Allegato B
Seduta n. 442 del 22/3/2004


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SALUTE

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
la direttiva Europea 93/119/CE - recepita dall'Italia con decreto legislativo 1o settembre 1998, n. 333 - sulla «Protezione degli animali durante l'abbattimento o la macellazione» di animali destinati ad uso alimentare, ribadisce concetti consolidati ed estende le modalità applicative anche all'abbattimento eventualmente necessario per motivi vari, i.e. igienico-sanitari, macellazione speciale d'urgenza e quant'altro;
il legislatore comunitario ha posto particolare attenzione nei confronti delle modalità di stordimento, elencate e descritte negli allegati tecnici, nell'intento di garantire anche il miglior trattamento possibile degli animali destinati alla macellazione;
lo stordimento e le varie modalità per specie sono intese per dare attuazione concreta alle nuove conoscenze tecnico scientifiche - peraltro in continua evoluzione - e alle esigenze della società civile dovute ad una maggiore e crescente sensibilità verso il mondo animale e i suoi diritti;
sembra che i vari metodi di stordimento siano spesso dolorosi, frequentemente non praticati in modo corretto e sovente con esiti incerti tali da indurre la Commissione Scientifica Veterinaria dell'Unione europea ad esprimere serie perplessità, senza alcun dubbio comunque preferibili alle modalità di rito religioso;
a fronte dell'obbligo dello stordimento sono previste deroghe: autoconsumo familiare, calamità naturali, causa di forza maggiore, vendita diretta da parte degli agricoltori e macellazione per rito religioso;
la più drammatica e dibattuta delle deroghe, dunque, è in assoluto quella disposta in osservanza dei precetti religiosi ebraici e islamici;
sembra, tuttavia, che lo sgozzamento e la morte per dissanguamento degli animali non siano in realtà obbligatori se non per il credente islamico legato da un voto o per «riparare» un rito religioso imperfettamente compiuto;
la SVEZIA, Paese certo non censurabile di discriminazioni religiose, almeno sino al 2000 non ha concesso deroghe;
in AUSTRIA la macellazione rituale è vietata in alcune Regioni (Burgenland, Salisburgo, Tirolo, Voralberg e Alta Austria);
la GERMANIA, con una sentenza della Corte Costituzionale, ha invece esteso il diritto alla macellazione rituale dalla Comunità Ebraica anche a quella Islamica;
in ITALIA, a Bolzano - grazie anche all'obiezione di coscienza del personale veterinario del mattatoio della città - la Comunità Islamica, fatto salvo il diritto di preghiera e del rito orale, ha consentito allo stordimento di ovini e caprini;
in Europa, l'unico Paese che pone divieto senza deroghe é la SVIZZERA dove i Cantoni, consultati dal Consiglio Federale, hanno ritenuto prioritaria a stragrande maggioranza la legge Federale sulla protezione degli animali destinati alla macellazione rispetto alle modalità sacrificali degli animali a fini religiosi;
a corrente alternata, ma senza soluzione di continuità, autorevoli e prestigiosi rappresentanti delle due religioni monoteiste esprimono parere favorevole allo stordimento, purtroppo inascoltati da credenti legati da una malintesa tradizione religiosa;
attualmente in Europa, Inghilterra inclusa, sono in corso dibattiti all'interno della Comunità Islamica, sulla liceità o


