Decreto Legislativo 23 dicembre 2002, n. 291
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2002 -
Supplemento Ordinario n. 242
PARTE E
REQUISITI SUPPLEMENTARI PER I LOCALI MACCHINE PERIODICAMENTE NON PRESIDIATI
Considerazioni particolari (R 54)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
Per tutte le navi nuove delle classi B, C e D e per le navi esistenti di classe B, l'amministrazione dello Stato di bandiera deve valutare specificamente se i locali macchine possano o meno restare non presidiati periodicamente e se, per raggiungere un livello di sicurezza equivalente a quello dei locali macchine di norma presidiati siano necessari requisiti supplementari rispetto a quelli delle presenti regole.
1 Generalita' (R 46)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Le sistemazioni a bordo devono essere tali da garantire che la sicurezza della nave in tutte le condizioni di navigazione, nonche' durante la manovra, sia equivalente a quella di una nave con i locali macchine presidiati.
2 Devono essere prese misure atte a garantire che tutto l'equipaggiamento funzioni in maniera affidabile e, per assicurare un funzionamento continuo e affidabile, che vi siano soddisfacenti mezzi atti ad effettuare ispezioni regolari e prove di "routine".
3 Ogni nave deve avere prove documentali della sua idoneita' ad operare con i locali macchine periodicamente non presidiati.
2 Precauzioni contro gli incendi (R 47)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D:
1 La nave deve essere dotata di mezzi per la tempestiva rivelazione e segnalazione di incendi:
1 nelle condotte dell'aria di alimentazione e negli scarichi delle caldaie (condotte ai fumaioli);
2 nei collettori dell'aria di lavaggio della macchina di propulsione, a meno che, in qualche caso particolare, cio' non sia
ritenuto non necessario.
2 I motori a combustione interna di potenza pari o superiore a 2250 kW o aventi cilindri di diametro superiore a 300 mm devono essere provvisti di rivelatori di miscele d'olio nel carter o di segnalatori della temperatura dei cuscinetti dei motori o di dispositivi equivalenti.
3 Protezione contro l'allagamento (R 48)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 I pozzetti di sentina posti nei locali macchine non presidiati periodicamente devono essere sistemati e controllati in modo che sia rilevato l'accumulo di liquidi, ai normali angoli di assetto e di sbandamento, e devono avere capacita' sufficiente a contenere agevolmente il normale drenaggio quando i locali non sono presidiati.
2 Se le pompe di sentina possono essere avviate automaticamente, si devono predisporre mezzi atti ad indicare quando l'afflusso di liquido e' superiore alla portata della pompa o quando la pompa funziona piu' frequentemente di quanto sia previsto normalmente. In tali casi possono essere ammessi pozzetti di sentina di dimensioni minori, purche' atti a coprire un periodo di tempo ragionevole. Se vi sono pompe di sentina comandate automaticamente, si deve prestare particolare attenzione alle norme contro l'inquinamento da petrolio.
3 La posizione dei comandi di ciascuna valvola per prese dal mare, per scarichi sotto la linea di galleggiamento o per l'impianto di iniezione d'acqua agli eiettori di sentina deve essere tale da lasciare un lasso di tempo adeguato per l'azionamento in caso di afflusso d'acqua nel locale, tenendo conto del tempo presumibilmente necessario per raggiungere ed azionare tali comandi. Devono esservi sistemazioni atte ad azionare i comandi al di sopra del livello al quale il locale potrebbe essere allagato con la nave in condizioni di pieno carico, se il livello e' tale da richiedere questo accorgimento.
4 Comando della macchina di propulsione dalla plancia (R 49)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D:
1 In tutte le condizioni di navigazione, nonche' durante la manovra, la velocita', la direzione di spinta e, se possibile, il passo dell'elica devono poter essere completamente comandate dalla plancia.
1 Tale comando a distanza deve essere realizzato con un
dispositivo di comando distinto per ciascuna elica indipendente, con
funzionamento automatico di tutti i servizi connessi, compresi, se
necessario, i mezzi per prevenire il sovraccarico della macchina di
propulsione.
2 La macchina di propulsione principale deve essere dotata di un
sistema di arresto di emergenza collocato in plancia, indipendente
dall'impianto di comando della plancia.
2 I comandi inviati dalla plancia alla macchina di propulsione devono essere segnalati, a seconda dei casi, nella postazione di comando delle macchine principali o nella posizione di comando della macchina di propulsione.
3 La macchina di propulsione deve poter essere comandata a distanza solo da un posto di comando per volta; in tali posti, sono ammesse posizioni di comando interconnesse. In ogni posto vi deve essere un indicatore che indichi da quale posto vengono comandate le macchine di propulsione. Il trasferimento del comando tra la plancia e i locali macchine deve essere possibile soltanto nel locale o nella postazione di comando delle macchine principali. L'impianto deve comprendere mezzi atti ad impedire che la spinta dell'elica cambi significativamente quando avviene il trasferimento del comando da un posto a un altro.
4 Tutte le macchine essenziali per un funzionamento sicuro delle navi devono poter essere azionate localmente, anche nel caso di avaria di qualsiasi parte degli impianti di comando automatico o a distanza.
5 Il progetto dell'impianto di comando automatico a distanza deve prevedere un allarme in caso di avaria all'impianto. A meno che non lo si ritenga inattuabile, la velocita' e la direzione di spinta dell'elica prestabilite devono essere mantenute inalterate, finche' il comando locale e' in funzione.
6 La plancia deve essere provvista di indicatori di:
1 velocita' e senso di rotazione dell'elica nel caso di eliche a passo fisso; oppure
2 velocita' e posizione del passo nel caso di eliche a passo variabile.
7 Il numero di tentativi automatici consecutivi che non riescano a produrre l'avviamento deve essere limitato, in modo da mantenere una sufficiente pressione dell'aria di avviamento. Un allarme, tarato ad un valore che consenta ancora le operazioni di avviamento della macchina di propulsione, deve segnalare la bassa pressione dell'aria di avviamento.
5 Comunicazioni (R 50)
NAVI NUOVE ED ESISTENTI DELLA CLASSE B E NAVI NUOVE DELLA CLASSE C E
D DI LUNGHEZZA PARI O SUPERIORE A 24 METRI:
La nave deve essere dotata di un affidabile mezzo di comunicazione vocale tra la postazione di comando delle macchine principali (o la posizione di comando della macchina di propulsione, a seconda dei casi), la plancia e gli alloggi degli ufficiali di macchina.
6 Impianto di allarme (R 51)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 La nave deve essere dotata di un impianto di allarme che segnali ogni guasto che richieda attenzione e che:
1 possa azionare un allarme acustico nella postazione di comando delle macchine principali o nella posizione di comando della macchina di propulsione e segnalare visivamente, in un'idonea posizione, ogni singolo segnale d'allarme;
2 abbia un collegamento con i locali pubblici dei macchinisti e con ogni cabina dei macchinisti tramite un selettore, in modo da garantire il collegamento con almeno una di tali cabine. Soluzioni diverse possono essere ammesse se considerate equivalenti;
3 possa azionare un allarme ottico e acustico in plancia per ogni situazione che richieda l'intervento o attenzione dell'ufficiale di guardia;
4 per quanto possibile, sia progettato in base al principio di sicurezza in caso di avaria (fail-safe); e
5 possa attivare l'allarme dei macchinisti prescritto dalla regola II-1/C/10, nel caso in cui un segnale d'allarme non ricevesse attenzione localmente entro un periodo di tempo limitato.
2.1 L'impianto di allarme deve essere alimentato in modo continuativo e deve essere provvisto di un commutatore automatico con una fonte di energia di riserva in caso di mancanza della normale alimentazione di energia.
2.2 Un allarme deve segnalare l'avaria alla normale alimentazione di energia dell'impianto di allarme.
3.1 L'impianto di allarme deve poter indicare contemporaneamente piu' di un guasto e la ricezione di un allarme non deve impedire quella di un altro allarme.
3.2 La ricezione, nella posizione di cui al punto 1, di ogni segnale d'allarme deve essere indicata nelle posizioni in cui l'allarme e' segnalato. Gli allarmi devono essere mantenuti attivi finche' non sono ricevuti e le segnalazioni ottiche dei singoli allarmi devono rimanere attive finche' il guasto non e' stato eliminato. A questo punto l'impianto di allarme ritorna automaticamente nelle normali condizioni di funzionamento.
7 Impianti di sicurezza (R 52)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
La nave deve essere provvista di un impianto di sicurezza per garantire che gravi disfunzioni delle macchine o delle caldaie, che siano fonte di pericolo immediato, avviino l'arresto automatico di quella parte dell'impianto e che venga dato un allarme. L'arresto dell'impianto di propulsione non deve essere attivato automaticamente salvo nei casi che potrebbero dar origine a gravi danni, avaria completa o esplosione. Ove vi siano dispositivi per escludere l'arresto della macchina di propulsione principale, questi devono essere tali da impedire manovre errate. Devono esservi segnalazioni ottiche che indichino che il dispositivo di esclusione e' stato attivato. I comandi automatici di arresto e di rallentamento della macchina dovrebbero essere distinti dall'impianto di allarme.
8 Requisiti speciali per le macchine, le caldaie e gli impianti elettrici (R 53)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 La sorgente principale di energia elettrica deve soddisfare i seguenti requisiti.
1 quando l'energia elettrica puo' essere di norma fornita da un solo generatore, devono essere installati idonei dispositivi di riduzione del carico atti ad assicurare l'integrita' dell'alimentazione ai servizi necessari per la propulsione, il governo e la sicurezza della nave. In caso di guasto del generatore in funzione, la nave deve essere provvista di mezzi per l'avviamento automatico e la connessione automatica al quadro principale di un generatore di riserva di capacita' sufficiente a consentire la propulsione e il governo e a garantire la sicurezza della nave con riavviamento automatico delle macchine ausiliarie essenziali, comprese, se del caso, le manovre in sequenza;
2 se l'energia elettrica e' di norma fornita contemporaneamente da piu' generatori in funzionamento parallelo, si devono prendere opportune misure, quali ad esempio la riduzione del carico, in modo che, in caso di guasto di uno di tali gruppi elettrogeneratori, i restanti siano tenuti in funzione senza sovraccarico, permettendo la propulsione e il governo e garantendo la sicurezza della nave.
2 Qualora per altre macchine ausiliarie essenziali per la propulsione siano prescritte macchine di riserva, devono essere previsti dispositivi di commutazione automatica.
9 Impianto automatico di comando e di allarme (R 53.4)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 L'impianto di comando deve essere tale da assicurare, mediante le sistemazioni automatiche necessarie, i servizi essenziali per il funzionamento della macchina di propulsione principale e ausiliario.
2 Deve essere dato un allarme al momento della commutazione automatica.
3 Deve essere installato un impianto di allarme conforme alla regola 6 per tutte le pressioni, le temperature, e i livelli dei fluidi e altri parametri rilevanti.
4 Deve essere prevista una posizione di comando centralizzata dotata dei necessari pannelli di allarme e della necessaria strumentazione indicante ogni allarme.
5 Si devono predisporre mezzi atti a mantenere la pressione dell'aria di avviamento al livello prescritto qualora i motori a combustione interna, essenziali per la propulsione principale, siano avviati dall'aria compressa.
CAPITOLO II-2
PROTEZIONE CONTRO GLI INCENDI, RIVELAZIONE ED ESTINZIONE DEGLI INCENDI
PARTE A
GENERALITA'
1 Principi fondamentali (R 2)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Gli obiettivi della sicurezza contro gli incendi del presente capitolo sono i seguenti:
1 prevenire il verificarsi di incendi ed esplosioni;
2 ridurre il rischio per le vite umane causato dal fuoco;
3 ridurre il rischio di danni causati dal fuoco alla nave, al suo carico e all'ambiente;
4 contenere, controllare ed estinguere incendi ed esplosioni nel compartimento di origine; e
5 fornire mezzi di sfuggita adeguati e prontamente accessibili da parte dei passeggeri e dell'equipaggio.
2 Allo scopo di raggiungere gli obiettivi definiti al paragrafo .1, i seguenti principi fondamentali costituiscono la base delle regole del presente capitolo e sono incorporati nelle regole, come appropriato, avuto riguardo al tipo di nave ed al potenziale rischio di incendio connesso:
1 divisione della nave in zone verticali principali con delimitazioni aventi resistenza meccanica e termica;
2 separazione dei locali di alloggio dal resto della nave mediante delimitazioni aventi resistenza meccanica e termica;
3 uso limitato di materiali combustibili;
4 segnalazione di ogni incendio nella zona di origine;
5 contenimento ed estinzione di qualunque incendio nel luogo di origine;
6 protezione dei mezzi di sfuggita o di accesso per la lotta contro gli incendi;
7 prontezza d'uso delle sistemazioni per l'estinzione degli incendi;
8 riduzione al minimo delle possibilita' di ignizione dei vapori infiammabili del carico.
3 Gli obiettivi della sicurezza contro gli incendi definiti al paragrafo 1 devono essere raggiunti assicurando la conformita' con i prescritti requisiti specificati nel presente capitolo oppure attraverso una progettazione e una sistemazione alternative che siano conformi alla Parte F del Capitolo II-2 della convenzione SOLAS 1974, e successive modifiche, riguardante le navi costruite il 1 gennaio 2003 o dopo tale data. Si considera che una nave soddisfi i requisiti funzionali definiti al paragrafo .2 e che raggiunga gli obiettivi della sicurezza contro gli incendi menzionati nel sopraccitato paragrafo .1 se:
1 la progettazione e le sistemazioni della nave, nel loro complesso, sono conformi ai pertinenti prescritti requisiti del
presente capitolo; oppure
2 la progettazione e le sistemazioni della nave, nel loro complesso, sono state sottoposte a revisione ed approvate in
conformita' alla Parte F del Capitolo II-2 della convenzione SOLAS 1974, e successive modifiche, che si applica alle navi costruite il 1°
gennaio 2003 o dopo tale data; oppure
3 una parte o piu' parti della progettazione e della sistemazione della nave sono state sottoposte a revisione e approvate in
conformita' alla sopracitata Parte F del Capitolo II-2 della convenzione SOLAS, e successive modifiche, e le parti restanti della
nave sono conformi ai pertinenti requisiti prescrittivi del presente capitolo.
4 Tutte le navi che vengono sottoposte a riparazioni, cambiamenti
e modifiche e a conseguenti variazioni del loro equipaggiamento
devono continuare ad essere conformi come minimo ai requisiti che si
applicavano a queste navi precedentemente.
Riparazioni, cambiamenti e modifiche che alterino in maniera
sostanziale le dimensioni di una nave o i locali di alloggio dei
passeggeri, oppure che aumentino sostanzialmente la vita di servizio
nonche' l'equipaggiamento di una nave devono soddisfare i piu'
recenti requisiti previsti per le navi nuove nella misura in cui
l'amministrazione dello Stato di bandiera lo ritenga fattibile e
ragionevole.
NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
5 Fatte salve le disposizioni del punto .4, le navi esistenti di classe B che trasportano piu' di 36 passeggeri che subiscano riparazioni, cambiamenti, modifiche e conseguenti variazioni nel loro equipaggiamento devono soddisfare i seguenti requisiti:
1 tutti i materiali che vengono introdotti in tali navi devono
soddisfare i requisiti relativi ai materiali applicabili alle navi
nuove di classe B;
2 tutte le riparazioni, i cambiamenti, le modifiche e le
conseguenti variazioni dell'equipaggiamento, che comportano la
sostituzione di materiale per 50 tonnellate o piu' e che non siano
quelli prescritti dalla regola II-2/B/16, devono soddisfare i
requisiti applicabili alle navi nuove di classe B.
2 Definizioni (R 3)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Materiale non combustibile: materiale che non brucia ne' emette vapori infiammabili in quantita' sufficiente per l'autoignizione quando portato a una temperatura di circa 750 o>C: questa proprieta' e' determinata mediante una prova del fuoco eseguita secondo le disposizioni della risoluzione dell'assemblea dell'IMO A.799 (19) "Revised Recommendation on Test Methods for Qualifying Marine Construction Materials as Non-Combustible". Ogni altro materiale e' da considerarsi materiale combustibile.
1.a PER LE NAVI DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA:
Il materiale non combustibile e' un materiale che non brucia ne' emette vapori infiammabili in quantita' sufficiente per l'autoignizione quando portato a una temperatura di circa 750 oC; questa proprieta' e' determinata in base al codice delle procedure per le prove antincendio ("Fire Test Procedures Code"). Ogni altro materiale e' da considerarsi materiale combustibile.
