...
iniziative tempestive al riguardo, con quali fini e di qual natura.
con avviso pubblicato sulla GUCE in data 14 agosto 2002, è stato bandito dall'INPS un appalto concorso per la progettazione, realizzazione e gestione di un Contact center multicanale con finalità di sportello virtuale unico per l'erogazione di informazioni e servizi all'utenza dell'INPS e dell'INAIL;
il Capitolato tecnico dell'appalto de quo, predisposto dalla Stazione appaltante e trasmesso alle aziende partecipanti alla procedura concorsuale, richiede, tra l'altro, all'articolo 4.6, quanto segue: «il personale impiegato per il servizio operatori dovrà essere regolarmente assunto dalla ditta (o dalle ditte in caso di raggruppamento), nel rispetto delle vigenti normative in materia di rapporto di lavoro»;
risulta agli interroganti che in data 31 marzo 2004 la Commissione di gara, in pubblica seduta, avrebbe reso noti i punteggi complessivi conseguiti dai concorrenti, dando altresì lettura dei dati inerenti alla valutazione sia del progetto tecnico, che della offerta economica;
in particolare, i presenti sarebbero stati informati che l'offerta risultata economicamente più vantaggiosa esporrebbe un «costo per il servizio operatori» pari ad Euro 7.085.000,00;
tenuto conto che, a norma del capitolato tecnico già menzionato, il servizio operatori dovrà gestire 10.800.000 chiamate nei tre anni di durata dell'appalto ed il tempo medio di conversazione di ciascuna chiamata sarà pari a 5 minuti, il citato importo corrisponde ad un costo del lavoro orario pari a circa 6,69 euro, costo ben al di sotto (perché inferiore di oltre la metà) non solo alla remunerazione di personale regolarmente assunto ai sensi della vigente contrattazione collettiva, ma anche di qualunque altra forma di prestazione di mano d'opera, normativamente disciplinata all'epoca della presentazione dell'offerta;
a parere degli interroganti, apparirebbe singolare che proprio l'INPS, considerate le sue finalità istituzionali, si rendesse protagonista di comportamenti obiettivamente disincentivanti l'assunzione di personale ed incentivanti il lavoro nero e/o sottopagato; del pari desterebbe stupore e preoccupazione, un simile contegno, se valutato dal lato del presentatore dell'offerta, risultando agli interroganti essere, tale soggetto, un Raggruppamento Temporaneo di Imprese capitanato da un'azienda sotto il controllo pubblico -:
se le informazioni sopra esposte corrispondano al vero e, in caso di risposta affermativa, se il Governo intenda assumere
(4-09689)
il 7 aprile 2004 è stato indetto uno sciopero dell'intera giornata, con presidio all'ingresso dell'ospedale Santa Chiara e distribuzione di un volantino per spiegare le ragioni della loro protesta, per le 300 lavoratrici della società Pedus che garantiscono la pulizia e la sanificazione sanitaria negli ospedali della provincia di Trento;
l'astensione dal lavoro è stata proclamata dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl del Trentino e dalla Rsu ed è legata alla vertenza per la conquista del primo contratto integrativo in azienda;
secondo le organizzazioni sindacali di categoria, all'interno degli ospedali, le lavoratrici della Pedus, il cui salario è di 5 euro e 86 centesimi all'ora, comprensivo degli scatti di anzianità - mentre moltissime lavorano a tempo parziale e con orari estremamente flessibili - sono le uniche a non godere di un contratto integrativo e a non vedersi riconosciuto il disagio del lavoro domenicale -:
se non ritenga opportuno intervenire, presso i soggetti interessati, nell'intento di sbloccare positivamente la situazione, a tutela dei diritti, della dignità e delle professionalità delle lavoratrici.
(4-09700)
la RSI ITALIA s.p.a., azienda appaltatrice delle ferrovie dello Stato, svolge attività di manutenzione sulle carrozze letto garantendo quotidianamente i servizi essenziali e la sicurezza per tutti i viaggiatori che scelgono il treno come mezzo di mobilità;
in seguito ad alcune recenti gare di appalto indette da TRENITALIA, l'azienda RSI ITALIA s.p.a. ha dichiarato lo stato di crisi, ricorrendo alla cassa integrazione a zero ore per le maestranze di Roma, creando un notevole taglio di posti di lavoro che aggrava una situazione occupazionale già preoccupante nel settore del trasporto a Roma e nel Lazio -:
quali provvedimenti intenda adottare per tutelare i diritti dei lavoratori della RSI ITALIA s.p.a. di Roma, consentendo loro di continuare a svolgere regolarmente l'attività lavorativa.
(4-09714)
i vertici aziendali della ditta «Forall by Pal Zileri», che produce capi di abbigliamento e che attualmente occupa 959 dipendenti, suddivisi in tre sedi, due nel vicentino e una nel padovano, hanno comunicato verbalmente, durante un incontro sindacale, l'intenzione di andare ad un ridimensionamento delle capacità produttive, riorganizzando i propri centri di produzione con il taglio di 90 posti di lavoro nelle sedi vicentine e chiudendo la sede padovana di Legnaro, con conseguente licenziamento dell'intero organico;
dallo stabilimento di Legnaro escono capi d'abbigliamento particolari, avendo delle attrezzature specifiche, con produzioni che altrove sarebbero difficoltose da realizzare se non attraverso una riconversione tecnico/produttiva e conseguente qualificazione professionale di addetti -:
se non ritengano opportuno intervenire, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, presso i soggetti interessati, al fine di scongiurare le suddette decisioni, a tutela dei diritti, della dignità e delle professionalità dei lavoratori, garantendo loro un futuro occupazionale certo e sicuro e tutelando così l'attività produttiva dell'azienda stessa.
(4-09716)