Doc. XVIII, n. 8



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PARERI


PARERE DEL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

Il Comitato per la legislazione,
esaminato il Programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 ed il programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005;
considerato che sia il programma di lavoro sia il programma operativo, unitamente ad altri documenti successivamente approvati dalla Commissione (la comunicazione al Consiglio e al Parlamento europeo intitolata "Una migliore regolamentazione per la crescita e l'occupazione nell'Unione europea" e la relazione "Legiferare meglio 2004", approvate, rispettivamente, il 16 ed il 21 marzo 2005) presentano profili di interesse in relazione all'ambito di attività del Comitato, con specifico riguardo alla valutazione di impatto ed alla semplificazione;
sottolineato che i temi della valutazione di impatto e della semplificazione vengono trattati in tutti i documenti citati come strumenti necessari nell'ottica di favorire la competitività e lo sviluppo, non soltanto a livello comunitario, ma anche a livello nazionale;
evidenziato che, a livello nazionale, sia lo Stato sia le Regioni hanno dato, negli ultimi anni, notevole impulso alla valutazione di impatto ed alla semplificazione, nel quadro di una riflessione a tutto tondo sulla qualità della legislazione, ed in particolare:

a) per quanto concerne la valutazione di impatto:
l'analisi d'impatto è stata prevista dall'articolo 5 della legge 8 marzo 1999, n. 50 (legge di semplificazione 1998) ed è attualmente in fase sperimentale, ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 settembre 2001, la quale ha dettato "gli indirizzi volti a ridefinire e rendere efficace la sperimentazione dell'analisi di impatto della regolamentazione sui cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni al fine di una sua graduale applicazione a tutta l'attività normativa del Governo, ampliando consistentemente il novero dei casi oggetto di sperimentazione ed estendendo l'attività di formazione dei dipendenti pubblici all'utilizzo dell'AIR";
la legge di semplificazione 2001 (legge 29 luglio 2003, n. 229), all'articolo 2, comma 1, lettera f) delega il Governo all'adozione di un decreto legislativo che, tra l'altro, deve essere finalizzato alla "previsione e definizione di procedure di verifica dell'impatto regolatorio, ai sensi delle direttive del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di analisi tecnico-normativa e di analisi dell'impatto della regolamentazione, anche a seguito di un congruo periodo di applicazione delle norme, con adeguati strumenti di informazione e partecipazione degli utenti e delle categorie interessate";
il disegno di legge recante semplificazione e riassetto normativo per l'anno 2005, nel testo approvato dal Senato ed ora all'esame della Camera (A.C. 5864), reca, all'articolo 15, innovative disposizioni sull'analisi di impatto, che consiste "nella valutazione preventiva degli effetti di ipotesi di intervento normativo ricadenti sulle attività dei cittadini e delle imprese e sull'organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, mediante comparazione di opzioni alternative". All'analisi di impatto, effettuata ex ante, si aggiunge la verifica dell'impatto della regolamentazione, effettuata ex post al fine di valutare il raggiungimento delle finalità e di stimare i costi e gli effetti prodotti da atti normativi sulle attività dei cittadini e delle imprese e sull'organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Si demanda quindi a decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri la definizione dei criteri generali e delle procedure di analisi e di verifica dell'impatto della regolamentazione;
con le riforme del Regolamento della Camera dei Deputati si è inteso valorizzare quegli aspetti e quelle fasi dell'istruttoria legislativa che consentano una elaborazione il più possibile informata del testo normativo, affinché esso sia non soltanto chiaro, comprensibile e coerente con l'ordinamento, ma anche applicabile; in particolare, l'articolo 16-bis indica, tra i parametri del parere espresso dal Comitato per la legislazione sulla qualità dei testi normativi, anche la loro efficacia per la semplificazione e il riordinamento della legislazione vigente;
il tema dell'analisi e della verifica dell'impatto ha trovato, in alcuni dei nuovi Statuti approvati dalle Regioni a Statuto ordinario, significative aperture, che valorizzano le sperimentazioni fin qui compiute. A titolo esemplificativo, si segnala il progetto CAPIRE, condotto dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, volto anche a studiare l'introduzione di cosiddette "clausole valutative" nel testo delle leggi, al fine di favorire un'analisi - da parte delle assemblee legislative - dei risultati ottenuti nell'ambito delle politiche pubbliche. Le metodologie sperimentate nel progetto CAPIRE sono ora patrimonio comune anche di altre Regioni;