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meno del rito dell'infibulazione delle bambine, della lapidazione, dei matrimoni forzati e del delitto d'onore tuttora in vigore nei loro Paesi di origine ma che in numerosi casi vengono praticati anche nelle nostre regioni europee, sia pure in silenzio;
modifiche in passato sono state apportate al credo religioso ebraico e tra queste l'abbandono della lapidazione per blasfemia;
quanto appena affermato offre elementi di possibili modifiche laddove i riti religiosi confliggano brutalmente con la società civile e avanzata;
credenti di altri culti religiosi - non meno significativi delle tre religioni monoteiste - presenti in Europa potrebbero ravvisare verosimilmente forme di ineguaglianza e discriminazione nei loro confronti;
l'Europa democratica, laicamente libera da sovrastrutture anacronistiche di pie ma crudeli tradizioni non può comunque consentire sconti o cedevolezze culturali o religiose che non le appartengono o fanno parte di un lontanissimo, superato passato -:
se non si ritenga opportuno valutare la possibilità di adottare apposite iniziative normative che prevedano che: la macellazione rituale sia praticata in luoghi e da operatori autorizzati e bene addestrati al fine di limitare e contenere la sofferenza degli animali; la pistola a proiettile captivo sia utilizzata per lo stordimento di tutti i mammiferi; la carne sia chiaramente etichettata, a tutela del consumatore; la carne macellata secondo rito religioso sia venduta ai credenti presso i centri di culto o da rivenditori demandati dagli stessi centri; gli animali vivi non vengano esportati a fini di macellazione religiosa; alla carne macellata a fini religiosi non sia consentita l'esportazione.
(2-01129)«Zanella».

Interrogazioni a risposta scritta:

PERROTTA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
nell'ultima riforma delle fasce medicinali, alcuni farmaci sono passati dalla fascia A o B alla C e le società farmaceutiche, solitamente, scaricano i costi maggiori su quelli della fascia C per compensare i mancati introiti; inoltre è da considerare che moltissimi medicinali della fascia C, negli ultimi anni, hanno subito esagerati aumenti di prezzo: si pensi ad esempio al «Lunis Spray» che è arrivato a costare 13,50 euro o al «Dissenten» che attualmente costa (nella confezione da 15 compresse, 2 mg) 5 euro -:
se il Ministro intenda intervenire per evitare che si verifichino questi ingenti aumenti di prezzo;
se sia stato fatto un protocollo d'intesa con le società farmaceutiche per impedire alle stesse di aumentare oltre l'ISTAT, il prezzo delle medicine della fascia C;
se il prezzo delle medicine che prima erano in fascia A, poi passate in fascia C, ed infine tornate nella A, viene calcolato in base all'aumento che il prodotto ha subito passando nella fascia C oppure rimane quello della fascia A.
(4-09452)

PERROTTA, DANIELE GALLI, ALFREDO VITO, ROSSO, SPINA DIANA, ANTONIO RUSSO, BRUSCO e ANTONIO BARBIERI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
in Italia, la spesa farmaceutica è all'ordine del giorno;
i prezzi dei medicinali dovrebbero essere gli stessi in tutti i Paesi della Comunità europea, ma si verifica l'esatto opposto: ad esempio una confezione di Tavor da venti compresse (1mg), in Italia


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costa 6,30 euro, in Francia può arriare a costare sino all'82,49 per cento in meno -:
quali siano le ragioni di tali diversità di prezzo;
se il Ministro interrogato intenda adottare i necessari provvedimenti, per avviare a tale discrepanza che va a discapito dei cittadini italiani.
(4-09454)

BATTAGLIA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
in Italia 13 milioni di persone soffrono di allergie; per molte di queste, il periodo allergico non è limitato alla sola primavera, ma dura tutto l'anno;
con ordinanza del 24 febbraio 2004 è stato stabilito il rimborso di alcuni farmaci antistaminici, ammessi alla classe A;
come si legge nell'ordinanza, la prescrizione di tali medicinali, in base alla nota CUF n. 89, è limitata ai pazienti «affetti da patologie su base allergica di grave medio e grave (rinocongiuntivite allergica stagionale, orticaria persistente non vasculativa) per trattamenti prolungati (superiori a sessanta giorni)»;
tale ordinanza ha la durata complessiva di quattro mesi;
la maggioranza delle persone affette da allergie rimane esclusa dal beneficio e si deve accollare significative spese per le cure;
ciò determina una palese lesione del diritto all'assistenza farmaceutica ed alla salute -:
se non intenda estendere il diritto al rimborso per l'acquisto di farmaci antistaminici a tutti i soggetti che presentino tale patologia, senza distinzione di grado.
(4-09461)