2 Prova standard del fuoco: prova in cui campioni di paratie o ponti sono esposti in un forno di prova a temperature corrispondenti all'incirca alla curva standard temperatura-tempo. I campioni devono avere una superficie esposta non inferiore a 4,65 m2 e un'altezza (o lunghezza nel caso di ponti) di 2,44 m, devono essere il piu' possibile simili alla costruzione prevista e, se del caso, comprendere almeno un giunto. La curva standard temperatura-tempo e' definita da una curva regolare che passa per i seguenti valori di incremento della temperatura interna del forno:
temperatura interna iniziale del forno 20 °C
alla fine dei primi 5 minuti 576 °C
alla fine dei primi 10 minuti 679 °C
alla fine dei primi 15 minuti 738 °C
alla fine dei primi 30 minuti 841 °C
alla fine dei primi 60 minuti 945 °C
2.a PER LE NAVI DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA:
Prova standard del fuoco: prova in cui campioni di paratie o ponti sono esposti in un forno di prova a temperature corrispondenti all'incirca alla curva standard temperatura-tempo. I metodi di prova devono essere conformi al codice delle procedure per le prove antincendio ("Fire Test Procedures Code").
3 Divisioni di classe A: divisioni formate da paratie e ponti
conformi ai seguenti requisiti:
1 costruzione in acciaio o materiale equivalente;
2 idoneo irrobustimento;
3 costruzione tale da impedire il passaggio di fumo e fiamme al
termine di una prova standard del fuoco della durata di un'ora;
4 coibentazione con materiali non combustibili approvati, tali che la temperatura media della parte non esposta non superi di oltre 140 oC la temperatura iniziale e che la temperatura, in un qualunque punto, compresi gli eventuali giunti, non salga di oltre 180oC al di sopra della temperatura iniziale, al termine degli intervalli di tempo sottoelencati:
classe 'A-60 gradi' 60 minuti
classe 'A-30 gradi' 30 minuti
classe 'A-15 gradi' 15 minuti
classe 'A-0 gradi' 0 minuti
5 l'amministrazione della Stato di bandiera deve richiedere una prova su un prototipo di paratia o di ponte per garantire che risponda ai suddetti requisiti in ordine alla resistenza al fuoco e all'aumento della temperatura, in base alla risoluzione IMO A754 (18).
Per le navi delle classi B, C e D, costruite a partire il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, "risoluzione IMO A.754 (18)" deve essere sostituito con "codice delle procedure per le prove antincendio" (Fire Test Procedures Code).
4 Divisioni di classe B: divisioni formate da paratie, ponti, soffittature o rivestimenti conformi ai seguenti requisiti:
1 costruzione tale da impedire il passaggio di fiamma al termine della prima mezz'ora della prova standard del fuoco;
2 grado di coibentazione tale che la temperatura media della parte non esposta non superi di oltre 140 oC la temperatura iniziale e che la temperatura in qualsiasi punto, compresi gli eventuali giunti, non salga di oltre 225 oC al di sopra della temperatura iniziale al termine degli intervalli di tempo sottoelencati:
classe 'B-15 gradi' 15 minuti
classe 'B-0 gradi' 0 minuti
3 costruzione in materiali non combustibili approvati. Tutti i materiali usati per la costruzione e la messa in opera di divisioni di classe B devono essere non combustibili, ad eccezione delle impiallacciature combustibili, che possono essere ammesse se soddisfano le disposizioni del presente capitolo;
4 l'amministrazione dello Stato di bandiera deve richiedere una prova su un prototipo di divisione per assicurarsi che risponda ai suddetti requisiti in ordine alla resistenza al fuoco e all'aumento della temperatura, conformemente alla risoluzione IMO A.754 (18)
Per le navi delle classi B, C e D, costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, "risoluzione IMO 754 (18)" deve essere sostituito con "codice delle procedure per le prove antincendio" (Fire Test Procedures Code).
5 Divisioni di classe C: divisioni costruite in materiali non combustibili approvati. Non e' necessario che soddisfino i requisiti relativi al passaggio di fumo e di fiamme, ne' le limitazioni relative all'aumento della temperatura. Le impiallacciature combustibili sono ammesse purche' soddisfino le altre disposizioni del presente capitolo.
6 Soffittature o rivestimenti continui di classe B: soffittature o rivestimenti di classe B che terminano soltanto su divisioni di classe A o B.
7 Acciaio o altro materiale equivalente: quando ricorre la dicitura "acciaio o altro materiale equivalente", per "materiale equivalente" si intende qualsiasi materiale non combustibile che, per le sue proprieta' intrinseche o grazie alla sua coibentazione, al termine della prevista prova standard del fuoco possiede caratteristiche strutturali e di resistenza al fuoco equivalenti a quelle dell'acciaio (per esempio, una lega d'alluminio ben coibentata).
8 Limitata attitudine a propagare la fiamma: la superficie cosi' designata offre una adeguata resistenza alla propagazione della fiamma. Tale proprieta' deve essere dimostrata da una prova del fuoco effettuata in base alla risoluzione IMO A.653 (16), per paratie, soffittature e materiali di finitura per ponti.
8.a PER NAVI DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 o DOPO TALE DATA:
Limitata attitudine a propagare la fiamma: la superficie cosi' designata offre un'adeguata resistenza alla propagazione della fiamma. Tale proprieta' deve essere dimostrata in base al codice delle procedure per le prove antincendio ("Fire Test Procedures Code").
9 Zone verticali principali: sezioni risultanti dalla suddivisione dello scafo, delle sovrastrutture e delle tughe, mediante divisioni di classe A, le cui lunghezza e larghezza medie su ogni ponte non superano, in generale, 40 m.
10 Locali di alloggio: locali utilizzati come locali pubblici, corridoi, locali di igiene, cabine, uffici, ospedali, cinema, sale giochi, sale barbieri, riposterie che non contengono apparecchi di cottura e locali analoghi.
11 Locali pubblici: parti dei locali di alloggio adibite ad atri, sale da pranzo, sale di soggiorno e locali simili, muniti di chiusura permanente.
12 Locali di servizio: locali utilizzati per le cucine, riposterie contenenti apparecchi di cottura, ripostigli, locali posta e valori, magazzini, officine diverse da quelle che si trovano nei locali, macchine e locali simili e relativi cofani.
13 Locali da carico: locali utilizzati per il carico (comprese le cisterne da carico per prodotti petroliferi) e i relativi cofani.
13.1 Locali per veicoli: locali da carico destinati al trasporto di autoveicoli con carburante nel serbatoio per la propria propulsione.
14 Locali da carico ro/ro: locali di norma non suddivisi in alcun modo e che si estendono per tutta la lunghezza della nave o per una parte sostanziale della stessa, nei quali veicoli a motore con carburante nel serbatoio per la loro propulsione e/o merci [imballate o alla rinfusa, sistemate dentro o su carri ferroviari e stradali, veicoli (comprese le cisterne stradali e ferroviarie), rimorchi, contenitori, piattaforme mobili (pallet), serbatoi smontabili sistemati dentro o su unita' di stivaggio simili o altri contenitori] possono essere caricate e scaricate normalmente con movimentazione orizzontale.
15 Locali da carico ro/ro aperti: locali da carico ro/ro aperti ad entrambe le estremita', ovvero aperti ad una estremita' e provvisti di adeguata ventilazione naturale efficace sulla loro intera lunghezza attraverso aperture permanenti sui fianchi o sul ponte soprastante oppure dall'alto e, nel caso di navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, aventi una superficie totale pari ad almeno il 10% della superficie totale dei fianchi del locale.
15.1 Locali per veicoli aperti: locali per veicoli aperti ad entrambe le estremita', ovvero aperti ad una estremita' e provvisti di adeguata ventilazione naturale efficace sulla loro intera lunghezza attraverso aperture permanenti sui fianchi o sul ponte soprastante oppure dall'alto e, nel caso di navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, aventi una superficie totale pari ad almeno il 10% della superficie totale dei fianchi del locale.
16 Locali da carico ro/ro chiusi: locali da carico ro/ro che non sono locali da carico ro/ro aperti ne' ponti esposti.
16.1 Locali per veicoli chiusi: locali per veicoli che non sono ne' locali per veicoli aperti ne' ponti esposti.
17 Ponte esposto: un ponte che e' completamente esposto alle intemperie dall'alto e da almeno due lati.
18 Locali di categoria speciale: locali chiusi per veicoli, al di sopra o al di sotto del ponte delle paratie, nei quali i veicoli possono essere fatti entrare o uscire e ai quali hanno accesso i passeggeri. I locali di categoria speciale possono essere ubicati su piu' di un ponte a condizione che l'altezza libera totale per i veicoli non superi i 10 m.
19.1 Locali macchine di categoria A: locali e relativi cofani contenenti:
I motori a combustione interna utilizzati per l'apparato di propulsione principale, oppure
2 motori a combustione interna di potenza complessiva non minore di 375 kW, utilizzati per altri scopi, oppure
3 qualsiasi caldaia a combustibile liquido o qualsiasi gruppo per il trattamento del combustibile liquido.
19.2 Locali macchine: tutti i locali macchine della categoria A e tutti gli altri contenenti la macchina di propulsione, le caldaie, i gruppi di trattamento del combustibile liquido, le macchine vapore, i motori a combustione interna, i generatori e i motori elettrici principali, le stazioni di imbarco del combustibile liquido, gli impianti di refrigerazione, gli stabilizzatori, i dispositivi di ventilazione, i condizionatori d'aria nonche' i locali di tipo analogo e i relativi cofani.
20 Gruppo di trattamento del combustibile liquido: apparecchiatura utilizzata per preparare il combustibile liquido per l'alimentazione di una caldaia o il combustibile liquido riscaldato per l'alimentazione di un motore a combustione interna, comprese le pompe a pressione del combustibile, i filtri e i riscaldatori che trattano il combustibile ad una pressione superiore a 0,18 N/m m2.
21 Stazioni di comando: i locali dentro i quali sono sistemate le apparecchiature radio, le apparecchiature principali di navigazione, la sorgente di emergenza di energia elettrica o nei quali sono centralizzati le installazioni per la segnalazione degli incendi e i dispositivi antincendio.
21.1 Stazione di comando centrale: stazione di comando nella quale sono centralizzate le seguenti funzioni di controllo e segnalazione:
1 impianti fissi di rivelazione e segnalazione di incendi;
2 impianti automatici a "sprinkler" con rivelazione e segnalazione di incendi;
3 pannelli indicatori delle porte tagliafuoco;
4 chiusure delle parte tagliafuoco;
5 pannelli indicatori delle porte stagne;
6 chiusure delle porte stagne;
7 ventilatori;
8 allarmi generale/incendio;
9 impianti di comunicazione compresi i telefoni;
10 microfoni per gli impianti di informazione pubblica.
21.2 Stazione di comando centrale presidiata permanentemente: stazione di comando centrale la quale e' presidiata permanentemente da un membro responsabile dell'equipaggio.
22 Locali contenenti mobili ed elementi di arredamento che presentano un limitato rischio di incendio: ai fini della regola II-2/B/4, locali contenenti mobili ed elementi di arredamento che presentano un limitato rischio di incendio (siano essi in cabine, locali pubblici, uffici o altri tipi di alloggi), nei quali:
1 tutti i mobili fissi come scrittoi, armadi, toelette, scrivanie, cassettoni siano interamente costruiti con materiale non combustibile approvato, essendo tuttavia ammesso che sulla superficie di lavoro di tali mobili sia usata una impiallacciatura combustibile di spessore non eccedente 2 mm;
2 tutto l'arredamento amovibile, come sedie, divani, tavoli, abbia ossatura di materiale non combustibile;
3 tutti i tendaggi, tendine e altri articoli tessili sospesi abbiano una resistenza alla propagazione della fiamma che non sia inferiore a quella di un articolo di lana di massa 0,8 kg/ m2 in base alla risoluzione IMO A.471 (XII) e successivi emendamenti adottati con la risoluzione A.563 (14).
Per le navi delle classi B, C e D, costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data "risoluzione IMO A.471 (XII) e successivi emendamenti adottati con la risoluzione A.563 (14)" deve essere sostituito con "codice dei sistemi antincendio" (Fire Security Systems Code);
4 tutti i rivestimenti dei pavimenti abbiano una resistenza alla propagazione della fiamma che non sia inferiore a quella di un articolo di lana equivalente utilizzato allo stesso fine.
Per le navi delle classi B, C e D, costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data questo paragrafo deve essere letto come segue:
tutti i rivestimenti dei pavimenti abbiano caratteristiche che rallentano la propagazione della fiamma;
5 tutte le superfici esposte di paratie, rivestimenti e soffitti abbiano una limitata attitudine alla propagazione della fiamma; e
6 tutte le tappezzerie dei mobili abbiano caratteristiche di resistenza all'ignizione e alla propagazione della fiamma in base alla "Recommendation on Fire Test Procedures for Upholstered Forniture" adottata con risoluzione IMO A.652 (16);
per le navi delle classi B, C e D, costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data "risoluzione IMO A.652 (16)" deve essere sostituito con "codice dei sistemi antincendio" (Fire Security Systems Code).
PER NAVI DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 o DOPO TALE DATA
7 tutti i materiali utilizzati per i letti abbiano caratteristiche di resistenza all'ignizione e alla propagazione della fiamma. Cio' viene determinato in base al codice delle procedure per le prove antincendio ("Fire Test Procedure Code").
23 Navi ro/ro da passeggeri: le navi da passeggeri con locali da carico ro/ro o con locali di categoria speciale come definiti dalla presente regola.
24 Codice delle procedure per le prove antincendio (Fire Security Procedures Code): codice internazionale di applicazione delle procedure per le prove antincendio, adottato dal Comitato per la sicurezza marittima dell'IMO con risoluzione MSC 61(67), come modificato dall'IMO.
25 Codice dei sistemi antincendio (Fire Safety Systems Code): codice internazionale dei sistemi antincendio adottato dal Comitato per la sicurezza marittima dell'IMO con risoluzione MSC.98 (73), come puo' essere emendato dall'IMO, a condizione che tali emendamenti siano entrati in vigore ed applicati in accordo alle disposizioni dell'articolo VIII dell'attuale convenzione SOLAS riguardante le procedure di emendamento dell'allegato (ad eccezione del suo capitolo I).
26 Punto di infiammabilita': la temperatura in gradi Celsius (prova a vaso chiuso) a cui il prodotto emette vapori infiammabili in quantita' sufficiente per l'ignizione, da determinare con apposito strumento di tipo approvato.
27 Requisiti prescritti: caratteristiche costruttive, limiti dimensionali o impianti antincendio descritti nel presente capitolo.
3 Pompe da incendio, collettore principale d'incendio, prese, manichette e boccalini (R 4)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1.1 Tutte le navi devono essere provviste di pompe da incendio, collettore principale d'incendio, prese, manichette e boccalini conformi ai requisiti della presente regola.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003
1.2 Quando e' prescritta piu' di una pompa da incendio indipendente, in posizioni esterne ai locali macchine, facilmente accessibili ed esenti da rischi, devono essere sistemate valvole di intercettazione per isolare le sezioni del collettore principale d'incendio sistemate dentro il locale macchine, contenente una o piu' pompe principali da incendio, dal resto del collettore stesso. Il collettore principale d'incendio deve essere realizzato in modo che, quando vengono chiuse le valvole di intercettazione, tutte le prese da incendio della nave, eccetto quelle nel predetto locale macchine, possano essere alimentate da una pompa da incendio non situata in tale locale macchine, tramite tubolature che non passino per lo stesso locale macchine. Eccezionalmente, puo' essere consentito che per il locale macchine passi un corto tronco delle tubolature di aspirazione e di mandata della pompa di emergenza, se non risulta pratico sistemare detto tronco esternamente al locale e a condizione che l'integrita' del collettore principale d'incendio sia preservata mediante la chiusura del tronco in un cofano di acciaio di adeguata robustezza.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 o DOPO TALE DATA:
1.3 In posizioni esterne ai locali macchine, facilmente accessibili ed esenti da rischi, devono essere sistemate valvole di intercettazione per isolare le sezioni del collettore principale d'incendio entro il locale macchine contenente una o piu' pompe principali da incendio dal resto del collettore stesso. Il collettore principale d'incendio deve essere realizzato in modo tale che quando vengono chiuse le valvole di intercettazione, tutte le prese da incendio della nave, eccetto quelle del locale macchine, possano essere alimentate con acqua tramite un'altra pompa o tramite pompa da incendio di emergenza. La pompa di emergenza, la relativa presa di acqua di mare, le tubolature di aspirazione e di mandata e le valvole di intercettazione devono essere sistemate al di fuori del locale macchine. Se tale sistemazione non e' possibile, la presa a mare puo' essere installata nel locale macchine se la valvola e' comandata a distanza da una posizione che si trova nello stesso compartimento della pompa di emergenza e il tubo di aspirazione e' piu' corto possibile. Brevi tratti di tubolature di aspirazione o di scarico possono penetrare il locale macchine, purche' siano chiuse in un cofano di acciaio oppure siano coibentati in base alla classe A-60. Le pareti dei tubi devono avere un spessore considerevole, in ogni caso non inferiore a 11 mm e devono essere saldati, con l'eccezione del collegamento a flangia della valvola della presa a mare.