b) per quanto concerne la semplificazione:
la legge 15 marzo 1997, n. 59, ha avviato una vasta opera di riordino normativo, poi nuovamente disciplinata dalla legge n. 229 del 2003, che individua, tra i principi e criteri direttivi di carattere generale cui il Governo si deve attenere nell'opera di razionalizzazione della normativa vigente, la "definizione del riassetto normativo e codificazione della normativa primaria regolante la materia, previa acquisizione del parere del Consiglio di Stato, (...) con determinazione dei principi fondamentali nelle materie di legislazione concorrente";
la medesima legge ha affidato alla legge di semplificazione annuale il compito di semplificare e razionalizzare i procedimenti amministrativi, mediante la delegificazione della normativa regolatrice dei procedimenti stessi;
gli indirizzi indicati dalla legge n. 59 del 1997 in tema di riordino normativo e di semplificazione, soggetti a costante adeguamento, hanno trovato attuazione a livello statale attraverso l'adozione ai alcuni testi unici e codici e di numerosi regolamenti di delegificazione e a livello regionale in un'intensa opera di semplificazione e riordino normativo, operata con modalità differenti da Regione e Regione ma sempre volta, tra l'altro, al disboscamento e razionalizzazione dello stock normativo. Anche a questo aspetto sono dedicate importanti disposizioni in diversi dei nuovi Statuti;
il citato disegno di legge recante semplificazione e riassetto normativo per l'anno 2005 reca due importanti novità in materia: all'articolo 1, dispone che, nelle materie di competenza esclusiva dello Stato, il processo di codificazione di ciascuna materia sia accompagnato da una raccolta organica delle norme regolamentari regolanti la medesima materia; all'articolo 15, delega il Governo ad una complessa procedura volta all'individuazione delle disposizioni legislative statali, pubblicate anteriormente al 1o gennaio 1970, delle quali si ritiene indispensabile la permanenza in vigore. Decorso il termine per l'esercizio della delega, sono abrogate tutte le disposizioni legislative statali pubblicate anteriormente al 1970, con limitate eccezioni. Nell'esercizio della delega, il Governo si avvale dei risultati dell'attività di informatizzazione della legislazione vigente, prevista dall'articolo 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, sulla quale il Comitato ha promosso un'importante riunione interistituzionale svoltasi l'8 novembre 2004;
a livello regionale, si registra ugualmente grande attenzione per i temi del riordino normativo, effettuato attraverso testi unici o leggi organiche. Anche a questo aspetto sono dedicate importanti disposizioni in diversi dei nuovi Statuti.

