione della
provincia di Bassano del Grappa segua gli indirizzi dettati
dal Parlamento con l'articolo 21 del citato testo unico di cui
al decreto legislativo n. 267 del 2000 e rappresenti una
concreta attuazione delle riforme strutturali che lo stesso
Parlamento ha apportato negli ultimi anni nel settore delle
autonomie locali con l'introduzione del principio di
sussidiarietà nella individuazione e ripartizione delle
competenze tra autonomie locali, regioni e Stato.
Le dimensioni territoriali della nuova provincia di
Bassano del Grappa consentono pienamente l'applicazione del
principio di sussidiarietà: sia la legge sulla gestione del
servizio idrico integrato sia la legge in tema di gestione dei
rifiuti rinviano espressamente ad ambiti territoriali ottimali
al fine del conseguimento di adeguate dimensioni gestionali,
definite sulla base di paramentri fisici, demografici, tecnici
e sulla base delle ripartizioni politico-amministrative.
Bassano del Grappa è già sede di tribunale e di procura
della Repubblica, di ufficio delle entrate, di ufficio del
registro e conservatoria dei registri immobiliari, di
Commissariato di pubblica sicurezza, di Comando compagnia dei
Carabinieri, di Comando compagnia della Guardia di finanza, di
Sezione di polizia stradale, di Distaccamento di Vigili del
fuoco, di servizio forestale regionale, di Archivio di Stato,
di Centro per l'impiego, di uffici dell'Istituto nazionale per
l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, dell'Istituto
nazionale di previdenza sociale e dell'Automobil club
Italia.
Sempre in Bassano del Grappa hanno sedi distaccate la
Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura,
l'Associazione industriali, l'Associazione artigiani, l'Unione
dei commercianti e degli esercenti del mandamento di Bassano,
l'Associazione per le piccole e medie imprese, la
Confcommercio, la Confesercenti, l'Unione mandamentale del
commercio, la Confederazione italiana agricoltori, la
Coldiretti, l'Unione artigiani, la Confartigianato, gli Ordini
professionali degli avvocati, dei commercialisti e i collegi
dei ragionieri e dei geometri. In Bassano del Grappa hanno
sede tutti gli istituti di istruzione media superiore, un
corso post universitario in accordo con l'Università di
Padova; ha sede altresì l'azienda unità sanitaria locale n. 3
e un qualificato e moderno presidio ospedaliero.
Di conseguenza il costo di istituzione della nuova
provincia è alquanto contenuto per via della esistenza in
loco di uffici e strutture della Amministrazione periferica
dello Stato e della regione.
L'istituzione della nuova provincia di Bassano del Grappa
non determina decrementi demografici al di sotto della soglia
di legge nelle entità delle popolazioni delle province di
Vicenza, Treviso e Padova. Questo comprensorio già oggi, di
fatto, vive in qualche modo in un contesto comunque di
complessiva globalizzazione sia a livello istituzionale che
culturale, sociale, economico, ricreativo, di vita autonoma,
richiedendo al più solo un atto formale di riconoscimento di
una realtà già operante.
L'istituzione della provincia di Bassano del Grappa,
caratterizzata dalla sua caratteristica posizione di
"frontiera" nei confronti delle provincia autonoma di Trento
riconosce la straordinaria capacità di una popolazione e di un
territorio che abbisognano di quelle infrastrutture essenziali
per il presente ed il futuro della sua economia.
Non è che attraverso questo riconoscimento istituzionale
si voglia incoraggiare un certo campanilismo localistico.
Semplicemente, si vuole contribuire a dimensionare le
istituzioni alla reale composizione dei comprensori e dei
problemi che questi comunque propongono e impongono alla
attenzione di tutti, nella certezza che la collaborazione tra
enti locali in primo luogo, e tra questi e le tante varianti
della "società civile", sia la strada più immediata per la
gestione equilibrata delle interdipendenze che si registrano a
tutti i livelli.
La presente proposta di legge riprende analoghe iniziative
presentate nella scorsa legislatura da colleghi bassanesi.
Essa vuole essere un segno di continuità, nella speranza
che possa incontrare, nel suo percorso parlamentare, consensi
e adesioni.