Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 522 del 6/10/2004
Back Index Forward

Pag. 117


...
(Esame dell'articolo 19 - A.C. 4862 ed abbinate)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19 e delle proposte emendative ad esso presentate (vedi l'allegato A - A.C. 4862 sezione 7).
Ha chiesto di parlare l'onorevole Olivieri. Ne ha facoltà.

LUIGI OLIVIERI. Signor Presidente, attendo che i colleghi defluiscano in modo regolare...

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, scusatemi. Voi state defluendo, ma, evidentemente, se ha chiesto di parlare solo l'onorevole Olivieri, si voterà. Erano stati preannunciati diversi interventi sul complesso degli emendamenti, ma est modus in rebus, lo capiamo tutti...
Prego, onorevole Olivieri.

LUIGI OLIVIERI. Signor Presidente, siamo giunti ad esaminare il capo II del disegno di legge, recante nella rubrica modifiche al titolo II della Costituzione, e, in particolare, l'articolo 19 sull'elezione del Presidente della Repubblica.


Pag. 118

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO MUSSI (ore 21,05)

LUIGI OLIVIERI. Anche in questo contesto è opportuno svolgere una minima comparazione con ciò che finora è stato fatto da parte del Senato della Repubblica e della Commissione in sede referente, per poi esprimere alcune considerazioni di merito sugli emendamenti al nostro esame e, per quanto ci riguarda, su quelli a firma delle opposizioni.
Che l'attuale articolo 83 della Costituzione non avesse bisogno di alcuna modifica risulta in modo diretto e concludente dal fatto che abbiamo presentato, anche su questo articolo, un emendamento soppressivo. Si tratta di un emendamento soppressivo non di maniera, ma con un suo contenuto costruttivo. Riteniamo, infatti, che, così come è disciplinata, la materia non abbia bisogno di interventi di novellazione. Ma così non è stato, dato che la maggioranza, prima al Senato e poi ancora alla Camera, ha ritenuto necessario effettuare interventi di novellazione per riportare il sistema ad una congruità, ad una regolarità e ad una logica. Quindi, il problema è quello di costruire un'Assemblea che poi eleggerà il Presidente della Repubblica, che viene - come i colleghi sanno - fortemente depotenziato dal punto di vista del ruolo di equilibrio istituzionale che tale figura ha sempre avuto e che, secondo noi, dovrà avere anche nella nostra futura Carta costituzionale.
Ebbene, questa Assemblea della Repubblica viene costruita in modo tale che non ci trova assolutamente d'accordo. Non per nulla abbiamo presentato emendamenti al riguardo e non per nulla riteniamo che le modalità con le quali viene eletto il Presidente della Repubblica non siano conformi al nuovo sistema nel quale cerchiamo di costruire regole di riferimento.
Quindi, in buona sostanza ci troviamo innanzi ad una proposta che deve essere fortemente modificata. Va modificata, innanzitutto, perché pensavamo fosse ormai assodato, da parte dei colleghi della maggioranza e anche del Governo, che il regionalismo - o quanto meno la storia delle regioni e delle province ad autonomia differenziata - avessero una diversa collocazione, anche dal punto di vista costituzionale. Pensavamo che tutto ciò fosse ormai acquisito e che fosse, quindi, patrimonio comune.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIER FERDINANDO CASINI (ore 21,10)

LUIGI OLIVIERI. Invece, abbiamo dovuto presentare numerosissimi emendamenti. Ne cito alcuni: l'emendamento Zeller 19.81, i subemendamenti Boato 0.19.200.5 e Zeller 0.19.200.1 ed altri emendamenti che - benché sia stato presentato da parte della maggioranza l'emendamento Elio Vito 19.200 - tendono a riparare ad un'evidente manchevolezza che, da questo punto di vista, non si capisce se sia politica, voluta o se sia una mera dimenticanza.
Dico questo perché, Presidente, ormai è assolutamente risaputo che il sistema della tripolarità nell'autonomia speciale della regione Trentino-Alto Adige ha avuto una sua evoluzione costituzionale. È una delle regioni, insieme alla Sicilia, che hanno dato vita a una delle forme più avanzate di regionalismo, anche dal punto di vista degli strumenti attraverso i quali è stato riconosciuto il proprio statuto di autonomia.
L'Assemblea regionale siciliana ha conosciuto il proprio... Le chiedo, Presidente, di richiamare all'ordine i colleghi della Lega, che vengono a disturbarmi per farmi perdere il filo del discorso (Commenti)!

MARCO BOATO. Lo difendiamo noi!

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, onorevole Olivieri, abbiamo ancora diverse giornate di lavoro davanti. Pertanto, vi prego! Capisco che siamo tutti stanchi. La stanchezza ha contagiato anche il sottoscritto, visto che prima ho detto che


Pag. 119

non si votava perché c'erano diversi iscritti a parlare. Gli iscritti sono scomparsi e adesso sono ricomparsi...
Pertanto, penso che si possa far continuare con tranquillità l'onorevole Olivieri, che mi ha annunciato un intervento corposo. Dopo di lui, parlerà, in modo altrettanto corposo, l'onorevole Frigato. I problemi sono risolti, però consentitemi di non crearne degli altri.
Onorevole Olivieri, le chiedo scusa: prosegua pure.

