Allegato B
Seduta n. 705 del 15/11/2005


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AFFARI ESTERI

Interpellanze urgenti (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
la trasmissione «Fallujah: la strage nascosta» mandata in onda da Rai News 24 l'8 novembre2005 ha mostrato e documentato l'uso del fosforo bianco come arma diretta da parte delle truppe statunitensi durante l'assedio di quella città, con conseguenze gravissime sulla popolazione civile, in particolare su donne e bambini;
dalla stessa trasmissione emergerebbe anche l'impiego di un'arma chiamata MK77, in pratica una versione del napalm;
la Convenzione CWC proibisce l'impiego di armi chimiche, di agenti chimici e di sostanze incendiarie nei conflitti;
l'Amministrazione degli Stati Uniti ha sempre smentito l'utilizzo di armi non convenzionali;
la rivista bimestrale del Pentagono Famag (Field Artillery Magazine), secondo quanto riferito dalla stampa quotidiana italiana, scrive che «raffiche di fosforo bianco si sono dimostrate munizioni efficaci e varsatili insieme... abbiamo lanciato ripetuti attacchi "agita e cuoci" contro i ribelli, li abbiamo spruzzati con fosforo bianco e quindi eliminati con esplosivo ad alto potenziale» -:
se le notizie diffuse da Rai News 24 corrispondano al vero;
se il Governo sia informato sulla qualità dei materiali bellici impiegati dalla coalizione in Iraq;
se il Governo fosse a conoscenza dell'utilizzo di armi non convenzionali utilizzate durante l'assedio di Fallujah;
quali iniziative il Governo abbia assunto o intenda assumere nei confronti dell'Amministrazione USA a seguito della diffusione di notizie così drammatiche e inquietanti.
(2-01725) «Violante, Spini, Ranieri, Crucianelli, Minniti, Buffo, Calzolaio, Lulli, Cabras, Melandri, Fumagalli, Sereni, Carli, Nannicini, Ruzzante, Angioni, Chiti, De Brasi, Lumia, Luongo, Pinotti, Pisa, Rotundo».

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
lo speciale di Rai News 24 «Fallujah: la strage nascosta» ha messo in luce che le truppe statunitensi hanno fatto uso di fosforo bianco come arma diretta sulle persone, causando conseguenze gravissime sulla popolazione civile;


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durante la trasmissione si sono potute vedere le immagini dei corpi di civili iracheni disciolti e carbonizzati dal fosforo bianco e ascoltare le testimonianze dei reduci americani che hanno visto piovere le bombe al fosforo;
l'autorevole associazione britannica «Physicians for Social responsability» sta chiedendo l'apertura di un'indagine internazionale sui crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti in Iraq;
il presidente dell'associazione, Robert Musil, ha dichiarato all'Independent: «Quando esistono chiare testimonianze sull'uso di questo tipo di armi, ciò esige una piena e completa indagine. È dalla guerra del Vietnam che l'uso del fosforo è stato condannato, per via delle ferite e conseguenze che provoca»;
il fosforo bianco s'incendia spontaneamente all'aria, e si appiccica alla pelle, bruciando la carne fino all'osso; il suo vapore, se inalato, brucia i polmoni dall'interno, e danneggia irreversibilmente gli occhi;
la Convenzione ONU del 1980 su «talune armi convenzionali» vieta l'uso di sostanze come il fosforo e il napalm su obiettivi civili;
gli USA non hanno mai ratificato la convenzione e continuano a fabbricare bombe al fosforo e al napalm;
militari statunitensi hanno ammesso di aver usato bombe al fosforo contro i nidi di presunti terroristi a Falluja;
il documentario di Rai News 24 dimostra un uso molto esteso, con centinaia di corpi di civili «caramellizzati» e orribilmente deformati dal fosforo;
i comandi USA hanno vietato per settimane il ritorno dei civili, e hanno messo in opera bulldozer per strappare il terreno superficiale contaminato, onde far sparire le tracce di quanto avvenuto;
oltre al fosforo, il Pentagono ha autorizzato l'uso del napalm - in una nuova formulazione, chiamata Mark77, ancora più devastante - per azioni militari su Falluja -:
se il Governo sia stato a suo tempo a conoscenza del tipo di armi utilizzate dagli americani durante gli attacchi militari in Iraq e se, nel caso, non abbia ritenuto opportuno dissuadere i propri alleati dall'uso di armi chimiche non convenzionali e in contrasto non solo con le convenzioni internazionali, ma anche con quei principi umanitari a cui molti sostenitori della necessità dell'intervento armato dichiarano di ispirarsi;
quali iniziative intenda assumere il Governo a fronte dei drammatici episodi su esposti, nei confronti dell'amministrazione USA.
(2-01726) «Pecoraro Scanio, Boselli, Sgobio, Cusumano, Brugger, Mazzuca Poggiolini, Boato, Diliberto, Acquarone, Bulgarelli, Cento, Armando Cossutta, De Franciscis, Galante, Lion, Falanga, Luigi Pepe, Pisicchio, Pistone, Santulli, Sciacca, Lucidi, Preda, Guerzoni, Soda, Bonito, Borrelli, Giulietti, Chianale, Gambini, Lolli, Agostini».

