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 Risoluzione della Giunta per gli affari delle Comunità europee  sulla redazione della Carta dei diritti fondamentali  dell'Unione Europea (Doc. XVI, n. 15 del 15 marzo 2000)

La Giunta per gli affari delle Comunità europee del Senato, in sede di esame dell'affare assegnato ai sensi dell'articolo 50, comma 2, del Regolamento, in merito alla redazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea; considerando le decisioni del Consiglio europeo di Colonia del 3 e 4 giugno 1999 e di Tampere del 15 e 16 ottobre 1999, in merito all'istitu- zione di un organismo, che ha assunto la denominazione di Convenzione, incaricato di redigere un progetto di Carta dei diritti fondamentali dell'U- nione europea da trasmettere al Consiglio europeo; visto il progetto di risoluzione sull'elaborazione di una Carta dei di- ritti fondamentali dell'Unione europea approvato il 1ë marzo 2000 dalla Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo; preso atto dell'auspicio formulato dal Presidente della Repubblica ita- liana nell'allocuzione di Trieste del 23 febbraio 2000 che la Carta dei di- ritti fondamentali dei cittadini dell'Unione europea sia approvata entro l'anno dal Consiglio europeo e che costituisca «il primo, fondamentale nu- cleo della Costituzione europea»; acquisiti i contributi dei membri e degli osservatori e gli altri docu- menti presentati alla suddetta Convenzione incaricata della redazione della Carta; preso atto del Progetto di articolato della Carta dei diritti fondamen- tali elaborato dal Presidium della suddetta Convenzione; preso atto delle audizioni svolte l'8, il 15, il 23 e il 29 febbraio 2000 nell'ambito dell'indagine conoscitiva congiunta svolta dalla Giunta per gli affari delle ComunitaÁ europee del Senato e dalla XIV Commissione per- manente, politiche dell'Unione europea, della Camera dei deputati; visto il Trattato sull'Unione europea, e in particolare gli articoli 6 e 7, e visto il Trattato sulla ComunitaÁ europea e, in particolare, le disposi- zioni sulla cittadinanza dell'Unione; considerando che il 14 febbraio 2000 ha avuto inizio la Conferenza intergovernativa sulla revisione dei Trattati in conformitaÁ con le decisioni assunte dai Consigli europei di Helsinki e di Colonia; rilevando il progetto di raccomandazione presentato dalla Delega- zione del Senato alla Conferenza degli organismi specializzati negli affari comunitari (COSAC) di Helsinki dell'ottobre del 1999; evidenziando come debba ritenersi superata la distinzione fra diritti dell'uomo ± oggetto della Dichiarazione universale del 10 dicembre 1948 e della Convenzione del 4 novembre 1950 ± e diritti del cittadino, salvo che per alcuni diritti di natura politica, civile e sociale espressa- mente legati alla nozione di cittadinanza europea;.Atti parlamentari Doc. XXIV, n. 15 ± 3 ± XIII LEGISLATURA ± DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI rilevando pertanto che le dimensioni del fenomeno dell'immigrazione non consentono di considerare la condizione dello straniero come una po- sizione individuale bensõÁ richiedano un approccio comprensivo nei con- fronti del tema dei diritti umani; sottolineando come il tema dei diritti umani sia intrinsecamente con- nesso alla parita Á di trattamento e opportunitaÁ dell'uomo e della donna; tenendo conto delle altre convenzioni europee ed internazionali sui diritti umani e, in particolare, della Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, della nuova Carta sociale europea del 1996, della Convenzione sui diritti dell'uomo e la biomedicina del 1997 e della Convenzione sulla protezione dei dati a carattere personale del 1981; auspicando che l'elaborazione di una Carta dei diritti possa costituire il nucleo di una riorganizzazione dei Trattati che contempli una parte di natura costituzionale sui diritti fondamentali ed il quadro istituzionale ed una parte dedicata alla definizione delle politiche attualmente disciplinate dai Trattati e delle politiche che in futuro gli Stati membri vorranno attri- buire all'Unione; auspicando che su tali temi prenda posizione la prossima COSAC di Lisbona del 29 e 30 maggio 2000, anche su iniziativa della delegazione del Senato; auspicando che la suddetta Convenzione proceda all'elaborazione di un progetto di Carta coerente con i suddetti orientamenti e presenti il testo finale al Consiglio europeo in tempo utile affinche tale testo possa essere esaminato nell'ambito della Conferenza intergovernativa; sottolineando la necessitaÁ di: affermare l'indivisibilita Á dei diritti fondamentali sia nel senso di una loro trasmissibilita Á tra pilastro e pilastro, sia nel senso dell'uguale trat- tamento per i diritti civili e politici, da un lato, e dei diritti sociali, dal- l'altro; affermare l'inviolabilita Á dei diritti fondamentali anche per gli stra- nieri, salvo le naturali differenziazioni per i diritti politici, per evitare che l'Europa presenti un duplice volto, con pratiche di discriminazione al suo interno e pretesa di clausola democratica nelle sue relazioni esterne; collegare visibilmente i diritti fondamentali al concetto di cittadi- nanza europea, ora troppo ristretto nel tessuto normativo dei Trattati; rendere realmente giustiziabili i diritti fondamentali, sia integrando le istanze di giurisdizione europea con le giurisdizioni nazionali, sia inte- grando, attraverso meccanismi di rinvii e ricorsi, la giurisdizione delle due Corti europee di Lussemburgo e di Strasburgo; prevedere una clausola evolutiva che consenta un aggiornamento della Carta anche in forza di pronunce della Corte di giustizia delle Co- munitaÁ europee e del richiamo alle Convenzioni europee in relazione alle mutate esigenze in materia di tutela dei diritti fondamentali che po- trebbero manifestarsi in conseguenza di fenomeni quali lo sviluppo delle biotecnologie e delle tecnologie dell'informazione e la scoperta di nuovi fattori di pericolo per la salute umana e l'equilibrio ecologico;.Atti parlamentari Doc. XXIV, n. 15 ± 4 ± XIII LEGISLATURA ± DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI connettere i diritti fondamentali con le politiche fondamentali per non limitare il progetto di Carta a semplice proclamazione o catalogo dei diritti ma per considerare ciascun diritto come l'espressione finale di una politica reale complessiva; impegna il Governo ad adoperarsi affincheÂ: a) la Conferenza intergovernativa includa nel proprio ordine del giorno la procedura di adozione del progetto di Carta dei diritti fondamen- tali elaborato dalla suddetta Convenzione; b) il negoziato sulle riforme istituzionali si concluda inserendo le disposizioni della Carta sui diritti fondamentali nel contesto dei Trattati ovvero di un protocollo allegato; c) nell'ambito del negoziato sulle riforme istituzionali siano adot- tate delle disposizioni volte ad assicurare il carattere vincolante dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta, a definire gli strumenti di tutela di tali diritti e ad assicurare misure di raccordo e di coordinamento con gli stru- menti di tutela dei diritti umani riconosciuti dalla Convenzione europea sui diritti dell'uomo del 1950 e dalle altre convenzioni stipulate nell'am- bito del Consiglio d'Europa, onde evitare la configurazione di una divi- sione dell'Europa basata su eventuali differenze sostanziali nello status giuridico rispettivamente garantito dall'ordinamento del Consiglio d'Eu- ropa e dal diritto dell'Unione europea.