Allegato B
Seduta n. 670 del 14/9/2005


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

CORDONI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il signor Giulio Ignorati, nato ad Aulla il 1 gennaio 1925, ex dipendente del ministero dei lavori pubblici (oggi Ministero delle Infrastrutture), Ufficio del genio Civile di La Spezia in qualità di geometra giornaliero dal 20 agosto 1946 al 3 febbraio 1949, cessato dal servizio per la mancata ratifica dell'assunzione, in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro oggetto della L. 30/01 fu iscritto alla Gestione Speciale CD/CM - INPS e fu beneficiario di trattamento di invalidità cat. IR;
con delibera n. 135 del 29 marzo 2004, il Comitato per le ricostruzioni della posizione assicurativa di dipendenti pubblici licenziati per motivi politici, sindacali o religiosi istituito ai sensi dell'articolo 2 della legge n. 30/01, della Direzione Generale per le Politiche Previdenziali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha accolto l'istanza presentata dalla signora Maria Rosa Orlandini, vedova del signor Giulio Ignorati, intesa ad ottenere l'ammissione ai benefici di cui alla legge 26 febbraio 2001, n. 30;
in data 2 marzo 2003, la signora Maria Rosa Orlandini è deceduta ed in data 22 settembre 2004, gli eredi hanno trasmesso alla sede provinciale dell'INPDAP di Massa Carrara la richiesta di liquidazione rateo insoluto presentata dalle eredi Emilia Ignorati, nata a Santo Stefano Magra (La Spezia) il 22 giugno 1957, e Ettorina Ignorati, nata a Aulla (Massa) il 21 novembre 1959, e la richiesta di liquidazione del trattamento pensionistico indiretto a favore di Ettorina Ignorati, in qualità di figlia maggiorenne inabile (che già percepisce analogo trattamento erogato da INPS di Massa Carrara, categoria SR);
in data 12 marzo 2005, il Patronato INCA CGIL di Massa Carrara, che ha assistito la Sig.ra Orlandini nella presentazione dell'istanza e che assiste oggi le eredi, ha sollecitato la ricostruzione della relativa posizione assicurativa, cosa che ad oggi ancora non è stata fatta -:
se non ritengano necessario intervenire affinché si proceda alla ricostruzione della relativa posizione assicurativa così da poter liquidare il rateo insoluto alle eredi del signor Ignorati ed il trattamento pensionistico indiretto a favore di Ettorina Ignorati, in qualità di figlia maggiorenne inabile del signor Ignorati.
(5-04719)

Interrogazioni a risposta scritta:

NARDINI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro degli affari esteri, al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:
il fenomeno del cosiddetto «racket del pomodoro» è da anni diffuso nelle campagne del foggiano;
tale fenomeno consiste nello sfruttamento della manodopera di cittadini stranieri ad opera dei cosiddetti «caporali» che fungono da intermediari tra i proprietari dei campi coltivati e i clandestini a cui sottraggono quote consistenti di denaro quale compenso per averli collocati lavorativamente;
nel mese di agosto i Carabinieri di Foggia, impegnati in controlli in tutta la zona del foggiano, trovavano nelle campagne prospicienti il comune di Ortanova (Foggia) una tendopoli dove dormivano 90 cittadini polacchi e 15 cittadini slovacchi giunti nella Capitanata per la raccolta dei pomodori;
le condizioni igienico-sanitarie in cui vivevano i cittadini polacchi e slovacchi erano assolutamente inesistenti e il trattamento che ricevevano dai caporali rappresentava un violazione constante e continua dei diritti inalienabili dell'uomo;


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la vicenda suddescritta produceva l'indignazione e la protesta del Governo polacco nei confronti del Governo italiano al punto che il console dell'ambasciata polacca a Roma, Anna Bednarek, e il ministro plenipotenziario, Janusz Ostrowski, chiedevano, sempre nel mese di agosto, all'Autorità di Governo di Foggia un incontro al fine di sapere quali iniziative si stavano ponendo in essere per contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina e dello sfruttamento di manodopera nei confronti dei cittadini polacchi;
il reclutamento dei lavoratori avveniva con annunci pubblicati sui giornali nella loro patria -:
quali iniziative urgenti il Governo intenda assumere per porre fine al cosiddetto fenomeno del «racket del pomodoro» che nel periodo della raccolta, ossia nel mese di agosto, trova la sua massima espressione;
qual è la frequenza con cui le forze dell'ordine avviano i controlli nelle campagna della Capitanata al fine di contrastare il fenomeno del «racket del pomodoro»;
quale ruolo ha e quali iniziative pone in essere l'Ispettorato del Lavoro della provincia di Foggia nel contrastare il fenomeno del «racket del pomodoro» e più in generale dello sfruttamento della manodopera nella Capitanata;
quale sia stato l'esito dell'incontro tra i rappresentanti del Governo polacco e il prefetto di Foggia;
se la polizia postale sia stata investita anch'essa della questione, di concerto con i colleghi polacchi, per ciò che attiene lo strumento utilizzato per il reclutamento di manodopera ossia la pubblicazione sui giornali polacchi.
(4-16540)

