XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 273
Onorevoli Colleghi! - I vigili del fuoco hanno un
organico fortemente carente. Questo stato di cose rende
difficile l'assolvimento dei crescenti compiti loro
assegnati.
I servizi di vigilanza e l'attività di prevenzione
incendi, sono svolti da personale che lavora - sovente - oltre
l'orario ordinario, straordinario e di turnazione. Si
verificano notevoli ritardi per l'apertura al traffico civile
di numerosi aeroporti. Alcune sedi dei vigili del fuoco
restano addirittura chiuse nelle ore notturne a causa della
mancanza di personale. Altrettanto spesso i vigili del fuoco
sono costretti ad operare con squadre di soccorso di
consistenza numerica inferiore al minimo previsto dai criteri
tecnici di sicurezza e di efficienza, e diverse competenze -
di notevole importanza - vengono trascurate per mancanza di
personale.
Nel contempo, nuove competenze ed incarichi vengono
continuamente assegnati al Corpo, come: la partecipazione alle
opere di demolizione delle costruzioni abusive; il presidio,
diurno e notturno, di strade ed autostrade, durante i periodi
di traffico intenso; la presenza sempre più consistente nelle
operazioni di protezione civile e di intervento per incendi
boschivi.
E' aumentata notevolmente la mole di lavoro per servizi di
soccorso incendi, crolli e dissesti statici, soccorso alle
popolazioni vittime di terremoti, recupero salme, incidenti ed
ostacoli al traffico, danni determinati dall'acqua e altri
tipi di intervento richiesti dalla popolazione.
I servizi resi dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco
sono indispensabili e la loro mancata prestazione - in tutto
od in parte - può comportare danni gravi e situazioni di
rischio per persone, animali, cose e ambiente. E'
incalcolabile, sotto questo aspetto, il patrimonio di vite
umane e di beni materiali salvato ogni anno.
Per questi motivi appare evidente come l'efficienza del
Corpo nazionale dei vigili del fuoco non possa essere ridotta
in ossequio a mere valutazioni economiche: ogni inefficienza o
mancanza di tempestività nell'intervento può essere pagata a
caro prezzo dalla collettività. Il medesimo, quindi, deve
ricevere la massima attenzione da parte del Governo e delle
forze politiche.
Invece, sin dalla costituzione, il Corpo nazionale dei
vigili del fuoco ha operato con organici sottostimati ed il
peso di questa prevedibile lacuna è sempre ricaduto sui vigili
che, sin dal 1970, hanno agito a giorni alterni con turni
massacranti sulle ventiquattr'ore e con la possibilità di
essere trattenuti in servizio anche nei giorni di libertà.
In seguito, per effetto di una graduale sindacalizzazione
dei lavoratori, è iniziato il processo di progressiva
riduzione dell'orario di lavoro, bilanciato da un altrettanto
progressivo - quanto indispensabile - incremento
dell'organico, fino ad arrivare alle previste 24.000 unità per
la fine del 1992 ed alle trentasei ore di lavoro settimanale
ordinario, con una quota di lavoro straordinario obbligatorio
necessaria a completare i turni di servizio, che attualmente
corrispondono a dodici ore diurne e dodici ore notturne ogni
quattro giorni.
Quanto esposto non assume il significato di un'attuale
sufficienza dell'organico. Infatti, per ottenere un orario di
lavoro ordinario di trentasei ore settimanali, come per i
lavoratori del pubblico impiego, è stato necessario ridurre -
nel numero e nelle unità - le squadre di soccorso per i turni
di notte. Spesso, infatti, nelle ore notturne, alcune sedi dei
vigili del fuoco sono rimaste chiuse e numerosi incidenti
hanno evidenziato le consistenti carenze di organico.
Anche sul piano dei servizi di prevenzione incendi e di
vigilanza nei locali di pubblico spettacolo, il Ministero
dell'interno ha incontrato notevoli difficoltà, nonostante
specifiche leggi sanciscano la prevenzione incendi e la
vigilanza quali compiti istituzionali del Corpo nazionale dei
vigili del fuoco. Per ovviare a tale situazione il Ministero
dell'interno ha inopportunamente ritenuto, dopo venti anni di
sospensione del servizio, che l'unico modo per svolgere tali
mansioni fosse quello di imporle obbligatoriamente al
personale, accrescendo - ancora una volta - il numero delle
ore di lavoro obbligatorie.
Lo stesso Ministero dell'interno, in un libro bianco sulla
situazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ha
rilevato che nel 1988 l'organico necessario sarebbe dovuto
essere composto da almeno 33.000 unità. Di fatto, con un
programma di incremento dell'organico di circa 2.500 unità per
il rimpiazzo dei turn over, si è giunti ad assumere 700
unità ogni quattro mesi fino ad arrivare alle previste 24.000
alla fine del 1992. Nel contempo, in occasione dei
festeggiamenti del cinquantesimo anniversario dell'istituzione
del Corpo nazionale, il Direttore generale della protezione
civile e dei servizi antincendi ha dichiarato che la piena
funzionalità del Corpo nazionale avrebbe richiesto un organico
operativo di 50.000 unità. Tuttavia il Governo, nel bilancio
del 1992, aveva previsto un incremento di sole 1.000 unità
operative e 500 amministrative per gli anni 1993 e 1994.
Perciò stesso alla fine del 1994 i vigili del fuoco operativi
furono 25.000, e non 50.000 come ritenuto necessario dal
Direttore generale della protezione civile e dei servizi
antincendi o 33.000 come affermato dal Ministero dell'interno
nel libro bianco.
Per impedire che la carenza di organico nel Corpo
nazionale dei vigili del fuoco si tramuti in una inefficienza
del servizio di soccorso, con il conseguente incremento - a
causa del mancato, ritardato, intempestivo od inadeguato
intervento - di perdita di beni patrimoniali e di vite umane,
e ritenendo che, alla luce delle recenti esperienze, con la
legislazione ordinaria non possa essere raggiungibile un
adeguato livello di organico, con la presente proposta di
legge si evidenzia la esigenza di una iniziativa straordinaria
da realizzare sulla base dei seguenti punti:
1) all'articolo 1 si prevede l'assunzione in ruolo di
tutto il personale volontario che fino alla data di entrata in
vigore della legge abbia espletato due mesi effettivi di
servizio a tempo determinato e che non abbia superato il
trentasettesimo anno di età;
2) con l'articolo 2 si regolamenta il sistema di
assunzione previo superamento di prova selettiva, che ha per
fondamento le nozioni acquisite durante il servizio, di un
test attitudinale, oltre che di visita medica che
accerti l'integro stato di salute del volontario. Le modalità
per la prova selettiva, per il test attitudinale ed i
criteri per l'assegnazione presso i comandi, saranno stabilite
da apposito decreto del Ministro dell'interno, previo accordo
con le organizzazioni sindacali di categoria, entro due mesi
dalla data di entrata in vigore della legge. Il periodo di
prova deve essere effettuato presso i comandi di destinazione:
durante tale periodo ogni comando provvede all'addestramento
ed alla formazione del personale assunto;
3) l'articolo 3 prevede il finanziamento per
l'attuazione della legge;
4) l'articolo 4 contempla l'abolizione del servizio a
tempo determinato, fatto salvo il servizio volontario presso i
distaccamenti volontari del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco. Per esigenze conseguenti a casi di calamità vengono
impiegate le associazioni di volontariato.