Legge 12 novembre 2004, n.271
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 13 novembre 2004
Testo del decreto-legge coordinato con la legge di conversione
Legge di conversione
1. Il decreto-legge 14 settembre 2004, n. 241, recante disposizioni
urgenti in materia di immigrazione, è convertito in legge con le modificazioni riportate
in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale.
Testo del decreto-legge coordinato con la legge di conversione
Art. 1.
Modifiche al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo
25 luglio 1998, n. 286, nonchè alla legge 21 novembre 1991, n. 374, e alla legge 24
dicembre 2003, n. 350.
1. All'articolo 13 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo
25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, di seguito denominato: «decreto
legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni», il comma 5-bis
è sostituito dai seguenti:
5-bis. «Nei casi previsti ai commi 4 e 5 il questore comunica immediatamente e,
comunque, entro quarantotto ore dalla sua adozione, al giudice di pace territorialmente
competente il provvedimento con il quale è disposto l'accompagnamento alla frontiera. L'esecuzione
del provvedimento del questore di allontanamento dal territorio nazionale è sospesa
fino alla decisione sulla convalida. L'udienza per la convalida si svolge in camera di
consiglio, con la partecipazione necessaria di un difensore tempestivamente avvertito.
L'interessato è anch'esso tempestivamente informato e condotto nel luogo in cui il
giudice tiene l'udienza. Si applicano le disposizioni di cui al sesto e al settimo periodo
del comma 8, in quanto compatibili. Il giudice provvede alla convalida, con decreto
motivato, entro le quarantotto ore successive, verificata l'osservanza dei termini, la
sussistenza dei requisiti previsti dal presente articolo e sentito l'interessato, se
comparso. In attesa della definizione del procedimento di convalida, lo straniero espulso
è trattenuto in uno dei centri di permanenza temporanea ed assistenza, di cui
all'articolo 14, salvo che il procedimento possa essere definito nel luogo in cui è
stato adottato il provvedimento di allontanamento anche prima del trasferimento in uno dei
centri disponibili. Quando la convalida è concessa, il provvedimento di
accompagnamento alla frontiera diventa esecutivo. Se la convalida non è concessa ovvero
non è osservato il termine per la decisione, il provvedimento del questore perde ogni
effetto. Contro il decreto di convalida è proponibile ricorso per cassazione. Il relativo
ricorso non sospende l'esecuzione dell'allontanamento dal territorio nazionale. Il
termine di quarantotto ore entro il quale il giudice di pace deve provvedere alla
convalida decorre dal momento della comunicazione del provvedimento alla cancelleria.
«5-ter. Al fine di assicurare la tempestività del procedimento di convalida dei
provvedimenti di cui ai commi 4 e 5, e all'articolo 14, comma 1, le questure forniscono al
giudice di pace, nei limiti delle risorse disponibili, il supporto occorrente e la
disponibilità di un locale idoneo.».
2. Al comma 8 dell'articolo 13 del decreto legislativo 25 luglio
1998, n. 286, e successive modificazioni, nel primo e terzo periodo, le parole:
«tribunale in composizione monocratica,», sono sostituite dalle seguenti: «giudice di
pace».
2-bis. Rimane ferma la competenza del tribunale in composizione monocratica e
del tribunale per i minorenni ai sensi del comma 6 dell'articolo 30 e del comma 3
dell'articolo 31 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni. In pendenza di un giudizio riguardante le materie sopra citate, i
provvedimenti di convalida di cui agli articoli 13 e 14 dello stesso decreto legislativo e
l'esame dei relativi ricorsi sono di competenza del tribunale in composizione monocratica.
2-ter. All'articolo 13 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e
successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 13, le parole: «con l'arresto da sei mesi ad un anno» sono
sostituite dalle seguenti: «con la reclusione da uno a quattro anni»;
b) al comma 13-bis, il secondo periodo è sostituito dal seguente:«Allo
straniero che, già denunciato per il reato di cui al comma 13 ed espulso, abbia fatto
reingresso sul territorio nazionale si applica la pena della reclusione da uno a cinque
anni»;
c) il comma 13-ter è sostituito dal seguente: «13-ter. Per i
reati previsti dai commi 13 e 13-bis è obbligatorio l'arresto dell'autore del
fatto anche fuori dei casi di flagranza e si procede con rito direttissimo».
