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alla stipulazione dei contratti di appalto di lavori pubblici, un rilevante squilibrio economico nei rapporti contrattuali in corso, con netto divario fra i costi delle materie prime sul mercato ed il corrispettivo dell'appaltatore, legato al prezzo di aggiudicazione;
possessori di biglietto aperto di scegliere il volo da utilizzare, previa prenotazione ed accertata la disponibilità;
le imprese edili italiane da alcune settimane sono costrette a fronteggiare una forte lievitazione dei costi nell'acquisto di alcune materie prime - in particolare del ferro e dell'acciaio - nella misura di oltre il 30 per cento;
tali materie sono fondamentali per le attività costruttive;
questa situazione, che sta creando difficoltà sempre più gravi e pesanti per le nostre imprese di costruzione, è dovuta ad una serie di ragioni diverse fra le quali, in primo luogo, il condizionamento crescente esercitato dai mercati orientali e soprattutto da quello cinese, il quale continua a sottrarre quote sempre maggiori di produzione ai mercati europei;
ne è già derivato - secondo notizie apprese su il Sole 24 Ore del 10 marzo 2004 - un aumento dei costi di produzione nei cantieri valutabile intorno all'8-10 per cento;
questi incrementi dei prezzi, del tutto anomali e ben superiori al saggio di inflazione programmato, hanno determinato e possono determinare successivamente
la legge cosiddetta Merloni sui lavori pubblici n. 109 del 1994 e successive modifiche ed integrazioni (articolo 26, commi 3 e 4) ha introdotto in questo delicato campo il sistema del cosiddetto prezzo chiuso, che lega i possibili adeguamenti del contenuto e delle condizioni economiche dei contratti di appalto unicamente al verificarsi di mutamenti anomali del tasso di inflazione;
tale sistema non appare in grado di disciplinare e di affrontare adeguatamente tutte le fattispecie in cui la crescita dei prezzi per alcune materie prime, fondamentali nell'economia di un determinato settore, sia particolarmente marcata, senza, peraltro, riflettersi sulla soglia del saggio di inflazione complessiva oltre la quale scatta l'adeguamento collegato al «prezzo chiuso»;
d'altronde, l'indice generale del livello di prezzi, utilizzato dall'ISTAT per calcolare le variazioni del saggio di inflazione, non ricomprende il costo di tanti beni essenziali nel settore delle costruzioni;
ne consegue una situazione di estrema delicatezza, ancor più accentuata per le piccole e medie imprese, in particolare per quelle operanti nel Mezzogiorno, che hanno margini ristretti di attività e di utili fra l'altro questa situazione può ingenerare molteplici contenziosi e ritardi negativi nella esecuzione dei lavori -:
se e quali misure il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti intenda adottare per individuare soluzioni normative e strumenti idonei a riequilibrare le condizioni economiche dei contratti di appalto di opere pubbliche, quando si verificano, successivamente alla conclusione dei contratti stessi, aumenti anomali e rilevanti di materie prime essenziali per le attività edili, che pongono una alea pesante, imprevedibile ed insostenibile a carico delle imprese, con conseguenti, gravissime difficoltà per tutto il sistema delle opere pubbliche.
(5-02975)
l'interrogante ha segnalato all'onorevole Ministro, con precedenti atti di sindacato ispettivo, numerose e consistenti irregolarità poste in essere dalla compagnia aerea Air One, nella gestione delle tratte Alghero-Roma-Alghero e Alghero-Milano-Alghero, affidate in regime di continuità territoriale;
le interrogazioni hanno riguardato in particolare:
l'aumento arbitrario della somma di euro 6,00 sul costo del biglietto;
i ritardi, anche di diverse ore, in riferimento agli orari di volo indicati per ciascuna tratta;
il rifiuto di ospitare a bordo una persona disabile nel primo volo da Alghero a Milano;
la decisione di sospendere il servizio nei giorni di chiusura dello scalo di Alghero per l'esecuzione dei lavori di manutenzione della pista, non accettando il trasferimento all'aeroporto di Olbia, come hanno fatto le altre compagnie operanti nello scalo di Alghero;
la riduzione del numero dei posti a disposizione delle persone aventi diritto all'applicazione della legge sulla continuità territoriale;
l'imposizione del sovra prezzo di euro 12,00 per poter viaggiare in orario diverso da quello indicato nel biglietto;
ora la compagnia aerea Air One ha comunicato che non verranno più emessi i biglietti «open return», impedendo ai
questo «privilegio» parrebbe riservato, secondo l'interrogante, esclusivamente alle persone aventi diritto all'applicazione della legge sulla continuità territoriale;
ad avviso dell'interrogante, Air One, dal 1 gennaio del corrente anno, quando ha accettato la proroga del servizio senza alcun onere a carico dello Stato, sta rendendo sempre più virtuale la continuità territoriale -:
se il Ministro non ritiene che i fatti sopra indicati costituiscano violazione delle norme che disciplinano la concessione;
in caso affermativo, se il Ministro non ritiene che l'Enac debba sottoporre i fatti descritti in premessa all'attenzione del Collegio arbitrale;
quali iniziative intende assumere il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, direttamente o mediante gli Enti strumentali del Ministero, per ripristinare i diritti degli utenti violati con le attività innanzi dette, poste in essere dalla compagnia Air One.
