XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 113
Onorevoli Colleghi! - Prendiamo atto che l'originario
impianto costituzionale si rivela, per certi aspetti,
inadeguato agli attuali assetti politici ed elettorali.
Non si può negare la necessità di apportare alla
Costituzione quelle modifiche imposte dal nuovo sistema
maggioritario; si è creduto da più parti che si potesse
cambiare il sistema elettorale senza modificare l'equilibrio
tra i poteri pubblici, vale a dire il sistema costituzionale.
Soltanto ora si afferma che se il sistema proporzionale,
garantendo tutte le forze politiche in campo, non riusciva ad
assicurare governi stabili, il parlamentarismo maggioritario,
pur assicurando potenzialmente stabilità, non fornisce
tuttavia garanzie.
Una moderna democrazia, che deve permettere l'alternativa,
pur nel sistema "dell'alternanza" deve possedere e prevedere
garanzie e regole costituzionali tali da potersi difendere da
eventuali attacchi indiscriminati da parte di maggioranze
illiberali o "temporanee".
Con l'introduzione del sistema maggioritario si rischia
"l'iperpotere" di una parte sull'altra e, poiché nella logica
del predetto sistema l'ipotesi che i vincitori ottengano una
maggioranza anche superiore ai due terzi non è assolutamente
remota, è indispensabile non solo l'elevazione dei
quorum necessari nelle votazioni in ambito parlamentare,
ma anche l'introduzione di modifiche per assicurare
indipendenza degli organi di controllo, garanzia ed
equilibrio, ora messa a dura prova dal modello maggioritario
nella logica del "chi vince prende tutto". Nessuna nostalgia
per il vecchio consociativismo, causa in passato di storture
istituzionali, quanto invece definizione di ruoli, regole e
garanzie certe.
La mitizzazione del sistema elettorale maggioritario,
considerato erroneamente come passaggio dal consociativismo
all'alternanza, ha spinto per una legge maggioritaria
uninominale, senza assicurare nel contempo quello che in altri
Paesi viene definito come il sistema dei contrappesi e delle
garanzie che aveva come presupposto un Parlamento eletto con
il sistema proporzionale.
La presente proposta di legge costituzionale ha come
obiettivo appunto quello di rafforzare la democrazia. Anche
per queste considerazioni prendo atto che era giusto
intervenire sul sistema elettorale per evitare la tendenza
alla frantumazione della rappresentanza, anche se sarebbe
apparso più logico un sistema come quello tedesco, più
democratico ed efficace anche in termini di governabilità del
sistema uninominale maggioritario; affermiamo tuttavia che un
errore più grande sarebbe oggi quello di lasciarsi attrarre
nuovamente da scorciatoie istituzionali come quella
dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica. Questa
proposta di legge costituzionale si propone di combattere
quelle tendenze populiste e decisioniste, premessa di una
democrazia autoritaria e plebiscitaria. Partiamo da questi
presupposti per giungere ad una riconsiderazione dell'assetto
costituzionale in materia di garanzie; in base all'articolo 1
della proposta ciascuna Camera può adottare il proprio
regolamento esclusivamente con la maggioranza di due terzi dei
componenti; la stessa quota di maggioranza è richiesta per la
revisione costituzionale (articolo 2); per quanto riguarda il
referendum sulle leggi costituzionali e di revisione
costituzionale, si chiede che sia ammesso anche sulle leggi
approvate con tale maggioranza elevata, e anche per singole
disposizioni o per gruppi di disposizioni omogenee.