Allegato B
Seduta n. 500 del 28/7/2004


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ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazioni a risposta orale:

BUONTEMPO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
a seguito dell'incendio della pineta di Castelfusano, il Comune di Roma, con il contributo finanziario della Regione Lazio, ha disposto una serie di rimboschimenti che, ad oggi, pare non abbiano sortito l'effetto desiderato;
in questi giorni si sono verificati diversi incendi, alcuni identificati come dolosi e interpretati come episodi tendenti a nascondere la cattiva realizzazione dell'opera di rimboschimento;
l'impianto d'irrigazione a goccia realizzato non ha assolto efficacemente alla sua funzione per probabili difetti di progettazione e di messa in opera;
il rimboschimento, appaltato dal comune di Roma ad un'associazione temporanea d'imprese, è stato, in realtà, portato a termine da imprese subappaltatrici che sembra abbiano utilizzato extra comunitari non in regola con il permesso di soggiorno e neppure regolarizzati sotto il profilo previdenziale e infortunistico;
secondo l'interrogante è evidente l'incapacità del comune di Roma nella gestione di tali problematiche;
risultano incomprensibili i ritardi nell'opera di rimboschimento;
ad avviso dell'interrogante sarebbe stata opportuna l'istituzione di un organismo deputato alla gestione della pineta di Castelfusano -:
quali misure abbia adottato e quali intenda adottare per prevenire i disastrosi incendi che ogni anno danneggiano il patrimonio boschivo del nostro Paese.
(3-03625)

BUONTEMPO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
la stele di Axum giace, divisa in tre tronconi, montata su elementi di un autotreno, nel cortile della caserma di polizia Gelsomini, a Ponte Galeria dal novembre scorso;
la restituzione, decisa nell'estate del 2002, prevede il trasporto dell'obelisco con un Antonov russo, uno dei pochi aerei in grado di effettuarlo, anche se con tre voli distinti;
la pista dell'aeroporto di Axum non permette l'atterraggio del gigantesco aereo russo;
da notizie assunte dall'interrogante sembra che i costi per questa operazione si aggirino interno ai 10 milioni di euro -:
se non ritenga opportuno, alla luce di quanto esposto in premessa, riconsiderare la decisione in merito alla restituzione e utilizzare i fondi stanziati per realizzare, in territorio etiope, opere socialmente utili.
(3-03626)

ONNIS. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
il 1o dicembre 2003, lungo la strada che collega i comuni di Talana e Villagrande Strisaili, in provincia di Nuoro, si è verificata una frana di vaste proporzioni, «per il crollo di una trancia di scisti filladici distaccatasi dalla parete del taglio stradale», che ha determinato di conseguenza, in località «Su nidu e su uturju», «l'occupazione dell'intera carreggiata per l'accumulo di un cono di detriti dell'ordine stimato di oltre 1.000 metri cubi, costituito


