Allegato B
Seduta n. 447 del 30/3/2004


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INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

MASTELLA, CUSUMANO, ACQUARONE, DE FRANCISCIS, MAZZUCA POGGIOLINI, MONTECUOLLO, OSTILLIO, LUIGI PEPE e POTENZA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
una ragazza di soli quattordici anni, Annalisa Durante, ha perso la vita perché coinvolta per errore in un agguato di camorra nel quartiere di Forcella a Napoli avvenuto la notte del 27 marzo 2004 -:
quale sia la situazione della criminalità a Napoli e nell'intera Campania;
come lo Stato sia in grado di tutelare l'incolumità dei cittadini vista la recrudescenza di numerosi atti e omicidi riconducibili alla malavita organizzata;
quali misure intenda adottare per garantire sicurezza e vivibilità a Napoli e nell'hinterland campano.
(4-09574)

ROSATO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in seguito ai trasferimenti e alle nuove assegnazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che hanno interessato in questo periodo oltre 3.000 operatori in tutto il territorio nazionale, la Questura di Trieste lamenta la diminuzione e il non completo soddisfacimento del turn-over: con 11 operatori in uscita e solo 9 in entrata infatti, non solo non si e acquisito personale, mancante già da prima, ma anzi esso è stato ulteriormente ridotto;
la città del governo della Regione - già teatro di grandi eventi internazionali, sede dell'Ince (Iniziativa Centro Europea) e candidata al prossimo Expo - situata in una zona nevralgica di confine, è caratterizzata dal passaggio di grandi traffici illeciti; anche l'immigrazione - regolare e clandestina - con flussi di persone che vanno costantemente monitorati, rendono questo particolare territorio necessitante di un potenziamento di personale e mezzi;
la segreteria provinciale di Trieste del SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) ha recentemente lamentato anche la cronica insufficienza di mezzi strutturali, in particolare la carenza di autoveicoli che causa una regolare e costante soppressione dei servizi di controllo del territorio creando situazioni paradossali in cui spesso, quando il personale è


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disponibile in quantità (comunque esigua) non è disponibile il mezzo per svolgere il servizio, e che ha dato origine alla pratica di ottenere da reparti e uffici più forniti i veicoli in prestito per i servizi, specie investigativi;
si assiste inoltre nella Regione, ma in analogia a quanto avviene in tutto il territorio nazionale come verosimile conseguenza dell'11 settembre, all'esponenziale aumento dei servizi d'ordine pubblico programmati con rilevante impiego di personale, che assorbono la maggior parte delle risorse disponibili privando quindi il territorio dei necessari servizi di controllo -:
se intenda adottare iniziative in relazione alla carenze segnalate e se condivida la necessità di proporre soluzioni circa il grande assorbimento di personale generato dai servizi di ordine pubblico, soluzioni che consentano al personale della Polizia di Stato di concentrarsi in particolare sul controllo del territorio, sulla prevenzione, sui servizi investigativi.
(4-09575)

CENNAMO e SINISCALCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel corrente mese di marzo, nel comune di Liveri-Napoli, si è verificato un incendio di origine dolosa ai danni della casa di campagna del dottor Enrico Napolitano, consigliere comunale di opposizione dei DS;
esattamente un anno fa nel marzo 2003, fu incendiata l'autovettura dell'ingegnere Giovanni Vecchione, consigliere comunale di opposizione dei DS dello stesso comune;
il clima di intimidazione venutosi a creare a Liveri non ha risparmiato neanche i funzionari dello stesso comune, considerato che, il responsabile dell'ufficio tecnico comunale è stato oggetto, negli anni 2001-2002, di atti di intimidazione;
gli atti criminosi riferiti sono stati immediatamente denunciati alle forze dell'ordine che hanno tempestivamente avviato le opportune indagini per individuare gli autori dei gesti criminosi;
il comune di Liveri è collocato nell'ampio territorio nolano dove negli anni si è consolidata una forte e pervasiva presenza di agguerriti clan camorristici;
il clima di intimidazione, secondo gli interroganti, potrebbe riflettersi sulla libera partecipazione ed il democratico confronto della campagna elettorale prevista per il giugno prossimo -:
quali iniziative si intendano assumere in merito alla vicenda descritta in premessa e se i responsabili di tali gravi atti criminosi ai danni di esponenti dell'opposizione del consiglio comunale di Liveri e del responsabile dell'ufficio tecnico comunale siano stati individuati dagli organi competenti;
quali urgenti misure si intendano adottare per garantire che la campagna elettorale si svolga in un clima di libero, civile e sereno confronto.
(4-09580)

