Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 388 del 12/11/2003
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...
(Esame dell'articolo 9 - A.C. 172)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso presentate (vedi l'allegato A - A.C. 172 sezione 7).
Ha chiesto di parlare l'onorevole Pollastrini. Ne ha facoltà. Onorevole Pollastrini, le do la ferale notizia: il gruppo dei Democratici di sinistra ha esaurito il tempo a disposizione, ma siccome io non dico mai di no...

BARBARA POLLASTRINI. Lei è molto gentile, Presidente, però i Democratici di sinistra non mi avevano detto di avere esaurito il tempo. Cercherò di essere breve...

PRESIDENTE. È un partito molto riservato (Applausi)!

BARBARA POLLASTRINI. Lei è sempre spiritoso... Signor Presidente, io ci tenevo ad intervenire, ma credo di interpretare anche lo spirito del mio gruppo, perché l'articolo 9 sintetizza molto bene le miserie di questa legge. La farò breve, sono già intervenute molte colleghe (qualche collega). Non ci sono quattrini, non si prevede un fondo nazionale, ci si limita ad indicare nella finanziaria 2002 una sorta di «sottofondino» esposto alle disponibilità di cassa e, infatti, per ora non c'è nulla.
In sintesi, la definirei una legge misera e fatta di miserie. Non mette in moto investimenti, anzi, finisce per penalizzare pesantemente e nuovamente regioni ed enti locali.
Ma, soprattutto, è un provvedimento carico di miserie.


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Cara ministro Prestigiacomo, ci ascolterai, visto che - questa è una mia valutazione -, di fronte al lavoro svolto da molte colleghe dell'opposizione, avresti potuto mostrare una maggiore disponibilità nell'accettare proposte emendative significative, di buonsenso e che tendevano a migliorare un impianto legislativo davvero arretrato, tutto sommato truffaldino, un vero bluff (Commenti) che volete gettare come fumo negli occhi alle donne! Sarò molto sintetica: vi state contrapponendo ad una legge che è parte della storia delle donne e della coscienza civile di questo paese, la legge n. 1044! Volete realizzare una legge che trasforma il bambino in un piccolo pacco postale (Reiterati commenti)! Va bene? Sì, cara ministra, in un piccolo pacco postale!
Cara ministra, abito a Milano, la città più ricca dal punto di vista dei mutamenti dei lavori, delle sperimentazioni in termini di integrazione di servizi. Ma proprio perché provengo da Milano, ti dico con franchezza (mi rivolgo a te e al ministro Maroni che conosce la mia città)...

PRESIDENTE. Onorevole Pollastrini, le ho concesso il tempo, ma non ne abusi.

BARBARA POLLASTRINI. Ho quasi finito, Presidente. Sarà faticoso per una ragazza che lavora in un call center, per esempio, passare in uno studio di pubblicità o per una donna che fa l'apprendista in un giornale passare in un altro luogo di lavoro. L'unica certezza che diamo con questo provvedimento, questa è la verità (forse, perché non ci sono neanche gli investimenti) è un fantomatico nido aziendale (Commenti) fuori dei canoni di qualità, di un progetto educativo, fuori dei canoni minimi di rispetto dei diritti di cittadinanza (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale e della Lega nord Padania)!

PRESIDENTE. Onorevole Pollastrini...

BARBARA POLLASTRINI. Voglio affermare la nostra contrarietà a questo provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bimbi. Ne ha facoltà.

FRANCA BIMBI. Signor Presidente, queste inciviltà (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale, dell'Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro, della Lega nord Padania) nei confronti della collega Pollastrini, naturalmente, mi inducono a pensare che, in quest'aula, una parte dei miei colleghi abbia comportamenti che normalmente non ha appena fuori da quella porta (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale). Sono sempre tutti molto rispettosi, gentili, «cavalieri », come si direbbe, invece, quando si arriva in quest'aula...

PRESIDENTE. Onorevole Bimbi, lei, qui dentro, non si deve meravigliare di nulla (Applausi - Si ride).

