...
come si evince da un comunicato Ansa del 20 aprile 2005, su indicazione dell'Assoconsum, l'inquinamento acustico miete un numero crescente di vittime ed incide, in maniera considerevole, sulla casse dello Stato;
nel 2004, per far fronte alla problematica di cui sopra, sono stati spesi 20 miliardi di euro, pari all'1,5 del Pil;
in base ai dati offerti dall'Eurispes, 7 milioni di italiani soffrono di disturbi uditivi, mentre 7 su 10 sono esposti a livelli di rumore superiori alle norme vigenti;
in Italia in base ai dati forniti dal «Piano Sanitario Nazionale 2003-2005» almeno 100 mila lavoratori sarebbero esposti a più di 90 dB (A) di Leq - Livello equivalente di pressione sonora;
in base ai dati forniti dall'Inail, l'ipoacusia da rumore sarebbe tra le patologie professionali maggiormente denunciate;
sempre in riferimento ai dati dell'Eurispes, la situazione non è di certo positiva neanche in Europa poiché il 20 per cento della popolazione europea, ossia circa 80 milioni di persone, è esposta a rumori diurni continui, causati principalmente dal traffico -:
quali iniziative si intendano adottare al fine di evitare un drastico peggioramento di una situazione che registra, già, dati abbastanza allarmanti.
(4-13972)
in seguito ai lavori di completamento del raddoppio del binario sulla tratta ferroviaria Melito-Reggio Calabria, Trenitalia ha previsto sulla fascia jonica il trasbordo dal treno al gommato e, per i treni a lunga percorrenza, la sostituzione degli attuali treni «antenne» (collegamenti diretti) con treni navetta (raccoglitori) e trasbordo a Catanzaro Lido o Lamezia Terme;
la decisione di Trenitalia, ad avviso dell'interrogante, penalizza fortemente l'economia del territorio (interessata ai flussi turistici provenienti dal Nord e dal Centro Italia), drasticamente compromessa dalla mancanza di collegamenti ferroviari diretti con Roma, Milano e Torino e comporterà, inoltre, come facilmente comprensibile, l'ulteriore intasamento della S.S. 106 - A 90 già al limite del collasso -:
se non ritenga di adoperarsi affinché venga istituito un tavolo di lavoro permanente tra Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia divisione passeggeri e divisione trasporto regionale, enti locali, sindacato e rappresentanti dei settori produttivi e dell'associazionismo interessati al problema per assumere e coordinare una decisione condivisa;
se non ritenga altresì di adottare iniziative affinché siano realizzate le operazioni preliminari alla partenza e all'arrivo dei treni (verifica, manutenzione e pulizia) presso le Grandi Officine di Saline Joniche (oggi inattive) o, in alternativa, di «approntare» i treni per Bari, Roma, Milano e Torino presso l'Impianto Ferroviario di Roccella Jonica idoneo per tale tipo di servizio.
(4-13991)