NAVI NUOVE ED ESISTENTI DELLA CLASSE B E NAVI NUOVE DELLE CLASSI C E D DI LUNGHEZZA PARI O SUPERIORE A 24 METRI:
2 Portata delle pompe da incendio
1 Le pompe da incendio prescritte devono poter erogare, a fini
antincendio, alla pressione specificata nel punto .4.2 una portata
d'acqua non inferiore a due terzi di quella prescritta per le pompe
di sentina quando queste sono utilizzate per prosciugare le sentine.
2 In ogni nave che, in base alla presente regola deve essere
dotata di piu' di una pompa da incendio, ciascuna delle pompe
prescritte deve avere una portata non inferiore all'80% della portata
totale prescritta, divisa per il numero minimo di pompe da incendio
richiesto, ma in ogni caso non inferiore a 25 m3/h. In ogni
situazione, ciascuna di tali pompe deve poter erogare almeno i due
getti d'acqua prescritti. Tali pompe da incendio devono poter
alimentare il collettore principale d'incendio nelle condizioni
prescritte.
3 Nelle navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, quando
sono installate un numero di pompe superiore al minimo richiesto,
tali pompe aggiuntive devono avere una portata non inferiore a 25
m3/h e devono poter erogare almeno i due getti d'acqua prescritti al
punto 5 della presente regola.
3 Sistemazione delle pompe da incendio e del collettore principale e pronta alimentazione d'acqua
1 Le navi devono essere provviste di pompe da incendio azionate ad energia meccanica nei termini seguenti:
1 navi autorizzate a trasportare piu' di 500 passeggeri: almeno tre, una delle quali puo' essere azionata dal motore principale; 2 navi autorizzate a trasportare fino a 500 passeggeri: almeno due, una delle quali puo' essere azionata dal motore principale.
2 Le pompe di igiene, di zavorra, di sentina o per servizi generali possono essere ammesse come pompe da incendio, purche' non siano di norma utilizzate per il pompaggio del combustibile liquido e, se utilizzate occasionalmente per il travaso o il pompaggio di combustibile liquido, siano munite di idonei dispositivi di interscambio.
3 La sistemazione di prese dal mare, di pompe da incendio e delle relative sorgenti di energia deve essere tale da garantire che, nelle navi autorizzate a trasportare piu' di 250 passeggeri, nel caso di incendio in un qualunque compartimento, non devono essere messe fuori servizio tutte le pompe da incendio.
Nelle navi nuove di classe B autorizzate a trasportare fino a 250 passeggeri, se un incendio di un compartimento qualsiasi puo' rendere tutte le pompe da incendio inutilizzabili, il mezzo alternativo che fornisca l'acqua necessaria per combattere l'incendio deve essere una pompa da incendio di emergenza indipendente azionata ad energia meccanica, non condotta dai motori di propulsione e con sorgente di energia e collegamento a mare posizionati fuori del locale macchine. Tale pompa da incendio di emergenza indipendente azionata ad energia meccanica deve essere conforme alle disposizioni del codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code") per le navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data.
4 Nelle navi nuove di classe B autorizzate a trasportare piu' di 250 passeggeri, le suddette sistemazioni devono essere tali che almeno un efficace getto di acqua sia immediatamente disponibile da una qualunque delle prese da incendio situate in una posizione interna e che sia garantita la continuazione dell'alimentazione di acqua con la messa in moto automatica di una delle pompe da incendio prescritte.
5 Nelle navi aventi il locale macchine periodicamente non presidiato o nelle quali la guardia in macchina e' effettuata da una sola persona, il collettore principale d'incendio deve poter fornire immediatamente acqua ad una pressione adeguata o con la messa in moto a distanza dalla plancia o dall'eventuale stazione antincendio di una delle pompe principali da incendio, oppure mantenendo permanentemente in pressione l'impianto idrico tramite una delle pompe principali da incendio.
6 La valvola di erogazione di ciascuna pompa da incendio deve essere dotata di una valvola di non ritorno.
4 Diametro del collettore principale d'incendio e pressione nello stesso
1 Il diametro del collettore principale d'incendio e quello delle tubolature dell'acqua devono essere sufficienti ad assicurare un'efficace erogazione d'acqua alla portata massima prescritta per due pompe da incendio contemporaneamente in funzione. 2 Con due pompe contemporaneamente in funzione attraverso i boccalini indicati al punto .8 e prese da incendio in numero sufficiente ad assicurare l'erogazione di cui al punto .4.1, deve essere mantenuta, a tutte le prese, la seguente pressione minima:
Navi di classe B Nuove Esistenti autorizzate a trasportare: piu' di 500 passeggeri 0,4 N/mm2 0,3 N/mm2 fino a 500 passeggeri 0,3 N/mm2 0,2 N/mm2
3 La pressione massima in corrispondenza di qualsiasi presa da incendio non deve superare la pressione alla quale puo' essere dimostrato che si ha un efficace controllo della manichetta da incendio.
5 Numero e posizione delle prese da incendio
1 Il numero e la posizione delle prese devono essere tali che almeno due getti d'acqua non provenienti dalla stessa presa, uno dei quali deve provenire da una manichetta in un solo pezzo, possano raggiungere qualsiasi parte della nave di norma accessibile ai passeggeri o all'equipaggio durante la navigazione e qualsiasi parte di ogni locale da carico, quando e' vuoto, di ogni locale da carico ro/ro e di ogni locale di categoria speciale. In quest'ultimo locale, i due getti devono raggiungere tutte le sue parti e ciascuno deve provenire da una manichetta in un solo pezzo. Inoltre, dette prese da incendio devono essere poste accanto agli accessi dei locali protetti.
2 Nei locali di alloggio e di servizio e nei locali macchine, il numero e la posizione delle prese da incendio devono essere tali da soddisfare le disposizioni del punto .5.1 quando tutte le porte stagne e tutte le porte delle paratie delle zone verticali principali sono chiuse.
3 Se un locale macchine e' provvisto, nella parte bassa, di un accesso da una contigua galleria d'alberi, si devono sistemare due prese da incendio in posizione esterna al locale macchine, ma comunque vicina all'ingresso del locale stesso. Qualora l'accesso sia da altri locali, in uno di questi locali devono essere sistemate due prese da incendio vicino all'ingresso del locale macchine. Tale disposizione non enecessaria qualora la galleria o i locali contigui non siano parte di un percorso di sfuggita.
6 Tubolature e prese da incendio
1 Per i collettori principali d'incendio e per le prese non deve essere utilizzato materiale che possa essere reso facilmente inefficace dal calore, a meno che non sia opportunamente protetto. Le tubolature e le prese da incendio devono essere sistemate in modo da rendere agevole l'accoppiamento con le manichette. La sistemazione di tubolature e prese deve essere tale da evitare la possibilita' di congelamento. Nelle navi che possono trasportare carichi sul ponte, la posizione delle prese deve essere tale che esse siano sempre facilmente accessibili e le tubolature devono essere disposte, per quanto possibile, in modo da evitare di essere danneggiate dal carico.
2 Per ciascuna manichetta deve essere sistemata una valvola in posizione tale che qualsiasi manichetta possa essere disinnestata mentre le pompe da incendio sono in funzione.
3 Nelle navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data devono essere installate valvole di intercettazione per tutte le diramazioni del collettore principale d'incendio del ponte scoperto utilizzati per fini diversi da quelli antincendio.
7 Manichette da incendio
1 Le manichette devono essere di materiale non deteriorabile, del tipo approvato dall'amministrazione dello Stato di bandiera e di lunghezza sufficiente a lanciare un getto d'acqua verso un qualunque punto dei locali in cui sia necessario. Ogni manichetta deve essere provvista di un boccalino e dei necessari raccordi. I raccordi della manichetta ed i boccalini devono essere completamente intercambiabili. Le manichette indicate nel presente capitolo come "manichette da incendio" devono, unitamente a tutti i necessari accessori e dispositivi, essere pronte all'uso in posizione visibile, in prossimita' delle prese da incendio o dei raccordi. Inoltre, nei locali interni delle navi che trasportano piu' di 36 passeggeri, le manichette devono essere permanentemente collegate alle prese da incendio.
2 Per ciascuna presa d'incendio prescritta dal punto .5 vi deve essere almeno una manichetta. La lunghezza della manichetta non dovrebbe superare 20 metri sui ponti e sulle sovrastrutture, 15 metri nei locali macchine e, nelle navi di piccole dimensioni, rispettivamente 15 e 10 metri.
8 Boccalini
1.1 Ai fini del presente capitolo, i boccalini devono avere un diametro standard di 12 mm., 16 mm. e 19 mm. o quanto piu' vicino possibile a queste misure. Possono essere ammessi boccalini di diametro diverso nei casi in cui sono utilizzati altri impianti (per esempio impianti di nebulizzazione).
1.2 Tutti i boccalini devono essere di tipo approvato a doppio uso (getto normale/getto a pioggia) e devono essere provvisti di dispositivo di arresto.
2 Per i locali di alloggio e di servizio, non e' necessario impiegare boccalini di diametro superiore a 12 mm.
3 Per i locali macchine e gli spazi all'aperto, il diametro dei boccalini deve essere tale da ottenere la massima portata possibile da due getti alla pressione indicata nel punto .4 erogati dalla pompa piu' piccola, restando inteso che non e' necessario utilizzare un boccalino di diametro superiore a 19 mm.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI C E D DI LUNGHEZZA INFERIORE A 24 METRI:
9 Pompe da incendio, collettore principale d'incendio, prese, manichette, boccalini e pronta alimentazione dell'acqua
1 E' prescritta l'installazione di una pompa da incendio indipendente, in grado di erogare, a fini antincendio, almeno un getto d'acqua da qualsiasi presa, alla pressione specificata qui di seguito. La portata d'acqua in tal modo erogata non deve essere inferiore a due terzi della portata prescritta per le pompe di sentina quando sono impiegate per il prosciugamento delle sentine. Durante l'erogazione della massima portata d'acqua indicata sopra attraverso le prese con boccalini di diametro pari a 12, 16, 19 mm, tale pompa da incendio deve poter mantenere a ogni presa le pressioni minime prescritte per le navi di classe B.
2 Ogni nave che trasporta piu' di 250 passeggeri deve essere provvista di una pompa da incendio addizionale collegata permanentemente al collettore principale d'incendio. Tale pompa deve essere a motore e, come la sua sorgente di energia, non deve essere ubicata nello stesso compartimento in cui e' installata la pompa prescritta dal precedente paragrafo .9.1 e deve essere dotata di una presa dal mare permanente posta al di fuori del locale macchine. La pompa deve poter erogare almeno un getto d'acqua da una qualunque delle prese da incendio di cui e' dotata la nave, mantenendo una pressione di almeno 0,3 N/m m2.
3 Le pompe d'igiene, di zavorra, di sentina o per servizi generali possono essere accettate come pompe da incendio.
4 Ogni nave deve essere dotata di un collettore principale d'incendio avente un diametro sufficiente a garantire l'efficiente erogazione alla massima portata indicata in precedenza. Il numero e la posizione delle prese devono essere tali che almeno un getto d'acqua possa raggiungere qualunque parte della nave, impiegando un'unica manichetta la cui lunghezza massima e' quella specificata per le navi di classe B al paragrafo .7.2.
5 Ogni nave deve essere provvista di almeno una manichetta per ogni presa da incendio.
6 Nelle navi aventi il locale macchine periodicamente non presidiato o nelle quali la guardia in macchina e' effettuata da una sola persona, il collettore principale d'incendio deve poter fornire immediatamente acqua ad una pressione adeguata o con la messa in moto a distanza dalla plancia o dall'eventuale stazione antincendio di una delle pompe principali da incendio, oppure mantenendo permanentemente in pressione l'impianto idrico tramite una delle pompe principali da incendio.
7 La valvola di erogazione di ciascuna pompa da incendio deve essere dotata di una valvola di non ritorno.
4 Impianti fissi di estinzione incendi (R 5 + 8 + 9 + 10).
1 Impianti fissi di estinzione incendi a gas: Generalita' (R 5.1)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Le tubolature necessarie per convogliare l'agente estinguente nei locali protetti devono essere dotate di valvole di comando contrassegnate in modo da indicare chiaramente i compartimenti a cui sono dirette le tubolature. Devono essere prese opportune misure per prevenire l'immissione accidentale dell'agente estinguente in un qualsiasi locale.
2 La sistemazione delle tubolature e il posizionamento degli ugelli erogatori devono essere tali da assicurare un'efficace distribuzione dell'agente estinguente.
3 La nave deve essere dotata di mezzi atti a chiudere dall'esterno dei locali protetti tutte le aperture che possano consentire l'entrata d'aria o la fuoriuscita di gas.
4 Devono essere predisposti mezzi atti a inviare automaticamente un segnale acustico di allarme dell'immissione dell'agente estinguente in ogni locale nel quale di norma opera o ha accesso il personale. L'allarme deve restare in funzione per un periodo di tempo adeguato prima dell'immissione dell'agente estinguente.
5 I dispositivi di comando di ogni impianto fisso di estinzione incendi a gas devono essere facilmente accessibili e semplici da azionare. Essi devono essere raggruppati nel minor numero di posti possibile, in posizione tale che non rischino di essere isolati da un incendio sviluppatosi in un locale protetto. In ciascun posto vi devono essere chiare istruzioni relative al funzionamento dell'impianto per la sicurezza del personale.
6 Non e' consentita l'immissione automatica dell'agente estinguente, salvo quando consentita per gruppi a comando automatico locale installati, oltre agli, e a prescindere dagli, impianti fissi di estinzione incendi prescritti, nei locali macchine sopra ad apparecchiature ad elevato rischio di incendio o in zone chiuse ad alto rischio di incendio all'interno dei locali macchine.
7 Qualora l'agente estinguente debba proteggere piu' di un locale, non e' necessario che il quantitativo di agente disponibile sia maggiore della massima quantita' prescritta per un qualunque locale protetto.
8 Salvo laddove altrimenti consentito, i contenitori a pressione per lo stoccaggio dell'agente estinguente devono essere sistemati fuori dei locali protetti in conformita' al punto .1.11.
9 Si devono predisporre mezzi mediante i quali l'equipaggio o il personale di bordo possa controllare, senza rischi, la quantita' di agente estinguente presente nei contenitori.
10 I contenitori per la conservazione dell'agente estinguente e tutti i componenti in pressione ad essi associati devono essere progettati sulla base di norme per recipienti in pressione ritenute idonee in rapporto all'ubicazione e alla massima temperatura ambiente prevista in esercizio.
11 Quando l'agente estinguente e' immagazzinato fuori di un locale protetto, esso deve essere immagazzinato in un locale situato in posizione non pericolosa, facilmente accessibile ed efficacemente ventilato. Ogni accesso a tale locale deve preferibilmente avvenire dal ponte scoperto e, comunque, deve essere indipendente dal locale protetto.
Le porte di accesso devono aprirsi verso l'esterno del locale e le paratie e i ponti, incluse le porte e gli altri mezzi di chiusura, che delimitano tale locale da locali interni contigui, devono essere stagni al gas. Ai fini dell'applicazione delle tabelle relative alla resistenza al fuoco di paratie e ponti di cui alle regole II-2/B/4 o II-2/B/5, a seconda dei casi, tali locali devono essere considerati come stazioni di comando.
12 Negli impianti di estinzione incendi a bordo delle navi nuove e in tali nuovi impianti a bordo delle navi esistenti non e' ammesso l'uso di agenti estinguenti che emettono, spontaneamente o nelle condizioni di utilizzazione previste, gas tossici in quantita' tale da costituire un pericolo per le persone oppure emettono gas dannosi per l'ambiente.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 o DOPO TALE DATA:
13 Gli impianti fissi di estinzione incendi a gas devono essere conformi alle disposizioni del codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code").
14 La nave deve essere dotata di mezzi per chiudere dall'esterno dei locali protetti tutte le aperture che possano consentire l'entrata d'aria o la fuoriuscita di gas.
15 Quando l'agente estinguente viene immagazzinato al di fuori di un locale protetto, esso deve essere immagazzinato in un locale situato dietro alla paratia di collisione prodiera e non deve essere utilizzato per altri fini. Ogni accesso a tale locale deve preferibilmente avvenire dal ponte scoperto e, comunque, deve essere indipendente dal locale protetto. Se il luogo di immagazzinamento e' ubicato sottocoperta, deve trovarsi al massimo sul ponte immediatamente al di sotto del livello del ponte scoperto e deve essere direttamente accessibile tramite una scala interna o una scaletta dal ponte scoperto.
