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XI Commissione:
(AL) rappresenta l'entità produttiva più rilevante dell'intera Valle Cerrina;
particolare tra i lavoratori dell'INPDAP, vanificando gli effetti sociali ed economici di una norma la cui efficacia è stata fino al 15 febbraio 2005 erga omnes -:
tale procedura si configura come un arbitrario e scorretto accaparramento di future pratiche di patronato e di modelli RED, operato con l'assenso dell'INPS a beneficio dei Patronati e dei CAAF più grandi e a svantaggio dei Patronati e dei CAAF che fanno capo alle Organizzazioni del lavoro autonomo (agricoltura, artigianato, commercio) e non solo;
non ha messo a disposizione del Fondo alcun contributo finanziario utile per la copertura del disavanzo;
la Patelec Cem (produzione di cavi) del gruppo Saiag di Cerrina Monferrato
l'azienda, che fino a pochi anni fa occupava oltre 200/230 dipendenti, dopo un primo blocco del turn over ha attivato nella primavera 2004 la procedura di Cassa Integrazione ordinaria interessando da 70 a 130 lavoratori e lavoratrici a rotazione;
nell'ultimo quinquennio il gruppo Saiag mentre dismetteva progressivamente l'impegno sulla qualità del prodotto a Cerrina, ha dimostrato un crescente interesse agli investimenti nei suoi stabilimenti in Cina e in Polonia, in quest'ultima in particolare, ha trasferito una grande parte della produzione;
dopo la predisposizione di vari piani di riorganizzazione industriale non realizzati e contravvenendo l'impegno ad una ristrutturazione che mantenesse in particolare la produzione dei cordoni elettrici con spina (prodotto di alta gamma) nello stabilimento di Cerrina, l'azienda in data 14 marzo scorso nell'incontro presso l'Amministrazione provinciale di Alessandria con le rappresentanze sindacali provinciali e aziendali ha richiesto la Cassa Integrazione Straordinaria per crisi per 130 lavoratori sui 188 attualmente occupati -:
quali iniziative il Governo intenda intraprendere sotto il profilo industriale per affrontare una situazione di gravità eccezionale per la Valle Cerrina e l'economia dell'intero Monferrato e quali misure di carattere sociale e di sostegno considerando il numero rilevante di lavoratori, lavoratrici e interi nuclei familiari interessati.
(5-04183)
la legge n. 47 del 27 febbraio 2004, di conversione del decreto-legge n. 355 del 24 dicembre 2003, all'articolo 20 prevede la proroga e il completamento degli interventi per la ricostruzione nei comuni colpiti da eventi sismici e da altre calamità stabilendo che: «I termini di cui ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 31 ottobre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 4 novembre 2002, dell'8 novembre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 14 novembre 2002, del 12 settembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 217 del 18 settembre 2003, nonché il termine di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 settembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 232 del 6 ottobre 2003, relativo agli eventi atmosferici nel territorio della provincia di Massa Carrara, sono prorogati al 31 dicembre 2005»;
i provvedimenti di sospensione dei termini emanati dal Governo rappresentano una forma di aiuto alle regioni colpite dalle calamità naturali e sono destinati a tutti i lavoratori, sia pubblici che privati;
in attuazione dei provvedimenti governativi di sospensione dei termini il Commissario Straordinario per l'emergenza del Molise ha predisposto gli atti amministrativi di competenza necessari per consentire ai datori di lavoro, sia pubblici che privati, di provvedere agli adempimenti relativi alla proroga dei termini di cui sopra e che riguardano la sospensione dei pagamenti dei contributi fino al 31 dicembre 2005;
con nota prot. n. 20264 del 15 febbraio 2005 il Direttore Generale dell'INPDAP ha comunicato la sospensione, da parte dell'Istituto, della liquidazione dei rimborsi a tutti i soggetti aventi sede legale ed operativa nei territori colpiti dagli eventi calamitosi per non indicate problematiche emerse con i Ministeri vigilanti sull'esatta individuazione dei destinatari delle ordinanze emanate ai sensi dell'articolo 5, legge 24 febbraio 1992, n. 225;
tale ingiustificato comportamento determina trattamenti sperequativi tra i diversi lavoratori, incertezza e confusione in
quali siano i motivi che hanno indotto il Direttore Generale dell'INPDAP a sospendere la liquidazione dei rimborsi a tutti i soggetti aventi sede legale od operativa nei territori colpiti dagli eventi calamitosi, legittimamente concessa dalla Presidenza del Consiglio e quali provvedimenti il Governo intenda adottare immediatamente al fine di consentire ai lavoratori INPDAP delle regioni Molise, Sicilia, Puglia, Umbria, Marche, Lombardia di beneficiare della sospensione dei contributi prevista dai decreti di cui in premessa.
