Allegato B
Seduta n. 394 del 2/12/2003


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ATTIVITĄ PRODUTTIVE

Interrogazione a risposta orale:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro delle attività produttive, al Ministro per le politiche comunitarie, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
di recente, come riportato dal quotidiano Il Giornale di mercoledì 26 novembre 2003 alla pagina 23, la giunta municipale della Città di Palermo ha approvato un piano di marketing proposto dalla Gesap, società che gestisce lo scalo aeroportuale del capoluogo siciliano;
detto piano di marketing è finalizzato all'attivazione di voli low cost sulla tratta Palermo/Londra/Palermo e prevede che, a fronte di un contributo cosiddetto di marketing ripartito fra regione Sicilia, provincia regionale di Palermo, comune di Palermo e camera di commercio, la compagnia aerea Ryanair istituisca un volo giornaliero Londra/Palermo/Londra, applicando tariffe low cost più basse rispetto a quelle praticate da altre compagnie aeree;
il piano di marketing in questione ed il relativo versamento del contributo da parte delle amministrazioni locali siciliane alla Gesap sarebbero, a quanto pare, finalizzati alla realizzazione di un più ampio progetto di diffusione dell'immagine positiva di Palermo in campo europeo;
esiste peraltro una precisa disposizione comunitaria che vieta severamente gli aiuti di Stato la cui ratio consiste appunto nell'impedire che, mediante un'indebita ingerenza in settori di economia o nei confronti di talune imprese, gli Stati membri (intesi non solo come entità giuridica propria, ma anche nelle loro articolazioni quali regioni, province, comuni dipartimenti ed altri), possano falsare le regole della libera e sana concorrenza;


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il contributo di marketing in questione è da considerarsi assolutamente incompatibile con le regole comunitarie in ragione dell'articolo 87 (ex-articolo 92) del Trattato UE e dunque vietato in quanto si tratta di aiuto concesso mediante risorse dello Stato idoneo a ridurre i costi dell'impresa beneficiaria, favorendola dunque a scapito di altre compagnie che sono con essa in concorrenza;
tale forma di aiuto, infatti, non soltanto favorisce la compagnia Ryanair in danno di altri vettori, alterando le regole della libera concorrenza ed incidendo indirettamente sugli scambi tra gli Stati membri, ma è stata attribuita non sulla base di un programma regionale aperto, accessibile a qualsiasi vettore operante nello scalo siciliano, bensì designando acriticamente Ryanair quale vettore in grado di fornire il servizio, senza l'apertura ad altre compagnie che pure sono nelle condizioni, operando nello scalo del capoluogo siciliano, di istituire un volo giornaliero di collegamento con Londra a prezzi competitivi, laddove fossero state destinatarie delle agevolazioni in questione;
i benefici derivanti all'immagine ed al turismo della città di Palermo sono di indubbio interesse generale, ma certamente non possono giustificare una deroga alla disciplina normativa comunitaria che regola il divieto di aiuti di Stato ai produttori di beni e di servizi -:
se non intenda segnalare all'autorità della concorrenza e del mercato la vicenda sopra esposta, affinché sia valutato se, nel caso di specie, si sia in presenza di una distorsione della concorrenza.
(3-02872)

Interrogazioni a risposta scritta:

CATANOSO. - Al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 ottobre 2002 è stato dichiarato, fino al 31 marzo 2003, lo stato di emergenza nel territorio della provincia di Catania in conseguenza dei gravi fenomeni connessi all'attività eruttiva dell'Etna e degli eventi sismici concernenti la medesima area;
con l'articolo 4 del decreto-legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito dalla legge 27 dicembre 2002, n. 286, è stata disposta la sospensione degli adempimenti tributari a favore dei residenti nei comuni della provincia di Catania colpiti dagli eventi sismici dell'ottobre 2002;
con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3315 del 2 ottobre 2003 sono stati differiti al 31 marzo 2004 i termini relativi ad adempimenti di obblighi tributari, già sospesi fino al 31 marzo 2003;
molte aziende della provincia di Catania hanno chiesto ed ottenuto dal ministero delle attività produttive la sospensione dei termini di realizzo dell'investimento effettuato in base alle agevolazioni finanziarie ai sensi della legge 488/1992 e successive modificazioni;
le circostanze che hanno causato il ritardo nella realizzazione dell'investimento da parte delle aziende catanesi sono sorte a causa di eventi eccezionali recepiti dai provvedimenti di sospensione dei termini di cui sopra -:
se non intenda adottare un opportuno provvedimento per differire i termini per la realizzazione dei programmi di investimento al 31 marzo 2004.
(4-08210)

SGOBIO. - Al Ministro delle attività produttive, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
le organizzazioni sindacali di categoria continuano ad esprimere forti preoccupazioni per il futuro produttivo e occupazionale della «Lips Italia», alla luce anche delle posizioni della proprietà, che continua a negare qualsiasi trattativa di vendita in corso o anche di ipotesi di delocalizzazione dell'azienda, che attualmente si trova, a Livorno, nell'area del


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porto mediceo prossimamente interessata da una radicale trasformazione urbana;
ciò che lascia perplessi i lavoratori è soprattutto l'atteggiamento poco chiaro della Fincantieri, che dichiara di non considerare strategica l'azienda di cui è proprietaria al 50 per cento, e il fatto che un suo defilamento comporterebbe, di fatto, il rischio di una crisi produttiva della Lips;
la «Lips Italia» ha 37 dipendenti che, con la certificazione di qualità Iso 9002, producono e riparano eliche (monoblocco a passo fisso o a pale orientabili), oltre a essere punto di riferimento su scala nazionale, nel Global Network Wärtsilä Propulsion, per la commercializzazione di tutti i prodotti Lips (sistemi integrati di propulsione, eliche azimutali e trasversali, idrogetti) -:
se non ritengano opportuno intervenire, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, presso i soggetti interessati, affinché possano essere date risposte certe e sicure ai lavoratori che hanno il diritto di conoscere il reale futuro produttivo della «Lips Italia», soprattutto tenuto conto del fatto che Fincantieri è una società pubblica sulla quale il Governo può dire la sua e che, comunque, ha l'obbligo morale di garantire la continuità del lavoro a tutti i dipendenti.
(4-08211)