RIZZO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la città di Genova è interessata, in questi giorni, dall'ipotesi di edificazione nella zona di Val Bisagno di un centro di permanenza temporanea per immigrati clandestini in attesa di essere rimpatriati (cpt);
i cittadini, le associazioni di assistenza agli immigrati, i consigli elettivi e le giunte di comune, provincia e circoscrizione sono stati, di fatto, esclusi da ogni tipo di consultazione con riguardo alla determinazione del sito e della tipologia strutturale del manufatto, queste ultime deliberate, invece, da una conferenza di servizi sotto l'egida del ministero dell'interno, con la motivazione di opera di interesse nazionale;
la forte mobilitazione da parte della popolazione locale alla iniziativa è anche giustificata dai fatto che da parte delle


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istituzioni competenti non si è proceduto alla previa individuazione di alcuna area idonea, sia pubblica che privata, in grado di accogliere il nuovo complesso edilizio che ospiterebbe il centro di permanenza -:
quale sia il ruolo esercitato dalla prefettura di Genova nella individuazione dell'area da destinare allo scopo che ha comportato il cambio di destinazione d'uso rispetto alle previsioni del nuovo piano urbanistico della città e del Piano di Bacino del Bisagno che non consentono nell'area alcun intervento di cementificazione, ma solo la destinazione a spazio verde;
quali siano stati i criteri di scelta dell'area in premessa, rispetto alla ipotesi di insediamento in altre aree o strutture a livello regionale;
quali siano state le motivazioni che hanno spinto a privilegiare un'area di proprietà privata rispetto ad eventuali aree di proprietà demaniale;
in base a quali criteri sia stata scelta la ditta Garaventa spa nel ruolo di impresa costruttrice;
se corrisponda al vero che la citata ditta sarebbe proprietaria dell'area e dei terreni circostanti, oggi inedificabili, ma dei quali è ipotizzabile lo svincolo di inedificabilità.
(4-09581)

ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
l'ultima relazione della DIA evidenzia che la cosca degli Arena è il gruppo criminale più «prestigioso» della provincia di Crotone e che tale gruppo di Isola Capo Rizzuto «mantiene un grande carisma, anche se la sua leadership non è più incontrastata come un tempo, tanto da dover convivere con altri gruppi, dando vita a situazioni di contrapposizione latente»;
nei giorni scorsi il Tribunale della Libertà di Catanzaro, ha disposto con ordinanza la scarcerazione degli imputati ancora detenuti in seguito all'operazione «scacco matto», essendo trascorsa la decorrenza dei termini di custodia cautelare in carcere;
tra i numerosi scarcerati figurano proprio personaggi legati alle principali cosche mafiose di Cutro e di Isola Capo Rizzuto, tra cui Salvatore Blasco;
a distanza di solo settantadue ore dalle citate scarcerazioni, a Cutro è stato teso un agguato mortale a Salvatore Blasco;
appare decisamente scontata la pista mafiosa nelle indagini sulla morte del Blasco, condannato per mafia nel primo grado di giudizio del procedimento «scacco matto», ed anche accusato nell'altro duplice omicidio di Francesco Arena e Francesco Scerbo avvenuto ad Isola Capo Rizzuto il 2 marzo 2000 e della morte di Rosario Sorrentino, scomparso da Cutro, l'8 agosto del 2000;
da quanto sopra esposto l'interrogante non può che denunziare la gravità della situazione, in termini di ordine pubblico, in seguito alla raffica di scarcerazioni degli imputati nel processo «scacco matto»;
l'interrogante ricorda, altresì, la raffica di scarcerazioni che, nello scorso anno il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha prodotto nei confronti di imputati nel processo «Tabula rasa» di Lamezia Terme -:
quali urgenti iniziative intendano attuare per salvaguardare l'ordine pubblico nei territori coinvolti dalle citate scarcerazioni;
se ritengano di dover adottare iniziative normative volte ad evitare che vengano scarcerati per mera decorrenza dei termini, uomini imputati di mafia in importanti operazioni di contrasto alla criminalità organizzata.
(4-09583)