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loro quell'accordo sui problemi della difesa, che ha poi consentito analogo accordo a livello europeo;
il 18 febbraio 2004 si svolgerà a Berlino un vertice tra Francia, Germania e Gran Bretagna sui problemi dell'economia europea;
i Ministri degli affari esteri degli stessi Paesi avevano negoziato con l'Iran il protocollo per la sicurezza del potenziale nucleare di quel Paese;
nonostante il rilevante impegno diplomatico dispiegato nel passato dall'Italia, i negoziati per il disarmo della Libia hanno visto a livello europeo il protagonismo della sola Gran Bretagna;
alla vigilia del vertice europeo di dicembre 2003, ancora Francia, Germania e Gran Bretagna avevano raggiunto tra
alcuni giorni fa il cosiddetto vertice di Weimar (Francia, Germania, Polonia) ha dichiarato possibile trovare un compromesso sul testo di Costituzione europea entro maggio 2004, data fissata per l'ingresso dei dieci nuovi Paesi membri dell'Unione europea -:
quali siano le valutazioni del Governo italiano sull'insieme di questi fatti e sulla mancata partecipazione ad essi dell'Italia e se ciò non implichi una radicale revisione della politica europea del nostro Governo, tanto più in un momento in cui, all'indomani del fallimento della conferenza intergovernativa di Roma, si pone come priorità il rilancio dell'approvazione della Costituzione europea, così come convenuta dalla Convenzione.
(3-02965)
la comunità indigena di Sarayacu vive nella provincia di Pastaza, nella regione orientale dell'Amazzonia ecuadoriana. Dal 1996 tale comunità si trova in conflitto con la compagnia petrolifera argentina CGC - Compagnia Generale di Combustibili - opponendosi alle attività di estrazione petrolifera sul suo territorio;
il contratto che l'impresa CGC ha firmato nel 1996 con lo Stato Ecuadoriano prevede lo svolgimento delle attività esplorative nel Blocco 23, che per la maggior parte (135.000 ettari su 200.000), appartiene legalmente alla comunità di Sarayacu. Tale contratto è, secondo gli indigeni, incostituzionale perché non sono state seguite le procedure di consultazione delle comunità risiedenti nei territori così come previsto dalla Costituzione ecuadoriana;
nel gennaio 2003 la situazione è diventata critica e vi sono stati alcuni scontri tra indigeni e militari. Il 26 gennaio 2003 alcuni membri della comunità di Sarayaku arrivarono nell'accampamento della Compagnia Generale di Combustibili - CGC, nel blocco 23 e chiesero di abbandonare la loro terra; l'esercito usò la forza e l'azione militare terminò con la detenzione di quattro leader indigeni. In base alle testimonianze «i militari puntarono i fucili e legarono gli indigeni unendo piedi e mani». Poi iniziarono l'interrogatorio. A tutto ciò si sommano vari episodi denunciati dai dirigenti di Saroyacu, Franco Viteri e Josè Gualinga, che hanno ricevuto chiamate telefoniche con minacce di morte. La Commissione Interamericana dei Diritti Umani CIDH ha disposto di indagare su tali fatti;
il 5 maggio scorso la Commissione Interamericana dei diritti umani ha reso ufficiale la decisione di sollecitare lo Stato Ecuadoriano per garantire la vita e la sicurezza degli abitanti di questa comunità disponendo che il governo dovrà «adottare misure che considera necessarie per assicurare la vita e l'integrità fisica, psichica e morale dei membri della comunità indigena di Sarayacu, che è stata oggetto di minacce da parte dell'esercito e di civili non appartenenti alla comunità»;
nonostante questo importantissimo riconoscimento internazionale, lo scorso 3 ottobre, il Ministro dell'Energia Arboleda, ha dichiarato che il governo continuerà ad appoggiare la compagnia straniera e ne proteggerà le attività nel Blocco 23. Ha inoltre avvertito che disporrà nuovamente la militarizzazione della zona per garantire scurezza ai tecnici della CGC;
il 17 dicembre 2003 la Commissione Interamericana di Diritti Umani ha deciso di estendere le misure cautelari concesse in favore della comunità di Sarayacu per altri sei mesi. Questa estensione è stata decisa soprattutto per la preoccupante situazione in relazione ai fatti del 4 e 5 dicembre 2003, quando abitanti della comunità di Sarayacu che stavano manifestando nella città di Puyo sono stati aggrediti da sconosciuti senza che il Governo intervenisse per lo loro salvaguardia;
il 22 marzo 2003 è stato firmato, nel corso della 44/ma assemblea della Banca Interamericana di Sviluppo, l'accordo tra il Governo Italiano e quello ecuadoriano per la conversione parziale del debito -:
se non ritenga che le evidenti e documentate violazioni dei diritti umani e il sostegno che il Governo ecuadoriano ha dichiarato di voler continuare a dare alla CGC impongano al nostro Governo una presa di posizione forte nei confronti del governo ecuadoriano, che vada nella direzione di sospendere gli aiuti e adoperarsi per il rispetto dei diritti umani e della libertà politica dei popoli indigeni.
(4-08577)