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il mercato delle candele in Italia ha subito una crescita esponenziale dal 2000 ad oggi, facendo aumentare i consumi e l'utilizzo del prodotto nelle famiglie, trasformandolo da semplice elemento di uso domestico, con funzione d'emergenza in caso di black out, ad un vero complemento d'arredo, segno di stile dell'abitare la casa. L'introduzione di essenze profumate nella paraffina, abbinata alle forme più accattivanti e al calore della luce, ne hanno poi consacrato il successo di pubblico;
il consumo pro capite passa dai 40 grammi ai 100 grammi in pochi anni e il settore si trasforma da nicchia a vero e proprio mercato;
in questo scenario favorevole, concomitante con l'aumento della domanda, si presentano sul mercato nuovi interlocutori: molti con poca esperienza nel campo delle candele, a volte del tutto improvvisati e, come spesso accade, approfittando della mancanza di norme chiare e precise, hanno iniziato un'importazione «selvaggia», cercando sempre e solo il prezzo più competitivo, a scapito della sicurezza;
oggi il mercato delle candele è invaso da prodotti di varia provenienza, realizzati con materie prime non sicure - paraffine sature di policiclici aromatici, benzene o zolfo; profumate con additivi a base di solventi al piombo; stoppini con anime di nailon o piombo, per citarne alcuni a puro titolo d'esempio - in grado d'inquinare l'ambiente in proporzione maggiore rispetto al fumo passivo provocato dalle sigarette;
oggi, oltre alle candele profumate e a quelle non gradite agli insetti, per la maggior parte importate direttamente anche dai Gruppi della Grande Distribuzione, senza un controllo scientifico ed oculato, immettendo nel mercato veri e propri agenti inquinanti, anche il mercato delle decorazioni per pasticceria, ultimo baluardo della qualità italiana, è stato contaminato dall'importazione di candele per torta che dovrebbero, necessariamente, essere conformi al contatto con gli alimenti;
da una parte abbiamo le grandi insegne della distribuzione organizzata, sia italiana, sia straniera che, inseguendo le logiche del mercato e del profitto, iniziano ad importare candele profumate e repellenti per gli insetti, spacciandole, forse inconsciamente, per ecologiche. Il risultato è che il 100 per cento delle candele asiatiche, attualmente in circolazione nel mercato domestico, sono inquinanti e pericolose. Ci sono sempre, al loro interno, elementi tossici come benzene, ftalati, formaldeide, piombo e zolfo, per citarne dei più comuni e dannosi;
dall'altra parte abbiamo i distributori di prodotti professionali per pasticcerie e gelaterie, dove sono commercializzate anche le candele idonee al contatto con gli alimenti. Sono le classiche candele da utilizzare sulle torte per i compleanni, in gran maggioranza festeggiati dai bambini. Solo il tempo di cantare «Tanti auguri» ed ecco che lo zolfo si sprigiona in ossido di zolfo tossico e lo stoppino di nailon sprigiona dalla fiamma delle candeline le sue diossine che vengono necessariamente malate dallo sfortunato «festeggiato». Anche in questo caso la mancanza di una normativa puntuale ed attenta, permette l'importazione di candele di ogni genere, alcune addirittura denominate «magiche» hanno dosi di polvere da sparo e zolfo per fare scintille e microesplosioni, con rilascio di sostanze tossiche a livelli impressionanti;
l'azienda «Cereria Terenzi Evelino S.r.l», per fare solo un esempio concreto, da oltre trent'anni è leader nel mercato delle candele da torta e oggi anche nel settore della grande distribuzione, con le candele profumate e decorate, prodotte severamente con materiali certificati e sicuri. Negli ultimi anni, più pesantemente in quello in corso, questa azienda è stata sottoposta ad un dura prova dall'importazione selvaggia, per i continui e sleali attacchi subiti da prodotti di prezzo più competitivo, ma realizzati con materie prime non sicure e fortemente inquinanti;
la tipologia di produzione, la formulazione del centro di costo della Cereria Terenzi, è caratterizzata, per la maggior parte, dall'incidenza della materia prima, per cui non si teme la mano d'opera a basso costo proveniente dai paesi asiatici, bensì l'incidenza del costo delle paraffine, costo determinato da un mercato globale del settore petrolifero. Questo, in sostanza, significa che il rapporto qualità e sicurezza delle candele è direttamente proporzionale al costo delle materie prime che hanno prezzi allineati in tutto il mondo;
mentre le candele da torta realizzate in Cina sono risultate ad analisi di laboratorio altamente tossiche ed inquinanti. In alcuni casi queste candele contengono una percentuale di zolfo molto al di sopra del limite consentito, quindi fortemente inquinante, anche a causa dell'evidente anima di nailon nello stoppino -:
se i Ministri interrogati intendano adottare adeguate iniziative di carattere normativo volte a disciplinare la materia tutelando così i consumatori e i produttori scrupolosi ed attenti all'etica della qualità, della sicurezza e dell'ambiente.
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