Rilevato che - a livello dell'Unione europea - la valutazione d'impatto:
è considerata dal programma di lavoro della Commissione uno strumento fondamentale per garantire l'elaborazione delle politiche con piena cognizione di causa. Sia il programma di lavoro della Commissione, sia il programma operativo del Consiglio mettono in luce la necessità di garantire che le valutazioni d'impatto tengano adeguatamente conto della competitività, anche nella prospettiva di un'analisi del ruolo della regolamentazione ai fini degli obiettivi di riforma e crescita economica;
è previsto che la medesima valutazione d'impatto sia effettuata in ordine a tutte le proposte da adottare nell'ambito del programma di lavoro;
la relazione della Commissione "legiferare meglio 2004" dà conto che il numero delle valutazioni d'impatto estese completate nel 2004 è aumentato rispetto al 2003 (29, rispetto alle 21 del 2003) ed è stata accresciuta la loro qualità complessiva, evidenziando alcuni profili problematici, con specifico riguardo:
1) al numero delle valutazioni di impatto completate, che pur in aumento, è risultato inferiore a quello inizialmente previsto;
2) alla metodologia utilizzata, che è risultata efficace ma deve essere applicata in modo più sistematico in tutti i servizi della Commissione, ponendo maggiormente l'accento sulle questioni inerenti alla competitività;
rilevato altresì che a livello dell'Unione europea la semplificazione ed il miglioramento della regolamentazione:
rientrano tra le priorità indicate dalla Commissione e dal Consiglio, nell'ottica, anche in questo caso, di favorire la competitività. Il Consiglio competitività del 25 e 26 novembre 2004, a seguito dell'invito del Consiglio europeo di primavera 2004, ha definito un primo elenco di 15 priorità per la semplificazione della legislazione dell'Unione europea. L'elenco, unitamente all'indicazione degli atti interessati, contiene anche possibili soluzioni e opzioni di semplificazione;
la Commissione prevede in particolare l'adozione d'iniziative di semplificazione per i seguenti settori o atti: strategia per l'inquinamento dell'aria; strategia sulla prevenzione e riciclo dei rifiuti; proposta di regolamento sul finanziamento comunitario e applicazione della politica comune della pesca; proposta di direttiva sui servizi di pagamento nel mercato interno; regolamento che modifica ed aggiorna il regime comunitario per il controllo dell'esportazione di beni e tecnologie a scopo duale; direttiva sui prodotti per la protezione delle piante; direttiva sui dispositivi medici.
ricordato, infine, che entrambi i profili (analisi di impatto e codificazione e semplificazione legislativa) costituiscono oggetto dell'accordo interistituzionale "legiferare meglio 2003" e della relazione "Legiferare meglio 2004", che indicano come strategica per il conseguimento degli obiettivi la collaborazione tra le istituzioni comunitarie;
invita la XIV Commissione a tenere conto, nella relazione da presentare all'Assemblea ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del regolamento, delle seguenti considerazioni, relativamente alle parti di competenza del Comitato:

per quanto concerne la valutazione di impatto:
segnala l'opportunità di:
incrementare il numero delle valutazioni di impatto, che hanno assunto un ruolo fondamentale anche a seguito dell'allargamento dell'Unione europea a 25 Paesi, con scenari tra loro estremamente diversificati;
applicare in modo sistematico la metodologia utilizzata, con i necessari adeguamenti;

per quanto concerne la semplificazione:
segnala l'opportunità di realizzare, nei tempi preventivati, gli obiettivi della semplificazione e della codificazione della normativa comunitaria, che ha ormai raggiunto un notevole livello di complessità, sulla base delle priorità indicate nel programma di lavoro;

in relazione sia all'analisi di impatto sia alla semplificazione e codificazione:
sottolinea l'importanza delle relazioni interistituzionali per il raggiungimento di tali obiettivi; in questo quadro, auspica che la Camera dei deputati sia costantemente aggiornata sui progressi registrati nei due ambiti, anche al fine di utilizzare l'esperienza maturata a livello comunitario in connessione con le analoghe problematiche che le istituzioni nazionali stanno affrontando».


PARERE DELLA I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

La I Commissione,
esaminati il programma di lavoro della Commissione della Comunità europea per l'anno 2005 e il programma operativo del Consiglio dell'Unione Europea per il 2005, relativamente alle parti di competenza,
tenuto conto che nel corso dell'anno 2005 le istituzioni europee, nell'ambito delle rispettive competenze, devono avviare l'attuazione del cosiddetto «programma dell'Aja», programma pluriennale di misure per il rafforzamento delle libertà, della sicurezza e della giustizia nell'Unione europea da adottare nei prossimi cinque anni,
valutato positivamente che nell'elaborazione del programma di lavoro la Commissione ha accordato particolare attenzione al tema della sicurezza, che rappresenta una delle principali attese dei cittadini europei,
tenuto conto che tra le azioni che la Commissione e il Consiglio intendono prioritariamente porre in essere in tale ambito rientrano quelle relative alla gestione dei confini esterni dell'Unione europea allargata e alla definizione di un approccio comune in materia di flussi migratori,
rilevato che la Commissione e il Consiglio intendono, inoltre, rafforzare la cooperazione operativa nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, anche mediante un migliore uso dell'intelligence e delle reti di comunicazione dei dati tra le autorità nazionali,
preso atto che il programma operativo del Consiglio, per quanto riguarda il regime europeo comune in materia di asilo, intende concentrare i propri lavori sulla valutazione dell'impatto delle misure già adottate in materia e sul miglioramento dell'efficienza tramite una procedura unica per le decisioni relative alle domande di protezione internazionale,
rilevato altresì che il Consiglio dovrà esaminare una proposta di direttiva della Commissione relativa alle norme minime per la politica in materia di rimpatrio e sul riconoscimento reciproco delle decisioni di espulsione,
valutato positivamente che il Consiglio intende inoltre promuovere l'adozione di misure di cooperazione transfrontaliera per rafforzare la sicurezza della frontiere esterne, potenziando la cooperazione con i paesi limitrofi,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.


