Nota 20
Parliamentary Questions - Question Time
(S.O. n. 21)

Questa parte contiene le poche norme di procedura espressamente riferite - così come lo S.O. n. 11 (4), per cui si rinvia alla precedente nota 10 - al c.d. “sindacato ispettivo”. A fronte di tale disciplina regolamentare limitata agli aspetti essenziali, i moduli procedurali relativi alla presentazione ed allo svolgimento delle interrogazioni hanno raggiunto gradualmente una compiuta definizione in via di prassi a seguito di numerose decisioni degli Speaker e della approvazione di raccomandazioni specifiche formulate dalla Commissione per la procedura (Procedure Committee). Ciascun Membro della Camera può presentare per iscritto presso il Table Office un preavviso di interrogazione (notice of question), indicando nel testo se desideri una risposta orale in Assemblea o se preferisca una risposta scritta; per le interrogazioni a risposta orale, il termine minimo di presentazione è di due giorni (esclusi sabato e domenica) prima di quello in cui è prevista per le risposte la presenza in Aula del Ministro competente. Al fine di consentire ai vari dicasteri tempi meno stringenti per preparare le risposte che il Ministro dovrà fornire è inoltre prevista la possibilità di presentare preavvisi di interrogazioni a risposta orale con un maggiore anticipo rispetto al termine minimo, purché non oltre il termine massimo di dieci giorni di seduta anteriori a quello in cui è prevista per le risposte la presenza in Aula del Ministro. Per le interrogazioni a risposta scritta è invece previsto il solo termine minimo di preavviso e l’interrogante può indicare nel testo un giorno specifico in cui desidera la risposta cui il Ministro destinatario è tenuto ad attenersi.
Sono previsti dei limiti quantitativi alla presentazione di interrogazioni a risposta orale; ciascun deputato non può infatti presentarne più di otto in relazione ad un periodo di dieci giorni di seduta; nel medesimo periodo non è inoltre consentita la presentazione di più di due interrogazioni riferite allo stesso giorno né, per quel giorno, più di una ad uno stesso Ministro. Nessun limite quantitativo è invece previsto per la presentazione di interrogazioni a risposta scritta.
A fronte del crescente numero di interrogazioni a risposta orale presentate, la Camera ha approvato il 24 ottobre 1990 alcune raccomandazioni formulate dalla Commissione per la procedura (Procedure Committee) volte a consentire una più efficace gestione del Question Time. In particolare, è stato disposto che le interrogazioni siano presentate personalmente presso il Table Office da ciascun proponente; che oltre all’unica interrogazione che ogni Membro può rivolgere a nome proprio al Ministro in un determinato giorno, sia consentito allo stesso Membro di presentare una seconda interrogazione allo stesso Ministro e per lo stesso giorno ma a nome di un altro Membro; che, tenuto conto del meccanismo casuale di determinazione dell’ordine di priorità fra le interrogazioni presentate (shuffle) ed al fine di contenere i costi di stampa, vengano riportati per esteso nell’Order Paper solo i testi delle interrogazioni estratte a sorte per prime (fino ad un numero determinato dallo Speaker in relazione al tempo accordato a ciascun Ministro per rispondere), considerando decadute tutte le altre.
Per quanto concerne il fine ed il contenuto delle interrogazioni, non si riscontra negli Standing Order alcun esplicito riferimento laddove invece assai ampia è la prassi in materia. In linea generale e, a fronte di una sostanziosa casistica che regola i requisiti di ammissibilità delle interrogazioni, le regole fondamentali sono riducibili alle tre seguenti: 1. una interrogazione deve richiedere (anziché fornire) una informazione o sollecitare un intervento (seek information or press for action); 2. una interrogazione deve riguardare una materia che rientra nelle competenze del Ministro destinatario; 3. una interrogazione deve non essere già completamente esaudita da una risposta (o da un rifiuto di risposta) intervenuta nella medesima sessione.
Destinatari delle interrogazioni possono essere il Primo Ministro o i responsabili dei singoli dipartimenti del Governo. In teoria, come Capo del Governo e responsabile della sua politica generale, il Primo Ministro può essere interrogato su qualunque aspetto della responsabilità dell’Esecutivo; tuttavia, in ragione della necessaria specificità delle interrogazioni, è assai probabile che il Primo Ministro “trasferisca” il compito di rispondere al singolo Ministro competente, eludendo in tal modo la possibilità dell’interrogante di rivolgersi direttamente al Premier, soprattutto in sede di supplementary question, cioè di quelle brevi domande supplementari che, dopo la risposta del destinatario, è consentito porre a voce in aggiunta all’interrogazione principale.
