XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 157




        Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge è diretta, innanzitutto, a contrastare il preoccupante fenomeno dell'esodo di forze imprenditoriali e di lavoro giovanile dal settore primario.
        Non a caso l'età media degli addetti in agricoltura è, all'incirca, di 55 anni. Questo stato di cose, data l'importanza decisiva del settore agricolo nell'ambito dell'economia nazionale, rende necessario il varo di una serie articolata di interventi diretti ad incentivare la nascita di nuove imprese agricole, promosse da giovani di età inferiore ai 40 anni e lo sviluppo delle imprese gestite da tali soggetti.
        L'iniziativa si articola su diversi piani toccando i temi della formazione, della ristrutturazione fondiaria, dei contratti agrari, della conservazione dell'integrità dell'azienda agricola, dello sviluppo aziendale, il tutto nell'ambito di una crescita dell'economia agricola compatibile con la tutela ambientale del territorio.
        La percentuale di giovani agricoltori nella realtà italiana è estremamente bassa, con tendenza ad ulteriore diminuzione. Tutto questo comporta una serie di problemi, soprattutto di prospettiva, estremamente preoccupanti in quanto l'economia di un Paese, sia pure ad alta concentrazione industriale, non può reggersi senza un settore agricolo forte e vitale. Ciò perché altrimenti ne risulterebbe enormemente appesantita la bilancia commerciale e quindi inevitabilmente anche quella dei pagamenti.
        L'agricoltura moderna deve essere considerata alla stessa stregua delle attività industriali e per questo necessita di forze imprenditoriali giovani fortemente motivate. Da un'agricoltura specializzata e ad alto contenuto tecnologico si possono trarre redditi analoghi a quelli dei più avanzati settori industriali ed è proprio di questo che ha bisogno il Paese e cioè un settore primario che sfrutti a fondo le peculiarità climatiche e morfologiche del territorio italiano ed utilizzi tutte le opportunità, finora non sfruttate, della nostra appartenenza alla Unione europea.
        La presente proposta di legge è diretta proprio a favorire un'evoluzione in questo senso della nostra agricoltura, incentivando nuove iniziative imprenditoriali di giovani agricoltori qualificati, perché solo dall'ingresso nel settore di energie fresche si può trarre un vantaggio complessivo per l'economia ed anche un contributo alla crescita dell'occupazione.
        Riteniamo occorra abbandonare la logica degli interventi di tipo assistenziale diretti solo a conservare l'esistente perché non è utile per nessuno, né per gli addetti al settore né per l'economia del Paese, ricorrere a battaglie di retroguardia; è invece necessaria una strategia produttivistica, l'unica che può dare in prospettiva risultati utili per l'economia agricola e quindi per l'economia complessiva del Paese.
        Richiamiamo quindi l'attenzione dei colleghi sulla grande importanza del tema della valorizzazione e diffusione dell'imprenditoria giovanile in agricoltura ed auspichiamo per questo motivo una rapida approvazione del provvedimento.
        Illustriamo qui di seguito i singoli articoli che compongono la proposta di legge.
        L'articolo 1 indica i princìpi e gli obiettivi dell'iniziativa che sono appunto la valorizzazione e l'incentivazione dell'imprenditorialità giovanile in agricoltura.
        L'articolo 2 stabilisce le modalità e le condizioni in base alle quali le regioni erogano le provvidenze a favore dei giovani agricoltori, di cui le principali sono: età inferiore a 40 anni, lo svolgimento dell'attività di agricoltore a titolo principale ed una adeguata formazione professionale.
        L'articolo 3 indica le modalità di adeguamento della formazione professionale dei giovani agricoltori alle esigenze di una agricoltura moderna affidando tale compito fondamentale alle regioni ed al Ministero delle politiche agricole e forestali, che dovranno stipulare accordi e convenzioni a tale scopo, con istituzioni anche universitarie.
        L'articolo 4 prevede l'applicazione dei benefìci di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000.
        L'articolo 5 riserva il 50 per cento dei fondi a disposizione per l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 200 del 2001 a favore delle iniziative intraprese da giovani agricoltori.
        L'articolo 6 prevede una esenzione di imposta per le registrazioni dei contratti di affitto di fondi rustici stipulati da giovani agricoltori.
        L'articolo 7 prevede facilitazioni a favore degli agricoltori di età inferiore a 40 anni per la successione nei contratti di affitto dei fondi rustici nonché una esenzione dall'imposta di successione a condizione che l'erede si impegni a condurre l'azienda in qualità di imprenditore agricolo a tempo pieno.
        L'articolo 8 prevede una riserva di almeno il 50 per cento dei fondi regionali previsti dal regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, diretti all'innovazione tecnologica delle imprese agricole, a favore degli agricoltori di età inferiore a 40 anni.
        L'articolo 9 prevede un trattamento preferenziale nell'assegnazione delle quote di produzione relative a prodotti soggetti a limitazione produttiva stabiliti dall'Unione europea in favore dei giovani agricoltori.
        L'articolo 10 prevede l'assegnazione da parte delle regioni del 50 per cento delle provvidenze previste dal regolamento (CE) n. 1257/1999 a favore degli agricoltori di età inferiore a 40 anni per la realizzazione di progetti di sviluppo ecocompatibili e di rimboschimento o di miglioramento di boschi degradati. L'articolo prevede, inoltre, una serie di agevolazioni fiscali relative ai contratti concernenti l'esecuzione dei progetti predetti.
        L'articolo 11 prevede l'istituzione presso il Ministero delle politiche agricole e forestali di un comitato giovani avente lo scopo di curare l'applicazione della legge e di elaborare suggerimenti in ordine alla politica rivolta all'inserimento nel tessuto produttivo dei giovani che intendono dedicarsi al settore agroalimentare ed ambientale.




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