PARERE DELLA II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)

La II Commissione,
esaminato, per la parte di propria competenza, il programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 e programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005 (COM(2005)15 def. - 16299/04),

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.


PARERE DELLA III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)

La III Commissione,
premessa l'opportunità il Governo riferisca puntualmente al Parlamento in ordine ai passaggi che qualificano il processo di allargamento dell'Unione,
delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.


PARERE DELLA IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)

La IV Commissione,
esaminati, per la parte di propria competenza, il programma legislativo e di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 e il programma operativo del Consiglio dell'Unione Europea per il 2005;
considerato che:
tra gli obiettivi strategici principali del programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2005, vi è quello della sicurezza per i cittadini europei;
con il programma operativo del Consiglio per il 2005, sarà perseguito l'obiettivo della stabilità globale, sviluppando la politica estera e di sicurezza comune (PESC), compresa la politica europea in materia di sicurezza e di difesa (PESD), affrontando le cause all'origine dell'insicurezza nel mondo e utilizzando gli strumenti politici disponibili in modo coerente ed integrato;
a tal fine, con il citato programma operativo:
saranno sviluppate maggiori capacità civili e militari per la gestione delle crisi e sarà potenziata la politica di vicinato dell'Unione ed il dialogo con i Paesi del Medio Oriente;
sarà ulteriormente rafforzata la cooperazione militare tra gli Stati membri e le organizzazioni partner, quali le Nazioni Unite e le NATO, migliorando la capacità di reazione rapida dell'UE e ricorrendo, tra l'altro, allo sviluppo del concetto di «gruppo tattico»;
saranno proseguite nel settore della gestione civile delle crisi, sia la creazione di capacità sia lo sviluppo di un obiettivo primario civile, assicurando un'adeguata conduzione delle missioni civili in corso in Bosnia-Erzegovina, nell'ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e in Georgia;
sarà sviluppato il contributo della PESD alla lotta contro il terrorismo;
ritenuto che tali iniziative risultino ben articolate e rappresentino lo sviluppo e la prosecuzione coerente degli obiettivi indicati dalla Commissione e dal Consiglio nei programmi relativi agli anni passati;

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE


PARERE DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

La VI Commissione,
esaminati, per le parti di competenza, il Programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 ed il programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005;
rilevato come l'esame di tali documenti acquisti nel momento attuale particolare rilevanza, in considerazione della fase particolarmente delicata attraversata dal processo comunitario, a seguito degli esiti referendari registratisi recentemente in Francia e in Olanda;
sottolineata l'esigenza che i documenti siano sottoposti all'esame del Parlamento in termini più tempestivi, al fine di consentire alle Commissioni di incidere con maggiore efficacia sull'orientamento dell'azione del Governo nelle competenti sedi comunitarie;
valutata positivamente l'azione svolta dal Ministro per le politiche comunitarie, in particolare per favorire il tempestivo adeguamento dell'ordinamento nazionale alla disciplina comunitaria,

