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finanziamenti per il funzionamento ed il rilancio della Fondazione.
operare in maniera assolutamente autonoma dalla Fisd - Comitato Italiano Paraolimpico;
assunto sostiene erroneamente che nessun altro Ente (oltre la Fisd stessa) possa organizzare attività e manifestazioni sportive per le persone con disabilità;
sostenere i propri diritti per quanto riguarda le Federazioni aderenti, ma non può limitare i diritti in campo nazionale ed internazionale di Federazioni privatizzate che non usufruiscono di fondi pubblici e svolgono positivamente i loro compiti sportivi ed educativi.
l'8 gennaio 2004 è stato emanato il decreto legislativo 8 gennaio 2004 n. 1, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 11 del 14 gennaio 2004, recante: «Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 29 gennaio 1998, n. 19, concernente "La Biennale di Venezia", ai sensi dell'articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137»;
il 15 gennaio 2004, il Ministro ha firmato il decreto di nomina del consiglio di amministrazione della Fondazione La Biennale di Venezia designando il dottor Davide Croff e sottoponendo la nomina al parere delle Commissioni parlamentari competenti, che hanno dato il loro parere il 28 gennaio per il Senato e l'11 febbraio alla Camera;
malgrado il pressante interesse del Ministro per le nomine e per la riforma dello statuto della Fondazione La Biennale di Venezia, non è stata posta mano alle questioni relative alla patrimonializzazione e al reperimento delle risorse dei privati;
il provvedimento di riforma e la delega dalla quale esso è scaturito, non prevedono alcun finanziamento aggiuntivo, neanche in relazione alla fase di riordino -:
quali iniziative intenda adottare il Ministro per il reperimento di ulteriori
(3-03203)
Special Olympics è un'organizzazione fondata negli Stati Uniti da Eunice Kennedy, sorella del Presidente John Kennedy, che opera da 32 anni in tutto il mondo per l'inserimento sociale delle persone con ritardo mentale nella società, utilizzando l'originale strumento dell'attività motoria e sportiva;
la missione di Special Olympics è quella di dare a bambini, giovani e adulti con disabilità mentale la opportunità di sviluppare le loro qualità fisiche e mentali attraverso l'allenamento e le competizioni sportive, offrendo loro continue occasioni di crescita e di dimostrare coraggio e capacità, condividendo risultati, successi e amicizia con i loro familiari, con gli altri Atleti di Special Olympics e con l'intera comunità, al fine di perseguire la loro piena integrazione nella società;
Special Olympics è riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale e intrattiene con lo stesso ottimi rapporti di collaborazione;
gli obiettivi di Special Olympics nell'utilizzo dello sport non sono di carattere agonistico competitivo, ma lo sport è solo uno strumento per potenziare ed evidenziare le capacità delle persone con ritardo mentale; gli eventi sono dei momenti di condivisione e di comunicazione, che puntano alla piena accettazione della diversità da parte del contesto sociale;
tale movimento si è sviluppato anche in Italia per circa 16 anni e fino al 1999 è stato affidato alla Federazione Italiana Sport Disabili (Fisd), inquadrato nell'ambito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni);
già dal 1996 la stessa Fisd, facente parte di altra organizzazione internazionale di sport disabili, l'International Paralympics Committe, ha inteso affiliarsi ad altra organizzazione internazionale che si interessa di Sport per Disabili Mentali (INAS) in modalità agonistico-competitive;
nel dicembre 1999 la Fisd, avendo scelto di aderire ad INAS, ha deciso unilateralmente di non gestire più l'accredito di Special Olympics, che per 16 anni le era stato accordato;
per questa decisione, a partire dal 1o gennaio 2001, Special Olympics Italia si è costituita in Onlus ed ha ottenuto l'accredito di Special Olympics International per continuare a portare avanti il proprio Programma;