LUIGI OLIVIERI. La ringrazio, signor Presidente, per il suo intervento.
È ormai notoria la storia della tripolarità del sistema autonomistico nel Trentino-Alto Adige Südtirol e anche il fatto che esso ha subito cospicue modifiche di natura costituzionale, che hanno configurato un sistema sempre in evoluzione che risponde, ovviamente, alla mutazione dei tempi e alla centralità che hanno acquisito in quel territorio le due province rispetto alla configurazione della regione, così com'era stata voluta dal legislatore costituzionale del 1948.
Ricordo a me, ancor prima che ai colleghi, che la prima legge costituzionale, la n. 1, è proprio la legge che ha approvato quello statuto di autonomia.
Ancora di più, come dicevo prima, è nota l'autonomia speciale, che per molti è materia assolutamente sconosciuta. Suggerisco ai colleghi che vogliono vedere almeno un modello compiuto dal punto di vista formale di autonomia avanzata e di federalismo, quanto meno formalmente molto avanzato, di studiarsi lo statuto di autonomia della regione Sicilia, che - come sappiamo - è stato approvato con lo strumento normativo che ha anticipato nei tempi anche l'approvazione della Carta costituzionale, la quale, agli articoli 116 e 123, riconosce specificamente quelle autonomie.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO MUSSI (ore 21,15)

LUIGI OLIVIERI. Ebbene, si pensava che fossero ormai acquisite queste notizie di fondo, ossia, in buona sostanza, che con la risoluzione delle questioni che riguardavano l'Alto-Adige, il Südtirol, che ha portato al secondo statuto di autonomia, approvato con una legge costituzionale del 1971, fosse ormai conosciuto e risaputo che i motori del sistema autonomistico e, quindi, il maggiore soggetto di competenza primaria legislativa non è più l'istituto regionale ma le due province autonome.
Ancora di più si pensava che fosse conosciuto l'intervento novellativo che vi è stato nel 2001, con le leggi costituzionali n. 2 e n. 3, meglio conosciuta come legge di riforma del Titolo V della Costituzione. La prima è intervenuta dando una soluzione per quanto riguarda la forma di Governo e le competenze nel campo della legge elettorale. La seconda legge fa seguito ad un medesimo intervento che avevamo operato alcuni mesi prima sulle regioni a statuto ordinario.
Ebbene, con quella legge, ma soprattutto con la legge successiva, abbiamo configurato il sistema autonomistico non più come un sistema federale, ma come un sistema confederale. Gli statuti di autonomia hanno al loro centro, come motore del sistema, le province. Infatti, l'articolo 8 di quello statuto individua come competenze primarie legislative gran parte delle cose essenziali della vita di tutti i giorni di quella comunità. Per di più, abbiamo modificato l'articolo 116 della Costituzione nel senso di configurare la regione come la sommatoria dei due consigli provinciali.
Quindi, è evidente che l'Assemblea che va ad eleggere il Presidente della Repubblica debba rappresentare tutti i territori, non possa non tener conto di tale specificità autonomistica territoriale e preveda, quindi, la presenza dei consigli delle province autonome di Trento e Bolzano.
Signor Presidente, mi rendo conto dell'ora tarda. Purtroppo, l'aula si è svuotata, spero non per colpa mia. Mi riservo di intervenire sulle singole proposte emendative per illustrarne la bontà e


Pag. 120

chiedere un voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-L'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Frigato. Ne ha facoltà.

GABRIELE FRIGATO. Signor Presidente, vorrei solo lasciare traccia della nostra preoccupazione rispetto all'articolo 19.
Colleghi, vi dico soltanto - e non voglio tediare nessuno - che mi sembra contraddittorio decidere il modo in cui si eleggono le cariche, in questo caso la più alta carica dello Stato, ma non trovare intese sull'accantonamento degli articoli riguardanti i compiti di tali cariche. Mi auguro che il dibattito dei prossimi giorni possa essere più sereno e più chiaro (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-L'Ulivo).

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

DONATO BRUNO, Relatore. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Leoni 19.2, Buontempo 19.76, Mascia 19.4, Bressa 19.11 e Boato 19.77. L'emendamento Perrotta 19.74 è stato ritirato. La Commissione esprime inoltre parere contrario sull'emendamento Zeller 19.81. Sono stati invece ritirati i subemendamenti Boato 0.19.200.4 e 0.19.200.5.
La Commissione esprime parere favorevole sul subemendamento Zeller 0.19.200.1, a condizione che sia così riformulato: «Per il Trentino-Alto Adige/Südtiroler ciascun consiglio provinciale elegge un delegato». La Commissione esprime parere contrario sui subemendamenti Duca 0.19.200.3, Boccia 0.19.200.7 e 0.19.200.6 e Carrara 0.19.200.2. La Commissione esprime invece parere favorevole sull'emendamento Elio Vito 19.200; peraltro, all'espressione «Valle d'Aosta» andrebbe aggiunta anche la corrispondente espressione in francese (Valée d'Aoste). Eventualmente, dovremmo introdurre anche un'altra norma di coordinamento, ma credo sia importante comunque ripeterlo anche in questo punto, come abbiamo fatto.
La Commissione esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti Leoni 19.73 e 19.78, Boato 19.9 e 19.10, Bressa 19.79 e Boato 19.80. Il parere è invece favorevole sull'emendamento Elio Vito 19.201, mentre è contrario sugli emendamenti Perrotta 19.75 e Bressa 19.12.
La Commissione esprime infine parere contrario sull'articolo aggiuntivo Boato 19.01.

PRESIDENTE. Il Governo?

ALDO BRANCHER, Sottosegretario di Stato per le riforme istituzionali e la devoluzione. Il Governo esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.

Back Index Forward