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da blocchi di varia pezzatura con una dimensione massima di circa 1 mc.»;
l'evento in sintesi descritto ha imposto l'immediata interruzione della viabilità lungo tutta la strada sopra indicata, che ha uno sviluppo complessivo di 14 chilometri;
a tutt'oggi, la frana predetta non è stata rimossa e, quindi, è tuttora preclusa la circolazione lungo la strada in questione, benché siano stati fin dal primo momento attivati e coinvolti tutti gli Enti astrattamente interessati e, in particolare, il comune di Talana, la provincia di Nuoro, la Regione Autonoma della Sardegna, l'Ufficio territoriale del Governo - Prefettura di Nuoro e il Dipartimento della Protezione Civile;
l'area interessata dalla frana è prevalentemente montuosa, con peculiare conformazione orografica, e risulta già gravemente penalizzata da evidenti carenze di servizi e infrastrutture. Pertanto, la perdurante impraticabilità della strada Talana-Villagrande Strisaili costringe i residenti a ricercare vie alternative, assai più lunghe (anche per decine di chilometri) e tortuose, per spostarsi verso gli altri centri abitati, e soprattutto impedisce loro di raggiungere i presidi ospedalieri di Lanusei e Nuoro in tempi adeguati alle situazioni di emergenza;
risulta altresì che la chiusura al traffico di quella strada abbia anche compromesso l'attività di un cantiere forestale in località «Sorberine» e abbia provocato, di riflesso, il collocamento in cassa integrazione di 75 addetti, così aggravando la riconosciuta situazione di crisi occupazionale e alimentando le intuibili tensioni derivate dalla precarietà delle condizioni economiche;
appare pertanto necessario intervenire con urgenza, rimuovendo le conseguenze della frana sopra descritta, già definita «dissesto idrogeologico» dallo stesso Dipartimento della Protezione civile, per consentire il transito sulla strada Talana-Villagrande Strisaili;
gli interventi ritenuti indispensabili dovrebbero interessare tutto il versante lungo il quale corre la strada in questione, costituito dalla medesima formazione «scistoso-filladica» e «fortemente dissestato», tanto da essere ritenuto fonte di un «pericolo diffuso» per i «numerosi utenti dell'asse viario»;
anche la rimozione del «detrito di frana» attualmente presente sulla carreggiata dovrebbe essere «supportata da un dettagliato studio geologico-tecnico e strutturale dei versanti» ed essere altresì preceduta dalla «ristrutturazione e messa in sicurezza della soprastante parete rocciosa instabile»;
si stima che i lavori per gli interventi urgenti sulla strada predetta richiedano uno stanziamento finanziario straordinario non inferiore a 5 milioni di euro;
la Giunta della Regione Autonoma della Sardegna ha già dichiarato (delibera n. 12/11, in data 11 marzo 2004) lo stato di emergenza per l'area interessata, contestualmente deliberando di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l'urgente adozione: a) «di apposita ordinanza di Protezione Civile comprendente le risorse finanziarie non inferiori a 5 milioni di euro»; b) «la contestuale applicazione di apposite deroghe alle procedure ordinarie per le opere pubbliche, al fine di consentire il più urgente avvio dei lavori di sistemazione e messa in sicurezza in considerazione della pericolosità e delle esigenze rappresentate»;
il Presidente di quella Giunta regionale risulta aver inviato la suddetta delibera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (e al dipendente Dipartimento della Protezione Civile), sollecitando gli interventi sopra meglio indicati, «nei termini dell'articolo 5 legge 225/92», con nota n. 2353 di prot., in data 29 marzo 2004;
il Dipartimento della Protezione Civile, con note del 12 marzo e del 7 giugno 2004, ha però comunicato che «sulla base della documentazione (...) pervenuta,


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nonché dagli esiti del sopralluogo effettuato (...) non si ritiene che nel caso di specie ricorrano le condizioni richieste dalla legge 225/1992 per l'adozione di iniziative di carattere straordinario ed urgente finalizzate ai ripristino dei luoghi», specificando, nel contempo, che i lavori «devono essere realizzati dalla Regione Autonoma Sardegna nell'ambito delle competenze ordinarie (...), se del caso utilizzando il finanziamento all'uopo messo a disposizione dal CIPE»;
tale finanziamento da parte del CIPE è pari a settecentomila euro (nota del Dipartimento della Protezione Civile, n. DPC/OPE/ 0013354, datata 12 marzo 2004, e a giudizio dell'interrogante, largamente insufficiente rispetto all'impegno di spesa considerato indispensabile per l'esecuzione dei lavori in questione;
gli interventi da eseguirsi sul versante roccioso della strada Talana-Villagrande Strisaili, per porre rimedio al suddetto «dissesto idrogeologico», incidono su un'area di grande pregio ambientale e dovrebbero urgentemente compiersi anche al fine di preservarne l'integrità -:
quali iniziative e determinazioni si vogliano assumere in merito alla fruizione della strada Talana-Villagrande Strisaili, affinché siano eliminate le conseguenze della frana verificatasi il 1o dicembre 2003 e garantendone la sicurezza;
se, a tale scopo, eventualmente integrando gli studi già avviati e rivedendo le prime determinazioni comunicate dal dipendente Dipartimento della Protezione Civile, possa farsi luogo a stanziamenti straordinari, per sostenere adeguatamente l'impegno di spesa già riconosciuto indispensabile;
quali iniziative di carattere normativo si intendano intraprendere affinché siano previste apposite deroghe alle procedure ordinarie per le opere pubbliche, così da consentire il più urgente avvio dei lavori.
(3-03628)