le due organizzazioni Special Olympics Italia Onlus e Federazione Italiana Sport Disabili hanno stipulato un'apposita convenzione al fine di cogestire l'Attività nazionale e separare l'attività internazionale;
dal luglio 2003 la Fisd è divenuta Comitato Paraolimpico Italiano, che ha logo, finalità e mission analoghi al Comitato Paraolimpico Internazionale e si differenzia definitivamente e inequivocabilmente da Special Olympics;
il Comitato Paraolimpico in tutto il mondo denota lo sport di elite agonistica per i disabili, assolutamente antitetica rispetto a Special Olympics Inc.;
tale situazione è ben nota a livello internazionale, al punto che il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) ha riconosciuto entrambe le organizzazioni, lnternational Paralympics Committe (IPC) e Special Olympics Inc., in modo distinto e separato, testimoniando la validità di entrambe le mission;
dal 1o ottobre 2003, prendendo atto della diversità degli obiettivi delle due organizzazioni, seguendo le direttive di Special Olympics Inc., l'organo direttivo di Special Olympics Italia Onlus ha deciso di
i disabili in Italia sono 2.800.000 e tra loro circa 1.500.000 sono disabili mentali;
la disabilità mentale ha peculiarità e necessità assolutamente diverse dalla disabilità fisica e sensoriale;
gli eventi Special Olympics sono da più di venti anni una tradizione consolidata nel nostro paese in numerose discipline sportive come sci, nuoto, atletica leggera, calcio, basket, ginnastica, bocce, equitazione, tennis, tennistavolo e judo, per circa 6.500 persone con ritardo mentale;
dal 2000 Special Olympics Italia ha organizzato grandi eventi nazionali con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio, dei Ministri e di numerose Autorità Politiche ed Amministrative, a Fiuggi nel 2001 e nel 2003, a Caorle nel 2002, eventi internazionali a Roma nel 2002 e 2003; ha partecipato con proprie e numerose delegazioni ai Giochi Mondiali di Sport Invernali ad Anchorage (Alaska-Usa) nel 2001, ai Giochi Europei in Olanda nel 2002, ai Giochi Mondiali di Dublino nel giugno 2003;
in tutte le attività locali, nazionali ed internazionali l'organizzazione coinvolge migliaia di volontari, soprattutto giovani studenti delle scuole medie superiori, organizzazioni di volontariato e lavoratori di aziende partner;
successivamente al distacco dalla Fisd (1o ottobre 2003), Special Olympics Italia ha stipulato Convenzioni con 5 tra i più rappresentativi Enti di promozione (U.S. Acli, Csen, Cns Libertas, Uisp, Csi) allo scopo di diffondere il proprio Programma, raggiungere un maggior numero di famiglie, aumentare i contatti con le persone con disabilità mentale ed estendere per loro la possibilità di, praticare lo sport;
a partire dall'anno 2000, i rapporti tra la Fisd e Special Olympics Italia si sono progressivamente deteriorati;
in particolare, la Fisd, pur avendo in atto con Special Olympics Italia Onlus una convenzione, non ne riconosceva l'autonomia gestionale e criticava, secondo l'interrogante ingiustificatamente, l'operato dei dirigenti dell'organizzazione;
nel mese di giugno 2003, la Fisd non aveva ancora erogato a Special Olympics Italia il contributo previsto dall'accordo di convenzione, mentre Special Olympics aveva ottemperato all'organizzazione dei Giochi Regionali e Nazionali a proprie spese, procurando ulteriori risorse alla stessa Federazione con le iscrizioni e tasse per circa 50 mila euro;
all'epoca Special Olympics Italia aveva urgente bisogno di 40 mila euro per il saldo del costo delle spese di viaggio della delegazione italiana ai Giochi di Dublino in partenza pochi giorni dopo;
la Fisd ha avviato, inoltre, provvedimenti disciplinari nei confronti del Presidente e Direttore nazionale di Special Olympics Italia professor Alessandro Palazzotti;
tali provvedimenti si sono conclusi di recente con una immotivata e incomprensibile condanna a cinque anni di squalifica al Professor Alessandro Palazzotti da parte della commissione di giustizia sportiva della Fisd, Federazione di cui non faceva più parte;
