XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 5




        Onorevoli Deputati! - La presente proposta di legge intende consentire ad una categoria in forte espansione operativa una giusta rivendicazione, di poter autodeterminarsi, al di fuori di parallelismi insorgenti ad ogni rinnovo contrattuale, in relazione agli altri dipendenti degli Enti locali, comunque denominati. La particolare funzione di agente di polizia che primariamente è espletata da quanti sono addetti ai Corpi e Servizi di polizia locale, fa sì che il Corpo e Servizio abbia la necessità di una organizzazione piramidale complessa che, in taluni casi, prevede la possibilità anche di operare rinnovi contrattuali spazianti da un minimo di sei fino a oltre dodici livelli, mentre la contrattazione effettuata unitamente al restante personale, come in precedenza detto, limita ed accorpa tale possibilità a tre soli livelli.
        Allo stato attuale, infatti, la possibilità di operare, in termini di progressione in carriera e di qualificazione professionale, è legata ai livelli che, partendo dal VI (sottufficiali ed istruttori semplici) passa per un VII livello (ufficiali e comandanti di piccoli Corpi) ed un VIII (ufficiali di enti di grandi dimensioni e comandanti di Corpi di media entità) senza per questo prevedere una necessaria progressione a scalare, così come tutti i Corpi di polizia esistenti, da sempre, hanno avuto.
        In pratica, la limitazione di una contrattazione fatta unitamente all'altro personale degli enti locali fa sì che non si possano attribuire livelli legati alla professionalità con relativo incremento remunerativo, sia pur limitato (vedi da agente ad agente scelto e ad appuntato), atteso che il livello d'ingresso per l'agente è il V (per il quale accesso però occorre il possesso di un diploma di maturità - cinque anni - mentre per il corrispondente "amministrativo" è sufficiente la licenza di scuola media inferiore), si possa accedere al VI livello previo concorso e così fino al VII livello attraverso il titolo di studio relativo, mentre non si accede all'VIII se non dietro il possesso di un diploma di laurea, non consentendo anche qui una progressione livellare legata almeno ad una naturale progressione per i sottufficiali (da vice brigadiere a maresciallo) e per gli ufficiali (da sottotenente almeno a capitano); a questo si aggiunge l'impossibilità di tenere conto delle nuove esigenze venute a maturare attraverso specifici diplomi universitari, che potrebbero agevolmente essere inseriti all'interno di questa contrattazione separata, mentre non trovano alcun riscontro in una contrattazione generale. Al fine di consentire quindi criteri di accesso di progressione in carriera, di giusta remuneratività legata non più a "fattori produttivi" (vedi contratto collettivo nazionale di lavoro enti locali e regioni), ma alla professionalità raggiunta ed alla maturazione nello specifico settore, si chiede di votare favorevolmente la presente proposta di legge, che consentirebbe a quanti appartenenti alla polizia municipale e locale di avere, sia pur nell'ambito del comparto, un contratto separato al di fuori di quanto deciso per il restante personale degli enti locali e delle regioni.




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