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premessa che tanti disagi sta causando all'intera utenza del popoloso comprensorio dell'Agro nocerino-sarnese e della Valle dell'Irno;
nei giorni scorsi si è verificato l'ennesimo gravissimo fatto della morte in un incidente stradale di un ragazzo italiano di 15 anni ad opera di un pirata della strada extracomunitario;
le modalità dell'incidente sono estremamente indicative e, purtroppo, ripetitive: l'extracomunitario non ha rispettato lo stop ad un incrocio, ha investito mortalmente il ragazzo in motorino ed è fuggito senza prestare soccorso;
successivamente è ritornato sul luogo dell'incidente ed è passato di nuovo senza rispettare lo stop, rischiando di travolgere le persone che nel frattempo si erano fermate a prestare soccorso al povero ragazzo;
dalla targa rilevata dai presenti le forze dell'ordine sono risalite alle generalità dell'extracomunitario e lo hanno arrestato;
successivamente il giudice competente ha immediatamente decretato il fermo a piede libero, facendo rilasciare immediatamente l'omicida;
ad avviso degli interroganti, risulta inaccettabile che taluni giudici, non tenendo di fatto nella dovuta considerazione la pubblica sicurezza, continuino ad avere atteggiamenti incomprensibili nei confronti di persone socialmente pericolose e, soprattutto, sembra giunto il momento, come da tempo immemorabile chiede la Lega Nord, di rivedere completamente la regolamentazione della validità della patente di guida di persone provenienti da Paesi extracomunitari. È, infatti, ormai evidente che, mentre i cittadini italiani sono vessati da esami, riduzioni di punti ed altro, nel nostro Paese sono presenti milioni di extracomunitari che guidano sulle nostre strade senza avere mai avuto la benché minima verifica sulle loro effettive conoscenze del codice della strada italiano -:
se il Governo intenda adottare iniziative normative in materia di validità della patente di guida di persone provenienti da Paesi extracomunitari.
(3-04621)
viene segnalata la grave situazione determinatasi nel nodo stradale ed autostradale di Bologna per il mancato trasferimento delle risorse finanziarie da parte dello Stato alla committente Anas, cosa che fa temere il blocco nelle prossime settimane dei cantieri appaltati all'Anas, compresi quelli per la manutenzione straordinaria, questa situazione non riguarda solo la realtà di Bologna, ma tutto il territorio nazionale;
l'Anas ha dichiarato di essere priva delle risorse finanziarie disposte dal Contratto di Programma (definito con lo Stato Italiano da più di due anni, ma non ancora firmato) e che, pertanto non è in grado di pagare i SAL (Stato Avanzamento Lavori) in corso ed ha maturato una esposizione debitoria di circa 900 milioni di euro nei confronti delle imprese esecutrici di lavori già accertati e contabilizzati;
questa grave situazione avrà come conseguenza inevitabile per i lavoratori occupati nei cantieri Anas, un'insopportabile ritardo nei pagamenti delle competenze salariali e contributive e il rischio del licenziamento o della Cassa Integrazione Guadagni per milioni di ore e che per le imprese si profila il collasso finanziario e il conseguente fallimento;
il persistere del mancato trasferimento di risorse alla committente Anas da parte dello Stato avrà inoltre immancabilmente ripercussioni e causerà un pesante ritardo nei programmi di costruzione, rifacimento e manutenzione delle strade con un ulteriore rallentamento nello sviluppo economico, già provato da una forte contrazione del mercato del lavoro determinato dalla crisi di molti settori;
i sindacati nei cantieri Anas, hanno nei giorni scorsi unitariamente effettuato una giornata di mobilitazione -:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione e come intenda affrontarla, con particolare riguardo all'erogazione tempestiva dei finanziamenti previsti per garantire l'occupazione, l'equilibrio economico delle aziende e una rapida esecuzione dei lavori, il cui protrarsi comporta ulteriori disagi per la popolazione residente nelle zone interessate.