(5-04184)
alcuni milioni di pensionati dell'INPS - per l'esattezza 6.943.759 - stanno ricevendo proprio in questi giorni l'invito a presentare con sollecitudine all'Istituto una dichiarazione relativa ai redditi posseduti negli anni 2002, 2003, 2004 (modelli RED), per la verifica della sussistenza dei requisiti reddituali che danno diritto alle prestazioni previdenziali percepite dall'INPS;
i modelli RED possono essere inoltrati all'INPS per via telematica tramite i CAAF e gli altri soggetti convenzionati, quali i consulenti del lavoro e i commercialisti;
in allegato a questi modelli RED, da quest'anno è stato inserito un così detto «Modulo facoltativo», con il quale il pensionato:
delega un Patronato - verosimilmente su «suggerimento» del CAAF o di altro soggetto convenzionato - per assisterlo e rappresentano nei confronti dell'INPS nella determinazione dei futuri effetti della dichiarazione reddituale sulle pensioni percepite;
chiede che il successivo modello RED sia inviato dall'INPS direttamente per via telematica «anche» a uno specifico soggetto abilitato (CAAF, consulente del lavoro, commercialista);
tale deprecabile iniziativa si sostanzia in un grave pregiudizio per la libertà di scelta dei pensionati;
la surrettizia delega di patronato, infine, è da considerarsi palesemente illegittima e, quindi, nulla di pieno diritto perché raccolta in palese violazione della specifica normativa di settore (artt. 6, 7 e 12 della legge n. 152/2001; artt. 3 e 4 del decreto interministeriale n. 764/1994), che regola minuziosamente la forma della delega, il suo contenuto, il numero di copie da sottoscrivere, il rispetto della privacy e, in particolare, i soggetti legittimati a riceverla: cioè gli operatori di Patronato debitamente autorizzati dalle Direzioni provinciali del Lavoro, con esclusione di qualsiasi altro soggetto, nella specie gli operatori dei CAAF, i consulenti del lavoro, i commercialisti -:
se il ministro interrogato non ritenga necessario e urgente intervenire presso l'INPS affinché sia immediatamente rimosso dal suo sito Internet il succitato «Modulo facoltativo», invitando nel contempo l'Istituto a considerare non validi e inutilizzabili i moduli già raccolti perché illegittimi.
(5-04185)
grande allarme hanno suscitato e continuano a suscitare le voci che si rincorrono e che vogliono la sospensione di 1.500 impiegati di Fiat Auto;
secondo l'interrogante, la decisione aziendale, se confermata, costituirebbe un colpo mortale all'occupazione nella Regione Piemonte e creerebbe una grave crisi anche dal punto di vista psicologico, considerando che, in ogni caso, il gruppo Fiat, pur se in crisi, continua ad essere il punto di riferimento dell'intera economia piemontese;
è inoltre evidente che l'eventuale sospensione di 1.500 impiegati consente di intravedere un futuro carico di preoccupazioni e di immaginare una crisi profonda del settore, con gravissime ripercussioni sulla mano d'opera operaia e sull'indotto -:
se le voci relative alla progettata sospensione di 1.500 impiegati del gruppo Fiat abbia fondamento e, in caso affermativo, come di preveda di affrontare la crisi occupazionale che ne conseguirà quasi necessariamente e che colpirà direttamente l'occupazione all'interno del gruppo torinese e, all'esterno, attraverso quell'indotto che, in realtà, è il primo a pagare le conseguenze della crisi dell'azienda torinese.