I locali ubicati sottocoperta o i locali a cui non e' fornito accesso dal ponte scoperto devono essere provvisti di un impianto di ventilazione meccanica studiato per aspirare l'aria di scarico dal fondo del locale e sufficiente per assicurare almeno 6 ricambi d'aria all'ora. Le porte di accesso devono aprirsi verso l'esterno del locale e le paratie e i ponti, incluse le porte e gli altri mezzi di chiusura, che delimitano tale locale da locali interni contigui, devono essere stagni al gas. Ai fini dell'applicazione delle tabelle 4.1, 4.2, 5.1 e 5.2 tali locali di deposito devono essere trattati come stazioni antincendio.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI A, B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
16 Quando il volume di aria libera contenuto in serbatoi di aria all'interno di un qualsiasi locale e' tale che, se liberato in detto locale in caso di incendio, comprometterebbe seriamente con la sua emissione l'efficacia dell'impianto fisso di estinzione incendi, deve essere fornita una quantita' supplementare di agente estinguente.
17 I fornitori di impianti fissi di estinzione incendi devono fornire una descrizione dell'impianto, compresa una lista di controllo per la manutenzione, in inglese e nella lingua o lingue ufficiali dello Stato di bandiera.
18 La quantita' di agente estinguente deve essere controllata almeno una volta all'anno da un esperto autorizzato dall'amministrazione o dal fornitore dell'impianto o da un organismo riconosciuto.
19 La verifica periodica, effettuata dal direttore di macchina o organizzata dalla direzione della nave, deve essere registrata nel giornale di bordo con l'indicazione della sua entita' e della data in cui ha avuto luogo.
20 Le attrezzature di estinzione non prescritte installate, per esempio in un magazzino, devono, per costruzione e dimensioni, ottemperare alle disposizioni della presente regola applicabili al tipo di impianto in questione.
21 Tutte le porte di accesso ai locali protetti con un impianto ad anidride carbonica/halon devono essere contrassegnate dalla seguente dicitura "Questo locale e' protetto con un impianto ad anidride carbonica/halon e deve essere evacuato all'entrata in funzione del dispositivo d'allarme".
2 Impianti ad anidride carbonica (R 5.2)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1.1 Per i locali da carico, la quantita' di anidride carbonica disponibile, salvo esplicite disposizioni contrarie, deve essere sufficiente a fornire un volume minimo di gas libero uguale al 30% del volume lordo del maggior compartimento da carico della nave cosi' protetto.
Se vi e' una comunicazione, attraverso le condotte di ventilazione, tra due o piu' locali da carico, questi sono considerati un unico locale. Per fissare la quantita' di CO2 necessaria nelle navi adibite al trasporto di veicoli, si deve calcolare il 45% del volume lordo del piu' grande locale da carico.
1.2 Per i locali macchine, la quantita' di anidride carbonica trasportata deve essere sufficiente a fornire un volume minimo di gas libero equivalente al piu' grande dei seguenti volumi:
1 il 40% del volume lordo del piu' grande locale macchine
protetto, escluso il volume di quella parte del cofano al di sopra
del livello al quale l'area orizzontale del cofano e' uguale o
inferiore al 40% di quella del locale considerato, misurata a meta'
fra il cielo della cassa e la parte inferiore del cofano; oppure
2 il 35% del volume lordo del piu' grande locale macchine
protetto, compreso il cofano; posto che, se due o piu' locali
macchine non sono del tutto separati, essi devono essere considerati
un locale unico.
2 Ai fini del presente paragrafo, il volume di anidride carbonica libera deve essere calcolato sulla base di 0,56 m3/kg.
3 L'impianto fisso di tubolature deve essere tale che entro 2 min possa essere scaricato nel locale l'85% del gas prescritto.
4 Meccanismo di scarica del CO2:
1 La scarica dell'anidride carbonica nel locale protetto e il
funzionamento dell'impianto di allarme devono essere garantiti da due
comandi distinti. Un comando deve servire per scaricare il gas dai
suoi contenitori. Un secondo comando deve servire ad aprire la
valvola della tubolatura che convoglia il gas nel locale protetto.
2 I due comandi devono essere situati entro una cassetta di
scarica chiaramente identificata per il locale protetto. Se la
cassetta contenente i comandi e' dotata di chiusura a chiave, la
chiave deve essere posta sotto vetro frangibile in un contenitore
sistemato in posizione ben visibile nelle vicinanze della cassetta
stessa.
5 L'amministrazione dello Stato di bandiera deve garantire che i locali in cui sono collocati i contenitori di CO2 siano sistemati adeguatamente per quanto riguarda i dispositivi di accesso, ventilazione e comunicazione. Essa adotta le necessarie misure di sicurezza per quanto concerne la costruzione, l'installazione, la marcatura, il riempimento e la prova degli equipaggiamenti, bombole e tubolature per CO2 e per le apparecchiature di comando e allarme di tale impianto.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 o DOPO TALE DATA:
6 Gli impianti ad anidride carbonica devono essere conformi alle disposizioni del codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code").
7 L'amministrazione dello Stato di bandiera deve garantire che i locali in cui sono collocati i contenitori di CO2 siano sistemati adeguatamente per quanto riguarda i dispositivi di accesso, ventilazione e comunicazione. Essa adotta le necessarie misure di sicurezza per quanto concerne la costruzione, l'installazione, la marcatura, il riempimento e la prova delle bombole e tubolature per CO2 e dei dispositivi e per le apparecchiature di comando e allarme di tale impianto.
3 Impianti fissi di estinzione incendi a schiuma a bassa espansione nei locali macchine (R 8)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Qualora in un qualsiasi locale macchine sia installato, in aggiunta a quanto prescritto dalla regola 6, un impianto fisso di estinzione incendi a schiuma a bassa espansione, questo deve poter scaricare in non piu' di 5 min, mediante erogatori di scarica fissi, un quantitativo di schiuma sufficiente a coprire, per uno spessore di 150 mm, la piu' ampia superficie sulla quale e' possibile che si sparga il combustibile. L'impianto deve poter produrre una schiuma idonea all'estinzione di incendi da combustibile. L'impianto deve essere provvisto di mezzi in grado di garantire un'efficace distribuzione della schiuma ad appositi erogatori di scarica, tramite un impianto fisso di tubolature e di valvole o rubinetti di comando e in grado di far si' che la schiuma sia efficacemente diretta, mediante spruzzatori fissi, su altre fonti di rischio di incendio nel locale protetto. Il rapporto di espansione della schiuma non deve superare 12 a 1.
2 I dispositivi di comando di ogni impianto di tale tipo devono essere facilmente accessibili e semplici da azionare e devono essere raggruppati nel minor numero di posti possibile, in posizione tale che non rischino di essere isolati da un incendio sviluppatosi nel locale protetto.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 o DOPO TALE DATA:
3 Gli impianti fissi di estinzione incendi a schiuma a bassa espansione nei locali macchine devono essere conformi alle disposizioni del codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code").
4 Impianti fissi di estinzione incendi a schiuma ad alta espansione nei locali macchine (R 9)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Ogni impianto fisso di estinzione incendi a schiuma ad alta espansione prescritto, situato nei locali macchine, deve poter scaricare rapidamente, tramite erogatori fissi di scarica, un quantitativo di schiuma sufficiente a riempire il piu' grande locale da proteggere, in ragione di almeno 1 metro di spessore di schiuma al minuto. La quantita' di liquido schiumogeno disponibile deve essere sufficiente a produrre un volume di schiuma equivalente a cinque volte il volume del piu' grande locale da proteggere. Il rapporto di espansione della schiuma non deve superare 1000 a 1.
2 Le condotte per l'immissione della schiuma, le prese d'aria del generatore di schiuma e il numero delle unita' produttrici di schiuma devono essere tali da consentire una produzione e una ripartizione della schiuma efficaci.
3 La sistemazione delle condotte di mandata del generatore di schiuma deve essere tale che un incendio nel locale protetto non danneggi l'apparato generatore.
4 Il generatore di schiuma, le sue sorgenti di energia, il liquido schiumogeno e i dispositivi di comando dell'impianto devono essere facilmente accessibili e semplici da azionare e devono essere raggruppati nel minor numero di posti possibile, in posizione tale che non rischino di essere isolati da un incendio sviluppatosi nel locale protetto.
NAVI DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA:
5 Gli impianti fissi di estinzione incendi a schiuma ad alta espansione nei locali macchine devono essere conformi alle disposizioni del codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code").
5 Impianti fissi di estinzione incendi ad acqua spruzzata sotto pressione nei locali macchine (R 10)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Ogni impianto fisso di estinzione incendi ad acqua spruzzata sotto pressione prescritto, situato nei locali macchine, deve essere munito di ugelli spruzzatori di tipo approvato.
2 Il numero e la sistemazione degli ugelli spruzzatori devono essere tali da garantire un'efficace distribuzione media d'acqua pari ad almeno 5 l/ m2 al minuto nei locali da proteggere. Portate superiori possono essere prese in considerazione, se del caso, per zone particolarmente a rischio. Gli ugelli spruzzatori devono essere installati sopra le sentine, il cielo della cassa e le altre superfici su cui potrebbe eventualmente spandersi il combustibile e anche sopra le altre specifiche zone a rischio di incendio nei locali macchine.
3 L'impianto puo' essere suddiviso in sezioni, le cui valvole di distribuzione devono poter essere azionate da posizioni facilmente accessibili al di fuori dei locali da proteggere e tali che non rischino di essere isolate da un incendio sviluppatosi nel locale protetto.
4 L'impianto deve essere mantenuto carico alla necessaria pressione e la pompa di alimentazione dell'acqua per l'impianto deve avviarsi automaticamente in seguito ad una caduta di pressione nell'impianto.
5 La pompa deve poter alimentare contemporaneamente, alla pressione necessaria, tutte le sezioni dell'impianto in ogni compartimento da proteggere. La pompa e i suoi dispositivi di comando devono essere installati al di fuori del locale o dei locali da proteggere. Un incendio nel locale o nei locali protetti dall'impianto ad acqua spruzzata non deve mettere fuori servizio l'impianto stesso.
6 Devono essere adottate precauzioni onde evitare che gli ugelli spruzzatori siano otturati da impurita' dell'acqua o da corrosioni nelle tubolature, negli ugelli, nelle valvole e nelle pompe.
NAVI DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003:
7 La pompa puo' essere azionata da un motore a combustione interna indipendente. Se invece funziona per mezzo dell'energia fornita dal generatore di emergenza sistemato secondo le disposizioni della parte D del capitolo II-1, questo generatore deve essere sistemato in modo da mettersi in moto automaticamente in caso di avaria alla sorgente principale di energia elettrica, affinche' l'energia necessaria alla pompa, prescritta nel punto .5, sia immediatamente disponibile. Quando la pompa e' azionata da un motore a combustione interna indipendente, questo deve essere posizionato in maniera che l'alimentazione d'aria per il suo funzionamento non venga compromessa da un incendio sviluppatosi nel locale protetto.
NAVI DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA:
8 Gli impianti fissi di estinzione incendi ad acqua spruzzata nei locali macchine devono essere conformi alle disposizioni del codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code").
5 Estintori d'incendio portatili (R 6)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Tutti gli estintori d'incendio devono essere di tipo e caratteristiche approvati.
2 La capacita' degli estintori a liquido portatili prescritti non deve essere superiore a 13,5 litri e inferiore a 9 litri. Estintori di altro tipo devono essere maneggevoli almeno quanto un estintore a liquido da 13,5 litri e avere una capacita' di estinzione non inferiore a quella di un estintore a liquido da 9 litri.
3 Sono prescritte cariche di ricambio per il 50% del totale di ciascun tipo di estintore a bordo. Un altro estintore dello stesso tipo funge da carica di ricambio per un estintore che non possa essere prontamente ricaricato a bordo.
4 In generale, gli estintori portatili ad anidride carbonica non devono essere collocati nei locali di alloggio. Quando tali estintori siano in locali radio, vicino a quadri di comando o in altre posizioni simili, il volume di qualsiasi locale contenente uno o piu' estintori deve essere tale da limitare la concentrazione di gas, che puo' prodursi a causa dello scarico, a non piu' del 5% del volume netto del locale, ai fini della presente regola. Il volume di anidride carbonica deve essere calcolato sulla base di 0,56 m3/kg.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA:
5 Gli estintori d'incendio portatili devono essere conformi alle disposizioni del codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code").
6 Gli estintori ad anidride carbonica non devono essere sistemati nei locali di alloggio. Nelle stazioni di comando e negli altri locali che ospitano apparecchiature elettriche o elettroniche oppure apparecchiature necessarie per la sicurezza della nave, devono essere forniti estintori i cui agenti estinguenti non conducano l'elettricita' e non danneggino le apparecchiature e gli impianti.
7 Gli estintori devono essere sistemati in modo da essere pronti per l'uso in luoghi visibili, che possano essere raggiunti rapidamente e facilmente in qualsiasi momento nell'eventualita' di un incendio e in maniera tale che la loro funzionalita' non sia danneggiata dalle intemperie, dalle vibrazioni o da altri fattori esterni. Gli estintori portatili devono essere provvisti di dispositivi che indichino se siano gia' stati utilizzati.
8 Devono essere fornite ricariche di ricambio per il 100% dei primi 10 estintori e per il 50% degli estintori restanti in grado di essere ricaricati a bordo.
9 Per gli estintori che non possono essere ricaricati a bordo, invece delle ricariche di ricambio, devono essere forniti altri estintori portatili di uguali quantita', tipologia, capacita' e numero, secondo le indicazioni del punto .13.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
10 Non sono ammessi estintori d'incendio contenenti un agente estinguente che di per se' o nelle condizioni d'uso previste sprigioni gas tossici in quantita' tali da nuocere alle persone o emetta gas dannosi per l'ambiente.
11 Gli estintori devono essere idonei a spegnere incendi che possano svilupparsi in prossimita' dell'ubicazione dell'estintore stesso.
12 Uno degli estintori portatili destinati ad essere impiegati in un determinato locale deve essere collocato vicino all'ingresso del locale stesso.
13 Il numero minimo di estintori deve essere il seguente:
1 nei locali di alloggio e di servizio:
gli estintori d'incendio devono essere collocati in modo che
nessun estintore si trovi a piu' di 10 metri di distanza da un
qualsiasi punto del locale;
2 un estintore idoneo per l'uso in aree ad alto voltaggio deve
essere collocato in prossimita' di pannelli elettrici o di pannelli
di derivazione, aventi una potenza di 20 kW o superiore;
3 nelle cucine gli estintori devono essere collocati in modo che
nessun estintore si trovi a piu' di 10 metri di distanza da un
qualsiasi punto del locale;
4 un estintore deve essere collocato in prossimita' dei depositi
di pittura e dei magazzini contenenti prodotti facilmente
infiammabili;
5 almeno un estintore deve essere collocato in plancia e in
ciascuna stazione di comando.
14 Gli estintori portatili destinati ad essere utilizzati nei locali di alloggio o di servizio devono, per quanto possibile, poter essere azionati con metodo uniforme.
15 Ispezione periodica degli estintori:
l'amministrazione dello Stato di bandiera deve garantire che gli
estintori portatili siano periodicamente ispezionati e sottoposti a
prova di funzionamento e pressatura.
6 Sistemazioni per l'estinzione degli incendi nei locali macchine (R 7)
I locali macchine di categoria A devono essere provvisti:
NELLE NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D DI LUNGHEZZA PARI O SUPERIORE A 24 METRI:
1 di uno dei seguenti impianti fissi di estinzione incendi:
1 un impianto a gas conforme alle pertinenti disposizioni dei
paragrafi .1 e .2 della regola 4, oppure un impianto equivalente ad
acqua in alternativa agli impianti a idrocarburi alogenati (halon),
conforme alle disposizioni contenute nella MSC/Circ.668 del 30
dicembre 1994 e nella MSC/Circ.728 del giugno 1996, tenuto conto
della data di costruzione della nave;
2 un impianto fisso di estinzione incendi a schiuma ad alta
espansione conforme alle pertinenti disposizioni del paragrafo 4
della regola 4, tenuto conto della data di costruzione della nave;
3 un impianto ad acqua spruzzata sotto pressione conforme alle
pertinenti disposizioni del paragrafo .5 della regola 4, tenuto conto
della data di costruzione della nave;
2 di almeno un apparecchio schiumogeno portatile costituito da un erogatore schiumogeno del tipo ad eiettore, collegabile al collettore principale d'incendio tramite una manichetta, da un serbatoio portatile di liquido schiumogeno avente una capacita' minima di 20 litri e da un serbatoio di riserva. L'erogatore deve poter produrre una schiuma in grado di estinguere un incendio da combustibile, in ragione di almeno 1,5 m3/min;
3 in ogni locale macchine, di estintori a schiuma di tipo approvato, ciascuno della capacita' di almeno 45 litri o equivalenti, in numero sufficiente a dirigere la schiuma o un altro agente estinguente equivalente su qualsiasi parte degli impianti del combustibile e dell'olio lubrificante in pressione e sulle apparecchiature e altre zone a rischio di incendio. Inoltre, deve essere sistemato un numero sufficiente di estintori portatili a schiuma o equivalenti, collocati in modo che nessun estintore si trovi a piu' di 10 metri di distanza da un qualsiasi punto del locale e che vi siano almeno due di questi estintori in ciascuno dei locali.
