XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 675




        Onorevoli Colleghi! - L'obiettivo della presente proposta di legge è quello di cominciare a creare i presupposti per un sistema fiscale giusto ed efficiente. Infatti, l'attuale sistema fiscale non lo è: esso prevede aliquote proibitive, discrimina alcune categorie di contribuenti, penalizza le iniziative imprenditoriali, limita fortemente la possibilità di dedurre le spese sostenute e non si dimostra idoneo a fronteggiare i fenomeni evasivi.
        Il primo dato che contraddistingue il sistema fiscale vigente è costituito da un pregiudizio insostenibile, che nasconde un'acredine ideologica per la libera impresa: si presume che i contribuenti titolari di redditi da lavoro autonomo e di impresa dichiarino meno di quanto dovrebbero. Per questo motivo sono sottoposti ad un regime tributario eccessivamente oneroso. Questa discriminazione è del tutto incoerente con il dettato costituzionale, in quanto contrasta con il principio dell'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
        L'articolo 1 della presente proposta di legge mira appunto ad eliminare questa grave discriminazione: a tal fine viene conferita al Governo una delega per il riordino del sistema fiscale nel senso di parificare il prelievo dei redditi da lavoro autonomo e di quelli da lavoro dipendente.
        L'altra grande anomalia del nostro oppressivo ed ingiusto sistema fiscale è rappresentata dalla estrema limitatezza ed inadeguatezza del sistema della deducibilità, molto più esteso in Paesi caratterizzati da sistemi con tradizioni di giustizia ed efficienza.
        L'estensione del sistema della deducibilità, a cui mirano gli articoli 2 e 3 della presente proposta di legge, avrebbe molteplici effetti benefici: renderebbe concreta la possibilità, per il cittadino, di scegliere i migliori servizi in settori fondamentali, come la sanità e l'istruzione scolastica ed universitaria, senza dover pagare due volte per fruire di un solo servizio; favorirebbe la competizione tra i vari soggetti erogatori dei servizi, statali e non, stimolati ad offrire al cittadino un grado sempre più alto di efficienza; consentirebbe al contribuente la possibilità di portare in deduzione altre spese molto diffuse come quelle relative ai mutui su immobili, ai canoni relativi ai contratti di locazione, all'acquisto di mobilio per l'arredo dell'abitazione principale; disincentiverebbe il ricorso a transazioni "in nero" che viene oggi di fatto favorito.
        L'attuale sistema, che ha incrinato il rapporto di fiducia tra contribuenti ed amministrazione centrale, è direttamente responsabile dell'allargamento dell'area di illegalità fiscale che, in Italia, si colloca intorno al 15 per cento del prodotto interno lordo, mentre negli altri Paesi industrializzati non supera il 2 o il 3 per cento.
        La presente proposta di legge mira invece a porre le basi per costruire un rapporto di fiducia tra contribuente e amministrazione finanziaria attraverso un sistema impositivo giusto, non discriminatorio, efficiente, in cui il contribuente è indotto ad operare alla luce del sole.




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