3. Al comma 1 dell'articolo 13-bis del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.
286, e successive modificazioni, le parole: «il tribunale in composizione monocratica»
sono sostituite dalle seguenti: «il giudice di pace».
4. Al comma 3 dell'articolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e
successive modificazioni, le parole: «al tribunale in composizione monocratica» sono
sostituite dalle seguenti: «al giudice di pace territorialmente competente, per la
convalida».
5. Il comma 4 dell'articolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e
successive modificazioni, è sostituito dal seguente:
«4. L'udienza per la convalida si svolge in camera di consiglio con la partecipazione
necessaria di un difensore tempestivamente avvertito. L'interessato è anch'esso
tempestivamente informato e condotto nel luogo in cui il giudice tiene l'udienza. Si
applicano in quanto compatibili le disposizioni di cui al sesto e al settimo periodo del
comma 8 dell'articolo 13. Il giudice provvede alla convalida, con decreto motivato,
entro le quarantotto ore successive, verificata l'osservanza dei termini, la sussistenza
dei requisiti previsti dall'articolo 13 e dal presente articolo, escluso il requisito
della vicinanza del centro di permanenza temporanea ed assistenza di cui al comma 1,
e sentito l'interessato, se comparso. Il provvedimento cessa di avere ogni effetto qualora
non sia osservato il termine per la decisione. La convalida può essere disposta anche in
occasione della convalida del decreto di accompagnamento alla frontiera, nonchè in sede
di esame del ricorso avverso il provvedimento di espulsione».
5-bis. All'articolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e
successive modificazioni, i commi 5-ter e 5-quater sono sostituiti dai
seguenti:
«5-ter. Lo straniero che senza giustificato motivo si trattiene nel territorio
dello Stato in violazione dell'ordine impartito dal questore ai sensi del comma 5-bis,
è punito con la reclusione da uno a quattro anni se l'espulsione è stata disposta per
ingresso illegale sul territorio nazionale ai sensi dell'articolo 13, comma 2, lettere
a) e c), ovvero per non aver richiesto il permesso di soggiorno nel termine
prescritto in assenza di cause di forza maggiore, ovvero per essere stato il permesso
revocato o annullato. Si applica la pena dell'arresto da sei mesi ad un anno se
l'espulsione è stata disposta perchè il permesso di soggiorno è scaduto da più di
sessanta giorni e non ne è stato richiesto il rinnovo. In ogni caso si procede
all'adozione di un nuovo provvedimento di espulsione con accompagnamento alla frontiera a
mezzo della forza pubblica.».
5-quater. «Lo straniero già espulso ai sensi del comma 5-ter, primo
periodo, che viene trovato, in violazione delle norme del presente testo unico, nel
territorio dello Stato è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se l'ipotesi
riguarda lo straniero espulso ai sensi del comma 5-ter, secondo periodo, la pena
è la reclusione da uno a quattro anni».
6. Il comma 5-quinquies dell'articolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998,
n. 286, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente:
«5-quinquies. Per i reati previsti ai commi 5-ter e 5-quater
si procede con rito direttissimo. Al fine di assicurare l'esecuzione dell'espulsione, il
questore dispone i provvedimenti di cui al comma 1. Per i reati previsti dall'articolo 5-ter,
primo periodo, e 5-quater è obbligatorio l'arresto dell'autore del fatto.».
6-bis. Al comma 5 dell'articolo 39 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.
286, e successive modificazioni, dopo le parole: «ai corsi universitari», sono inserite
le seguenti: «e alle scuole di specializzazione delle universita».
6-ter. Il comma 2 dell'articolo 10-ter della legge 21 novembre 1991, n.
374, è sostituito dal seguente:
«2. Le domande di trasferimento hanno la priorità sulle domande di ammissione al
tirocinio e sulle nuove nomine ai sensi degli articoli 4 e 4-bis. In attesa delle
revisioni delle dotazioni organiche delle sedi del giudice di pace, le ammissioni al
tirocinio e le nuove nomine ai sensi degli articoli 4 e 4-bis, anche in corso di
definizione, sono sospese fino alla definizione delle nuove dotazioni organiche ed ai
conseguenti trasferimenti dei giudici di pace in servizio che dovranno effettuarsi con
carattere di priorità non oltre sei mesi dalla comunicazione dei posti vacanti nelle
nuove dotazioni».
