Allegato B
Seduta n. 698 del 28/10/2005


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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta orale:

MAZZOCCHI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sulla stampa specializzata giapponese è apparso un articolo intitolato: «Honda sceglie Roma per provare le sue moto».


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Nell'articolo si sostiene che c'è qualcuno che apprezza le strade dissestate della capitale. Anzi, qualcuno che di avvallamenti e sampietrini ne fa il proprio marchio di garanzia, la prova del nove per collaudi di due ruote da lanciare su mercato. E il motivo è semplice: negli ultimi dieci anni c'è stata a Roma un'impennata delle vendite sia di moto di grossa cilindrata sia di scooter. Così da otto anni a questa parte, il manto stradale romano con tutte le sue imperfezioni, sarebbe diventato per la Honda il circuito su cui testare e perfezionare, chilometro dopo chilometro, ogni modello. Una scelta di marketing, ma non solo. Carlo Sabatini, responsabile delle relazioni esterne della Honda, ha dichiarato che dal 1997, da quando si è scoperto che il modello Sh 50 dava dei problemi di durata della frizione soltanto nella capitale, Roma è diventata un circuito ideale per testare gli scooter. Il problema in verità non era tanto aziendale quanto che a Roma su quello scooter progettato per una sola persona, in realtà ci andavano quasi sempre in due; i 45 chilometri orari non venivano rispettati, e spesso il motorino veniva modificato. Un mercato fiorente e guidatori indisciplinati. Secondo quanto si afferma nell'articolo, i sampietrini scivolosi di via dei Fori Imperiali e viale Aventino, le rotaie di piazza San Giovanni, le radici degli alberi che rigonfiano l'asfalto sul lungotevere e i giunti di dilatazione della tangenziale sarebbero un banco di prova eccellente. È grazie anche a queste imperfezioni che i tester della Honda - quindici piloti romani reclutati e stipendiati dall'azienda giapponese la cui unica mansione è girare di notte e di giorno, col sole e con la pioggia - sarebbero in grado di registrare e giudicare se frizioni o ammortizzatori di «Sh» o di «Honda Hornet600» appena usciti dalla fabbrica hanno bisogno di migliorie. Insomma, secondo quanto si sostiene nell'articolo, se il due ruote supera la prova «Roma» allora va bene per tutte le altre città italiane;
secondo l'interrogante i contenuti dell'articolo di stampa illustrato risultano evidentemente gravemente lesivi per l'immagine del Paese, essendo Roma la capitale d'Italia -:
quali iniziative, di propria competenza, a tutela dell'immagine e del prestigio del Paese, ritenga di poter adottare in merito.
(3-05133)

Interrogazioni a risposta scritta:

GALLO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
come è noto la Puglia, ed in particolare la provincia di Bari, in questi ultimi giorni, è stata teatro delle tragedie e disastri causati dal maltempo: il crollo di un ponte sulla provinciale Cassano Murge-Bitetto è costata la vita ad una famiglia di 5 persone; fra Acquaviva delle fonti e Sannicandro la violenza dell'acqua ha provocato il cedimento di un terrapieno e il deragliamento del Treno Eurostar che soltanto per un soffio non è precipitato nel vuoto;
dopo l'alluvione del Sarno del 1999, un decreto ha imposto un inventario delle zone italiane a rischio nelle quali le amministrazioni locali dovrebbero impedire di costruire;
questo ed altri provvedimenti prescrivono che gli interventi in difesa del suolo devono essere fatti per bacini idrografici;
pare, dalle dichiarazioni del presidente dell'ordine dei geologi pugliesi Giovanni Calcagni, che il servizio geologico regionale non sia stato mai istituito e che quello idrografico insieme agli uffici del genio civile siano stati depotenziati -:
se il ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti e quali misure intenda disporre per impedire che nelle vie di scorrimento dell'acqua o nei canali, si consentano attraversamenti di strade e ferrovie o elevazione di costruzioni o ancora occupazione degli stessi con campi coltivati o discariche abusive.
(4-17475)


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GALLO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sembra che la compagnia aerea tunisina Tuninter, il cui Atr 72 è stato protagonista del drammatico ammaraggio dello scorso agosto nelle acque di Palermo, abbia ripreso a sorvolare i cieli italiani dopo la sospensione di settembre;
l'ENAC aveva sospeso l'autorizzazione al volo perché erano venuti meno i livelli di qualità e sicurezza necessari al trasporto di passeggeri nei cieli italiani -:
se, il ministro interrogato, sia a conoscenza dei fatti riportati e quali misure e verifiche siano state disposte per riammettere la Tuninter al trasporto civile sui cieli italiani.
(4-17509)