Interrogazione a risposta orale:

PERROTTA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Mario Cervi, pubblicato su Il Giornale, sono cinque le infermiere bulgare condannate a morte per crimini mai commessi ed attendono nel carcere di Bengasi la decisione della Corte suprema libica su quella che sarà la loro sorte;
le infermiere sono state condannate a morte insieme ad un medico palestinese per aver dolosamente infettato di Aids, nell'ospedale dove lavoravano, 420 bambini;


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l'epidemia, in realtà, nell'ospedale «Al Fatah» di Bengasi fu in buona sostanza provocata dalle pessime condizioni igieniche e sanitarie che vi regnavano. Infatti alcuni piccoli malati contrassero l'infezione prima che le infermiere prendessero servizio, altri quando già erano state imprigionate;
le infermiere sono vittime di un inganno e si può facilmente supporre che il regime libico, messo in grave imbarazzo dalla moria di bambini, abbia cercato e trovato un alibi nel fosco disegno delle infermiere;
le stesse sono state sottoposte a torture perché confessassero crimini inesistenti;
parallelamente al processo è stata avanzata dai libici, per risolvere il caso, una richiesta di risarcimento pari a 10 milioni di dollari per ogni bambino ucciso dall'Aids;
la somma di cui sopra corrisponde, significativamente, ai 10 milioni di dollari che la Libia, coinvolta in nell'attentato aereo della Pan American nel cielo di Lockerbie in Scozia, nel 1988, pagò alle famiglie di ciascuna delle 270 vittime -:
se il Ministro intervenga, presso il governo libico, affinché le 5 infermiere bulgare ed il medico palestinese siano liberati.
(3-05167)

Interrogazione a risposta scritta:

FALANGA. - Al Ministro degli affari esteri, al Ministro per le pari opportunità. - Per sapere - premesso che:
alla vigilia della giornata mondiale dell'infanzia prevista per il 20 novembre 2005, sollecitazioni diverse (famiglie coinvolte, associazioni e organi di stampa) descrivono le gravi disavventure occorse alle coppie con abbinamento già fatto, circa le adozioni internazionali, soprattutto per alcuni paesi fra cui la Bielorussia e la Romania;
lo spirito dell'istituto dell'adozione è quello di garantire una famiglia al bambino, una volta che si arriva «all'accoppiamento», diventa difficile comprendere perché non ci si adoperi affinché l'iter possa essere completato;
per la delicata situazione politica dei paesi citati, il blocco delle adozioni ha motivazioni diverse;
lo sconcerto che questo stop ha creato è reso più grave dalla mancanza di informazioni circa tempi e modalità per arrivare allo sblocco;
ulteriore preoccupazione nasce dalla mancanza di interlocutori certi e dall'assenza di una reale volontà delle autorità competenti di farsi carico del dramma umano di cui queste famiglie sono vittime;
è emersa quindi l'assenza di una rete di organismi, politici, tecnici e territoriali che in sinergia possa affrontare il problema delle adozioni internazionali, soprattutto che assuma decisioni circa il completamento degli iter sospesi -:
se non intendano i Ministri interrogati ciascuno per la propria competenza, ed in caso contrario per quali motivi, rendere noto quali iniziative abbiano adottato o intendano adottare a sostegno delle famiglie coinvolte, nel blocco;
se non intendano i Ministri interrogati ciascuno per la propria competenza, ed in caso contrario per quali motivi, precisare quale sia il numero dei casi sospesi in Bielorussia e in Romania che riguardano famiglie italiane;
se non intendano i Ministri interrogati ciascuno per la propria competenza, ed in caso contrario per quali motivi, fornire indicazioni precise circa i tempi per giungere ad una positiva soluzione dei casi sospesi;
se non intendano i Ministri interrogati ciascuno per la propria competenza, ed in caso contrario per quali motivi, indicare quale istituzione o organismo ad hoc si farà carico delle trattative con i


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governi dei paesi che hanno imposto il blocco.
(4-17977)