Allegato B
Seduta n. 430 del 1/3/2004


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GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta scritta:

TRANTINO, COLA, FRAGALÀ e GIRONDA VERALDI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
appare gravissimo e puntuale il rilievo contenuto nel libro dell'ex parlamentare avvocato Mauro Mellini «Processo al Capomandamento», secondo cui, l'omicidio di Giuseppe Mallia, avvenuto nel novembre 1993 in provincia di Agrigento, (omicidio determinato dal fatto che la vittima, padre di Gaspare Mallia, assassinato nel luglio dello stesso anno, si era in precedenza, a fronte di vari tentativi di assassinare il figlio ad essi fortunosamente scampato, adoperato per implorare la «grazia» mafiosa nei confronti di questi e, dopo che, invece, l'omicidio era stato consumato, avrebbe espresso il proposito di raccontare ai Carabinieri quanto sapeva), non avrebbe dato luogo, benché due pentiti si fossero accusati del crimine esponendone tale causale ed indicando gli altri responsabili, ad alcun procedimento, neppure contro i rei confessi (utilizzati come collaboratori di giustizia nel processo Akragas, tra l'altro, per l'uccisione di Gaspare Mallia ad essa connesso);
nel libro sopra indicato l'autore formula l'ipotesi che, dai primi accertamenti effettuati dopo l'assassinio di Giuseppe Mallia, intervenuto quattro anni prima delle rivelazioni dei pentiti sull'uccisione del figlio (ritenute attendibili, malgrado gravi contraddizioni, in due gradi di giudizio), possano essere risultati elementi non portati a conoscenza dei giudici e dei difensori essendo rimasto tale episodio criminoso fuori del processo e di quelli successivamente iniziati, che avrebbero potuto risultare in contrasto con le affermazioni dei pentiti sull'omicidio di Gaspare Mallia e ciò soprattutto perché gli interventi del padre a quanto risulta per tale motivo poi ucciso, sarebbero stati tutt'altro che segreti, così che avrebbero potuto cadere sotto l'attenzione degli inquirenti subito dopo l'assassinio -:
quali considerazioni suggerisce tale episodio circa la reale osservanza del principio dell'obbligatorietà dell'azione penale così strenuamente sostenuto e proclamato, e quali iniziative, in concreto, intenda adottare per onorare i principi fondamentali reclamati dalla legge, e per accertare eventuali inerzie e conseguenti responsabilità, al fine primario della credibilità della giustizia e del rispetto degli innocenti, umiliati dalla evitabile fortuna dei colpevoli.
(4-09126)