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dichiarato che si trattava di «casi isolati», Successivamente, di non aver letto il rapporto del generale Tabuga e, poi, per sua stessa ammissione, di aver tentato di ritardare la diffusione delle famigerate, orrende fotografie perché ciò avrebbe danneggiato la «causa» della missione in Iraq;
nei giorni scorsi i media mondiali hanno ripreso dalla rete televisiva statunitense CBS le fotografie di iracheni, detenuti nella prigione di Abu Ghraib, torturati e umiliati in vario modo dalle truppe americane;
un'inchiesta del New Yorker dimostrerebbe che i «fotosadismi» non rappresentano casi isolati, infatti, in un dossier di 53 pagine redatto dal generale americano Antonio Tabuga, si parla di orribili abusi avvenuti in modo sistematico che svelerebbero le responsabilità dei vertici e dell'intelligence militare;
il generale Richard Myers, capo degli stati maggiori riuniti americani, ha, inizialmente,
anche il giornale inglese Mirror ha pubblicato altre foto che mostrano soldati delle truppe della Gran Bretagna compiere azioni analoghe;
un rapporto di Amnesty international, relativo ad una delle sue finding mission in Iraq - che sarà pubblicato la prossima settimana ma di cui sono trapelate alcune anticipazioni - anche per quanto riguarda le truppe inglesi parla di tortura sistematica e omicidi illegali di civili e, per questo, l'organizzazione ha chiesto che siano aperte inchieste su tutti gli episodi di violenza e tortura e che siano condotte da enti indipendenti e parziali;
tutto ciò dimostra che in Iraq è in atto una sistematica violazione dei diritti umani -:
quali passi abbia compiuto il Governo verso il Cpa e la Casa Bianca per esprimere il profondo sdegno dell'Italia;
quale sia il numero dei prigionieri iracheni consegnati dall'Autorità italiana di Nassiriya al comando britannico, da cui il contingente italiano dipende;
se si conoscano le condizioni dei prigionieri medesimi;
se, in seguito alla denuncia del disumano trattamento inflitto ai prigionieri, siano stati avviati accertamenti sulla detenzione ad Abu Ghraib.
(2-01186)«Deiana, Giordano».