(5-04171)
il 21 marzo 2005 presso la Direzione Generale dell'Inps in via Ciro il Grande 21 a Roma, si è svolta durante l'orario di lavoro, con inizio alle ore 11,30, una manifestazione aperta a tutti i cittadini indetta dal candidato alla Presidenza della Regione Lazio, Francesco Storace, in vista delle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005 -:
in considerazione di quale norma sia stata concessa la sala convegni di un ente pubblico quale è l'Inps durante il normale orario di lavoro, per lo svolgimento di un'iniziativa elettorale;
chi abbia autorizzato lo svolgimento di tale assemblea e quali criteri siano stati addotti nell'attuare tale scelta.
(4-13567)
il 16 febbraio 2005, si è appreso da una agenzia Ansa, di una indagine condotta dalla Cisl di Napoli, sul mobbing; su 1011 casi denunciati, è stato evidenziato che gli eventuali «malati di mobbing» hanno una istruzione media e lavorano presso gli enti pubblici;
il 46,94 per cento degli intervistati ha denunciato di aver subìto molestie sessuali;
a seguito di un seminario svoltosi sul dilagare del fenomeno mobbing sono emersi dati preoccupanti;
le donne sono i soggetti più deboli e maggiormente colpite dal summenzionato fenomeno -:
se, in Italia, vi siano funzionari o dipendenti del ministero del lavoro denunciati per mobbing;
in caso affermativo, quali provvedimenti siano stati presi nei confronti dei responsabili.
(4-13574)
un nuovo incidente mortale sul lavoro si è verificato nella provincia di Pesaro;
dai giornali locali si apprende che il 14 marzo 2005 il signor Valentino Filippini è rimasto schiacciato dal muletto che lui stesso stava manovrando;
il signor Filippini, a bordo del muletto, caricava su un container delle balle di gommapiuma;
il piccolo muletto si trovava su un altro camion in disuso, puntellato sul terreno con dei grossi mattoni, travi di legno e di ferro e che serviva da piano rialzato per raggiungere l'altezza del container da caricare;
l'operaio prelevava le balle da un altro muletto, più grande, guidato da un altro operaio;
forse una manovra sbagliata, e la ruota del muletto è finita fuori dal piano di lavoro, distante dal terreno un paio di metri, facendo ribaltare il mezzo;
l'incidente è avvenuto nel piazzale esterno della Ditta Pack srl;
il signor Filippini percepiva una piccola pensione di invalidità, ed era tornato al lavoro da un paio di anni fa per raggiungere i contributi che gli mancavano per ottenere la pensione da falegname -:
se, a fronte dell'ennesimo incidente mortale, non ritenga indispensabile incrementare le misure incentivanti la prevenzione;
se non intenda accrescere i controlli volti a verificare preventivamente il rispetto delle norme, mantenendo fermo il principio delle sanzioni per quei datori di lavoro che non le rispettino.
(4-13591)
l'azienda «Arvin Meritor» con sede ad Asti, che produce ammortizzatori per auto e occupa 420 lavoratori con un indotto di altri mille, ha deciso la chiusura dello stabilimento;
tale decisione è intervenuta dopo una lunga crisi e l'impegno dell'Azienda, preso nel corso di incontri con le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali, di puntare all'ammodernamento degli impianti per rilanciare il processo produttivo;
contro la chiusura degli stabilimenti, i lavoratori hanno deciso di occupare a difesa del posto di lavoro;
se non ci fosse un ripensamento da parte dell'Azienda si verrebbe a creare una situazione di grossa tensione nell'Astigiano che già vive una difficile situazione occupazionale -:
se non ritengano necessario ed urgente, ognuno per gli ambiti di propria competenza, intervenire per scongiurare la chiusura definitiva della «Arvin Meritor», tenuto conto che non si tratta di attività in perdita ma che la scelta attuata, lesiva dei diritti dei lavoratori, sembra essere stata dettata esclusivamente da convenienze economiche;
quali forme di tutela, in termini di ammortizzatori sociali, s'intendano attivare nei confronti dei lavoratori interessati.