(5-02980)
il tribunale amministrativo regionale della Sicilia, con sentenza del 3 marzo 2004, ha ravvisato fondati rischi di costituzionalità nella legge n. 443 del 2001 (la cosiddetta «legge-obiettivo»), rinviando gli atti alla Corte Costituzionale;
in conseguenza di questa sentenza, sarebbero state sospese le procedure preliminari alla costruzione del Ponte sullo stretto di Messina -:
quale sarà la linea del Governo nel caso in cui la Corte Costituzionale bocciasse la legge sulla quale si fonda l'intera politica infrastrutturale dello stesso Governo.
(4-09288)
la linea ferroviaria Torino-Chivasso-Ivrea-Aosta è un collegamento essenziale per molti lavoratori, studenti ed anziani, che usano questo mezzo per contenere tempi e costi di spostamento altrimenti elevati;
da anni gli utenti della tratta denunciano il grave stato di abbandono della linea e del materiale rotabile;
i disagi sopportati dagli utenti sono molteplici e vanno dai ritardi giornalieri, alla soppressione di corse, ai fermi delle motrici, come ultimamente accaduto, che comportano l'arresto del treno e la conseguente necessità di mezzi di traino che devono giungere da stazioni distanti;
tutto ciò, oltre agli evidenti disagi, comporta un danno anche economico agli utenti della tratta, soprattutto pendolari;
il 9 marzo 2004, è accaduto un altro degli episodi denunciati, poco dopo le 8 il treno regionale proveniente da Aosta, con a bordo un migliaio di pendolari diretti al lavoro, giunto alla periferia di Settimo si è fermato per un guasto al locomotore. I passeggeri hanno dovuto attendere oltre un'ora prima che il convoglio venisse trainato da un altro locomotore. Altri due treni passeggeri provenienti da Milano sono stati costretti alla sosta -:
se il Ministro sia a conoscenza di tale grave situazione, se siano previsti da parte delle Ferrovie dello Stato, e per essa dalle società competenti, interventi rapidi per provvedere agli indispensabili miglioramenti tecnici sulla linea e agli ammodernamenti del materiale rotabile, per una rapida riattivazione dei tempi di percorrenza programmati;
quali siano i tempi previsti per detti interventi e se siano previsti rimborsi per gli oneri sostenuti dai viaggiatori e causati dall'azienda stessa.
(4-09300)
da notizie riportate dall'O.R.S.A. (Organizzazione sindacati autonomi e di base), della segreteria regionale della Campania, nell'impianto di S.M. La Bruna sono state soddisfatte alcune domande di trasferimento verso altre realtà del Gruppo FS, mentre non sono state prese in considerazione altre domande di altrettanti lavoratori che svolgono attività sindacale;
ad alcuni lavoratori sarebbe inoltre stato negato persino il diritto di presentare domanda di trasferimento;
in una precedente interrogazione (4-03817 del 16 settembre 2002), l'interrogante aveva già posto il problema del rifiuto di un trasferimento dalla biglietteria FS di Acerra alle officine grandi riparazioni di Santa Maria La Bruna, interrogazione rimasta, tuttora, senza risposta -:
se sia a conoscenza delle vicende esposte in premessa e, in caso affermativo, se non ravvisi nella condotta dell'azienda un comportamento discriminatorio ed antisindacale.
(4-09305)