Interrogazioni a risposta scritta:

ANNUNZIATA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro per la funzione pubblica. - Per sapere - premesso che:
presso il Ministero della giustizia è costituito il Dipartimento per la giustizia minorile come unico ed autonomo Ufficio specializzato nell'importante compito, di alta rilevanza sociale, della tutela dei minori;
ai sensi dell'articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 146/2000, per assumere incarichi di dirigenza generale presso il suddetto Dipartimento è necessario possedere requisiti di «professionalità maturata nello specifico settore minorile», norma speciale ed inderogabile emanata a salvaguardia dei diritti dei minori;
la dirigenza della Uil - Pubblica Amministrazione, ha informato l'interrogante di un accordo politico relativo alla nomina dei dirigenti generali presso il Dipartimento per la giustizia minorile, sottoscritto dall'onorevole Jole Santelli, sottosegretario alla giustizia delegato alla trattazione degli affari di competenza di questo Dipartimento;
tale accordo prevedeva il conferimento di almeno uno degli incarichi di dirigente generale ad uno specifico dirigente, l'unico ritenuto in possesso della fiducia politica e di quella tecnica, ovvero, l'esperienza professionale imposta da vincolo legislativo. Il suddetto accordo è stato reso pubblico e comunicato all'interessato dallo stesso sottosegretario, onorevole Santelli, e dal Capo Dipartimento, consigliere Priore;
da quanto riferito, il Ministro in indirizzo avrebbe congelato l'accordo stesso per mesi, lasciando il delicato Dipartimento per la giustizia minorile privo di due direttori generali, affidando poi gli incarichi di dirigenza generale a persone che, per quanto risulta all'interrogante, sono prive della necessaria professionalità maturata nello specifico settore minorile,


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delegittimando così il solo dirigente che, secondo l'interrogante, è in possesso dei requisiti richiesti e violando il disposto legislativo di cui all'articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 146/2000, norma speciale emanata a salvaguardia dei particolari diritti dei minori -:
se non intendano riferire in merito alla veridicità dei fatti esposti;
se non ritengano opportuno e necessario accertare nel caso riferito, l'eventuale sussistenza di comportamenti o abusi lesivi di norme legislative e della corretta funzionalità di un istituto delegato a svolgere una funzione così importante, quale la tutela dei minori;
se, in particolare, il Presidente del Consiglio, convinto assertore della «moralità all'interno della politica e delle istituzioni», non ravvisi la necessità di avviare una opportuna indagine per appurare se all'interno del Dipartimento per la giustizia minorile siano state operate sempre scelte corrette e trasparenti, nel rispetto delle professionalità espressamente riconosciute ex lege.
(4-10605)

GIACHETTI e TOCCI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
sui principali organi di stampa del 2 luglio 2004, è riportata la notizia dell'apertura di una nuova indagine da parte della procura di Roma relativa al coinvolgimento di noti personaggi dello spettacolo in un traffico di cocaina nella «Roma bene»;
tale inchiesta prenderebbe le mosse proprio da quella aperta nell'estate del 2002, nella quale furono coinvolti Alessandro Martello ed il viceministro dell'Economia Gianfranco Miccichè;
durante questi anni non sembrerebbe essere stato sciolto il nodo relativo al ruolo di Alessandro Martello, che nel frattempo è ricorso al patteggiamento della pena, nell'ambito dei rapporti con alcuni importanti rappresentanti delle istituzioni -:
se non ritenga opportuno che venga fatta luce una volta per tutte sui rapporti e sul ruolo del Martello all'interno del ministero dell'Economia.
(4-10613)