7. All'articolo 11 della legge 21 novembre 1991, n. 374, sono apportate le seguenti
modificazioni:
a) al comma 3, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Nel numero delle 110
udienze non si computano quelle per i provvedimenti indicati al comma 3-quater,
per ciascuna delle quali è dovuta una indennità di euro 20»;
b) dopo il comma 3-ter è inserito il seguente:
«3-quater. Per i provvedimenti di cui agli articoli 13, commi 5-bis e
8, e 14, comma 4, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo
25 luglio 1998, n. 286 e successive modificazioni, è corrisposta una indennità di euro
10»;
c) al comma 4, dopo le parole: «di cui ai commi 2, 3, 3-bis e 3-ter»
sono inserite le seguenti: «, nonchè 3-quater,».
7-bis. All'articolo 3, comma 159, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, le
parole: «e degli uffici consolari» sono sostituite dalle seguenti: «, degli uffici
consolari, degli istituti italiani di cultura e delle istituzioni scolastiche
all'estero».
7-ter. Al fine di far fronte alle maggiori nuove esigenze di potenziamento della
sicurezza attiva e passiva del Ministero degli affari esteri, il fondo di cui all'articolo
3, comma 159, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, è integrato, per l'anno 2004, di
ulteriori 3,9 milioni di euro.
Art. 1-bis.
Misure di sostegno alle politiche di contrasto dell'immigrazione clandestina
1. All'articolo 11 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni, dopo il comma 5, è inserito il seguente:
«5-bis. Il Ministero dell'interno, nell'ambito degli interventi di sostegno alle
politiche preventive di contrasto all'immigrazione clandestina dei Paesi di accertata
provenienza, contribuisce, per gli anni 2004 e 2005, alla realizzazione, nel territorio
dei Paesi interessati, di strutture, utili ai fini del contrasto di flussi irregolari di
popolazione migratoria verso il territorio italiano».
Art. 1-ter.
Modificazioni all'articolo 12 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286, e
all'articolo 10 della legge 11 agosto 2003, n. 228
1. All'articolo 12 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, le parole: «fino a tre anni» sono sostituite dalle seguenti:
«da uno a cinque anni»;
b) al comma 3, le parole: «da quattro a dodici anni» sono sostituite dalle
seguenti: «da quattro a quindici anni» e il secondo periodo è soppresso;
c) al comma 3-bis, alinea, le parole: «al comma 3» sono sostituite
dalle seguenti: «ai commi 1 e 3» e, dopo la lettera c), è aggiunta la
seguente:
«c-bis) il fatto è commesso da tre o più persone in concorso tra loro o
utilizzando servizi internazionali di trasporto ovvero documenti contraffatti o alterati o
comunque illegalmente ottenuti»;
d) al comma 3-ter, le parole: «si applica la pena della reclusione da
cinque a quindici anni e la multa di 25.000 euro per ogni persona» sono sostituite dalle
seguenti: «la pena detentiva è aumentata da un terzo alla metà e si applica la multa di
25.000 euro per ogni persona»;
e) dopo il comma 3-sexies, è inserito il seguente:
«3-septies. In relazione ai procedimenti per i delitti previsti dal comma 3, si
applicano le disposizioni dell'articolo 10 della legge 11 agosto 2003, n. 228, e
successive modificazioni. L'esecuzione delle operazioni è disposta d'intesa con la
Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere».
2. All'articolo 10 della legge 11 agosto 2003, n. 228, il comma 1 è sostituito dal
seguente:
«1. In relazione ai procedimenti per i delitti previsti dal libro II, titolo XII, capo
III, sezione I, del codice penale, nonchè dall'articolo 3 della legge 20 febbraio 1958,
n. 75, si applicano le disposizioni dell'articolo 4, commi 1, 2, 5, 6 e 7, del
decreto-legge 18 ottobre 2001, n. 374, convertito, con modificazioni, dalla legge 15
dicembre 2001, n. 438. Le operazioni indicate nei commi 1 e 2 del medesimo articolo 4 sono
effettuate dagli ufficiali di polizia giudiziaria della Polizia di Stato, dell'Arma dei
carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, appartenenti alle strutture
specializzate o alla Direzione investigativa antimafia, nei limiti delle loro competenze».
Art. 1-quater.
Disposizioni in materia di rinnovo dei permessi di soggiorno
1. Al comma 5 dell'articolo 33 della legge 30 luglio 2002, n. 189, al secondo
periodo, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, salvo quanto previsto
dall'articolo 5, commi 5 e 9, e dall'articolo 6, comma 1, del testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni.».