NELLE NAVI NUOVE DELLA CLASSE B, C E D DI LUNGHEZZA INFERIORE A 24 METRI + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
4 di uno degli impianti fissi di estinzione incendi indicati nel precedente paragrafo .1; ed in aggiunta, in ogni locale contenente motori a combustione interna o casse di decantazione del combustibile liquido o gruppi per il trattamento del combustibile liquido, deve essere sistemato un estintore a schiuma avente una capacita' minima di 45 litri o un estintore ad anidride carbonica della capacita' di almeno 16 kg; e
5 di un estintore portatile idoneo per l'estinzione di incendi da combustibile per ogni 736 kW o frazione di potenza delle macchine; resta inteso che in ciascuno di questi locali sono prescritti non meno di due e non piu' di sei estintori di questo tipo.
E' consentito l'uso di impianti fissi a schiuma a bassa espansione invece di alcuni dei sei estintori portatili;
NELLE NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B CHE TRASPORTANO PIU' DI 36 PASSEGGERI:
6 Ogni locale macchine deve essere provvisto di almeno due nebulizzatori d'acqua; il nebulizzatore d'acqua consiste in un tubo metallico a forma di L, con il lato lungo, di circa 2 metri, collegabile a una manichetta da incendio e con il lato corto, di circa 250 mm, provvisto di un boccalino fisso per la nebulizzazione dell'acqua oppure idoneo all'innesto di un boccalino per la nebulizzazione dell'acqua.
NELLE NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
7 Quando e' utilizzato combustibile riscaldato quale mezzo di riscaldamento, si puo' inoltre prescrivere che i locali delle caldaie siano dotati di attrezzature fisse o portatili per impianti locali di nebulizzazione di acqua sotto pressione o di distribuzione di schiuma sopra e sotto il pavimento ai fini' dell'estinzione dell'incendio.
NELLE NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, DI LUNGHEZZA PARI O SUPERIORE A 24 METRI, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA:
8
1. i locali macchine di categoria A di volume superiore a 500 m3, oltre all'impianto fisso di estinzione incendi prescritto dalla presente regola, devono essere protetti da un impianto antincendio fisso ad acqua di tipo approvato di oppure da un equivalente impianto antincendio locale, conforme alle linee guida sviluppate dall'IMO (cfr. MSC/Circ. 913 "Guidelines for the approval of fixed water-based local application fire-extinguishing systems for use in category A engine rooms").
Nel caso in cui i locali macchine siano periodicamente non presidiati, l'impianto antincendio deve poter essere attivato sia in maniera automatica sia manuale. Nel caso di locali macchine continuamente presidiati, e' sufficiente che l'impianto antincendio possa essere azionato manualmente.
2. Gli impianti antincendio fissi a valenza locale devono
proteggere zone come quelle elencate qui di seguito, senza la
necessita' di arrestare le macchine, far evacuare il personale o
sigillare i locali:
1 parti a potenziale rischio d'incendio delle macchine a
combustione interna utilizzate per la propulsione principale della
nave e per la generazione di energia elettrica,
2 zona anteriore alle caldaie,
3 parti a potenziale rischio d'incendio di inceneritori,
4 depuratori per olio combustibile riscaldato.
3 L'attivazione di qualsiasi impianto a valenza locale deve emettere un chiaro segnale di allarme visivo e acustico nel locale protetto e nelle postazioni presidiate continuamente. Il segnale di allarme deve indicare quale impianto specifico sia stato attivato. I requisiti per l'impianto di allarme descritti al presente punto si aggiungono e non sostituiscono gli impianti di rivelazione e di allarme antincendio richiesti in altri punti del presente capitolo.
NELLE NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B + TUTTE LE NAVI AUTORIZZATE A TRASPORTARE PIU' DI 400 PASSEGGERI:
9 gli impianti antincendio fissi da utilizzare localmente devono essere installati conformemente al punto .8 di questa regola entro il 1° ottobre 2005.
7 Sistemazioni particolari nei locali macchine (R 11)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Il numero di osteriggi, porte, ventilatori, aperture nei fumaioli per lo scarico d'aria e di altre aperture nei locali macchine deve essere ridotto al minimo, compatibilmente con le esigenze di ventilazione e di corretto e sicuro governo della nave.
2 Gli osteriggi devono essere di acciaio e non devono contenere pannelli in vetro. Devono essere predisposte opportune sistemazioni per consentire, in caso di incendio, la fuoriuscita del fumo dal locale da proteggere.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D:
3 Le porte, escluse le porte stagne a manovra meccanica, devono essere progettate in modo che, in caso di incendio nel locale macchine, la chiusura sia assicurata mediante dispositivi di chiusura a manovra meccanica oppure mediante la sistemazione di porte a chiusura automatica capaci di chiudersi con un'inclinazione sfavorevole di 3,5 gradi e aventi ritenute in posizione di apertura a sgancio di sicurezza in caso di avaria (fail-safe), manovrabili a distanza per mezzo di un dispositivo di rilascio.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
4 Sulle delimitazioni dei locali macchine non devono essere installate finestre. Cio' non vieta l'uso del vetro nelle postazioni di comando all'interno dei locali macchine.
5 Devono essere installati dispositivi di comando per:
1 l'apertura e la chiusura degli osteriggi, la chiusura di
aperture nei fumaioli che di norma consentono la ventilazione di
scarico, la chiusura delle serrande delle condotte dei ventilatori;
2 la fuoriuscita dei fumi;
3 la chiusura di porte a manovra meccanica o l'azionamento del
meccanismo di rilascio delle altre porte, ad eccezione delle porte
stagne a manovra meccanica;
4 l'arresto dei ventilatori;
5 l'arresto dei ventilatori per il tiraggio forzato e attivato,
delle pompe di travaso del combustibile liquido e delle pompe dei
gruppi per il trattamento del combustibile liquido nonche' d'altre
pompe simili. Per altre pompe simili, nel caso delle navi costruite
il 1° luglio 2002 o dopo tale data, si intende pompe di servizio per
l'olio lubrificante, pompe di circolazione dell'olio termico e
separatori d'olio. Tuttavia, il punto .6 della presente regola puo'
non essere applicato ai separatori di acqua oleosa.
6 I comandi prescritti nel punto .5 e nella regola II-2/A/10.2.5 devono essere collocati al di fuori del locale in questione, in una posizione in cui un incendio nel locale che essi servono non li renda inaccessibili. Detti comandi e i comandi di qualsiasi impianto di estinzione prescritto devono essere collocati in una posizione di comando o raggruppati nel minor numero di posizioni possibile. Tali posizioni devono avere un accesso sicuro dal ponte scoperto.
7 Ove sia previsto che a un locale macchine di categoria A si acceda, in basso, da una galleria di alberi contigua, nella galleria alberi deve essere sistemata, vicino alla porta stagna, una controporta leggera di acciaio, che costituisca riparo contro il fuoco, manovrabile da entrambi i lati.
8 Impianti automatici a "sprinkler" con rivelazione e segnalazione di incendi (R 12)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Ogni prescritto impianto automatico a "sprinkler" con rivelazione e segnalazione di incendi deve poter entrare in funzione immediatamente in qualsiasi momento e la sua attivazione non deve richiedere l'intervento dell'equipaggio. Deve essere permanentemente riempito d'acqua, benche' piccole sezioni esposte possano essere mantenute vuote, quando tale precauzione e' ritenuta necessaria. Ogni parte dell'impianto che possa essere sottoposta, in servizio, a temperature di congelamento deve essere opportunamente protetta contro il gelo. L'impianto deve essere tenuto carico alla pressione prescritta e deve essere garantita una costante fornitura d'acqua, come prescritto nella presente regola.
2 Ciascuna sezione di teste spruzzatrici ("sprinkler") deve comprendere dispositivi atti ad inviare automaticamente un segnale d'allarme ottico e acustico a uno o piu' centralini ogniqualvolta una testa spruzzatrice entra in funzione. Tali centralini devono indicare la sezione servita dall'impianto in cui si e' sviluppato l'incendio e devono essere centralizzati in plancia. Inoltre, devono essere installati allarmi ottici e acustici in posizione diversa dalla plancia attivati dal centralino, in modo da assicurare che il segnale d'allarme sia immediatamente ricevuto dall'equipaggio. L'impianto di allarme deve inoltre indicare ogni sua eventuale avaria.
3 Le teste spruzzatrici devono essere raggruppate in sezioni separate, ognuna delle quali non deve comprendere piu' di 200 teste. Ogni sezione di teste spruzzatrici non deve servire piu' di due interponti e non deve trovarsi in piu' di una zona verticale principale a meno che non si dimostri che una sezione di teste spruzzatrici che serva piu' di due interponti, o si trovi in piu' di una zona verticale principale, non comporta una diminuzione della protezione della nave contro l'incendio.
4 Ciascuna sezione di teste spruzzatrici deve poter essere isolata mediante una sola valvola di intercettazione. La valvola di intercettazione di ciascuna sezione deve essere prontamente accessibile e la sua posizione deve essere chiaramente e permanentemente indicata. Devono essere prese misure atte ad impedire a persone non autorizzate di azionare le valvole di intercettazione.
5 Su ciascuna valvola di intercettazione di ogni sezione della stazione centrale deve essere installato un manometro indicante la pressione dell'impianto.
6 Le teste spruzzatrici devono essere resistenti alla corrosione dell'atmosfera marina. Nei locali di alloggio e di servizio, le teste spruzzatrici devono entrare in funzione quando la temperatura e' compresa fra 68 oC e 79 oC. Fanno eccezione i locali in cui si possono raggiungere temperature elevate, quali gli essiccatoi, in cui la temperatura di entrata in funzione puo' essere aumentata fino a 30 oC oltre la temperatura massima prevista nella parte superiore del locale considerato.
7 Vicino ad ogni centralino di segnalazione deve essere affisso un elenco o un piano indicante i locali protetti e l'ubicazione delle zone servite da ogni sezione. Devono essere disponibili adeguate istruzioni per la prova e la manutenzione dei centralini.
8 Le teste spruzzatrici devono essere sistemate sul cielo del
locale da proteggere e collocate in una posizione idonea a mantenere
una portata media non inferiore a 5 l/m2 al minuto sull'area nominale
protetta dalle teste.
Le teste spruzzatrici devono essere collocate il piu' lontano
possibile dalle strutture e da altri oggetti che possano ostruire i
getti d'acqua e in posizioni tali che il materiale combustibile nel
locale sia adeguatamente irrorato.
9 La nave deve essere dotata di un serbatoio in pressione avente un volume pari almeno al doppio della quantita' d'acqua indicata nel presente punto. Il serbatoio deve contenere una quantita' costante di acqua dolce, equivalente alla quantita' d'acqua erogata in un minuto dalla pompa di cui al punto .12, e devono essere prese misure atte a mantenere nel serbatoio una pressione d'aria tale da garantire che, quando la quantita' costante d'acqua dolce viene esaurita, la pressione non sia inferiore alla pressione d'esercizio della testa spruzzatrice sommata alla pressione esercitata da una colonna d'acqua misurata dal fondo del serbatoio alla testa spruzzatrice piu' alta dell'impianto. Si devono predisporre mezzi appropriati per la ricarica dell'aria compressa e dell'acqua dolce nel serbatoio. Deve essere installato un tubo di livello in vetro indicante la quantita' d'acqua nel serbatoio.
10 Si devono predisporre dispositivi atti ad impedire il trafilamento d'acqua di mare nel serbatoio. Il serbatoio in pressione deve essere dotato di un'efficiente valvola di sicurezza e di un manometro. Ciascun raccordo del manometro deve essere dotato di rubinetti o valvole d'intercettazione.
11 La nave deve essere dotata di una pompa indipendente a motore, al solo scopo di continuare automaticamente l'erogazione di acqua dalle teste spruzzatrici. La pompa deve azionarsi automaticamente in seguito alla caduta di pressione dell'impianto, prima che la quantita' costante di acqua dolce del serbatoio in pressione sia completamente esaurita.
12 La pompa e il sistema di tubolature devono poter mantenere la pressione prescritta al livello della testa spruzzatrice piu' alta, per assicurare una portata d'acqua sufficiente a proteggere contemporaneamente una superficie minima di 280 m2 alla portata indicata nel punto .8. Per le navi nuove delle classi C e D di lunghezza inferiore a 40 metri con una superficie protetta totale inferiore a 280 m2 l'amministrazione puo' specificare la superficie adeguata per il dimensionamento delle pompe e di dispositivi di erogazione alternativi.
13 La pompa deve essere munita, dalla parte della mandata, di una valvola di prova con un corto tubo di scarico a estremita' aperta. La sezione netta della valvola e del tubo deve essere tale da permettere la scarica della portata prescritta per la pompa mentre nell'impianto e' mantenuta la pressione indicata nel punto .9.
14 La presa dal mare della pompa deve essere ubicata, per quanto possibile, nello stesso locale in cui e' installata la pompa e deve essere sistemata in maniera che, quando la nave e' galleggiante, non sia necessario chiudere la mandata di acqua di mare alla pompa per nessun altro motivo che non sia quello di ispezione o riparazione della pompa stessa.
15 La pompa e il serbatoio collegati alla testa spruzzatrice devono essere ubicati in una posizione ragionevolmente lontana da qualsiasi locale macchine e non devono essere sistemati in locali destinati a essere protetti dall'impianto a "sprinkler".
16 Il numero delle sorgenti di energia che alimentano la pompa di acqua di mare e l'impianto automatico di rivelazione e segnalazione di incendi non deve essere inferiore a due. Quando le sorgenti di energia per la pompa sono elettriche, esse devono consistere in un generatore principale e una sorgente di emergenza di energia elettrica. La pompa deve essere alimentata dal quadro principale e dal quadro di emergenza con circuiti elettrici separati e adibiti esclusivamente a tale scopo. I circuiti elettrici di alimentazione devono essere disposti in modo da non attraversare cucine, locali macchine e altri locali chiusi che presentino un elevato rischio di incendio, eccetto quando cio' sia necessario per raggiungere i relativi quadri elettrici, e devono far capo a un commutatore automatico situato vicino alla pompa dell'impianto. Tale commutatore deve permettere l'alimentazione con energia proveniente dal quadro principale fino a quando e' disponibile energia da tale quadro e deve essere progettato in modo che, in caso di interruzione di tale energia, si commuti automaticamente sul quadro di emergenza. Gli interruttori sul quadro principale e su quello di emergenza devono essere chiaramente contrassegnati e, di norma, chiusi. I suddetti circuiti non devono avere altri interruttori. Una delle sorgenti di energia dell'impianto automatico di rivelazione e segnalazione di incendi deve essere una sorgente di emergenza di energia elettrica. Quando una delle sorgenti di energia della pompa e' un motore a combustione interna, esso, oltre a dover soddisfare le disposizioni del punto .15, deve essere posizionato in maniera tale che un incendio in qualsiasi locale protetto non comprometta l'alimentazione d'aria del motore stesso.
17 L'impianto a "sprinkler" deve essere collegato al collettore principale d'incendio tramite una valvola di non ritorno, a intercettazione manuale, che impedisca all'acqua di defluire dall'impianto verso il collettore principale di incendio.
18 Deve essere installata una valvola di prova per verificare il funzionamento della segnalazione automatica per ogni sezione di teste spruzzatrici mediante l'erogazione di una quantita' d'acqua uguale a quella che sarebbe erogata con l'entrata in funzione di una sola testa spruzzatrice. La valvola di prova di ogni sezione di teste spruzzatrici deve essere collocata nelle vicinanze della valvola di intercettazione della sezione stessa.
19 Devono esservi dispositivi per provare il funzionamento automatico della pompa quando si abbassa la pressione nell'impianto.
20 Devono esservi commutatori, in almeno uno dei centralini menzionati nel punto .2, tali da consentire di provare gli allarmi e gli indicatori di ciascuna sezione dell'impianto.
21 Ciascuna sezione deve essere dotata di almeno sei teste spruzzatrici di rispetto.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA:
22 Gli impianti automatici a "sprinkler" con rivelazione e segnalazione di incendi devono essere di tipo approvato, conformemente alle disposizione del Fire Safety Systems Code.
23 Per le navi nuove delle classi C e D di lunghezza inferiore a 40 metri con una superficie protetta totale inferiore a 280 m2, l'amministrazione puo' specificare la superficie adeguata per il dimensionamento delle pompe e di dispositivi di erogazione alternativi.
