XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 3198
Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge
intende fornire un contributo alla realizzazione di un moderno
e più armonico sistema di organizzazione e di gestione della
polizia locale.
Il presupposto fondamentale di tale esigenza viene
individuato nell'aumentata domanda di sicurezza da parte dei
cittadini, in ordine alla quale è necessario rispondere con un
nuovo sistema integrato di sicurezza, che preveda
l'introduzione del "poliziotto di quartiere" e il
coinvolgimento della polizia locale a fianco di quelle
nazionali.
Il sistema di prevenzione e di repressione dei reati va
rivisitato nell'ottica di una concezione di sicurezza
condivisa e partecipata, che vede anche la collaborazione
attiva delle regioni, delle province e dei comuni.
Al fine di semplificare i modelli organizzativi,
individuando esclusivamente nel comune il soggetto chiamato a
svolgere, nell'ambito del territorio di competenza, funzioni
di polizia locale, il legislatore regionale demanderà a
quest'ultimo i compiti di polizia esercitati finora dalla
polizia provinciale.
E' necessario, in sostanza, incentivare le forme di
raccordo, di sinergia e di integrazione al fine di potenziare
l'intero sistema di sicurezza.
Sulla base di tali considerazioni e ferme restando le
competenze regionali in materia di polizia locale, si rende
necessario rivedere la legge-quadro 7 marzo 1986, n. 65,
demandando alla legislazione regionale la definizione
dell'articolazione organizzativa e dei compiti di tali
organismi locali, per armonizzarli con quelli delle Forze di
polizia tradizionali, ad integrazione delle medesime, in un
rinnovato sistema ispirato al modello della polizia di
prossimità, più rispondente alle esigenze di sicurezza della
collettività.
Giova ricordare che la politica di modernizzazione
dell'ordine e della sicurezza pubblica, condivisa da parte di
tutti i parlamentari, costituisce uno degli obiettivi
prioritari dell'attuale legislatura.
Inoltre, in virtù di tale consapevolezza, si ritiene
opportuno operare una standardizzazione dei requisiti di
arruolamento, dei sistemi di formazione, perfezionamento,
qualificazione e aggiornamento professionale, attraverso
l'istituzione di una Scuola nazionale, articolata
territorialmente, della progressione in carriera e del
trattamento economico del personale della polizia locale,
nonché degli strumenti necessari per far svolgere
compiutamente i compiti assegnati.
Al riguardo, la normativa di riferimento alla quale
ispirarsi è, in linea di massima, quella in vigore in una
delle Forze di polizia ad ordinamento civile, cioè nella
Polizia di Stato.
Occorre estendere la disciplina del rapporto di impiego
del "comparto sicurezza e difesa" al personale appartenente
alla polizia locale, attesi i compiti a questa demandati in un
quadro generale di riordino del settore sicurezza dell'intero
Paese.
Il testo che si propone tiene, altresì, in debita
considerazione i nuovi princìpi introdotti dal testo unico
delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché dalla legge
25 marzo 1993, n. 81, e successive modificazioni, riguardanti
l'elezione diretta dei sindaci.