2. Al comma 5 dell'articolo 1 del decreto-legge 9 settembre 2002, n. 195, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 ottobre 2002, n. 222, sono aggiunte, in fine, le seguenti
parole: «, salvo quanto previsto dall'articolo 5, commi 5 e 9, e dall'articolo 6, comma
1, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme
sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e
successive modificazioni.».
Art. 1-quinquies
Modifiche all'articolo 39 della legge 16 gennaio 2003, n. 3
1. All'articolo 39 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, dopo il comma 4, sono
aggiunti i seguenti:
«4-bis. Nell'ambito delle direttive impartite dal Ministro dell'interno per la
semplificazione delle procedure amministrative e per la riduzione degli oneri
amministrativi negli uffici di pubblica sicurezza, il Ministero dell'interno può altresì
stipulare, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, convenzioni con concessionari
di pubblici servizi o altri soggetti non pubblici per la raccolta e l'inoltro agli uffici
dell'Amministrazione dell'interno delle domande, dichiarazioni o atti dei privati
indirizzati ai medesimi uffici nonchè per lo svolgimento di altre operazioni preliminari
all'adozione dei provvedimenti richiesti e per l'eventuale inoltro, ai privati
interessati, dei provvedimenti o atti conseguentemente rilasciati. Con decreto del
Ministro dell'interno, si determina l'importo dell'onere a carico dell'interessato al
rilascio dei provvedimenti richiesti».
4-ter. «Per le finalità di cui al comma 4-bis, gli incaricati del pubblico
servizio, addetti alle procedure definite dalle convenzioni, possono essere autorizzati a
procedere all'identificazione degli interessati, con l'osservanza delle disposizioni di
legge o di regolamento in vigore per gli addetti alla ricezione delle domande,
dichiarazioni o atti destinati alle pubbliche amministrazioni».
Art. 2.
Norma di copertura finanziaria
1. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 1, commi da 1 a 7, valutati
in euro 7.597.458 per l'anno 2004 e in euro 22.792.373 a decorrere dall'anno 2005, si
provvede:
a) quanto ad euro 577.737 a decorrere dall'anno 2004, mediante riduzione
dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 33, comma 7, della legge 27 dicembre
2002, n. 289;
b) quanto ad euro 819.721 per l'anno 2004 e ad euro 2.459.163 a decorrere
dall'anno 2005, mediante riduzione della autorizzazione di spesa di cui all'articolo 3,
comma 151, della legge 24 dicembre 2003, n. 350;
c) quanto ad euro 6.200.000 per l'anno 2004, mediante corrispondente riduzione
dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell'ambito
dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di
previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2004, allo scopo
parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri, e
quanto ad euro 19.755.473 a decorrere dall'anno 2005, mediante utilizzo delle proiezioni
dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell'ambito
dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di
previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2004, allo scopo
parzialmente utilizzando, quanto ad euro 18.600.000, l'accantonamento relativo al
Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, quanto ad euro 1.155.473,
l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
1-bis. Il Ministro dell'economia e delle finanze provvede al monitoraggio degli
oneri di cui all'articolo 1, commi da 1 a 7, anche ai fini dell'adozione dei provvedimenti
correttivi di cui all'articolo 11-ter, comma 7, della legge 5 agosto 1978, n.
468, e successive modificazioni, ovvero delle misure correttive da assumere, ai sensi
dell'articolo 11, comma 3, lettera i-quater), della medesima legge. Gli eventuali
decreti emanati ai sensi dell'articolo 7, secondo comma, numero 2), della legge 5 agosto
1978, n. 468, prima dell'entrata in vigore dei provvedimenti o delle misure di cui al
primo periodo, sono tempestivamente trasmessi alle Camere, corredati da apposite relazioni
illustrative.
1-ter. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 1, comma 7-ter,
pari a 3,9 milioni di euro per l'anno 2004, si provvede mediante corrispondente riduzione
dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell'ambito
dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di
previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2004, allo scopo
parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
1-quater. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 1-bis, nel limite
massimo di 6.400.000 euro per l'anno 2004 e di 7.400.000 euro per l'anno 2005 si provvede
mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 80, comma 8, della
legge 27 dicembre 2002, n. 289.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri
decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Art. 3.
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.