9 Impianti fissi di rivelazione e segnalazione di incendi (R 13)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D COSTRUITE PRIMA DEL 1° GENNAIO 2003 + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Generalita'.
1 Ogni impianto fisso di rivelazione e segnalazione di incendi prescritto, completo di avvisatori di incendio a comando manuale, deve essere capace di entrare immediatamente in funzione in qualsiasi momento.
2 Le sorgenti di energia e i circuiti elettrici necessari per l'azionamento dell'impianto devono essere provvisti di dispositivi che segnalino, secondo il caso, la mancanza di energia o una situazione di guasto. Al verificarsi di una situazione di guasto, al centralino di segnalazione deve mettersi in funzione un segnale ottico e acustico di guasto. Tale segnale deve essere distinto da quello di segnalazione di incendio.
3 Il numero delle sorgenti di energia che alimentano le sistemazioni elettriche facenti parte dell'impianto di rivelazione e segnalazione di incendi non deve essere inferiore a due e una di esse deve essere una sorgente di emergenza. L'alimentazione deve essere fornita da circuiti elettrici separati e adibiti esclusivamente a tale scopo. Tali circuiti devono far capo a un commutatore automatico situato nel centralino di comando dell'impianto di segnalazione d'incendio o nelle immediate vicinanze.
4 Gli avvisatori automatici di incendio e gli avvisatori di incendio a comando manuale devono essere raggruppati in sezioni. L'attivazione di qualsiasi avvisatore automatico di incendio o di qualsiasi avvisatore di incendio a comando manuale deve mettere in funzione un segnale d'incendio ottico e acustico nel centralino di segnalazione e nei pannelli di avviso incendio. Se le segnalazioni di incendio non vengono recepite entro due minuti, deve diffondersi automaticamente un allarme sonoro in qualunque punto dei locali di alloggio dell'equipaggio, dei locali di servizio, nelle stazioni di comando e nei locali macchine. Tale impianto di allarme sonoro puo' non far parte integrante dei sistema di segnalazione.
5 Il centralino di segnalazione deve essere posizionato in plancia o nella principale stazione antincendio.
6 I pannelli di avviso incendio devono indicare almeno la sezione in cui un avvisatore automatico o un avvisatore a comando manuale e' stato attivato. Almeno un pannello deve essere posizionato in modo da essere sempre facilmente accessibile al personale responsabile, quando la nave e' in navigazione o in porto, eccetto quando la nave stessa e' fuori servizio. Un pannello di avviso incendio deve essere ubicato in plancia, se il centralino di segnalazione e' situato nella principale stazione antincendio.
7 Informazioni facilmente comprensibili relative ai locali protetti e all'ubicazione delle sezioni devono essere affisse sopra ogni pannello di avviso incendio o nelle immediate vicinanze.
8 Se l'impianto di rivelazione di incendi non prevede mezzi per identificare a distanza e singolarmente ciascun avvisatore, non e' usualmente consentito che una sezione di avvisatori situata dentro i locali di alloggio, i locali di servizio e le stazioni di comando serva piu' di un interponte, ad eccezione delle sezioni che servono cofani di scale. Al fine di evitare ritardi nell'individuare l'origine dell'incendio, il numero dei locali chiusi compresi in ciascuna sezione deve essere limitato secondo quanto stabilito dall'amministrazione dello Stato di bandiera. In ogni caso, nessuna sezione puo' comprendere piu' di 50 locali chiusi. Se l'impianto di rivelazione di incendi e' provvisto di mezzi per identificare a distanza singolarmente ciascun avvisatore d'incendio, le sezioni possono comprendere piu' ponti e servire qualsiasi numero di locali chiusi.
9 Se non e' previsto un impianto di rivelazione di incendi in grado di identificare singolarmente e a distanza ciascun avvisatore, una sezione di avvisatori automatici non deve servire locali situati su ambo i lati della nave o su piu' di un interponte ne' deve essere situata in piu' di una zona verticale principale. L'amministrazione dello Stato di bandiera puo', tuttavia, permettere che una sezione di avvisatori serva ambo i lati della nave o piu' di un interponte se, a suo giudizio, la protezione della nave contro gli incendi non risulta diminuita. Nelle navi provviste di avvisatori d'incendio identificabili individualmente, una sezione puo' servire locali situati su ambo i lati della nave e su piu' interponti, ma non puo' essere situata in piu' di una zona verticale principale.
10 Una sezione di avvisatori automatici che serva una stazione di comando, un locale di servizio o un locale di alloggio non deve comprendere un locale macchine.
11 Gli avvisatori automatici di incendio devono entrare in funzione per effetto di calore, fumo o altri prodotti della combustione, fiamme o qualsiasi combinazione di detti elementi. Avvisatori automatici di incendio che entrino in funzione per effetto di altri elementi indicativi di inizi di incendio possono essere presi in considerazione dall'amministrazione dello Stato di bandiera purche' non siano meno sensibili di quelli sopra menzionati. Avvisatori automatici di incendio che entrino in funzione per effetto delle fiamme possono essere usati solo in aggiunta ad avvisatori a fumo o termici.
12 Devono esservi adeguate istruzioni e parti di ricambio per le prove e la manutenzione dell'impianto.
13 Il funzionamento dell'impianto di rivelazione di incendi deve
essere periodicamente provato a soddisfazione dell'amministrazione
dello Stato di bandiera per mezzo di un'apparecchiatura che produce
aria calda a temperatura appropriata o fumo o particelle aerosoliche
aventi appropriato spettro di densita' e dimensione di particelle,
oppure altri fenomeni associati con inizi di incendi per i quali
l'avvisatore automatico d'incendio e' progettato.
Tutti gli avvisatori devono essere di tipo tale che possano essere
provati per constatarne il corretto funzionamento e risistemati per
la normale sorveglianza senza che sia necessaria la sostituzione di
alcun componente.
14 L'impianto di segnalazione incendi non deve essere usato per altri scopi. Puo', tuttavia, essere consentito che la chiusura delle porte tagliafuoco e analoghe operazioni siano effettuate dal centralino di segnalazione.
15 L'impianto di rivelazione di incendi con identificazione di zona deve essere sistemato in modo tale che:
- un circuito non possa essere danneggiato in piu' di un punto da un
incendio,
- siano previsti dispositivi atti a garantire che ogni avaria (ad
esempio, calo di tensione, cortocircuito, messa a terra) che si
dovesse verificare nel circuito non renda inattivo l'intero
circuito,
- tutte le sistemazioni consentano di ripristinare la configurazione
iniziale dell'impianto in caso di avaria (elettrica, elettronica,
informatica),
- il primo segnale di allarme antincendio attivato non impedisca agli
altri avvisatori di attivare altri segnali di allarme.
2 Requisiti relativi all'installazione.
1 Gli avvisatori di incendio a comando manuale devono essere installati ovunque nei locali di alloggio, nei locali di servizio e nelle stazioni di comando. Un avvisatore di incendio a comando manuale deve essere posizionato presso ogni uscita. Gli avvisatori di incendio a comando manuale devono essere prontamente accessibili nei corridoi di ogni ponte in modo che nessuna parte di corridoio disti piu' di 20 metri da uno di tali avvisatori.
2 Avvisatori automatici di incendio a fumo devono essere installati in tutte le scale, nei corridoi e percorsi di sfuggita situati dentro i locali di alloggio.
3 Nel caso in cui un impianto fisso di rivelazione e segnalazione di incendi sia prescritto per la protezione di locali diversi da quelli specificati nel punto .2.2, in ognuno di tali locali deve essere installato almeno un avvisatore automatico di incendio rispondente alle disposizioni del punto .1.11.
4 Gli avvisatori automatici di incendio devono essere posizionati in modo da garantirne la migliore prestazione. Non devono essere sistemati vicino a bagli o a condotte di ventilazione o in altre posizioni dove il flusso d'aria potrebbe influenzarne negativamente il funzionamento o dove sono probabili urti o danneggiamenti meccanici. Gli avvisatori sistemati sul cielo dei locali da proteggere devono avere una distanza minima di 0,5 metro dalle paratie.
5 La massima distanza tra gli avvisatori automatici di incendio deve essere conforme alla seguente tabella:
==================================================================== Tipo di Superficie Distanza massima Distanza massima avvisatore massima per fra i centri delle paratie avvisatore (m) (m) (m2) ==================================================================== Termico 37 9 4.5 -------------------------------------------------------------------- Fumo 74 11 5.5 ====================================================================
L'amministrazione dello Stato di bandiera puo' richiedere o consentire altre distanze in base a dati di prova che dimostrino le caratteristiche degli avvisatori considerati.
6 I circuiti elettrici costituenti parte dell'impianto devono essere disposti in modo da non attraversare cucine, locali macchine e altri locali chiusi che presentino un elevato rischio di incendio, salvo quando cio' sia necessario per assicurare la rivelazione e la segnalazione di incendi in tali locali o per raggiungere la relativa alimentazione elettrica.
3 Requisiti relativi al progetto
1 L'impianto e i suoi componenti devono essere adeguatamente progettati per sopportare variazioni di tensione e fenomeni transitori, variazioni della temperatura ambiente, vibrazioni, umidita', scosse, urti e corrosione, normalmente verificantisi sulle navi.
2 Come specificato al punto .2.2, deve essere attestato che gli
avvisatori a fumo da installare nelle scale, nei corridoi e nei
percorsi di sfuggita situati dentro locali di alloggio entrano in
funzione prima che la densita' di fumo superi il 12,5% di oscurazione
per metro, ma non prima che la densita' di fumo superi il 2% di
oscurazione per metro.
Avvisatori a fumo da installare in locali diversi devono entrare
in funzione entro limiti di sensibilita' stabiliti a soddisfazione
dell'amministrazione dello Stato di bandiera, tenuto conto della
necessita' di evitare sensibilita' eccessivamente basse o alte.
3 Deve essere attestato che gli avvisatori termici entrano in funzione prima che la temperatura superi 78 oC ma non prima che la temperatura superi 54 oC, quando l'incremento di temperatura per raggiungere tali limiti e' inferiore a 1 oC al minuto. Per incrementi maggiori l'avvisatore termico deve entrare in funzione entro limiti di temperatura stabiliti a soddisfazione dell'amministrazione dello Stato di bandiera, tenuto conto della necessita' di evitare sensibilita' eccessivamente basse o alte.
4 La temperatura ammissibile di funzionamento degli avvisatori termici puo' essere incrementata di 30 oC al di sopra della temperatura massima a cielo dei locali essiccatoi o di analoghi locali nei quali la temperatura ambiente e' di norma elevata.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA:
4.1 Gli impianti fissi di rivelazione e di segnalazione di incendi devono essere di tipo approvato, conformi alle disposizioni del codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code").
4.2 Avvisatori d'incendio a comando manuale conformi al codice dei sistemi antincendio ("Fire Safety Systems Code") devono essere installati in tutti i locali di alloggio, i locali di servizio e le stazioni di comando. Un avvisatore di incendio a comando manuale deve essere posizionato presso ogni uscita. Gli avvisatori di incendio a comando manuale devono essere prontamente accessibili nei corridoi di ogni ponte in modo che nessuna parte di corridoio disti piu' di 20 metri da uno di tali avvisatori.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI A, B, C E D:
5 Oltre alle suddette disposizioni, l'amministrazione dello Stato di bandiera garantisce che siano soddisfatte le disposizioni di sicurezza sugli impianti concernenti la loro indipendenza da altri impianti o sistemi, la resistenza alla corrosione dei componenti, l'alimentazione elettrica dell'impianto di comando e la disponibilita' di istruzioni di funzionamento e manutenzione.
10 Sistemazioni per il combustibile liquido, l'olio lubrificante ed altri oli infiammabili (R 15)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Limitazioni all'uso di combustibile liquido
In ordine all'uso di combustibile liquido devono essere osservate le seguenti limitazioni.
1 Se non altrimenti specificato dal presente punto, non deve essere impiegato combustibile liquido avente punto di infiammabilita' inferiore a 60 oC.
2 Per i generatori di emergenza puo' essere impiegato combustibile liquido con punto di infiammabilita' non inferiore a 43 oC.
3 Ferme restando le precauzioni supplementari ritenute necessarie
e a condizione che la temperatura ambiente del locale in cui il
combustibile liquido e' conservato o utilizzato sia sempre inferiore
di almeno 10 oC al punto di infiammabilita' del combustibile stesso,
l'amministrazione dello Stato di bandiera puo' consentire l'impiego
per uso generale di combustibile liquido con punto di infiammabilita'
inferiore a 60 oC, ma non inferiore a 43 oC.
Per le navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, il
combustibile liquido puo' avere un punto di infiammabilita' inferiore
a 60 oC ma non inferiore a 43 oC alle seguenti condizioni:
3.1 che i serbatoi di olio combustibile, ad eccezione di quelli
facenti parte del doppio fondo, siano sistemati al di fuori dei
locali macchine di categoria A,
3.2 che le disposizioni per la misurazione della temperature
dell'olio siano apposte sulla presa di aspirazione della pompa
combustibile,
3.3 che all'ingresso o all'uscita dei filtri del combustibile
liquido siano sistemati valvole e/o rubinetti di intercettazione, e
3.4 che, nei limiti del possibile, siano installate giunzioni per
tubolature di tipo saldato oppure di tipo conico circolare oppure
giunti di tipo sferico.
Il punto di infiammabilita' di oli combustibili deve essere
determinato con metodo a vaso chiuso approvato.
2 Sistemazioni per il combustibile liquido
In una nave che utilizzi combustibile liquido, le sistemazioni relative allo stoccaggio, alla distribuzione e all'uso del combustibile liquido devono essere tali da non compromettere la sicurezza della nave e delle persone a bordo e devono soddisfare almeno le seguenti disposizioni.
1.1 Per quanto possibile, nessuna parte dell'impianto del combustibile liquido contenente combustibile riscaldato sotto pressione superiore a 0,18 N/mm2 deve essere sistemata in posizione nascosta tale che avarie e perdite non possano essere prontamente rilevate. In corrispondenza di tali parti dell'impianto del combustibile liquido, il locale macchine deve essere adeguatamente illuminato.
1.2 Per combustibile riscaldato s'intende il combustibile la cui temperatura dopo il riscaldamento e' superiore a 60 oC o al normale punto d'infiammabilita' del combustibile, se questo e' inferiore a 60 oC.
2 Per impedire l'accumulo di vapori di olio, la ventilazione dei locali macchine deve essere sufficiente in tutte le normali condizioni.
3 Per quanto possibile, i serbatoi per il combustibile liquido devono far parte della struttura della nave e devono essere sistemati al di fuori dei locali macchine. Qualora tali serbatoi, ad eccezione di quelli facenti parte del doppio fondo, dovessero necessariamente trovarsi dentro i locali macchine, o contigui agli stessi, almeno una delle loro paratie verticali deve essere contigua alle delimitazioni del locale macchine; essi devono, di preferenza, avere una delimitazione comune con i compartimenti del doppio fondo e la superficie della loro delimitazione comune con i locali macchine deve essere ridotta al minimo. Nel caso in cui tali serbatoi siano situati dentro le delimitazioni dei locali macchine, essi non devono contenere combustibile liquido avente un punto di infiammabilita' inferiore a 60 oC. L'uso di serbatoi mobili per il combustibile liquido va evitato ed e' proibito nei locali macchine.
4 Nessun serbatoio per il combustibile liquido deve trovarsi in un luogo dove spruzzi o perdite da esso, venendo a contatto con superfici calde, possano costituire pericolo di incendio. Devono essere prese precauzioni per impedire che qualsiasi quantita' di combustibile che possa fuoriuscire sotto pressione da una pompa, da un filtro o da un preriscaldatore venga a contatto con superfici calde.
5 Tutte le tubolature del combustibile liquido che, se
danneggiate, consentirebbero la fuoriuscita del combustibile da un
serbatoio, da una cassa di decantazione o da una cassa di servizio
giornaliero, di capacita' pari o superiore a 500 litri, situati sopra
il doppio fondo, devono essere munite di un rubinetto o di una
valvola direttamente installati sulla cassa o sul serbatoio, che, in
caso di incendio nel locale dove sono ubicati detti serbatoi o casse,
devono poter essere chiusi da una posizione sicura al di fuori del
locale interessato. Nel caso particolare di casse strutturali per
liquido situate in gallerie per alberi o per tubolature o in locali
analoghi, le valvole in corrispondenza di dette casse devono essere
in ogni caso installate, ma l'intercettazione in caso di incendio
puo' essere effettuata tramite una valvola supplementare installata
sulla tubolatura o sulle tubolature, al di fuori della galleria o del
locale analogo. Se tale valvola supplementare e' sistemata nel locale
macchine, essa deve essere manovrabile da una posizione esterna a
tale locale.
