Allegato A
Seduta n. 510 del 20/9/2004


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(Sezione 2 - Ordinanze di disattivazione delle trasmisioni di Radio BBS Popolare Network emessa dal Ministero delle comunicazioni)

B)

CENTO, DEIANA, RUSSO SPENA, GIULIETTI, TOCCI, PISA, PISTONE e ANGIONI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
lunedì 2 febbraio 2004 il ministero delle comunicazioni ha interrotto le trasmissioni di Radio Bbs popolare network, una delle poche radio comunitarie della capitale;
ciò è la conseguenza di un'ordinanza di disattivazione che il ministero delle


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comunicazioni ha inviato qualche giorno prima a Radio Bbs popolare network, a proposito del suo unico ripetitore;
Radio Bbs popolare network è accusata di avere spostato da qualche settimana il proprio impianto dal comune di Montecelio ad un limitrofo sito di Monte Gennaro, senza l'autorizzazione necessaria, pur avendo presentato una richiesta motivatissima dal punto di vista normativo, riconosciuta anche dalla giunta regionale del Lazio;
infatti, Radio Bbs popolare network ha ricevuto un'ordinanza di demolizione della propria antenna da parte del sindaco del comune di Guidonia Montecelio, a seguito di una vibrata protesta della cittadinanza a proposito delle emissioni elettromagnetiche;
la situazione di Radio Bbs popolare network è, dunque, analoga a quella di altre emittenti radiotelevisive, come Radio Maria e Mediaset, le quali, espulse dal parco Mellini di Monte Mario per iniziativa del comune di Roma, hanno tutte delocalizzato i propri impianti in località non previste dal piano regionale e senza alcuna autorizzazione da parte del ministero delle comunicazioni, ma con la sua sostanziale acquiescenza;
tra queste anche Radio Subasio, la quale ben prima ha trasferito il proprio impianto da Monte Mario a Monte Gennaro, operante su frequenza limitrofa a quella di Radio Bbs popolare network, con gravi interferenze ai danni di quest'ultima e anche di altre radio e in assenza di qualsivoglia provvedimento repressivo da parte del ministero delle comunicazioni;
il risultato di questo atteggiamento è che, mentre gli altri operatori radiotelevisivi, tutti indiscutibilmente più forti, continuano a trasmettere, Radio Bbs popolare network, pur avendo dimostrato volontà di dialogo, ormai tace;
ad avviso degli interroganti, il ministero delle comunicazioni si comporta in modo palesemente difforme nei confronti di Radio Bbs popolare network rispetto a Radio Subasio, radio commerciale di preponderante forza economica, con il risultato di garantirle la piena ed esclusiva disponibilità di un'enorme quota delle frequenze utili - e così i corrispondenti proventi - alla copertura del bacino di Roma, eccedente ogni ragionevole necessità di carattere tecnico -:
se il Ministro interrogato intenda, e con quali provvedimenti, ricondurre la propria amministrazione a quella attività di composizione degli interessi dei vari operatori, che è prevista dalla legge, e ad una maggiore sensibilità nei confronti dell'emittenza comunitaria.
(3-03038)
(4 febbraio 2004)