Allegato B
Seduta n. 621 del 5/5/2005


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INTERNO

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
in data 18 febbraio 2005 un consigliere comunale della città di Martinsicuro (Teramo) rassegnava le dimissioni dalla carica nelle forme rituali prescritte dall'articolo 38 del TUEL;
il Sindaco del comune di Martinsicuro (Teramo) aveva cura di disporre la convocazione del Consiglio Comunale nel rigoroso rispetto del termine perentorio di dieci giorni prescritto ex lege;
nella seduta consiliare del 4 marzo 2005, al cui ordine del giorno risultava inserito al primo punto la proclamazione in surrogazione del subentrante, non si procedeva all'adozione della relativa deliberazione a causa dell'assenza dei consiglieri rappresentanti i gruppi di minoranza e della conseguente mancanza del numero legale;
nella seduta di seconda convocazione, indetta per il giorno 8 marzo 2005, l'intera compagine di minoranza costituita da dieci consiglieri esprimeva voto contrario alla surroga del consigliere dimissionario, senza peraltro sollevare motivi di ineleggibilità od incompatibilità;
sulla base dell'esito della votazione, dieci favorevoli e dieci contrari all'argomento posto all'ordine del giorno, non si è proceduto alla surrogazione;
il sindaco del comune di Martinsicuro, a seguito di decisione del Difensore Civico Regionale del 16 marzo 2005, convocava per i giorni 24 marzo 2005, 30 marzo 2005, 13 aprile 2005 e 15 aprile 2005, il consiglio comunale con all'ordine del giorno la proclamazione in surrogazione del subentrante;


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le sedute risultavano infruttuose in prima e seconda convocazione a causa della mancanza del numero legale o del voto contrario dei dieci consiglieri di opposizione;
in base al combinato disposto degli articoli 38-45 del TUEL, la surroga del consigliere si configura come atto dovuto, non potendo la stessa essere rimessa alla mera discrezionalità dell'occasionale maggioranza consiliare, tra l'altro non suffragata, nel caso di specie, da eccezioni di ineleggibilità o incompatibilità;
in base all'articolo 120 della Costituzione, il Governo può sostituirsi a organi delle regioni, città metropolitane, province e comuni, quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica ed economica dello Stato ed in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali;
sulla scorta della Giurisprudenza della Corte costituzionale (sent. N. 43/04), lo stesso articolo 120 debba essere letto in correlazione con l'articolo 117 della Costituzione, in base al quale spettano allo Stato le competenze attinenti gli organi di governo e le funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane;
la mancata surrogazione del consigliere dimissionario comporta la paralisi del consiglio comunale la conseguente impossibilità di governo del comune, ed il mancato rispetto del principio dell'obbligatorietà della ricostituzione del plenum degli organi collegiali (Consiglio di Stato 22 novembre 1991 n. 1346 e TAR Piemonte 3 giugno 1993, n. 221);
la mancata surrogazione comporta anche una grave lesione dei diritti civili e politici del consigliere surrogante, il quale si vede indebitamente privato del diritto costituzionale ad accedere alle cariche elettive;
nel caso di specie, secondo gli interpellanti, appaiono sussistenti tutti i presupposti fondanti il potere sostitutivo del Governo, cosi come previsto dall'articolo 120 della Costituzione e relativa legge attuativa;
il comportamento dei consiglieri comunali di minoranza, sostanziandosi nel rifiuto di adempiere ad un atto obbligatorio, persegue l'obiettivo di un surrettizio scioglimento del consiglio comunale, in considerazione della prossima scadenza obbligatoria dell'approvazione del bilancio;
le conseguenze negative derivanti dalla collettività locale dal collasso dell'amministrazione pubblica rendono necessaria l'adozione di specifici provvedimenti in via d'urgenza ai sensi del citato articolo 8, comma 4 della legge n. 103 del 2003;
la legge regionale n. 4 del 2004, relativa all'esercizio di poteri sostitutivi rispetto ad atti obbligatori di competenza degli enti locali, prevedeva in tali ipotesi la nomina di un commissario ad acta da parte del difensore civico regionale, richiamando espressamente l'articolo 136 del decreto legislativo n. 267 del 2000;
tale legge è stata impugnata dal Governo che, tra l'altro, ha in tale occasione sostenuto che non sarebbe più operante, nel nuovo quadro normativo, il citato articolo 136;
la Corte costituzionale, con sentenza n. 167 del 2005, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della legge regionale n. 4 del 2004, non pronunciandosi tuttavia sulla questione della persistente operatività del medesimo articolo 136 -:
come il Governo ritenga possa essere risolta la questione giuridica descritta in premessa, e, in particolare, se, nell'attuale esistenza di vuoto normativo, ritenga possibile l'esercizio di poteri sostitutivi da parte dello Stato.
(2-01554)
«Crisci, Buglio, Albonetti, Sgobio, Bellillo, Titti De Simone, Mantovani, Provera, Bellini, Borrelli, Mascia, Lulli, Bova, Nannicini, Sciacca, Cennamo, Cialente, Galeazzi, Nigra, De Luca, Russo Spena, Crucianelli,


