Allegato B
Seduta n. 687 del 12/10/2005


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INTERNO

Interrogazione a risposta in Commissione:

SUSINI, REALACCI e MANTOVANI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
a seguito degli episodi accaduti dopo la partita Lazio-Livorno del 10 aprile 2005 circa duecentottanta tifosi livornesi sono stati sottoposti a provvedimento di DASPO (divieto di accesso a manifestazioni sportive) emessi dalla questura di Roma;
in realtà le persone sottoposte a DASPO risultato essere state semplicemente identificate tant'è che i loro nominativi non sono stati iscritti sul registro notizie di reato ex articolo 335 del codice di procedura penale;
il Consiglio di Stato con sentenza n. 3245/2005 del 21 giugno 2005 ha chiarito che non può essere emesso il provvedimento di DASPO in assenza della suddetta iscrizione;
la mancata iscrizione sul registro notizie di reato da parte del Magistrato ha una valenza persino superiore all'archiviazione e all'assoluzione;
di recente il Ministero dell'interno ha inviato alle questure una circolare con la quale si recepisce pienamente quanto disposto a riguardo dal Consiglio di Stato e si invita i questori a comportarsi di conseguenza -:
quali iniziative intende assumere affinché il questore di Roma, nel pieno rispetto della legalità e in ossequio alle decisioni della giurisprudenza, revochi immediatamente i provvedimenti di DASPO altrimenti illegittimi e arbitrari.
(5-04831)

Interrogazioni a risposta scritta:

GAMBALE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nella giornata di sabato 8 ottobre 2005, il quotidiano Il Mattino, nella sua edizione Flegrea, pubblicava un articolo a firma di Pino Taormina sulla situazione del comune di Pozzuoli;
in tale articolo si riportano notizie sulla conclusione dell'attività di indagine della Commissione di Accesso, nominata dal prefetto più di un anno e mezzo fa;
la gravità delle notizie riportate nell'articolo sta nel fatto, che l'attività della Commissione è ancora in corso e non ancora conclusa e, soprattutto, perché tale attività è coperta dal più stretto segreto istruttorio;
non è la prima volta che vi sono fughe di notizie riservate legate ad indagini in corso o della Commissione di Accesso, o dall'Autorità giudiziaria o dalle Forze dell'ordine -:
quali provvedimenti il Ministro intenda adottare, per accertare le responsabilità della divulgazione di notizie e di atti coperti dal segreto.
(4-17258)

CAMPA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel comune di Venezia (che ha una popolazione inferiore a 300 mila abitanti) sono state istituite circoscrizioni di decentramento denominate «municipalità», in base a specifiche modifiche regolamentari


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e statutarie che prevedono, nella loro articolazione, l'«esecutivo di municipalità», che delibera ai sensi dell'articolo 48 del decreto legislativo n. 267 del 2000;
sono in corso nel comune di Venezia contestazioni in merito ai poteri esercitati dall'esecutivo delle circoscrizioni;
di recente, il Parlamento ha modificato le disposizioni del predetto decreto legislativo, in particolare per quanto riguarda il decentramento amministrativo nei comuni con più di 200 mila abitanti;
l'articolo 48 del testo unico in materia di enti locali prevede, nelle materie ivi espressamente richiamate, l'esclusiva competenza della giunta, quale organo di governo che opera attraverso deliberazioni di natura collegiale; ne consegue che, a parere dell'interrogante, i componenti degli esecutivi di circoscrizione introdotti nel comune di Venezia non godono della status di amministratori -:
se, compatibilmente con l'autonomia conferita agli enti locali dall'ordinamento vigente, gli stessi possano prevedere, nell'ambito delle circoscrizioni di decentramento comunale, organi per posti a deliberare ai sensi dell'articolo 48 del decreto legislativo n. 267 del 2000;
se sia o meno conforme alla vigente normativa in materia di enti locali, la previsione di indennità di carica differenti, percepite da consiglieri che operano nell'ambito dello stesso comune.
(4-17260)

GAMBALE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il settimanale L'Espresso nel primo numero di settembre, ha pubblicato un articolo dal titolo «Giustizia in vendita» sulle dichiarazioni del pentito Luigi Giuliano;
nell'articolo si legge: «...di fronte agli inquirenti il padrino di Forcella ha aperto il libro dei ricordi e non ha risparmiato nessuno: avvocati poliziotti e soprattutto magistrati»;
nell'articolo vengono citati numerosi avvocati e magistrati coinvolti, ma nulla si dice sui nomi di eventuali poliziotti implicati nella vicenda -:
se risultino al Ministro, procedimenti giudiziari a carico di poliziotti e dirigenti della Questura di Napoli, seguenti alle dichiarazioni del pentito Giuliano e nel caso quali provvedimenti il Ministro abbia già adottato o intenda adottare, per fare piena luce sulla vicenda.
(4-17261)

GAMBALE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
ieri sera, 9 ottobre 2005, nel comune di Marano (Napoli), il parroco di Forcella Don Luigi Merla ha subito un tentativo di aggressione mentre partecipava ad un convegno sulla legalità;
come riportato da fonti di stampa - il Mattino, La Repubblica redazione di Napoli - secondo i residenti il tentativo di aggressione sarebbe collegato alle affermazioni del sacerdote relative al mancato rispetto della legalità da parte dei conduttori di auto e motorini;
come riferito dai residenti, inoltre, a reagire sarebbe stato il proprietario di un bar dove auto e motoveicoli sono soliti sostare senza rispettare il codice della strada ed in particolare a in doppia e tripla fila -:
quali iniziative intenda adottare sia a tutela dell'incolumità di Don Luigi e della sua famiglia, che a tutela della legalità;
se non ritenga, in considerazione del fatto che quanto descritto in premessa è avvenuto in una zona fortemente condizionata dalla criminalità di stampo camorristica, di attivare i controlli di propria competenza sugli esercizi commerciali che operano sul territorio.
(4-17263)