Nelle navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, i comandi
per l'azionamento a distanza della valvola per il serbatoio
combustibile del generatore di emergenza devono essere sistemati in
un luogo diverso dai comandi per l'azionamento a distanza di altre
valvole che si trovano nei locali macchine.
6 La nave deve essere provvista di mezzi sicuri ed efficienti atti a controllare la quantita' di combustibile in ogni serbatoio.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D:
1 I tubi sonda non devono terminare in un locale nel quale possa sussistere il rischio di ignizione di spruzzi provenienti dai tubi sonda stessi. In particolare, i tubi sonda non devono terminare in locali per passeggeri o per l'equipaggio. Come regola generale, i tubi sonda non devono terminare in locali macchine. Tuttavia, qualora l'amministrazione dello Stato di bandiera consideri che quest'ultima disposizione non sia praticabile, essa puo' permettere che i tubi sonda terminino nei locali macchine a condizione che siano soddisfatti tutti i seguenti requisiti:
1.1 deve essere sistemato, in aggiunta, un indicatore di livello del combustibile liquido che soddisfi le disposizioni del punto .2.6.2;
1.2 i tubi sonda devono terminare in luoghi lontani da rischi di ignizione, a meno che non vengano prese precauzioni come la sistemazione di efficaci schermature tali da impedire al combustibile, nel caso di spruzzi attraverso le estremita' terminali dei tubi sonda, di venire in contatto con la sorgente di ignizione;
1.3 le estremita' terminali dei tubi sonda devono essere munite di dispositivi automatici di chiusura e di un rubinetto di comando di piccolo diametro a chiusura automatica sistemato sotto il dispositivo automatico di chiusura allo scopo di accertare, prima di aprire tale dispositivo, che non vi sia combustibile liquido; devono essere prese misure intese ad assicurare che qualsiasi spruzzo di combustibile liquido attraverso il rubinetto di comando non implichi alcun rischio di ignizione.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
2 Possono essere ammessi altri mezzi atti a controllare la
quantita' di combustibile contenuto in uno dei serbatoi a condizione
che tali mezzi, quali per esempio quelli specificati al punto
.2.6.1.1, non richiedano il passaggio al di sotto del cielo della
cassa e purche' un'avaria o l'eccessivo riempimento dei serbatoi o
casse non determini la fuoriuscita del combustibile.
3 I mezzi prescritti nel punto .2.6.2 devono essere mantenuti in
condizioni adeguate al fine di assicurare un funzionamento costante e
preciso in esercizio.
7 Si devono prendere opportuni provvedimenti per prevenire sovrappressioni nei serbatoi o casse o nelle parti dell'impianto del combustibile liquido, comprese le tubolature di riempimento. Ogni valvola di sicurezza o tubo di sfogo d'aria o di troppo pieno deve scaricare in una posizione che non comporti rischi di incendio o esplosione dovuti alla fuoriuscita di oli e vapori e non deve terminare all'interno di locali per l'equipaggio, locali per i passeggeri o locali di categoria speciale, locali ro/ro chiusi, locali macchine o simili, ubicati su navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data.
8 Le tubolature del combustibile, le valvole e i raccordi devono
essere di acciaio o di altro materiale approvato, benche' sia ammesso
un uso limitato di tubi flessibili. Tali tubi flessibili e i loro
raccordi di estremita' devono essere di materiali resistenti al fuoco
approvati, di adeguata robustezza.
Per le valvole, installate sui serbatoi per il combustibile
liquido e che si trovano sotto pressione statica, puo' essere
accettato l'acciaio o la ghisa grafitica sferoidale. Tuttavia, e'
possibile usare valvole in ghisa ordinaria negli impianti di
tubulatura, in cui la pressione di progettazione e' inferiore a 7 bar
e la temperatura di progettazione e' inferiore a 60 oC.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D:
9 Tutte le tubolature del combustibile esterne ad alta pressione, tra le pompe del combustibile ad alta pressione e gli iniettori, devono essere protette mediante un impianto di tubolatura a doppia parete in grado di contenere il combustibile fuoriuscito in seguito a rottura del tubo ad alta pressione. Un impianto di tubolatura a doppia parete comprende un tubo esterno dentro il quale viene collocato il tubo di combustibile ad alta pressione in modo da costituire un insieme permanente. L'impianto di tubolatura a doppia parete deve comprendere un sistema di raccolta delle perdite e devono essere sistemati dispositivi di allarme per il caso di rottura del tubo del combustibile.
10 Tutte le superfici a temperature superiori a 220 oC che possono venire a contatto con il combustibile a causa di un'avaria all'impianto del combustibile stesso devono essere opportunamente coibentate.
11 Le tubolature del combustibile devono essere schermate ovvero protette in altro modo adeguato, al fine di evitare, per quanto possibile, spruzzi o perdite su superfici calde, prese d'aria delle macchine o altre sorgenti di ignizione. Il numero delle giunzioni in tali impianti di tubolature deve essere ridotto al minimo.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D, COSTRUITE IL 1° GENNAIO 2003 O DOPO TALE DATA
12 Le linee del combustibile non devono essere ubicate immediatamente al di sopra o nei pressi delle unita' a temperatura elevata incluse caldaie, tubolature, collettori dello scarico, silenziatori di scarico o altre apparecchiature che necessitano di coibentazione. Per quanto praticabile, le linee del combustibile devono essere sistemate lontano dalle superfici calde, dagli impianti elettrici o da altre fonti di ignizione; devono inoltre essere schermate o adeguatamente protette in altro modo al fine di evitare spruzzi o trafilamenti di olio sulle fonti di ignizione. II numero delle giunzioni in tali impianti di tubolature deve essere ridotto al minimo.
13 I componenti di un impianto combustibile per motori diesel devono essere progettati considerando il picco massimo della pressione che sara' raggiunto in servizio, inclusi eventuali impulsi di alta pressione generati e ritrasmessi alle linee di alimentazione del combustibile e le linee di fuoriuscita a causa dell'azione delle pompe di iniezione del combustibile. I collegamenti delle linee di alimentazione combustibile e di fuoriuscita devono essere costruiti in modo da prevenire trafilamenti di combustibile liquido pressurizzato in servizio e dopo la manutenzione.
14 Per le installazioni che includono piu' motori alimentati dalla stessa fonte di combustibile, deve essere prevista la possibilita' di isolare le tubolature dell'alimentazione combustibile e di fuoriuscita verso i singoli motori. Tali meccanismi di isolamento non devono influenzare il funzionamento degli altri motori e devono essere manovrabili da una posizione che resti accessibile anche in caso di incendio di uno qualsiasi dei motori.
15 Qualora l'amministrazione dello Stato di bandiera permetta il passaggio di olio e combustibili liquidi attraverso i locali di alloggio e di servizio, i tubi che convogliano olio e combustibili liquidi devono essere di materiale approvato dall'amministrazione, conformemente ai potenziali rischi di incendio.
16 Le navi esistenti della classe B dovranno soddisfare i requisiti dei punti .2.9.2.11 entro il 1° luglio 2003, fatta eccezione per il fatto che su motori di potenza uguale o inferiore a 375 kW con pompe d'iniezione che servono piu' di un iniettore possono essere impiegate, in alternativa all'impianto di tubolatura a doppia parete, di cui al punto .2.9, idonei involucri protettivi.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
3 Sistemazioni relative all'olio lubrificante
Le sistemazioni relative allo stoccaggio, alla distribuzione e all'uso dell'olio impiegato negli impianti di lubrificazione sotto pressione devono essere tali da garantire la sicurezza della nave e delle persone a bordo. Inoltre, dette sistemazioni nei locali macchine devono soddisfare almeno le disposizioni dei punti .2.1, .2.4, .2.5, .2.6, .2.7, .2.8, .2.10 e 2.11, restando inteso che:
1 quanto sopra non impedisce l'impiego di dispositivi in vetro per il controllo del livello, purche', mediante una prova, sia dimostrato che detti dispositivi hanno un adeguato grado di resistenza al fuoco; nel caso di impiego di dispositivi in vetro per il controllo del livello, il tubo deve essere provvisto di valvole a entrambe le estremita'; la valvola dell'estremita' inferiore del tubo deve essere a chiusura automatica;
2 puo' essere autorizzata l'installazione di tubi sonda nei locali
macchine; non e' necessario applicare le disposizioni dei punti
.2.6.1.1 e .2.6.1.3, a condizione che i tubi sonda stessi siano
muniti di appropriati mezzi di chiusura.
Per le navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, le
disposizioni del punto 10.2.5 devono essere applicate anche ai
serbatoi per l'olio lubrificante, eccetto quelli aventi una capacita'
inferiore ai 500 litri, ai serbatoi di stoccaggio sui quali le
valvole vengono chiuse durante il normale funzionamento della nave
oppure laddove si determini che l'azionamento accidentale di una
valvola a chiusura rapida di un serbatoio per olio lubrificante possa
mettere a repentaglio il sicuro funzionamento della macchina di
propulsione principale e delle macchine ausiliarie essenziali.
4 Sistemazioni per altri oli infiammabili
Le sistemazioni relative allo stoccaggio, alla distribuzione e all'uso di altri oli infiammabili impiegati, sotto pressione, negli impianti di trasmissione di energia, negli impianti di comando e attivazione e negli impianti di riscaldamento devono essere tali da garantire la sicurezza della nave e delle persone a bordo. Nei luoghi in cui sono presenti sorgenti di ignizione, tali sistemazioni devono soddisfare almeno le disposizioni dei punti .2.4 e .2.6, .2.10 e .2.11 e quelle dei punti .2.7 e .2.8 in ordine alla robustezza e alle caratteristiche costruttive.
5 Locali macchine periodicamente non presidiati
Oltre alle disposizioni dei punti da 1 a 4, gli impianti del combustibile e dell'olio lubrificante devono soddisfare le disposizioni seguenti:
1 nel caso in cui casse di servizio giornaliero siano riempite automaticamente o con comando a distanza, devono essere previsti mezzi per evitare fuori uscite dovute al troppo pieno. Gli altri dispositivi per il trattamento automatico di liquidi infiammabili, come ad esempio depuratori di combustibile liquido, che, quando possibile, devono essere installati in un locale speciale riservato a depuratori e relativi riscaldatori, devono avere mezzi atti a prevenire fuoriuscite da troppo pieno;
2 le casse di servizio giornaliero o le casse di decantazione provviste di mezzi di riscaldamento devono essere dotate di un allarme di elevata temperatura, nel caso in cui la temperatura del combustibile liquido possa superare il punto di infiammabilita' del combustibile stesso.
6 Divieto di trasporto di oli e combustibili infiammabili nei serbatoi dei gavoni di prora.
Non e' ammesso il trasporto di combustibile liquido, di olio lubrificante e di altri oli infiammabili nei serbatoi dei gavoni di prora.
11 Equipaggiamenti da vigile del fuoco (R 17)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 L'equipaggiamento da vigile del fuoco deve comprendere quanto segue.
1.1 Il corredo individuale deve includere:
1 una veste protettiva di materiale atto a proteggere la pelle dal
calore radiante del fuoco e dalle bruciature o scottature da vapore;
la superficie esterna deve essere impermeabile;
2 stivali e guanti di gomma o di altro materiale non conduttore di
elettricita';
3 un casco rigido che assicuri una protezione efficace contro gli
urti;
4 una lampada elettrica di sicurezza (portatile) di tipo
approvato, con periodo minimo di funzionamento di tre ore;
5 un'ascia da vigile del fuoco.
1.2 Un apparecchio di respirazione di tipo approvato costituito da
un apparecchio autorespiratore ad aria compressa (SCBA), con bombole
d'aria compressa contenenti almeno 1200 litri di aria libera, oppure
da un altro tipo di apparecchio autorespiratore capace di funzionare
per almeno 30 minuti. Ogni SCBA deve essere provvisto di bombole di
ricambio cariche aventi una capacita' di riserva d'aria libera pari
ad almeno 2400 litri, tranne nel caso in cui:
(i) la nave trasporti cinque o piu' SCBA, nel qual caso la
capacita' totale di riserva d'aria libera puo' non superare i 9600
litri; oppure
(ii) la nave sia dotata di mezzi che consentano di ricaricare a
piena pressione le bombole con aria non inquinata, nel qual caso le
cariche di riserva per ciascun SCBA devono avere una capacita' di
almeno 1200 litri di aria libera e la capacita' totale di riserva
d'aria libera di cui deve essere dotata la nave puo' non superare
4600 litri. Tutte le bombole per apparecchi SCBA devono essere
intercambiabili.
2 Per ogni apparecchio di respirazione deve essere provvisto un cavo di sicurezza resistente al fuoco, di lunghezza e robustezza sufficienti, collegabile per mezzo di un moschettone ai finimenti dell'apparecchio o a una cintura separata in modo che l'apparecchio di respirazione non possa in alcun caso staccarsi quando si manovra il cavo di sicurezza.
3 Tutte le navi nuove di classe B e le navi esistenti di classe B di lunghezza pari o superiore a 24 metri nonche' tutte le navi nuove delle classi C e D di lunghezza pari o superiore a 40 metri devono essere dotate di almeno due equipaggiamenti da vigile del fuoco.
1 Nelle navi di lunghezza pari o superiore a 60 metri, vi devono
essere, in aggiunta, per ogni 80 metri, o frazione, della somma delle
lunghezze di tutti i locali per passeggeri e dei locali di servizio
situati sul ponte a essi adibito ovvero, se vi e' piu' di uno di tali
ponti, sul ponte che ha la piu' grande somma di tali lunghezze, due
equipaggiamenti da vigile del fuoco e due corredi individuali.
Le navi che trasportano piu' di 36 passeggeri devono essere dotate
di due equipaggiamenti da vigile del fuoco aggiuntivi per ciascuna
zona verticale principale, ad eccezione dei cofani delle scale che
costituiscono zone verticali principali individuali e delle zone
verticali principali di lunghezza limitata alle estremita' prodiera e
poppiera della nave che non includano locali macchine o cucine
principali.
2 Le navi di lunghezza pari o superiore a 40 metri, ma inferiore a
60 metri devono avere a bordo due equipaggiamenti da vigile del
fuoco.
3 Le navi nuove di classe B e le navi esistenti di classe B di
lunghezza pari o superiore a 24 metri, ma inferiore a 40 metri,
devono avere a bordo due equipaggiamenti da vigile del fuoco, ma con
una sola ricarica d'aria per apparecchio autorespiratore.
4 Le navi nuove ed esistenti di classe B di lunghezza inferiore a
24 metri e sulle navi nuove delle classi C e D di lunghezza inferiore
a 40 metri non devono avere a bordo alcun equipaggiamento da vigile
del fuoco.
5 Gli equipaggiamenti da vigile del fuoco e i corredi individuali
devono essere sistemati in modo da essere facilmente accessibili e
pronti per l'uso e, quando la nave e' dotata di piu' di un
equipaggiamento o piu' di un corredo individuale, questi devono
essere sistemati in posti ben distinti. Almeno un equipaggiamento da
vigile del fuoco e un corredo individuale devono essere disponibili
in ognuno di tali posti.
12 Varie(R 18)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Quando divisioni di classe A sono attraversate da cavi elettrici, tubolature, cofani, condotte ecc. o sono forate per la sistemazione di anguille, bagli o altre strutture, devono essere adottati provvedimenti atti a assicurare che la loro resistenza al fuoco non ne sia, per quanto ragionevole e possibile, compromessa.
Per le navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, dove vengono attraversate le divisioni di classe A, tali attraversamenti devono essere sottoposti a prova in conformita' al codice delle procedure per le prove antincendio ("Fire Test Procedures Code"), al fine di assicurare che non sia compromessa la resistenza delle divisioni al fuoco.
Alle condotte di ventilazione, vanno applicate le regole II-2/B/9.2.2b e II-2/B/9.3.
Tuttavia, se il tubo che attraversa e' di acciaio o di materiale equivalente di spessore non inferiore a 3 mm e di lunghezza non inferiore a 900 mm (preferibilmente 450 mm su ciascun lato della divisione) e non lascia alcuna apertura, non sono richieste prove.
Tali attraversamenti devono essere coibentati adeguatamente estendendo la coibentazione allo stesso livello della divisione.
2 Quando divisioni di classe B sono attraversate da cavi elettrici, tubolare, cofani, condotte ecc. o sono forate per la sistemazione di terminali di ventilazione, apparecchi di illuminazione e altri dispositivi simili, devono essere adottati provvedimenti atti ad assicurare che la loro resistenza al fuoco non ne sia, per quanto ragionevole e possibile, compromessa. Sulle navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data per tali attraversamenti, devono essere presi provvedimenti affinche' la resistenza delle divisioni al fuoco non sia compromessa.