RIFERISCE IN SENSO FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) con riferimento alla politica fiscale, si segnala la necessità di proseguire gli sforzi per eliminare i fenomeni di concorrenza fiscale dannosa tra i paesi membri, che ostacolano la sana concorrenza tra operatori ed imprese, determinando distorsioni del mercato, in particolare per quanto riguarda la tassazione delle società e sul risparmio, nonché delle piccole e medie imprese che operano con filiali in più Stati membri;
b) si segnala l'opportunità che il Governo si adoperi per un rapida approvazione della proposta di modifica della sesta direttiva IVA per quanto riguarda il luogo delle prestazioni di servizi, nonché l'esigenza di adottare in sede comunitaria tutte le iniziative utili a consentire l'inserimento tra i beni e servizi assoggettati ad aliquota IVA ridotta dei servizi turistici e di altri beni ad ampia diffusione, quali i CD ed i DVD;
c) si segnala l'opportunità rafforzare ulteriormente la cooperazione tra le amministrazioni degli Stati membri competenti in materia fiscale e doganale, in particolare per rendere più incisiva l'azione di contrasto delle pratiche volte all'evasione ed elusione degli obblighi fiscali, nonché delle attività di riciclaggio dei capitali di provenienza illecita;
d) relativamente alla disciplina dei servizi finanziari, si ribadisce l'esigenza di una rapida definizione della strategia dell'Unione europea sul seguito da dare al Piano d'azione per i servizi finanziari, al fine di consolidare i progressi verso un mercato europeo dei servizi finanziari integrato, aperto, competitivo ed economicamente efficiente, e di migliorare il livello di vigilanza prudenziale e di protezione dei consumatori;
e) si segnala l'opportunità che il Governo si adoperi per una rapida approvazione della proposta di rifusione della direttiva 2000/12/CE e della direttiva 93/6/CE, concernenti l'attività degli enti creditizi, al fine di trasporre nell'ordinamento comunitario l'accordo cosiddetto «Basilea II»;
f) con riferimento alla disciplina del riciclaggio, si segnala l'esigenza del massimo impegno, da parte del Governo, per una rapida approvazione della proposta di terza direttiva sul riciclaggio;
g) con riferimento alle proposte legislative tese all'attuazione del Piano d'azione per l'ammodernamento del diritto societario e il rafforzamento della corporate governance, anche al fine di prevenire i conflitti di interesse e di eliminare le lacune normative che sono alla base dei recenti scandali finanziari, si segnala l'esigenza del massimo impegno, da parte del Governo, per una rapida approvazione delle medesime proposte, con specifica attenzione alla proposta di direttiva sulla revisione legale dei conti;
h) relativamente al settore delle assicurazioni, si segnala l'esigenza di favorire il raggiungimento di un accordo definitivo, in sede comunitaria, sull'emanazione della quinta direttiva in materia di responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, nonché di far proseguire proficuamente i lavori sulle proposte di direttiva relative ai requisiti dei margini di solvibilità per le imprese di assicurazione operanti nei rami vita e non vita, ai fini della definizione di un sistema di solvibilità basato sul rischio.


PARERE DELLA VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)

La VII Commissione,
esaminati il programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 e programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005 - COM(2005)15 def. - 16299/04,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.


PARERE DELLA VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, terrritorio e lavori pubblici)

La VIII Commissione,
esaminato il programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 e il programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005 (COM (2005)15 def. - 16299/04);
considerati con particolare favore i contenuti dei citati documenti, in quanto diretti ad integrare la legislazione comunitaria con ulteriori strumenti normativi;
rilevato che il Consiglio intende, all'interno della strategia complessiva elaborata nell'agenda di Lisbona, proseguire la sua attività nei quattro «settori-chiave» del VI programma comunitario di azione in materia ambientale (cambiamenti climatici, natura e biodiversità, ambiente, salute e qualità della vita e risorse naturali e dei rifiuti), al fine di garantirne un orientamento strategico più incentrato sui risultati per la politica ambientale e dello sviluppo sostenibile;
osservato che, in tema di protezione civile, occorre continuare nella strategia di prevenzione delle catastrofi naturali, anche attraverso l'esame di documenti comunitari che incentivino un approccio comune in materia;
preso atto che la Commissione insiste sulla necessità di migliorare lo scarso livello delle infrastrutture, per le «ripercussioni enormi in termini di costi per l'Europa», attraverso uno sviluppo della rete transeuropea di trasporti e dell'energia;

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

con le seguenti osservazioni:
a) sia favorita, nell'ambito delle priorità indicate nel Programma operativo del Consiglio per il 2005, la prosecuzione dell'approccio graduale comunitario allo sviluppo sostenibile, considerato uno tra i più vasti obiettivi da perseguire, anche ai fini del completamento del quadro legislativo finalizzato ad assicurare il funzionamento della disciplina per lo scambio delle quote di emissione, previsto dal protocollo di Kyoto, e l'attuazione congiunta degli strumenti flessibili di Kyoto;
b) sia altresì sostenuta ogni possibile iniziativa tendente alla definizione di una strategia comune di prevenzione delle catastrofi naturali;
c) sia adottata ogni possibile misura tendente all'omogeneizzazione a livello comunitario della legislazione in materia di appalti di lavori pubblici;
d) sia infine valutata l'opportunità di promuovere con determinazione le iniziative finalizzate all'accelerazione dei lavori per il finanziamento e la realizzazione del piano delle reti transeuropee di trasporto (TEN).


