Allegato B
Seduta n. 724 del 22/12/2005


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DIFESA

Interrogazione a risposta in Commissione:

PISA e RUZZANTE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
su alcuni quotidiani del 20 dicembre 2005 è apparso un annuncio pubblicitario per l'arruolamento di allievi marescialli dell'Esercito;
«Se ci metti più di venti secondi per scegliere un paio di jeans, non potrai mai comandare un plotone» recita lo slogan dell'annuncio che dovrebbe servire, evidentemente, a motivare la scelta di un giovane che aspiri a diventare maresciallo nell'Esercito italiano;
dicevano i generali tedeschi che i sottufficiali sono la «spina dorsale» di un esercito, e nella logica di una forza armata


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moderna, come dovrebbe essere anche il nostro Esercito, il maresciallo svolge una funzione essenziale, non solo come comandante di piccole unità ma anche come specialista capace di operare con strumenti ad alta tecnologia, tanto che ai «nuovi» marescialli si richiede oggi la laurea triennale;
tutto ciò viene cancellato da uno slogan riduttivo e al limite insolente nei confronti di chi volesse scegliere la professione militare con la consapevolezza della nuova realtà; associare la rapidità nella scelta di un paio di jeans alla complessità di un lavoro che può anche comportare la guida di reparti in situazioni in cui dalle decisioni del comandante può dipendere la vita di altri uomini, significa ridurre il tutto ad una sorta di videogame o di esercizio ginnico;
probabilmente nella stesura dell'annuncio qualcuno si è posto un problema di creare uno slogan anche politically correct, perché quei «venti secondi per scegliere un paio di jeans» sono l'equivalente addomesticato della «pistola più rapida del west» o del «prima spara, poi pensa»;
inoltre, la scelta di questa immagine avvilente per invitare i giovani a diventare marescialli denota il perdurare di una concezione subalterna e riduttiva del maresciallo rispetto agli ufficiali, per i quali, i messaggi espliciti ed impliciti contenuti nelle pubblicità per l'arruolamento, insistono su concetti di leader, manager, comandante, non certo sulla capacità di scelta di una paio di jeans -:
se il Ministro ritenga che il messaggio proposto sia all'altezza della qualità e complessità del lavoro dei marescialli;
quali siano le procedure di approvazione di campagne pubblicitarie destinate all'arruolamento, e quale sia la qualificazione dei responsabili delle stesse;
se lo Stato maggiore ricorra per la preparazione di tali campagne ad agenzie specializzate e quali siano le indicazioni che vengono fornite a tali agenzie per la preparazione del materiale pubblicitario;
se non ritenga di dover disporre l'immediata sospensione della campagna e l'individuazione di slogan e argomentazioni meno fantasiose.
(5-05069)

Interrogazione a risposta scritta:

ZACCHERA. - Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nella parte meridionale della provincia di Cuneo ed in particolare nella zona di Ceva la presenza delle forze dell'ordine è ridotta al minimo;
ad oggi a Ceva, per il controllo di un vasto territorio collinare e composto da una decina di comuni, la locale stazione dei Carabinieri dispone di soli 6-7 elementi, assolutamente insufficienti anche per monitorare il fenomeno della immigrazione che a Ceva raggiunge il 13 per cento della popolazione;
l'intera Compagnia dei Carabinieri di Mondovì deve peraltro coprire un territorio vastissimo e spesso difficile da raggiungere con piccole stazioni spesso sotto organico e con l'impossibilità - per esempio - di organizzare turni di sorveglianza durante le ore notturne tenuto conto che tutte le stazioni decentrate non svolgono servizi al di fuori degli orari di ufficio;
a Ceva esiste solo un comando della Polizia Stradale che controlla numerose vie di comunicazioni verso la Liguria, ma non vi è il Commissariato di P.S. così come non esistono Commissariati in altre località importanti della provincia di Cuneo come Alba, Mondovì, Fossano, Savigliano, Bra eccetera limitandosi la presenza della Polizia di Stato alla sola Questura di Cuneo;
viceversa - almeno a Ceva - vi è una considerevole presenza della Guardia di Finanza che svolge però fini istituzionali e non è preposta al controllo del territorio -:
se non si ritenga di dover complessivamente implementare la presenza delle


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Forze dell'Ordine in provincia di Cuneo e nello specifico nella zona di Ceva e quali siano a questo proposito gli intendimenti dei Ministri in indirizzo;
se si sia proceduto in termini di coordinamento provinciale di sicurezza pubblica a ottimizzare l'attività delle forze presenti nella provincia di Cuneo al fine di favorire un loro lavoro congiunto, ma anche predisporre una maggiore presenza sul territorio nelle ore serali e notturne onde volgere una preziosa opera di prevenzione ed eventualmente la repressione di attività criminose.
(4-19289)