(3-04618)
la tratta ferroviaria Mercato San Severino-Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, riveste un'importanza strategica per la vasta platea di pendolari che da questi popolosi centri e dai comuni di Siano, Castel San Giorgio, Bracigliano e Roccapiemonte deve quotidianamente raggiungere Napoli per motivi di studio o di lavoro;
da alcuni giorni, senza alcun preavviso, è stata improvvisamente soppressa la corsa che, partendo alle ore 7 da Mercato San Severino, consentiva ai suddetti pendolari di arrivare a Napoli in un orario assolutamente compatibile con le rispettive attività;
l'improvvisa ed inspiegabile soppressione di tale servizio ha sollevato la vibrata protesta da parte di una utenza già fortemente penalizzata da una serie di dismissioni e ridimensionamenti che hanno ad avviso degli interroganti reso assolutamente carente, inaffidabile la mobilità ferroviaria nell'intero Agro nocerino-sarnese divenuto pertanto scarsamente attrattivo, così come già denunciato in precedenti interrogazioni;
i riflessi di tale disservizio si ripercuotono gravemente sull'intero tessuto economico e sociale di questo territorio che, anche grazie all'impegno dei tanti amministratori locali, sta cercando faticosamente di uscire fuori da una cronica situazione di isolamento e di abbandono in cui per anni è stato relegato -:
quali siano le ragioni della improvvisa soppressione del servizio indicato in
quali iniziative intenda adottare presso Trenitalia al fine di sollecitarne l'opportuno ed immediato ripristino;
se e quali iniziative si stiano assumendo affinché nei processi di ristrutturazione del trasporto ferroviario gli obiettivi di funzionalità aziendale ed economicità di gestione non vengano perseguiti a danno della qualità di un servizio, che riesca a coniugare l'efficienza e la modernità con le esigenze delle singole realtà locali e dell'utenza più debole come gli studenti e i lavoratori pendolari.
(5-04380)
così come si evince dagli articoli allegati, la nuova linea ferroviaria ad alta velocità, la Napoli-Roma-Milano-Torino, all'altezza di Sesto Fiorentino (Firenze), transita al di sotto di un insediamento di edifici abitativi di proprietà del demanio militare;
l'insediamento abitativo è composto da 8 edifici, ciascuno con 12 appartamenti, tutti occupati da nuclei familiari di militari in servizio in zona;
in un primo momento sarebbe stato previsto l'abbattimento di n. 3 edifici su 8; in una fase successiva, considerata la discriminazione che si sarebbe creata tra le famiglie occupanti e le opere di cantierizzazione particolarmente pesanti sulla zona interessata, si sarebbe deciso di abbattere tutti gli edifici per poi ricostruirli in una zona vicina;
attualmente si attenderebbe il trasloco delle famiglie nella nuova residenza; in un successivo momento dovrebbe aver luogo l'abbattimento degli edifici in via Donizetti a Sesto Fiorentino;
secondo quanto indicato dagli articoli allegati, pare che l'Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino non avrebbe posto in essere alcuna iniziativa per poter recuperare parte del patrimonio abitativo evitandone, così, la distruzione;
la T.A.V. potrebbe provvedere alla conservazione ed al mantenimento degli alloggi in quanto, in termini di costi, sarebbe decisamente meno dispendioso di un eventuale abbattimento e sgombero degli edifici menzionati -:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, in caso affermativo, se intende intervenire presso il consorzio TAV per esaminare la possibilità di salvare il maggior numero di immobili possibili.
(4-14682)
all'aeroporto «Leonardo da Vinci» di Roma i tempi di attesa per il ritiro bagagli sono, a parere dell'interrogante, a dir poco indecorosi e unici al mondo: l'attesa minima è di 30 minuti e, in molti casi, anche significativamente superiore, considerando già in sé i 30 minuti intollerabili;
nella fattispecie ai passeggeri del volo Iberia IB 03612 del 23 maggio 2005, in arrivo da Madrid (orario: 11.15 - Orario effettivo: 12:05) venivano riconsegnati i bagagli dopo 50 minuti, con tutte le conseguenze del caso e problemi a non finire, tra cui la perdita di coincidenze con altri voli -:
quali siano le cause che determinano tali situazioni di disagio in un aeroporto internazionale, che, a parere dell'interrogante, diventa, di fatto, l'emblema dell'inefficienza di un Paese per chiunque si trovi a transitarvi;
quali iniziative intenda adottare per superare tali deficienze.