Al fine di evitare da parte del Primo Ministro il “trasferimento” delle interrogazioni a lui rivolte, si è sviluppato nella prassi il ricorso ad un particolare tipo di interrogazioni a risposta orale, le c.d. “open question” o interrogazioni “aperte” che differiscono dalle altre solo per la formulazione tipica congegnata in modo tale da renderle, come si usa dire, “a prova di trasferimento” (transfer proof). La tipologia di formulazione di volta in volta invalsa per questo tipo di interrogazioni è triplice: a. “se il Primo Ministro intenda compiere una visita ufficiale ...” (in un Paese straniero o in una città compresa nel collegio dell’interrogante) e, dopo la risposta, la supplementary question potrà riguardare aspetti specifici delle relazioni con quel Paese straniero o misure per risolvere i problemi di quella città; b. “se il Primo Ministro richiederà un incontro con ...” (ad es. una rappresentanza sindacale) o “Quali argomenti siano stati discussi nel recente incontro con ...”: sarà così possibile dopo la risposta richiedere delucidazioni su un argomento specifico relativo alla visita o all’incontro; c. “se il Primo Ministro sia in grado di elencare i suoi impegni ufficiali per il giorno ...” (segue precisazione di una data); e dopo che il Premier ha letto una più o meno lunga lista di impegni ufficiali, la supplementary question sarà “Se, nel corso della Sua giornata così piena di impegni, il Primo Ministro ...” (avrà tempo per compiere quanto interessa all’interrogante).
Per la determinazione dell’ordine di priorità fra le interrogazioni presentate ci si affida ad un meccanismo casuale (“the shuffle”). I diversi preavvisi di interrogazione devono essere presentati presso il Table Office entro le ore 16.00 del giorno in cui scade il termine minimo di preavviso, salvo diverso termine disposto dallo Speaker; quindi le schede che recano i testi delle interrogazioni sono disposte su di un tavolo in modo che non se ne legga il contenuto e “mescolate” (shuffled) come un mazzo di carte da cui si procederà ad estrarre le diverse interrogazioni in ordine casuale. I testi cosi estratti verranno quindi stampati - fino al numero che, a discrezione dello Speaker, è presumibile si riuscirà a trattare in Aula - e distribuiti. Il testo dell’interrogazione e la relativa risposta saranno inoltre riportati nel resoconto ufficiale dei dibattiti parlamentari (Hansard). Al riguardo, va precisato che attraverso il meccanismo descritto si perviene alla compilazione di una “graduatoria” fra le interrogazioni a risposta orale presentate, restando comunque libero il Governo di concordare attraverso i c.d. “canali usuali (“Usual Channels”, vd. precedente nota 13) a quali interrogazioni rispondere prima e a quali dopo fra tutte quelle riportate nella graduatoria, ovviamente con il “rischio” che non vi sia tempo per rispondere ad alcune interrogazioni che riceveranno risposta scritta, stampata nel resoconto.
Per espressa previsione dello S.O. n. 21 (1), il Question Time ha luogo nelle sedute dei primi quattro giorni della settimana, subito dopo il private business e non oltre le 15.30: considerato che l’ingresso in Aula dello Speaker è fissato alle 14.30, in genere il Question Time si svolge fra le 14.40 circa e le 15.30. È in facoltà dello Speaker estendere eccezionalmente la durata del Ouestion Time per la trattazione di interrogazioni non inserite nell’Order Paper ma che abbiano carattere urgente e riguardino materie di particolare rilevanza pubblica. Analogamente, il Venerdì mattina alle ore 11.00 lo Speaker può interrompere i lavori per consentire lo svolgimento di interrogazioni di questo genere (private notice question di cui allo S.O. n. 11(4)). Di ogni Question Time viene tradizionalmente disposta la trasmissione televisiva diretta.
In ciascuno dei quattro giorni in cui ordinariamente si tiene il Question Time è prevista, a giorni fissi, la presenza in Aula di alcuni Ministri in modo che, salvo diversa programmazione concordata dal Governo con l’opposizione, ogni settimana tutti i responsabili dei singoli dicasteri risultano convocati per rispondere alle interrogazioni. In ragione della presenza contemporanea di più Ministri e del tempo limitato a disposizione che potrebbe non essere sufficiente per tutti loro, è previsto fra i Ministri stessi un sistema di rotazione settimanale (Rota system) per cui il Ministro che ha risposto per primo in una determinata settimana passa in coda agli altri suoi colleghi convocati nello stesso giorno e, la settimana seguente, risponderà per primo il Ministro che, nella settimana precedente, era al secondo posto e così via: al riguardo una rotazione completa dura in genere quattro settimane, salvo diverso accordo in sede politica. Anche per quanto concerne il Primo Ministro è prevista la partecipazione al Question Time il Martedì ed il Giovedì a partire dalle ore 15.15.
Dopo la risposta del Ministro, lo Speaker può, come si è detto, consentire - ed usualmente consente - che l’interrogante o altri deputati rivolgano al Ministro una o più “domande supplementari” (supplementary question) sullo stesso argomento dell’interrogazione principale senza tuttavia alcuna osservazione o commento nel merito della risposta già fornita: la rapidità con cui si svolge il procedimento e, talora il numero dei parlamentari che alzandosi in piedi segnalano di voler porre una supplementary question, implicano che per taluni argomenti particolarmente dibattuti tale fase del Question time richieda un delicato bilanciamento ad opera dello Speaker fra trattazione dell’argomento specifico e gestione complessiva del tempo a disposizione.