FRANCA BIMBI. No, non mi meraviglio, dico solo che questa sindrome da collegio maschile potrebbe essere risparmiata.
Nel merito del complesso delle proposte emendative, non voglio aggiungere molto a ciò che hanno ricordato i colleghi, tra cui Barbara Pollastrini, se non sottolineare che la responsabilità di questo brutto provvedimento non è semplicemente del ministro delle pari opportunità o della sottosegretaria Sestini, ossia delle donne che sono al Governo (anche se avremmo atteso da loro una maggiore sensibilità, una maggiore attenzione soprattutto nei confronti dei bisogni differenziati delle donne). La responsabilità è dell'intero Governo.
Si tratta di uno di quei prodotti del Libro bianco sul welfare che è un libro «in bianco», che, alla fine, non migliora affatto la qualità dei servizi. Non prevede una lira in più sulla spesa, non risponde ai bisogni.
Per fortuna, i comuni e le regioni, ossia i livelli istituzionali più vicini ai cittadini,


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spesso anche indipendentemente dal colore politico, saranno costretti a rispondere con una qualità migliore di quella che noi diamo con questo provvedimento (Applausi dei deputati dei gruppi della Margherita, DL-l'Ulivo e dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare sull'articolo e sulle proposte emendative ad esso presentate, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

FRANCESCA MARTINI, Relatore. Signor Presidente, il parere della Commissione è contrario su tutti gli emendamenti presentati all'articolo 9.

PRESIDENTE. Il Governo è della stessa opinione?

STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro per le pari opportunità. Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zanella 9.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 406
Votanti 405
Astenuti 1
Maggioranza 203
Hanno votato
170
Hanno votato
no 235).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zanella 9.3, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 411
Votanti 408
Astenuti 3
Maggioranza 205
Hanno votato
177
Hanno votato
no 231).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Zanella 9.6.

LUANA ZANELLA. Presidente!

MARCO BOATO. Presidente!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zanella.
Non farei mai un torto alla collega Zanella, mai! Ha facoltà di parlare, onorevole Zanella.

LUANA ZANELLA. Grazie, signor Presidente; ringrazio anche i colleghi della Lega che hanno urlato con me perché è davvero difficile chiedere la parola, talvolta.
Semplicemente, desidero affermare la necessità di inquadrare il provvedimento all'interno di un ragionamento che abbia al centro l'infanzia complessivamente intesa e che, quindi, come abbiamo affermato più volte, ponga il servizio socioeducativo all'interno di una rete di interventi e di servizi riferiti all'infanzia ed alle soggettività che con l'infanzia sono in stretta relazione, a partire dalle famiglie, dalle madri, dai genitori.
Ora, noi vogliamo che venga sottolineata anche la necessità di prevedere criteri che riescano a mettere al centro, a fare molta attenzione alle realtà socioeconomiche ed ai fenomeni di emarginazione e disagio infantile.
Mi sembra che questo emendamento possa benissimo essere approvato. Peraltro, i criteri stabiliti dall'articolo 1, comma 2, della legge n. 285 del 1997 sono ormai diventati prassi, costituiscono i criteri per


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l'accesso ai servizi degli enti locali. Quindi, chiedo che l'Assemblea voti a favore di questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zanella 9.6, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 343
Votanti 336
Astenuti 7
Maggioranza 169
Hanno votato
143
Hanno votato
no 193).

Prendo atto che gli onorevoli Palumbo, Burani Procaccini, Castellani, Dorina Bianchi, Ciro Alfano, D'Agrò e Riccardo Conti non sono riusciti a votare.
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Bindi 9.4 e Valpiana 9.7.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Battaglia.
Onorevole Battaglia, i tempi a disposizione del suo gruppo sono esauriti.

AUGUSTO BATTAGLIA. Intervengo a titolo personale, signor Presidente.

PRESIDENTE. A titolo personale? Io so che è un monolito...
Prego, onorevole Battaglia.

AUGUSTO BATTAGLIA. Signor Presidente, prenderò un minuto a titolo personale soltanto per porre al Governo ed alla relatrice un problema di equità.
La legge n. 448, la finanziaria per il 2002, prevedeva, all'articolo 70, la deducibilità per le famiglie, ed anche per i datori di lavoro, delle somme destinate alla partecipazione alle spese per i micronidi e gli asili aziendali.
Questo nostro emendamento pone la questione di estendere la stessa facilitazione a tutte quelle altre famiglie che non mandano i figli agli asili aziendali, ma, magari, all'asilo comunale.
Qui c'è una palese discriminazione tra una famiglia ed un'altra!
Se poi aggiungiamo il fatto che si danno agevolazioni ai datori di lavoro per i nidi aziendali e si negano le risorse ai comuni per organizzare nuovi nidi mi pare che assistiamo in primo luogo ad una scelta del Governo di privilegiare i nidi aziendali rispetto ai nidi territoriali, quindi determinando già una discriminazione, e in secondo luogo ad una discriminazione tra le famiglie che avranno una agevolazione e quelle che non l'avranno. Quindi poniamo un problema di equità perché se la Costituzione è uguale per tutti io credo che rispetto a situazioni analoghe tutti dovrebbero ricevere lo stesso trattamento da parte dello Stato (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Valpiana. Ne ha facoltà.