PARERE DELLA IX COMMISSIONE PERMANENTE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

La IX Commissione,
esaminato il programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 (COM(2005)15def.) ed il programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005 (16299/04);
tenuto conto, in particolare, delle linee programmatiche che si individuano nei settori dei trasporti, delle poste e delle telecomunicazioni;
rilevata l'importanza di poter esaminare in questa fase tali documenti comunitari che consentono di disporre di un quadro aggiornato delle politiche in corso di definizione in sede europea sui settori di competenza della Commissione e di poterne così tenere conto sia nella fase di elaborazione della normativa nazionale sia ai fini dell'adozione di specifici atti di indirizzo per orientare l'attività dell'Esecutivo in tale sede;
delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con le seguenti osservazioni:
a) considerato che tra le priorità delle istituzioni comunitarie figura la promozione della sicurezza stradale, nel quadro del libro bianco sui trasporti e della raccomandazione sull'applicazione della regolamentazione in materia di sicurezza stradale, definiti dalla Commissione nel 2003, si segnala l'opportunità di sostenere con particolare incisività gli interventi volti ad un rafforzamento del livello di sicurezza stradale, anche alla luce degli specifici provvedimenti in materia, attualmente in corso di esame parlamentare;
b) nell'ambito delle proposte della Commissione rientranti nell'obiettivo della sicurezza e della responsabilità verso l'esterno e riguardanti il cosiddetto «Terzo Pacchetto per la Sicurezza Marittima» (Erika III), appare opportuno - in sede di attuazione - porre una particolare attenzione agli interventi che assumono un ruolo decisivo per la prevenzione degli incidenti marittimi con particolare riferimento alla responsabilità per i danni arrecati alle persone e all'ambiente, in linea con quanto segnalato nel Programma operativo del Consiglio in ordine alla proposta di direttiva del 5 marzo 2003 relativa all'inquinamento provocato da navi e all'introduzione di sanzioni, anche di natura penale, per i reati di inquinamento (COM (2003)92);
c) in questo ambito si ritiene essenziale che il Parlamento italiano assicuri il proprio contributo portando a compimento il lavoro proficuo finora svolto sulla questione della promozione della costruzione e dell'utilizzo di navi a doppio scafo ed al divieto della navigazione per le unità realizzate secondo tecniche costruttive ormai obsolete, tenendo conto anche della necessità di prevedere specifiche forme agevolative per il rafforzamento del livello di sicurezza nei mari, anche per quanto riguarda l'ammodernamento dei traghetti e delle unità navali destinate al trasporto pubblico locale; è inoltre opportuno portare avanti le iniziative legislative volte a prevedere che il Governo assicuri la presenza di navi cisterna specializzate in interventi di emergenza per il recupero di grandi quantità di idrocarburi sversati in mare;
d) nel quadro dell'impegno assunto dalle istituzioni comunitarie per la realizzazione del «Terzo Pacchetto Ferroviario» occorre che l'Italia garantisca piena collaborazione nella realizzazione della riforma del settore ferroviario per giungere entro breve tempo alla creazione di uno «spazio ferroviario europeo integrato», anche tenendo conto delle più recenti iniziative legislative in materia di compiti del gestore dell'infrastruttura ferroviaria, a integrazione di quanto già disciplinato dal decreto legislativo n. 188 del 2003;
e) occorre, quindi, promuovere l'impegno della Commissione europea, peraltro già segnalato nel Programma di lavoro per il 2005, alla presentazione di una comunicazione per l'applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di Stato nel settore ferroviario e di una proposta di regolamento volta a modificare il regolamento (CEE) n. 1893/91 relativo all'azione degli Stati membri in materia di obblighi inerenti alla nozione di servizio pubblico nel settore dei trasporti per ferrovia, strada e per via navigabile;
f) è altresì prioritario collaborare in modo pieno alle iniziative, segnalate dalla Commissione e dal Consiglio, per la modifica della normativa comunitaria concernente l'armonizzazione di regole tecniche e di procedure amministrative nel settore dell'aviazione civile;
g) nel settore del trasporto aereo e dello specifico obiettivo della tutela dei diritti degli utenti, sono da considerare con grande attenzione la proposta di regolamento sui diritti dei passeggeri a mobilità ridotta (COM(2005)47) e la proposta di direttiva relativa all'informazione dei passeggeri sull'identità del vettore aereo che opera il volo (COM(2005)48);
h) si ritiene, inoltre, che l'Italia dovrebbe assumere un ruolo e una responsabilità specifica nel quadro della politica comunitaria nel settore dell'aviazione con i paesi vicini, considerato l'avvio dei negoziati per la conclusione di accordi in tale settore avviati nel dicembre 2004 con il Marocco ed alcuni paesi dei Balcani occidentali;
i) si evidenzia altresì la necessità di sostenere, con adeguate misure, il settore della cantieristica di costruzione e riparazione navale, che costituisce un settore ad alta concentrazione di manodopera specializzata, particolarmente esposta alla concorrenza dei paesi asiatici;
j) nell'ambito della realizzazione dei progetti delle rete TEN si segnala l'esigenza di portare avanti con particolare incisività ogni possibile intervento per il completamento del corridoio n. 5 - che assume una funzione strategica per i collegamenti con l'Italia settentrionale - e per la realizzazione del corridoio n. 8 che, collegando il Mar Adriatico al Mar Nero, svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno e per l'incremento dei rapporti tra il sud dell'Europa e l'area Balcanica;
k) tra le questioni orizzontali, occorre segnalare la necessità di promuovere gli interventi in materia di trasporto intermodale, lo sviluppo ulteriore del progetto europeo di navigazione satellitare «Galileo», nonché del programma «Marco Polo»;
l) quindi, ribadito il ruolo primario che le tecnologie delle comunicazioni - unitamente alle tecnologie dell'informazione - sono chiamate a svolgere quali strumenti fondamentali per la competitività europea, appare opportuno proseguire lungo la strada delineata dalle iniziative assunte dalla Commissione europea in particolare per quanto riguarda le strategie nazionali in materia di banda larga, un uso più sicuro di Internet (Safer Internet Plus), il proseguimento degli interventi relativi al piano di azione e-Europe;
m) si segnala, infine, l'importanza di realizzare un quadro normativo europeo di riferimento che assuma il processo di convergenza delle tecnologie digitali nei diversi servizi, superando l'approccio specialistico di comparto che fino ad ora ha caratterizzato l'azione normativa.


