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DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
2003, con diversi articoli, sulla questione dell'ampliamento della base della marina militare americana a la Maddalena e sul boato avvertito il 23 di ottobre, variamente ed incredibilmente giustificato dal sindaco;
il quotidiano La Nuova Sardegna di Sassari è tornato nel numero del 30 ottobre
i fatti sono oggetto di due interrogazioni pubblicate rispettivamente il giorno 1 ottobre 2003 con il n. 3-02714 ed il giorno 29 ottobre 2003 con il n. 3-02814;
gli interroganti auspicano risposte sollecite in considerazione della gravità delle questioni segnalate;
uno degli articoli pubblicati il 30 ottobre segnala le seguenti questioni:
1) non vi è o almeno non è conosciuto alcun piano di emergenza per la protezione e la salvaguardia della popolazione civile di La Maddalena, oltre 12.000 persone residenti alle quali si aggiungono circa 30.000 trentamila villeggianti nella stagione estiva, del personale civile e militare, circa 5000 persone, che opera nella base militare americana che dispone di strutture e di fabbricati nell'isola di La Maddalena, nella nave appoggio, nei sommergibili a propulsione nucleare all'ancora nell'isola di Santo Stefano, nei depositi e nell'arsenale ivi realizzati;
2) nelle gallerie realizzate nell'isola di Santo Stefano si trova un ingente quantitativo di armi: 30 mila kalashnikov, 400 missili filoguidati Fagot, 48 postazioni missilistiche, 5 mila razzi katjuscia, 10 mila razzi anticarro, 5 mila spolette per armare razzi ed oltre 35 milioni di cartucce, il materiale bellico innanzi elencato, rinvenuto dagli agenti della DIA nel 2001, è quello sequestrato nel mese di marzo dell'anno 1994 nel canale d'Otranto in esito alle indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino che hanno portato all'arresto del petroliere russo Alexandre Zukhov con la imputazione di traffico di armi;
3) il Comando della marina militare americana non ha mai consentito all'assessorato all'ambiente della Provincia di Sassari di installare le centraline di monitoraggio ambientale nelle isole di La Maddalena e di Santo Stefano, in prossimità delle strutture della base per verificare la presenza di inquinamento radioattivo -:
se quanto detto corrisponda al vero e in tal caso:
a) per quali ragioni non stato predisposto o non sia conosciuto il piano di emergenza a salvaguardia della popolazione civile di La Maddalena in caso di incidente nelle strutture della base americana ove si trova materiale nucleare e radioattivo;
b) se risultino al Governo notizie su:
1) le ragioni per le quali il materiale bellico di provenienza russa, sottoposto a sequestro dall'autorità giudiziaria italiana si trovi depositato nell'isola di Santo Stefano nella completa disponibilità della marina militare americana;
2) chi abbia trasportato il materiale bellico nell'isola di Santo Stefano;
3) se vi sia stata autorizzazione dell'autorità giudiziaria italiana procedente;
c) a quale titolo il Comando americano impedisce il posizionamento delle centraline di rilevamento ambientale in territorio non riservato alla base militare americana;
quali iniziative intendono assumere l'onorevole Presidente del Consiglio dei ministri e gli onorevoli Ministri interrogati, ciascuno per quanto di propria competenza:
a) per approntare o rendere noto il piano di emergenza, se esistente, per la salvaguardia e per la tutela delle persone residenti nell'arcipelago di La Maddalena;
b) per consentire alla provincia di Sassari di installare la rete di monitoraggio ambientale nelle isole di La Maddalena e di Santo Stefano.
(4-11770)
una grave crisi nel comparto agricolo ha colpito la produzione ed i prezzi del raccolto dell'annata 2004 della Capitanata;
l'annata 2004 si è rivelata una delle peggiori degli ultimi anni per molte produzioni agricole che caratterizzano il nostro territorio ed in particolare il settore della produzione del grano ha visto un calo del valore del prodotto con notevole danno per le aziende;
l'agricoltura ha un ruolo importantissimo nel contesto economico e sociale della Capitanata -:
quali urgenti iniziative intendano assumere per far fronte alla situazione di crisi sopra esposta e se al fine di rivitalizzare il comparto del grano non intendano sollecitare l'AGEA affinché corrisponda la integrazione sul grano in tempi rapidi.
(4-11790)
le località collinari di Marinasco e di Strà, nel comune della Spezia, sono state interessate anni fa da un movimento franoso di rilevanti dimensioni, provocato dai lavori di costruzione della variante Anas dell'allora strada statale Aurelia;
a fronte di tale situazione e dei danni provocati a numerose famiglie della zona è stato, a suo tempo, dichiarato lo stato di emergenza, con la nomina a commissario delegato del prefetto Luigi Piscopo;
la gestione commissariale - che scade il prossimo 31 dicembre - ha consentito, grazie alla piena collaborazione della Regione e delle istituzioni locali, di giungere all'avvio del primo lotto dei lavori di consolidamento della zona interessata e di predispone gli atti per il primo stralcio del secondo lotto;
a fronte dell'imminente scadenza del commissariamento, è stato dagli enti locali e dalla popolazione sottolineato il rischio che, in tal modo, l'opera di risanamento e di consolidamento resti incompiuta, venendo meno la possibilità degli ulteriori necessari stanziamenti di protezione civile -:
se esistano motivi per non concedere, come invece richiesto in sede locale ed anche dalla Regione Liguria - una congrua proroga dello stato di emergenza relativo alla frana di Marinasco e di Strà, nel comune della Spezia, e conseguentemente della gestione commissariale, proroga volta allo scopo di completare in modo funzionale l'opera di risanamento e di consolidamento lodevolmente già avviata.
(4-11795)