TIZIANA VALPIANA. Signor Presidente, il mio emendamento 9.7, uguale a quello Bindi 9.4, non è altro che la riproposizione del testo unificato che fino alla settimana scorsa era stato presentato dalla relatrice in Commissione, in cui - come diceva giustamente poc'anzi il collega Battaglia - si mette in evidenza come non si possono fare discriminazioni tra i bambini che frequentano il nido aziendale e i bambini che frequentano il nido territoriale, perché, se una delle rette è deducibile, deve essere deducibile anche per gli altri genitori, soprattutto per quei genitori lavoratori che non hanno la possibilità - perché magari lavorano in una piccola azienda - di usufruire del nido aziendale. Quindi, hanno la scomodità, chiamiamola così, di portare il bambino in un luogo diverso, al nido comunale, e la disuguaglianza della non deducibilità della retta.
Abbiamo detto come questo provvedimento aumenti le barriere e le disuguaglianze dal punto di vista della qualità del


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servizio fino ad ora; in questo articolo ci rendiamo conto come il Governo decida di dare un premio ai genitori che portano o che possono portare il loro bimbo all'asilo aziendale, facendo crescere le disuguaglianze rispetto agli altri genitori. Io credo che questo articolo contrasti con l'articolo 3 della Costituzione, perché, di fronte ad uguali diritti dei bambini, da zero a tre anni, di usufruire di servizi per la prima infanzia, alcuni vengono premiati e altri penalizzati. Credo che sia totalmente inaccettabile.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zanella. Ne ha facoltà.

LUANA ZANELLA. Signor Presidente, intervengo brevemente per chiedere di sottoscrivere questo emendamento nella convinzione che qui tutti siamo d'accordo con questa posizione, perché è una posizione di buonsenso. Sono convinta che la stessa relatrice sia d'accordo con questa necessità di equiparare questa volta chi usufruisce dei nidi pubblici con quelli che usufruiscono dei nidi aziendali; il problema sta nel finanziamento. Allora io, all'emendamento 9.8, su cui ovviamente non interverrò, propongo che il fondo di cui al comma 1 venga aumentato di 100 milioni di euro per l'anno 2004. Questo per far fronte a quello che costituisce assolutamente un principio di uguaglianza - e finisco - e che consentirebbe anche un maggiore scambio sia di esperienze sia di interazione tra la realtà dei nidi pubblici e la realtà dei nidi non pubblici (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Verdi-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mosella. Ne ha facoltà.

DONATO RENATO MOSELLA. Signor Presidente, sarò brevissimo, anche perché i colleghi hanno già provato a chiarire il punto. Noi stiamo esaminando un testo che prevede che le detrazioni fiscali per le spese di partecipazione alla gestione dei micronidi aziendali, di cui beneficiano i genitori e i datori di lavoro, vengano approvate. Adesso, noi non siamo pregiudizialmente contro gli asili nido aziendali, anche perché riguardano lavoratori, e quindi mi pare scontato il nostro sostegno, però chiediamo che siano allargati questi benefici anche a tutte le altre strutture che di questi benefici hanno necessità. Diversamente, si introdurrebbe un'inaccettabile disparità di trattamento che penalizzerebbe gli utenti degli asili nido territoriali, che in questo momento sono quelli che maggiormente sono esclusi da questo provvedimento.
In verità, il Governo si è impegnato, in Commissione, a reperire, nell'ambito della manovra finanziaria, in tabella A, i fondi necessari per questo. Però, francamente, nutriamo qualche dubbio. Ad oggi, l'unica certezza sono i tagli alle regioni ed ai comuni, previsti proprio dalla finanziaria, che, come sappiamo, si ripercuoteranno sui servizi sociali e, quindi, anche sui servizi per l'infanzia e sulle famiglie a basso reddito.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bindi 9.4 e Valpiana 9.7, non accettati dalla Commissione né dal Governo e sui quali la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 389
Votanti 388
Astenuti 1
Maggioranza 195
Hanno votato
163
Hanno votato
no 225).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zanella 9.8, non accettato dalla


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Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 385
Votanti 383
Astenuti 2
Maggioranza 192
Hanno votato
162
Hanno votato no 221).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 383
Votanti 376
Astenuti 7
Maggioranza 189
Hanno votato
205
Hanno votato
no 171).

Prendo atto che l'onorevole Riccardo Conti non è riuscito ad esprimere il proprio voto.

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