PARERE DELLA X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)

La X Commissione,
esaminati il programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 e il programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005 (COM(2005) 15 def. - 16299/04);
valutata l'opportunità di dare ulteriore impulso all'attuazione della strategia di Lisbona, anche mediante adeguate allocazioni di risorse, sia nel bilancio comunitario che nazionale;
ritenuta altresì auspicabile un'azione di sostegno, anche su scala europea, del settore turistico, attraverso convergenti azioni promozionali volte, in particolare, a valorizzare le singole peculiarità e ricchezze nazionali;
delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.


PARERE DELLA XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)

La XI Commissione,
a) esaminato il programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 e il programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005 (COM (2005)15 def. - 16299/04);
b) rilevato come i documenti in esame abbiano grande rilevanza per il contributo che il Parlamento può offrire nella fase ascendente del processo normativo comunitario, specie evitando un esame formalistico o burocratico;
c) rilevata l'evidente fase critica che stanno attraversando le istituzioni europee a seguito delle battute d'arresto subite dal processo di ratifica del trattato per l'adozione di una Costituzione europea e le difficoltà registrate in sede di negoziato sulle prospettive di bilancio europeo per gli anni 2007-2013;
d) ritenuto che occorra insistere nello sforzo di realizzazione degli obiettivi indicati dalla cosiddetta strategia di Lisbona, che si propone di realizzare in Europa l'economia più competitiva basata sulla conoscenza e l'informazione, superando gli ostacoli frapposti dagli egoismi nazionali, che comportano la destinazione del 40 per cento del bilancio comunitario al settore dell'agricoltura;
e) considerando opportuno sollecitare un'azione del Governo volta a finanziare soprattutto gli investimenti auspicati dall'Agenda di Lisbona, riducendo i sussidi diretti, corrispondenti a politiche assistenziali, e ampliando le risorse per sviluppo, crescita e innovazione;
f) apprezzata la particolare attenzione del programma in esame per l'attuazione delle priorità strategiche;
g) sottolineata l'opportunità di perseguire concretamente i principi di sussidiarietà, evitando da parte delle istituzioni europee eccessive invasioni nei settori di competenza degli Stati nazionali, cui vengono imposte attività di recepimento improprie ed affrettate, a seguito delle quali spesso si alimenta il contenzioso in sede europea;
h) ribadita l'opportunità di valorizzare il ruolo dei Parlamenti nazionali nell'attivazione di processi di controllo relativi ai rischi di invasione delle competenze degli Stati da parte della Commissione europea;

