XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 439




        Onorevoli Colleghi! - Gli ordinamenti professionali dei geometri e dei periti industriali risalgono ai regi decreti 11 febbraio 1929, rispettivamente n. 274 e n. 275, che essendo stati aggiornati solo in parte, non rispondono più allo sviluppo della tecnica e conseguentemente rischiano seriamente di delegittimare gli interessi di due categorie professionali, quali quelle dei geometri e dei periti industriali con particolare riferimento alla specializzazione edilizia, riflettendosi negativamente sulle attività economiche di una vasta collettività di piccoli operatori e degli strati sociali medi, che guardano soprattutto al geometra e al perito industriale come professionisti capaci di risolvere i problemi delle loro attività economiche e patrimoniali.
        In particolare, i citati decreti del 1929, nei rispettivi articoli 16, fissano nel concetto di "modesta costruzione civile" il limite di competenza dei geometri e dei periti industriali in materia edilizia. L'incertezza della norma, la cui interpretazione non appare chiara, ha nel tempo provocato forti tensioni tra le categorie interessate (architetti e ingegneri da un lato, geometri e periti industriali dall'altro). Numerose sono le vertenze legali per l'annullamento di incarichi professionali o di concessioni edilizie rilasciate per progetti redatti da geometri e periti industriali edili.
Poiché ogni tentativo di dirimere tali controversie è sempre fallito, solo l'intervento chiaro ed inequivocabile del legislatore potrà porre fine alla conflittualità tra le categorie e dare certezza del diritto ai geometri, nonché più sicure prospettive agli studenti iscritti ai rispettivi istituti tecnici.
        A tal fine, nel corso della XI legislatura, la Commissione lavori pubblici del Senato, in sede referente, aveva licenziato il disegno di legge sulle competenze professionali dei geometri (atto Senato n. 696), successivamente non esaminato dall'Assemblea a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.
        Nella XII legislatura la medesima Commissione lavori pubblici del Senato aveva licenziato, il 3 novembre 1994, un nuovo testo in sede referente (atto Senato n. 248 e 261-A), riferentesi ai geometri ed ai periti industriali edili, anche questo non esaminato dall'Assemblea per lo stesso motivo (scioglimento anticipato delle Camere).
        Nella XIII legislatura, la Commissione lavori pubblici del Senato ha nuovamente affrontato la materia, licenziando in sede referente un testo (atto Senato n. 884 e abbinati), che il Senato ha approvato il 25 gennaio 2001 e quindi trasmesso alla Camera (atto Camera n. 7566).
        Il testo che viene proposto si rifà a quello del 3 novembre 1994 con ulteriori interventi tendenti ad affrontare le problematiche delle nuove iscrizioni agli albi dei geometri e dei periti industriali (tenendo conto delle modifiche intervenute nell'ordinamento universitario).
        Il testo proposto ha soprattutto lo scopo di offrire una normativa che dia soddisfazione alle esigenze dei geometri e dei periti industriali con specializzazione in edilizia senza interferire sulle tradizionali competenze degli ingegneri e degli architetti, particolarmente in materia urbanistica.
        Considerato che sostanzialmente il testo che si propone è stato oggetto di un approfondito esame in sede parlamentare, si confida in una sua sollecita approvazione da parte della Camera.




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