I tubi che non siano in acciaio o in rame, che attraversano le
divisioni di classe B, devono essere protetti da uno dei seguenti
dispositivi:
1 un dispositivo di attraversamento che ha superato le opportune
prove di resistenza al fuoco, tenuto conto del livello di resistenza
al fuoco della divisione attraversata e del tipo di tubo usato;
oppure
2 un manicotto di acciaio, di spessore non inferiore a 1,8 mm e di
lunghezza non inferiore a 900 mm per tubi di diametro pari a o
superiore a 150 mm e di lunghezza non inferiore a 600 mm per tubi di
diametro inferiore a 150 mm (preferibilmente ugualmente suddivisi su
ciascuno dei due lati della divisione);
il tubo deve essere collegato alle estremita' del manicotto
mediante flange o accoppiamenti oppure lo spazio tra il manicotto e
il tubo non deve superare i 2,5 mm oppure l'eventuale spazio tra tubo
e manicotto deve essere reso stagno con materiale non combustibile o
altro materiale idoneo.
3 Le tubolature che attraversano divisioni di classe A e B devono
essere di materiale approvato in relazione alla temperatura alla
quale e' prescritto che tali divisioni debbano resistere.
Sulle navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, i tubi
metallici non coibentati che attraversano divisioni di classe A o B
devono essere costituiti da materiali aventi una temperatura di
fusione superiore a 950 oC per le divisioni di classe A-0 e a 850 oC
per le divisioni di classe B-0.
4 Nei locali di alloggio e di servizio e nelle stazioni di
comando, le tubolature del combustibile liquido o di altri oli
infammabili devono essere di materiale idoneo e avere struttura
adeguata, tenuto conto del rischio di incendio.
5 Materiali che il calore puo' rendere facilmente inefficienti non
devono essere utilizzati per ombrinali scaricanti fuoribordo, per
scarichi sanitari o per altri scarichi situati vicino alla linea di
galleggiamento e in posizioni nelle quali il cedimento del materiale,
in caso di incendio, potrebbe dar luogo a pericolo di allagamento.
6 I radiatori elettrici, se installati a bordo, devono essere
sistemati e costruiti in modo da ridurre al minimo i rischi di
incendio. Non devono essere installati radiatori elettrici con
elemento riscaldante esposto in modo tale che panni, tende o altri
materiali simili possano essere bruciati o prendere fuoco a causa del
calore emesso dai radiatori stessi.
7 I cestini per la carta straccia devono essere costruiti con
materiale non combustibile e con fondo e lati non forati.
8 La superficie della coibentazione, nei locali in cui vi sia la
possibilita' di penetrazione di prodotti oleosi, non deve assorbire
gli oli ed i relativi vapori.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI A, B, C e D: nei locali in cui vi e' un
rischio che si producano schizzi di olio o vapori di olio (per
esempio nei locali macchine di categoria A), la superficie del
materiale coibente deve essere impermeabile all'olio e al vapore di
olio. Quando la superficie fisica esterna e' costituita da un
rivestimento di lamiera d'acciaio non perforata o di altri materiali
non combustibili (eccetto l'alluminio), tale rivestimento puo' essere
giuntato mediante calafataggio, chiodatura, ecc.
9 I depositi di pittura e di liquidi infiammabili devono essere protetti mediante un impianto antincendio approvato che consenta all'equipaggio di estinguere l'incendio dall'esterno del locale.
Sulle navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data:
1 I depositi di pittura devono essere protetti da:
1.1 un impianto ad anidride carbonica, progettato per fornire un
volume minimo di gas libero pari al 40% del volume lordo dei locali
protetti;
1.2 un impianto a polvere estinguente, progettato per almeno 0,5
kg. polvere/m3;
1.3 un impianto ad acqua spruzzata o a "sprinkler", progettato per
5 l/m2 minuti; gli impianti ad acqua spruzzata possono essere
collegati al collettore principale d'incendio della nave; oppure
1.4 un impianto che fornisce un livello equivalente di protezione,
secondo le indicazioni dell'amministrazione dello Stato di bandiera.
L'impianto deve essere comunque azionabile dall'esterno dei locali
protetti.
2 I depositi per liquidi infiammabili devono essere protetti da un adeguato sistema antincendio approvato dall'amministrazione dello Stato di bandiera.
3 Per i depositi che occupano un'area del ponte inferiore a 4 m2,
che non da' accesso ai locali di alloggio, al posto di un impianto
fisso puo' essere accettato un estintore portatile ad anidride
carbonica sufficiente a fornire un volume minimo di gas libero pari
al 40% del volume lordo del locale.
Nel deposito deve essere presente un'apertura di scarico per
consentire lo scarico dell'agente estinguente senza dover entrare nel
locale protetto. L'estintore portatile deve essere sistemato in
prossimita' di tale apertura. In alternativa, puo' essere prevista
un'apertura o la presenza di una manichetta che faciliti l'uso
dell'acqua del collettore principale d'incendio.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI A, B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
10 Friggitrici e apparecchi di cottura:
Quando friggitrici e apparecchi di cottura sono installati ed usati in locali esterni alla cucina principale, l'amministrazione dello Stato di bandiera impone misure di sicurezza supplementari per quanto riguarda i rischi specifici di incendio associati all'uso di questo tipo di apparecchiature.
Nelle navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, le friggitrici devono essere provviste di quanto segue:
1 un impianto di estinzione automatico o manuale conforme alle
norme internazionali e in base alla pubblicazione ISO 15371:2000
relativa agli Impianti di estinzione incendi per la protezione delle
friggitrici nelle cucine di bordo;
2 un termostato primario e uno ausiliario completi di allarme per
avvisare l'operatore nel caso di avaria di uno dei due termostati;
3 interruzione automatica dell'energia elettrica al momento
dell'attivazione dell'impianto di estinzione;
4 un allarme che indichi l'entrata in funzione dell'impianto di
estinzione nella cucina dove sono installate le friggitrici; e
5 comandi per l'azionamento manuale dell'impianto di estinzione,
completi di etichette con chiare istruzioni che ne permettano il
pronto uso da parte dei membri dell'equipaggio.
Nelle navi costruite prima del 1° gennaio 2003, le friggitrici di nuova installazione devono essere conformi ai requisiti del presente paragrafo.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI A, B, C E D:
11 Ponti termici:
Nell'attuare le misure antincendio, l'amministrazione dello Stato di bandiera deve adottare gli opportuni accorgimenti per impedire il trasferimento di calore attraverso ponti termici, per esempio tra i ponti e le paratie.
Sulle navi costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, la coibentazione di un ponte o di una paratia deve continuare oltre il punto di attraversamento, di intersezione o punto terminale per una distanza di almeno 450 mm in caso di strutture in acciaio e alluminio. Se un locale e' diviso da un ponte o da una paratia di classe A avente una coibentazione di diverso valore, la coibentazione di valore piu' elevato deve continuare anche nel ponte o nella paratia avente coibentazione di valore inferiore per una distanza di almeno 450 mm.
NAVI NUOVE DELLE CLASSI A, B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
12 Bombole di gas compressi:
Subito dopo l'uso, tutte le bombole portatili di gas compressi, liquefatti o disgregati sotto pressione, che potrebbero alimentare un eventuale incendio, devono essere collocate in un locale idoneo soprastante il ponte delle paratie, da cui si possa accedere direttamente al ponte scoperto.
13 Piani di controllo antincendio (R 20)
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 In tutte le navi, per guida degli ufficiali della nave, devono essere permanentemente esposti i piani generali indicanti chiaramente, per ogni ponte, le stazioni di comando, le varie zone tagliafuoco delimitate da divisioni di classe A, le zone delimitate da divisioni di classe B, nonche' i particolari degli impianti di rivelazione e segnalazione di incendi, dell'impianto di estinzione incendi a "sprinkler", dei mezzi per l'estinzione degli incendi, dei mezzi di accesso ai vari compartimenti, ponti ecc. e degli impianti di ventilazione, ivi compresi la posizione di comando dei ventilatori, le ubicazioni delle serrande di chiusura delle condotte di ventilazione e i numeri di identificazione dei ventilatori che servono ciascuna zona. In alternativa, tutti i suddetti dati possono essere raccolti in un manuale, una copia del quale deve essere fornita a ciascun ufficiale e un'altra copia deve essere sempre disponibile a bordo in un luogo di facile accesso. I piani e i manuali devono essere tenuti aggiornati e ogni modifica deve esservi riportata con la massima sollecitudine possibile. Le diciture in detti piani e manuali devono essere nella lingua ufficiale dello Stato di bandiera. Se tale lingua non e' ne' l'inglese ne' il francese, deve essere inclusa una traduzione in una di tali lingue. Nel caso di una nave adibita a viaggi nazionali in un altro Stato membro, deve essere inclusa una traduzione nella lingua ufficiale dello Stato ospite, se tale lingua non e' ne' l'inglese ne' il francese.
Per le navi nuove delle classi B, C e D, costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, l'informazione da fornire con i richiesti piani e opuscoli antincendio nonche' i pittogrammi da utilizzare per i piani antincendio devono essere conformi alle risoluzioni IMO A.756 (18) e A.654 (16).
2 In tutte le navi di lunghezza pari o superiore a 24 metri, un duplicato dei piani antincendio o un manuale equivalente contenente tali piani deve essere permanentemente sistemato in un locale chiuso, stagno alle intemperie e segnalato in modo facilmente visibile, all'esterno della tuga, per ausilio al personale di terra addetto al servizio antincendio.
14 Prontezza operativa e manutenzione
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Requisiti generali:
Ogniqualvolta la nave e' in servizio, gli impianti e le apparecchiature antincendio devono essere mantenuti pronti per l'uso.
Una nave non e' in servizio se:
1 e' in riparazione o disarmo (alla fonda o in porto) o in un bacino di carenaggio;
2 e' dichiarata non in servizio dall'armatore o da un suo rappresentante;
3 non vi sono passeggeri a bordo.
I seguenti sistemi antincendio devono essere mantenuti in buone condizioni, in modo che funzionino convenientemente in caso di incendio.
1.1 Prontezza operativa.
1 protezione strutturale contro gli incendi, comprese le divisioni resistenti al fuoco nonche' le protezioni delle aperture e degli attraversamenti di dette divisioni;
2 impianti fissi di rivelazione e segnalazione di incendi;
3 impianti e apparecchiature dei mezzi di sfuggita.
Gli impianti e le apparecchiature antincendio devono essere mantenuti in buone condizioni di funzionamento e devono essere immediatamente pronti all'uso. Gli estintori portatili scarichi devono essere ricaricati immediatamente oppure essere sostituiti con un'unita' equivalente.
1.2 Manutenzione, prove e ispezioni.
Manutenzione, prove e ispezioni devono essere svolti secondo quanto previsto dagli orientamenti IMO e in maniera tale da assicurare l'affidabilita' degli impianti e delle apparecchiature antincendio.
A bordo della nave deve essere tenuto un piano di manutenzione, da fornire in caso di ispezione se richiesto dell'amministrazione dello Stato di bandiera.
Il piano di manutenzione deve includere almeno i seguenti impianti e apparecchiature antincendio, laddove installate:
1 collettore principale d'incendio, pompe da incendio e prese da incendio incluse manichette e boccalini;
2 impianti fissi di rivelazione e segnalazione di incendi;
3 impianti fissi di estinzione incendi e altre apparecchiature di estinzione incendi;
4 impianti automatici a "sprinkler" con rivelazione e segnalazione di incendi;
5 impianti di ventilazione che comprendono serrande tagliafuoco e tagliafumo, ventilatori e relativi comandi;
6 arresto di emergenza dell'alimentazione del combustibile;
7 porte tagliafuoco e relativi comandi;
8 impianti di allarme per emergenze generali;
9 apparecchi autorespiratori per sfuggite di emergenza;
10 estintori portatili con relative ricariche;
11 equipaggiamenti da vigile del fuoco.
Il programma di manutenzione puo' essere informatizzato.
2 Requisiti supplementari
Per le navi nuove delle classi B, C e D costruite il 1° gennaio 2003 o dopo tale data, che trasportano piu' di 36 passeggeri deve essere messo a punto un piano di manutenzione per gli impianti di illuminazione per l'istradamento (low location lighting) e per l'impianto di informazione pubblica in aggiunta al piano di manutenzione menzionato al punto 1.2.
15 Istruzioni, addestramento a bordo ed esercitazioni
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI:
1 Istruzioni, compiti e organizzazione.
1 I membri dell'equipaggio devono ricevere istruzioni sulla sicurezza contro gli incendi a bordo della nave.
2 I membri dell'equipaggio devono ricevere istruzioni circa i compiti loro assegnati.
3 Devono essere organizzate squadre responsabili dell'estinzione degli incendi. Tali squadre devono essere in grado di svolgere i propri compiti in qualsiasi momento mentre la nave e' in servizio.
2 Addestramento a bordo ed esercitazioni.
1 I membri dell'equipaggio devono essere addestrati a familiarizzare con le sistemazioni della nave nonche' con l'ubicazione e il funzionamento di tutti gli impianti o apparecchiature antincendio che puo' essere loro richiesto di utilizzare.
2 L'addestramento relativo all'uso degli apparecchi autorespiratori di emergenza va considerato parte dell'addestramento a bordo.
3 Le prestazioni dei membri dell'equipaggio assegnati a mansioni antincendio deve essere valutato periodicamente tramite addestramento ed esercitazioni a bordo volti ad individuare aspetti che necessitano di essere migliorati, ad assicurare il mantenimento della necessaria competenza nella lotta contro gli incendi, nonche' l'operativita' immediata dell'organizzazione antincendio.
4 L'addestramento a bordo nell'uso degli impianti e delle apparecchiature di estinzione incendi della nave deve essere pianificato e condotto conformemente alla regola III/19.4.1 della convenzione SOLAS del 1974 e successive modifiche.
5 Le esercitazioni antincendio devono essere condotte e registrate in base a quanto disposto dalle regole III/19.3.4, III/19.5 e III/30 della convenzione SOLAS del 1974 e successive modifiche.
3 Manuali d'addestramento
Copia del manuale d'addestramento deve trovarsi in ciascuna sala da pranzo e sala di ricreazione o in ciascuna cabina dell'equipaggio. Il manuale d'addestramento deve essere redatto nella lingua di lavoro della nave. Il manuale d'addestramento, che puo' consistere di diversi volumi, deve riportare le istruzioni e le informazioni previste dal presente punto usando termini di facile comprensione ed avvalendosi ove possibile di illustrazioni. In alternativa al manuale, qualsiasi parte delle suddette informazioni puo' essere fornita tramite strumenti audiovisivi. Il manuale d'addestramento deve spiegare in dettaglio quanto segue:
1 pratiche e precauzioni generali in materia di sicurezza contro
gli incendi relativamente ai pericoli connessi al fumo, ai potenziali
pericoli elettrici, ai liquidi infiammabili e ad altri potenziali
pericoli simili comunemente presenti a bordo;
2 istruzioni generali sulle attivita' e sulle procedure
antincendio, incluse le procedure per la notifica di un incendio e
l'uso di avvisatori d'incendio a comando manuale;
3 significati degli allarmi della nave;
4 funzionamento e uso degli impianti e delle apparecchiature
antincendio;
5 funzionamento e uso delle porte tagliafuoco;
6 funzionamento e uso delle serrande tagliafuoco e tagliafumo; e
7 impianti e apparecchiature di sfuggita.
4 Piani antincendio
I piani antincendio devono essere conformi ai requisiti della regola II-2/A-13.
16 Operazioni
NAVI NUOVE DELLE CLASSI B, C E D + NAVI ESISTENTI DELLA CLASSE B:
1 Allo scopo di fornire informazioni e istruzioni su come effettuare le operazioni legate al normale funzionamento della nave e alla movimentazione del carico in modo sicuro rispetto ai rischi d'incendio, a bordo della nave devono essere disponibili opuscoli operativi sulle procedure antincendio.
2 L'opuscolo operativo sulle procedure antincendio prescritto deve contenere le informazioni e le istruzioni necessarie per effettuare le operazioni legate al normale funzionamento della nave e alla movimentazione del carico in modo sicuro rispetto ai rischi d'incendio. L'opuscolo deve includere informazioni concernenti le responsabilita' dell'equipaggio in materia di sicurezza generale della nave contro gli incendi durante le operazioni di carico e scarico e durante la navigazione. Per le navi che trasportano carichi pericolosi, l'opuscolo sulle procedure antincendio deve fare riferimento alle pertinenti istruzioni antincendio ed a quelle di gestione delle emergenze nella movimentazione del carico, contenute nel codice marittimo internazionale sulle merci pericolose (International Maritime Dangerous Goods Code).
3 L'opuscolo operativo sulla sicurezza contro gli incendi deve essere scritto nella lingua di lavoro della nave.
4 L'opuscolo operativo sulla sicurezza contro gli incendi puo' essere utilizzato congiuntamente ai manuali d'addestramento richiesti dalla regola II-2/A/15.3.
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