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

con le seguenti osservazioni:
1) appare opportuno, nel quadro dell'esame dell'Agenda per la politica sociale (2006-2010), presentata dalla Commissione il 9 febbraio 2005, che il Consiglio europeo implementi il programma comunitario PROGRESS, concernente l'occupazione e la solidarietà sociale, quale strumento di supporto per il raggiungimento degli obiettivi previsti a Lisbona, anche nella prospettiva della revisione intermedia riguardante la stessa strategia di Lisbona;
2) appare necessario rendere compatibile la proposta di direttiva COM (2002) 92, sulla brevettabilità del software con le esigenze di sviluppo e libero mercato dell'economia nazionale;
3) appare necessario sottoporre ad una riconsiderazione la cosiddetta direttiva Bolkenstein, la quale, a causa del principio del paese d'origine, rischia di provocare conseguenze negative sul piano occupazionale nel nostro Paese, con pericolosi effetti di dumping sociale;
4) appare indispensabile che il Governo, in sede di Consiglio, si attivi al fine di raggiungere al più presto le intese intergovernative necessarie al perseguimento e al rafforzamento delle politiche di convergenza dei sistemi nazionali di sicurezza sociale.


PARERE DELLA XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)

La XII Commissione,
esaminati il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2005 (COM(2005)15 def.) e il Programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005 presentato dalle Presidenze del Lussemburgo e del Regno Unito (16299/04),

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE


PARERE DELLA XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)

La XIII Commissione,
esaminati, per la parte di propria competenza, il Programma di lavoro della Commissione delle Comunità europee per l'anno 2005 e il Programma operativo del Consiglio dell'Unione europea per il 2005;
considerato che, pur nel momento di difficoltà che sta attraversando l'Unione europea, è necessario garantire agli agricoltori il mantenimento dei contributi della PAC secondo quanto stabilito all'atto della riforma del 2003, senza peraltro pregiudicare l'incremento delle risorse destinate alle misure di sviluppo rurale;
che è necessario contrastare in ogni modo una riforma dell'OCM bieticolo-saccarifera penalizzante per il settore agroindustriale italiano in termini di posti di lavoro e di ettari coltivati;
che è opportuno ribadire, avvicinandosi la conclusione del Doha Round del WTO, l'importanza di tutelare le produzioni tipiche di qualità attraverso il riconoscimento delle denominazioni di origine a livello internazionale;
che nell'ambito delle pesca marittima vanno riconosciute le peculiarità dell'attività svolta nel Mediterraneo,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

con le seguenti osservazioni:
1) si attuino tutte le misure necessarie volte al mantenimento dei contributi agricoli della PAC, nella misura stabilita dal Consiglio europeo dell'ottobre 2002;
2) si persegua, sia in ambito comunitario che in ambito nazionale, l'obiettivo di semplificare le regole e le procedure di applicazione della normativa comunitaria;
3) si intervenga nelle sedi opportune per tutelare la filiera bieticolo-saccarifera, e riformare il settore con misure adeguate a preservare le capacità di produzione nazionali;
4) si persegua l'obiettivo di tutelare a livello internazionale le denominazioni di origine, attraverso il loro riconoscimento in ambito WTO;
5) si intraprendano tutte le azioni possibili, perché l'Italia possa assumere un ruolo strategico di primo piano nell'ambito della pesca nel Mediterraneo, non solo nei confronti dei partner comunitari, ma di tutti i Paesi rivieraschi.


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