(4-14687)
la compagnia aerea Alitalia potrebbe, tra qualche mese, essere costretta a lasciare a terra i 70 aerei «Md80», che costituiscono il nerbo della sua flotta a medio raggio. Lo stop sarebbe causato dall'imminente entrata in vigore dei nuovi limiti di inquinamento acustico e ambientale negli aeroporti francesi, tedeschi e britannici da cui gli «Md80» potrebbero presto essere impossibilitati ad atterrare a causa dei loro motori considerati troppo inquinanti e rumorosi;
l'entrata in vigore delle nuove disposizioni rischia di ripercuotersi negativamente su Alitalia che dovrebbe sospendere parte dei voli sulle rotte dell'Europa occidentale, lasciando così spazio alla concorrenza;
da quanto si apprende dagli organi di stampa la compagnia aerea Alitalia sta valutando la possibilità di redistribuire gli aerei meno inquinanti della propria flotta (gli Airbus 319, gli Airbus 320 e gli Airbus 321) su alcune delle rotte dell'Europa occidentale, ma il numero di questi aerei disponibili non permetterebbe la completa sostituzione degli «Md80» che rischierebbero pertanto di non poter viaggiare, con inevitabili costi per la compagnia aerea;
una possibile soluzione è quella di rimotorizzare gli «Md80» e, secondo fonti sindacali, l'ipotesi sarebbe già stata presa in considerazione dall'azienda, ma per il momento messa da parte a causa dell'eccessiva onerosità dell'operazione in rapporto alle attuali disponibilità finanziarie;
i costi per la sostituzione dei propulsori si aggirano, infatti, tra i 2,5 e i 3 milioni di euro per aereo e, quindi la spesa complessiva potrebbe arrivare sino a 210 milioni, troppi per velivoli la cui età media si aggira sui 20 anni;
le restrizioni all'operatività degli «Md80» riguardano anche le flotte di Meridiana, che ne ha 17, e di ItaliAirlines, che ne ha 5 -:
quali iniziative il Governo abbia intrapreso o intenda intraprendere per evitare che l'applicazione delle nuove disposizioni in materia di inquinamento acustico si ripercuotano negativamente sulle compagnie aeree nazionali.
(4-14691)
l'ex strada statale Tiburtina, in particolare nel tratto compreso tra Setteville e l'autostrada del Grande raccordo anulare, è sempre più congestionata dal traffico;
i residenti nei comuni di Guidonia e Montecelio e Tivoli sollecitano, da anni, adeguati interventi che consentano loro di raggiungere la capitale in tempi accettabili;
la crescita della popolazione nei comuni dell'hinterland tiburtino ha comportato un ulteriore e consistente aumento dei pendolari che hanno necessità, per lavoro o studio, di recarsi a Roma;
la localizzazione del Centro agroalimentare romano (Car) nella frazione di Setteville ha comportato un maggiore volume di traffico pesante determinato dalla presenza dell'importante attività commerciale;
di recente è stata inaugurata una fettuccia stradale che collega la consolare Tiburtina al «tronchetto» dell'autostrada A/24 Roma-L'Aquila;
per percorrere questi pochi chilometri gli automobilisti devono pagare un pedaggio di 0,60 euro -:
se non ritenga opportuno intervenire per sollecitare l'eliminazione del pagamento del pedaggio di cui sopra;
se non ritenga lo stesso particolarmente oneroso per gli automobilisti che l'utilizzano quale alternativa all'ex statale;
se non ritenga che liberalizzare il tratto in questione consentirebbe, in parte, di decongestionare via Tiburtina.
(4-14697)
il comune di Ceprano (Frosinone) e i responsabili dell'Autostrada del sole hanno approvato negli anni passati il progetto di spostamento a nord del casello autostradale esistente;
i cepranesi, sono contrari alla realizzazione dell'opera, perché crea squilibri commerciali con danno economico, ed in particolare danneggia 15 famiglie che da sempre abitano nei luoghi dove si intende realizzare l'opera progettata;
nei prossimi giorni vanno a conclusione due controversie giudiziarie promosse dagli abitanti del luogo a difesa dei loro interessi;
il giorno 20 maggio 2005, accompagnati dalle Forze dell'ordine, si sono presentati alcuni operai per attuare uno sminamento preliminare all'esecuzione dei lavori e a nulla sono valse le vibrate proteste degli abitanti, si sono verificati purtroppo degli scontri con qualche ferito;
i dimostranti da tempo hanno proposto al comune di Ceprano lo spostamento dell'opera almeno a 50 metri più a nord rispetto al progetto attuale, dove non esistono abitazioni, non si crea danno all'ambiente ed il suolo appartiene al demanio pubblico: e nessuno li ha ancora ascoltati;
i lavori che si intendevano intraprendere sono ad avviso dell'interrogante in violazione del comma 3, articolo 1, della legge n. 1 del l978 -:
quali iniziative urgenti intenda adottare a salvaguardia degli interessi dei cittadini di Ceprano, in attesa del pronunciamento del Tribunale di Frosinone, affinché venga espresso parere sull'impatto ambientale e venga spostato almeno di 50 metri a nord il casello autostradale che si intende realizzare, anche attraverso la rivisitazione del progetto riportando la tranquillità in loco.
(4-14702)