questo esito rappresenta, secondo l'interrogante, un modo scorretto di interpretare la giustizia sportiva a danno di persone impegnate a sostenere il difficile percorso delle attività sportive a favore delle persone disabili, ed in particolare delle persone con disabilità mentale che rappresentano i discriminati tra i discriminati;
la Federazione Italiana Sport Disabili (Fisd), anche e ancor di più sotto la sigla di Comitato Italiano Paraolimpico, ha, ad opinione dell'interrogante, una visione del tutto monopolistica dell'attività motoria e sportiva per Disabili e in base a tale
tale comportamento non può ritenersi consono né agli scopi statutari né agli obiettivi di una federazione sportiva;
il Comitato Paraolimpico in tutto il mondo è impegnato in altro tipo di attività esclusivamente rivolta allo sport agonistico e va comunque rispettato un modo diverso di vedere l'utilità dello sport, il modo di interpretarlo e di organizzarlo, tanto più se ciò è convalidato da più di 30 anni di esperienze in tutto il mondo;
l'azione portata avanti dalla Fisd, secondo l'interrogante, è gravemente lesiva dell'immagine di Special Olympics Inc., movimento internazionale operante da oltre vent'anni in Italia;
il perdurare di tale comportamento non potrà che suscitare inevitabili reazioni da parte di Special Olympics Inc. costretta a difendere il suo buon nome;
innescare tale dinamica nei rapporti tra realtà che a diverso titolo e con differenti finalità operano a favore delle persone con disabilità non può che nuocere al progresso sociale verso la percezione della disabilità da parte della società -:
se il Ministro interrogato ritenga che la Fisd sia idonea ad essere riconosciuta Comitato Paraolimpico, ai sensi della legge n. 189 del 2003;
se effettivamente sia stato riconosciuto uno specifico ruolo a Special Olympics Italia, come previsto dal decreto legislativo n. 15 del 2004.
(4-09458)
il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), mediante atto a firma del Segretario Generale, Dottor Raffaele Pagnozzi, ha attestato che la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM) è la sola Federazione riconosciuta ed autorizzata a gestire, disciplinare ed organizzare in Italia l'attività sportiva e promozionale del Judo, eccetera (omissis) ed è la sola Federazione autorizzata a rappresentare in Italia e all'estero gli sport del Judo, eccetera (omissis);
tale attestato risulta ambiguo poiché, se rilasciato dal Segretario Generale del CONI, dovrebbe riferirsi unicamente alle Federazioni CONI. Nello scritto non vi è però traccia inerente a questo importante argomento;
l'attestazione di cui sopra, secondo l'interrogante, risulta in palese contrasto con le norme inerenti il diritto alle pari opportunità e ci si chiede se non possa configurarsi nella concorrenza sleale. Si ritiene inoltre anticostituzionale in quanto viola il diritto sancito dal libero associazionismo;
nel primo periodo dell'attestato, infatti, si parla di attività promozionale, ignorando tutti gli Enti di Promozione riconosciuti dallo Stato Italiano che svolgono appunto attività promozionale. Nel secondo periodo, affermando che la FIJKAM è la sola Federazione autorizzata a rappresentare in Italia e all'estero le discipline in questione, si contrasta, secondo l'interrogante, palesemente la sentenza del Tribunale Ordinario di Roma - 1a Sezione Civile - che respinge il ricorso della Federazione Italiana Kendo (FIK), aderente al CONI, quale unica Federazione autorizzata ad organizzare attività agonistiche, Campionati e Selezioni Nazionali, Rappresentative Nazionali Italiane nei confronti delle Federazioni privatizzate di Kendo CIK, AIK e FENIKE. La sentenza sancisce quindi a tutte le Federazioni Sportive Nazionali privatizzate il diritto di promuovere le loro discipline in Italia e all'estero anche con Squadre Nazionali -:
se non si ritenga opportuno intervenire per chiarire che il CONI è libero di
(4-09466)