SANTINO ADAMO LODDO, CABRAS, PISAPIA, BENVENUTO, MILANA, SGOBIO, FRIGATO, TOLOTTI, PISTONE, ZACCARIA, GIACOMELLI, RAVA, MARINO, BANTI, MASCIA, RUGGERI, REDUZZI, QUARTIANI, RAFFALDINI, MARCORA, MOSELLA, NIGRA, LEONI, VILLETTI, MANTOVANI, ROSATO, VILLARI, SORO, NUVOLI, PAPPATERRA, GROTTO, DEIANA, ALFONSO GIANNI, RIA, ZANELLA, ERCOLE, BELLILLO, VERRO, BLASI e STERPA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la società Torriani Spa con sede a Cologno Monzese (Milano) storica legatoria in corso Roma, con 73 dipendenti, ha comunicato la propria decisione di dismettere l'attività con gravi conseguenze sui livelli occupazionali;
venerdì 24 giugno 2005, presso la sede dell'Associazione dei Poligrafici alla presenza del vice direttore generale dell'Associazione medesima dott. Massimo Villani, del titolare dell'azienda, nel corso di un incontro con le rappresentanze sindacali, il vice presidente della Regione dottor Marco Cipriano ed i sindaci di Cologno Monzese e di Brugherio rispettivamente nelle persone dell'arch. Mario Soldano e del dottor Carlo Cifronti, hanno ribadito la necessità di una soluzione che tuteli i lavoratori considerando anche la possibilità della Cassa Integrazione Guadagni;
le trattative svoltesi hanno sempre mirato a salvaguardare i posti di lavoro dei 73 dipendenti;
il verificarsi di tale situazione preoccupa tutte le rappresentanze politiche ed istituzionali del territorio anche quelle di maggioranza -:
se il Ministro, come in altre analoghe circostanze, non intenda convocare i legali rappresentanti della Torriani Spa per una adeguata ed immediata soluzione che garantisca ai dipendenti la continuità del posto di lavoro.
(4-16542)

ROSATO, MARAN e DAMIANI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il 15 giugno 2005 si è tenuta l'annuale assemblea della Confartigianato, occasione in cui il Presidente Grigio Guerrini ha


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esposto ai presenti una relazione all'interno della quale sono state indicate alcune caratteristiche dell'attuale sistema economico che costituiscono un fattore di impedimento per lo sviluppo delle imprese artigiane del nostro Paese;
tra le varie questioni in tal sede affrontate, il Presidente Guerrini ha esposto il problema dei premi assicurativi che gli artigiani versano all'INAIL per la copertura degli infortuni sul lavoro, questione che la categoria da tempo sta portando all'attenzione del Governo;
come riportato nella suddetta relazione, l'ammontare dei premi che gli artigiani devono versare all'INAIL sono nettamente superiori a quelli versati all'istituto da parte dei lavoratori dell'industria, del commercio, del credito e delle assicurazioni, quando, per contro, il settore dell'artigianato fa registrare una costante diminuzione delle prestazioni godute dato il calo degli infortuni sul lavoro;
gli elevati premi hanno fatto sì che il risultato della gestione INAIL per quanto attiene all'artigianato è stato di 1.211 milioni di euro solo nel 2003, che, sommato ai risultati dei due anni precedenti, porta ad un avanzo triennale di oltre 3 miliardi di euro, cifra che rappresenta, come sottolineato dal Presidente Guerrini, quasi la metà dell'intero avanzo economico INAIL;
ritenendo che l'assicurazione INAIL sia diventata una sorta di «tassa occulta» a carico degli artigiani, la Confartigianato ha da tempo richiesto una opportuna revisione delle tariffe dei premi, senza ricevere da parte del Governo una risposta concreta che potesse risolvere la questione;
in occasione della celebrazione del 60o anniversario della Confartigianato di Trieste, l'europarlamentare e consigliere economico di Forza Italia Renato Brunetta, affermando di condividere dalla prima all'ultima riga la relazione del Presidente Guerrini, si è assunto l'impegno di portare nel DPEF le problematiche della categoria, precisando come nel DPEF l'impegno del Governo sarebbe stato per un disegno di legge delega che per tutti i settori riconduca la contribuzione a una logica di bonus malus;
in risposta, il Presidente ha sottolineato come si ritenga sufficiente l'emanazione di un apposito decreto che modifichi le aliquote INAIL per il settore dell'artigianato;
contrariamente all'impegno assunto dall'onorevole Brunetta, il DPEF non ha tenuto in considerazione le richieste avanzate dagli artigiani per una revisione delle aliquote, che a tutt'oggi non sono state modificate;
si ritiene che la questione delle aliquote rappresenti un problema di considerevole importanza, la cui risoluzione garantirebbe un'apprezzabile riduzione del costo del lavoro, come ha evidenziato lo stesso Guerrini, contribuendo utilmente allo sviluppo in particolare delle imprese manifatturiere dato il contesto di elevata concorrenza internazionale in cui queste si trovano oggi ad operare -:
se il Governo intenda dare seguito agli impegni pubblicamente assunti, smentiti nei contenuti del DPEF, intervenendo con gli strumenti ordinari al fine di ridurre le aliquote che gli artigiani sono chiamati a versare all'INAIL.
(4-16577)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il comune di Torino, per favorire il reinserimento nei paesi d'origine dei minorenni da rimpatriare, investirebbe finanziamenti governativi per comprare ai loro parenti bestiame e macellerie (progetto «Ritorno al Futuro»);
una simile iniziativa di fatto finanzierebbe quegli stessi parenti che avevano abbandonato i minori, mandandoli in paesi stranieri al servizio di organizzazioni criminali, e contribuendo alla loro «riduzione in schiavitù»;


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il progetto in oggetto potrebbe - involontariamente - istigare alla tratta dei minori famiglie disperate -:
se non ritenga che i finanziamenti pubblici possano essere investiti, in miglior modo, nei paesi d'origine dei minori, in formazione professionale e istruzione cercando di costruire per quei giovani un'alternativa alla deportazione, allo sfruttamento, al crimine.
(4-16580)