XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 1309




        Onorevoli Colleghi! - E' tempo ormai di razionalizzare l'utilizzazione del suolo demaniale al fine di permetterne un uso a tutti i cittadini.
        L'attuale destinazione dei compendi demaniali, ormai da tempo, è oggetto di riflessione per il legislatore tanto è vero che si possono rammentare nel 1975 la legge 4 agosto 1975, n. 407, relativa alla cessione del compendio demaniale al comune di Montelibretti, nel 1983 la legge 8 aprile 1983, n. 113, recante disposizioni in materia di trasferimenti al patrimonio disponibile di beni demaniali marittimi del comune di Praia a Mare e nel 1992 la legge 5 febbraio 1992, n. 177, che dettò le norme riguardanti la cessione a privati delle aree demaniali delle province di Belluno, Como, Bergamo, Rovigo.
In effetti molte zone demaniali sono occupate da edifici pubblici, case di civile abitazioni, alberghi, strade, piazze e giardini. Da ciò si evince che è necessario superare l'antica disputa sulla destinazione dei suoli per ottimizzarne l'utilizzazione.
        La presente proposta di legge, in analogia con quanto disposto dalla legge 8 aprile 1983, n. 113, per il comune di Praia a Mare sito sulla costa tirrenica cosentina, prevede la concessione dell'autorizzazione a cedere al comune di Spezzano della Sila il compendio demaniale ivi esistente.
        In tale prospettiva si consentono, da un lato, la sanatoria di tutte le situazioni abusive esistenti, e, dall'altro, la possibile urbanizzazione di tutte le zone marittime che peraltro risultano snaturate delle loro caratteristiche demaniali.
        Un altro effetto non certo trascurabile è quello di prevenire future sanatorie per le costruzioni che continuano ad essere inserite nei territori delle località suddette, senza ignorare il vantaggio di poter estendere a tali zone i piani regolatori dei comuni evitando così l'attuale lottizzazione selvaggia.
        Del resto l'espandersi del turismo inevitabilmente provoca nuovi insediamenti.
        A questo punto, in una visione realistica delle situazioni presenti e future non resta che sanare quanto già costruito attraverso l'autorizzazione a cedere il citato compendio demaniale e contemporaneamente consentire all'erario l'incasso di denaro che altrimenti non entrerebbe mai nelle casse dello Stato.
        Nonostante gli evidenti riferimenti alla legge n. 113 del 1983 è necessario precisare che essa viene presa in considerazione con le modifiche proposte dal disegno di legge atto Senato n. 608 della XIII legislatura, il quale intendeva favorire l'equo contemperamento tra gli interessi dello Stato e le finalità sociali.




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