(4-13595)
il Fondo pensioni per il personale della Banca Commerciale Italiana, ente morale istituito con regio decreto n. 1201 dell'11 agosto 1921, è stato istituito per assicurare ai soci (dipendenti della Banca Commerciale Italiana) una copertura previdenziale complementare;
il Fondo pensioni Comit rischia il commissariamento a causa di un drammatico disavanzo che nell'esercizio 2003 ha raggiunto la cifra di 28,5 milioni di euro;
Banca Intesa, a differenza del passato - allora Banca Commerciale Italiana -,
per fare fronte a tale drammatica situazione il Consiglio di amministrazione del Fondo ha deciso di procedere alla dismissione del patrimonio immobiliare al fine di creare la liquidità necessaria sia per trasformare le rendite vitalizie degli iscritti in pensione in un capitale individuale, sia per effettuare il trasferimento delle posizioni previdenziali dei lavoratori attivi ad altro Fondo pensione;
tale situazione sta creando forti preoccupazioni tra i lavoratori e i pensionati iscritti al Fondo;
la Commissione di vigilanza sui Fondi pensioni nell'esaminare il programma di liquidazione del Fondo Comit ha espresso alcuni punti critici;
le organizzazioni sindacali (fonti istitutive del Fondo pensioni Comit) hanno dimostrato disponibilità, compatibilmente con le risorse del Fondo, a discutere dei provvedimenti assunti fino ad oggi dal Consiglio di amministrazione;
Banca Intesa pare determinata a proseguire nel piano di liquidazione del Fondo e non dimostra, di fatto, alcuna intenzione di voler contribuire finanziariamente alla copertura del disavanzo, ma, risulta all'interrogante, che sembra addirittura intenzionata a voler ricorrere alla liquidazione coatta amministrativa del Fondo -:
se il Governo sia a conoscenza di questa grave situazione;
quali provvedimenti il Governo intenda adottare a tutela dei diritti dei lavoratori e dei pensionati iscritti al Fondo pensioni Comit.
(4-13596)
Banca Intesa ha deciso di porre in liquidazione il fondo pensioni complementare esistente già da un secolo, prendendo a pretesto una modesta situazione di disavanzo;
nonostante il parere contrario dato dalla COVIP (Commissione di vigilanza ministeriale sui fondi pensione), la pensione complementare sarà ridotta progressivamente da gennaio a marzo per essere cancellata dall'aprile 2005;
tale situazione graverà circa su 10.000 famiglie di pensionati e diverse migliaia di dipendenti COMIT in servizio;
contemporaneamente si sta procedendo alla liquidazione del patrimonio immobiliare, fondamento di garanzia della previdenza complementare;
si è costituita l'Associazione nazionale fra pensionati ed esodati della Banca commerciale italiana (ANPEC) per ricordare i valori Comit e tutelare i diritti e gli interessi degli associati che si oppongono fortemente a questa forzata liquidazione, proponendo di valutare altre soluzioni trasparenti e condivise;
non si è presa in considerazione l'ipotesi di eventuali liquidazioni volontarie -:
quali iniziative intenda adottare per evitare la sospensione delle erogazioni delle suddette pensioni e tutelare così le migliaia di famiglie coinvolte.
(4-13600)
nel pomeriggio di martedì 22 marzo un operaio di 26 anni di una azienda tessile di Partina (Arezzo), Mohammad Mansur, ha perso la vita in seguito al ribaltamento del carrello elevatore che stava manovrando;
secondo una prima ricostruzione il mezzo, che era vuoto, si è rovesciato improvvisamente schiacciando il giovane dipendente;
la provincia di Arezzo sta avendo un record negativo e preoccupante di morti e infortuni sul lavoro. Appena pochi giorni fa, a Castiglion Fiorentino, in Valdichiana, un giovane operaio era caduto da un muletto in una ditta che lavora polistirolo, riportando un gravissimo trauma cranico ed è ancora ricoverato al policlinico delle Scotte di Perugia in prognosi riservata;
si impone la necessità di un coordinamento dell'attività degli enti che la legge predispone alla tutela delle condizioni di lavoro, al fine di realizzare una concreta campagna di prevenzione degli infortuni che, con triste e sempre più frequente ricorrenza, avvengono su questo territorio -:
quale sia la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di Mohmmad Mansur;
quali iniziative di sostegno della famiglia dell'operaio deceduto siano state previste;
quali iniziative il Governo intenda assumere in raccordo con gli enti locali per coordinare una efficace azione di prevenzione degli infortuni sul lavoro nonché un concreto monitoraggio sulle condizioni di lavoro della provincia di Arezzo.
(4-13637)