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Caldarola, Coluccini, Mariotti, Maran, Susini, Vertone, Tocci, Fluvi, Galante, Nieddu, Motta, Guerzoni, Ruggieri, Ruta, Duca, Petrella, Panattoni, Rotundo, Rugghia, Giacco, Mancini, Dameri».

Interrogazione a risposta orale:

ALBERTO GIORGETTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nonostante l'impegno costante delle Forze dell'Ordine nella città di Verona sembra esserci una recrudescenza della criminalità sotto la forma di rapine, sempre più numerose e perpetrate ai danni delle banche veronesi;
da una statistica dell'Abi, Associazione Banche Italiane, il dato rilevato mette in evidenza come a Verona le rapine in banca siano in netto aumento rispetto alle altre città del Veneto, raggiungendo così Milano nello scoraggiante primato;
anche se la stessa Associazione di categoria delle banche conferma che l'investimento per la sicurezza negli istituti di credito non è diminuito, anzi si è consolidata un'attenzione particolare tesa alla salvaguardia dell'incolumità dei bancari e dei clienti addirittura attraverso corsi di formazione per i dipendenti organizzati dalle banche stesse, è evidente che ciò non è più sufficiente per difendersi dall'incalzare della malavita;
i sistemi tecnologici innovativi si confermano esser il principale deterrente per i rapinatori;
a fronte del dilagare del succitato fenomeno, la tutela fisica degli operatori di banca diviene la questione da affrontare con assoluta priorità perché sono coloro che rischiano veramente la vita -:
quali interventi immediati intenda il Ministro adottare per difendere e proteggere gli impiegati delle banche e per favorire un maggior coordinamento tra istituti bancari e forze di pubblica sicurezza contro il fenomeno dilagante delle rapine; quali azioni intenda il Ministro promuovere per potenziare l'adozione, da parte degli istituti di credito, di sistemi di sicurezza ad alta tecnologia, dimostratisi per esperienza i soli strumenti realmente efficaci per dissuadere i banditi da azioni criminali.
(3-04471)

Interrogazioni a risposta scritta:

PROVERA e MASCIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 25 aprile 2005, in occasione della commemorazione e dei festeggiamenti per l'anniversario della Liberazione che si sono svolti nella piazza centrale E. Chanoux di Aosta, dei giovani aderenti al Partito della Rifondazione Comunista stavano distribuendo un volantino contenente alcune brevi frasi di ricordo di tale importante evento ed in sintonia con la manifestazione in corso. Per incogniti motivi tale materiale ha disturbato qualcuno che, lì presente, ha indicato alla polizia (DIGOS) il gruppo di giovani che, di fronte a tutta la popolazione presente, sono stati fatti spostare e sono stati fermati per un controllo dei documenti. È del tutto evidente, secondo gli interroganti, che tale azione, non giustificata da alcunché, è stato un esplicito atto intimidatorio verso i ragazzi ed ha indotto nella cittadinanza presente un ovvio atteggiamento di diffidenza -:
se si ritenga lecito che un corpo di polizia agisca con fare intimidatorio, senza alcun motivo, verso cittadini che attuano volantinaggi (per altro neppure di propaganda nonostante il periodo elettorale in cui è il comune di Aosta) di condivisione della memoria nazionale del giorno della Liberazione.
(4-14239)

GALANTE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
vengono segnalati da vari centri del Mugello e della Val di Sieve (Firenze)


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interventi da parte della polizia di Stato e dei carabinieri nei confronti di cittadini - contattati telefonicamente, oppure convocati presso le sedi delle forze dell'ordine - ai quali viene chiesto se abbiano sottoscritto qualche atto in relazione con la recente scadenza elettorale regionale;
detti interventi hanno suscitato in taluni cittadini comprensibili perplessità e anche preoccupazioni, inducendoli a ritenere inopportuno per il futuro partecipare in qualsiasi modo al procedimento elettorale;
la materia elettorale è delicatissima, ed ogni intervento che in qualsiasi modo la riguardi dovrebbe tenere debito conto di tale delicatezza, con particolare riferimento alla libertà di orientamento politico ed elettorale, che va garantito da qualsivoglia condizionamento e limitazione -:
se gli interventi sopra esposti siano legittimi;
se, comunque, essi abbiano rispettato, e rispettino, la delicata materia dei diritti politici ed elettorali;
come, infine, si intenda urgentemente rimediare ai negativi ed inaccettabili «effetti collaterali» generati in numerosi cittadini del Mugello e della Val di Sieve (Firenze) dell'intervento delle forze dell'ordine esposto in premessa.
(4-14242)

BULGARELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
come riportato da tutta la stampa locale il 27 aprile 2005 il candidato sindaco della lista «Liberiamo Sassari», Massimo Mele, altresì leader del Movimento Omosessuale sardo è stato fermato, condotto in Questura, denudato, perquisito nelle parti intime, trattenuto per ore solo perché non ha potuto esibire la patente;
in questura a Massimo Mele è stata negata la possibilità di parlare con un superiore. «I poliziotti delle volanti - ha spiegato Mele - e quelli presenti negli uffici, sono arrivati da poco a Sassari. Si tratta dei rinforzi voluti dal ministro dell'interno Pisanu a seguito degli ultimi episodi di eversione. Agenti per lo più di passaggio, che rimangono in città un paio di settimane. Prova ne sia l'utilizzo della carta intestata della Questura di Lecce nella compilazione dei verbali»;
il questore Vincenzo Carrozza ha chiesto giustamente scusa per l'eccesso di zelo dimostrato dai pubblici ufficiali che hanno fermato il candidato sindaco;
l'aggressione subita da alcuni ragazzini che giocavano a calcio da parte di una pattuglia di carabinieri con i mitra spianati;
come denunciato dallo stesso Mele in un comunicato stampa i controlli, anche piuttosto fastidiosi da parte di polizia e carabinieri ai simpatizzanti e candidati della lista «Liberiamo Sassari» della sua lista sono quotidiani;
bisogna constatare che i rinforzi alle forze dell'ordine sembrano agire, ad avviso dell'interrogante, secondo precise indicazioni, e in molti a Sassari si stanno domandando cosa stia succedendo in una città che, più che avere un'emergenza criminalità, un'emergenza sociale -:
se le forze dell'ordine abbiano avuto delle direttive tali da giustificare l'inspiegabile accanimento nei confronti della lista «Liberiamo Sassari» e, in caso contrario, quali misure si intendano prendere urgentemente per sanzionare l'operato delle forze dell'ordine ed evitare il ripetersi di simili incidenti.
(4-14246)

CARBONELLA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
come è noto la città di Brindisi è stata individuata da oltre un decennio come base logistica permanente delle Nazioni unite quale supporto logistico alle missioni umanitarie di pace nel mondo;
dal 2000, nell'ambito del Programma alimentare mondiale (PAM) Brindisi, inoltre, è stata indicata anche quale base di


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pronto intervento umanitario L'UNHRD, nell'ottica di creare, nell'ambito delle Nazioni unite, un unico polo logistico che consenta di ottimizzare le risorse riducendo i costi di gestione;
tale scelta è ricaduta sulla città in particolare per la sua posizione geografica e per il tipo di infrastrutture e collegamenti con il medio oriente in essere in questa area;
tenuto conto della particolare attenzione manifestata dal Dipartimento Vigili del fuoco (VVF.) SP. e della Difesa civile, in occasione dell'emergenza maremoto in Asia ed in precedenti emergenze;
considerato che, il Comando di Brindisi può già garantire la presenza di una serie di professionalità, dato che dispone di un proprio Nucleo Nucleare - Batteriologico - Chimico - Radioattivo (NBCR) di 2o e 3o livello, di un nucleo soccorso aero fluviale (SAF) operativo nel fluviale, di operatori in tecniche di primo soccorso sanitario (TPSS), di un nucleo SMZT e di personale altamente qualificato in soccorso acquatico;
che a breve sarà consegnata la nuova sede di servizio del comando provinciale, vicina all'aeroporto ed alla sede ONU, che può ospitare nuovi mezzi ed attrezzature ed è in fase di progettazione il potenziamento delle strutture del servizio portuale e di colonna mobile del comando nell'ambito dei finanziamenti previsti per Brindisi dai fondi CIPE per il 2004 -:
se il Governo non ritenga opportuno valutare, sulla base delle favorevoli condizioni di contesto su esposte e per garantire una più efficace risposta agli interventi di soccorso nelle zone interessate alle calamità, di istituire presso il Comando dei Vigili del fuoco di Brindisi, una unità operativa VVF per interventi di soccorso tecnico internazionale in stretto rapporto con le missioni delle Nazioni unite.
(4-14252)