A)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle comunicazioni, per sapere - premesso che:
il digitale terrestre (Dvb-T) è un innovativo sistema di diffusione del segnale televisivo in formato digitale, grazie al quale si possono ricevere i programmi digitali attraverso la normale antenna televisiva;
per facilitare la diffusione della tv digitale terrestre, il Governo, con la legge finanziaria per il 2004, eroga, a partire dal 1o gennaio 2004, un contributo di 150 euro agli abbonati tv in regola con il pagamento del canone 2004 (con il contributo di 150 euro ne bastano per ora 49 per portarsi a casa il ricevitore interattivo più economico);
il numero dei decoder che possono usufruire del contributo statale è di circa 700.000, che andranno ai primi 700.000 acquirenti, e così è scattata una corsa all'accaparramento: nelle prime due settimane di finanziamenti pubblici, ne sono stati venduti 35mila e molti di più si sono prenotati. Eppure oggi soltanto un italiano su due potrebbe ricevere qualche canale in questo formato;
il contributo statale non può essere corrisposto più di una volta per ciascun cliente e non può superare in alcun caso il prezzo di vendita. La sovvenzione vale soltanto per un decoder a famiglia (quindi, per il secondo e terzo televisore di casa l'apparecchio è da acquistare a prezzo pieno);
nella realtà, abbiamo quattro operatori che trasmettono finora venti canali: oltre ai sette nazionali, ci sono due nuove reti (Raidoc dedicato a cultura e spettacoli e «Rai utile») e alcune di quelle che finora erano visibili solo via satellite, come Bbc world e Coming soon. Ma attenzione: solo a Genova, Roma e Palermo si prendono tutti e venti. E si contano sulle dita delle mani anche le città «illuminate» da tre dei quattro bouquet: sono Milano, Torino, Napoli, Firenze, Bologna, Venezia, Ancona e Catanzaro;
in commercio si trovano svariati decoder per la ricezione della tv digitale terrestre e, purtroppo, è impossibile per il consumatore comprendere le differenze tecniche esistenti, provocando, così, un incauto acquisto;
la nuova tv promette più canali e una migliore qualità audio e video, ma anche la possibilità di esplorare nuove frontiere per l'intrattenimento, ma se non si raggiunge la soglia di ricezione non si vede nulla: il digitale terrestre infatti è un sistema on/off: o si vede bene o non si vede per niente;
inoltre, per vedere la nuova tv non basta che il segnale ci sia, occorre anche riuscire a catturarlo. E qui entra in gioco l'antenna. Quella della vecchia tv a volte può non funzionare subito: allora occorre un adeguamento. Il che comporta un'ulteriore spesa, dopo quella del decoder (si viaggia dai 100 euro in su);
attualmente gli spot pubblicitari sulla tv digitale terrestre «nascondono» agli utenti informazioni che essi, invece, hanno tutti i diritti di conoscere e tre in particolare sono le informazioni che gli spot pubblicitari omettono:
1) che il digitale terrestre è in fase sperimentale fino al mese di luglio 2005;
2) che i decoder non sono tutti uguali; non tutti, infatti, permettono di sfruttare appieno tutte le potenzialità della nuova tecnologia (interattività). Si rende, quindi, necessario specificare sulle confezioni dei decoder l'idoneità del prodotto all'interattività o alla sola visione dei canali;
3) che non sempre è possibile ricevere i multiplex digitali, perché le frequenze sono assegnate «a macchia di leopardo» e differiscono da zona a zona, in virtù dell'attuale fase di sperimentazione;
a breve arriveranno ricevitori dotati di modem a banda larga (Adsl), in grado di ricevere e trasmettere dati più velocemente. Sul mercato sono attesi anche i set-top-box con un alloggiamento per la carta Sim, come quella dei cellulari Gsm/Gprs, che consentono di spostare l'apparecchiatura: ad esempio, nella seconda casa o sul camper;
in futuro, il ricevitore sarà incorporato direttamente nel televisore -:
se, innanzitutto, sia a conoscenza che tutti i messaggi pubblicitari attualmente diffusi, sia in televisione che sulla carta stampata, non informano dell'attuale fase sperimentale in corso, facendo credere che la televisione digitale terreste sia già una realtà operante in modo ottimale e che la decisione di utilizzarla al meglio dipenda solo dalla volontà del consumatore di dotarsi o meno del necessario ricevitore;
come intenda intervenire per evitare che il consumatore sia ancora una volta penalizzato, perché, con la soglia dei 700.000 decoder ammessi a finanziamento, l'utente è invogliato a comprare subito un decoder digitale terrestre e solo dopo l'acquisto - nella maggior parte dei casi - si accorge che non funziona, perché il segnale è assente o perché l'impianto non è idoneo, costringendo l'utente a correre ai ripari, chiamando un tecnico abilitato e sborsando - magari inutilmente - del denaro;
come intenda intervenire per portare a conoscenza dell'utente che quella attuale è una fase sperimentale e che deve accettare tutte le conseguenze che un esperimento comporta: infatti, le omissioni in corso provocano forti delusioni nel consumatore, che dopo aver collegato il decoder digitale terreste alla propria antenna si accorge o di non poter vedere nulla o di avere dei doppioni dei programmi già in uso;
come intenda intervenire per chiarire agli utenti quali sono i sistemi operativi idonei all'interattività e all'utilizzo dei servizi sociali, facendo chiarezza, per esempio, sul più diffuso sistema denominato Mhp, per evitare quanto accaduto con il digitale satellitare che ha introdotto tanti sistemi operativi proprietari incompatibili fra loro (seca, irdeto, nds ed altri);
quali provvedimenti intenda assumere alla luce dell'entrata in vigore delle modifiche al codice civile in merito alla «garanzia e la conformità dei beni», per prevedere che la pubblicità e le informazioni fornite al consumatore siano parte integrante del contratto e fondamentali per valutare la conformità del prodotto.
(2-01162)
«Olivieri, Widmann, Marone, Sandi, Maurandi, Rugghia, Quartiani, Galeazzi, Sedioli, Trupia, Tolotti, Stramaccioni, Gambini, Marcora, Magnolfi, Ruzzante, Buglio, Nigra, Pisa, Rognoni, Panattoni, Bogi, Raffaella Mariani, Preda, Lucidi, Lucà, Monaco, Camo, Carbonella, Cardinale, Colasio, Delbono, Fanfani, Angioni, Mancini, Tocci, Maran, Mariotti, Detomas, Giulietti, Bersani, Bandoli, Bellini, Bonito, Borrelli, Chianale, De Brasi, Finocchiaro, Kessler, Lulli, Manzini, Mussi, Oliverio, Rava, Sabattini, Tidei, Michele Ventura, Vianello, Violante, Giovanni Bianchi, Lettieri, Mantini, Zanella, Cima, Acquarone».
(7 aprile 2004)