Allegato B
Seduta n. 373 del 15/10/2003


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AFFARI ESTERI

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

III Commissione:

CALZOLAIO e SPINI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
l'ingegnere etiope Zalalem Wegari, specializzato in ingegneria idraulica, era stato invitato in Italia da istituzioni pubbliche per partecipare ad iniziative nel comune di Ancona e alla riunione dell'Onu dei popoli prevista a Perugia nei giorni precedenti alla marcia della pace del 12 ottobre 2003;
il comune di Ancona ha informato l'ambasciata italiana che si sarebbe accollato tutte le spese di viaggio e di soggiorno;
l'ambasciata ha comunque disposto una indagine patrimoniale, verificando che l'ingegnere Wegari è povero e non poteva partire -:
come giustifica la mancata partecipazione di un ingegnere etiope alle iniziative in Italia alle quali era stato invitato, se si è scusato nei suoi confronti e nei confronti degli organizzatori, come intende ovviare all'incredibile formalismo burocratico evidenziatosi nelle vicende citate.
(5-02446)

CIMA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il 30 settembre 2003 il quotidiano Il Manifesto ricordava la vicenda torbida che ha visto coinvolto il tecnico nucleare israeliano Mordechai Vanunu rapito a Roma esattamente diciassette anni fa;
Vanunu è un tecnico che ha lavorato alle installazioni nucleari di Dimona, in Israele dal 1976 al 1985 e proprio in quel periodo scoprì che quell'impianto stava segretamente producendo bombe nucleari;
la sua coscienza lo spinse, nel 1986, a rivelare quel segreto ai corrispondenti del Sunday Times che pubblicarono un servizio dove veniva denunciato all'opinione pubblica internazionale il fatto che Israele stava diventando la sesta potenza nucleare del mondo, in violazione dei trattati internazionali, con la fabbricazione di 200 bombe atomiche prodotte senza alcun dibattito né autorizzazione da parte del popolo israeliano;
il 30 settembre del 1986, prima che il Sunday Times pubblicasse quell'articolo, Vanunu fu rapito da agenti del Mossad (la polizia segreta israeliana) a Roma all'aeroporto di Fiumicino dove venne drogato e portato via mare in Israele;
l'adduzione di un individuo da un Paese all'altro per opera di agenti di quest'ultimo viola la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici;
dopo un processo a porte chiuse, venne condannato a 18 anni di carcere per tradimento e spionaggio, chiuso in isolamento per 11 anni con la sola possibilità di vedere, di tanto in tanto, i suoi familiari, il suo avvocato ed un prete;
quando finalmente nel 1998 uscì dall'isolamento, Israele ammise che il tecnico nucleare non aveva commesso alcuna violazione della sicurezza nazionale ma negò la libertà provvisoria dato che egli aveva sempre rifiutato di dichiararsi colpevole e soprattutto, per la determinazione del tecnico nucleare deciso a proseguire la sua campagna contro le armi israeliane di distruzione di massa (nucleari, chimiche, biologiche, balistiche);


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punito con estrema e inflessibile durezza per aver tentato di porre sull'agenda politica la realtà del nucleare israeliano, sempre «dimenticato» dagli Usa e dall'Unione europea, che puntano a disarmare solamente i Paesi arabi e islamici, Vanunu dovrebbe essere rilasciato il prossimo 22 aprile;
il suo legale teme che questo non avvenga e proprio per questo motivo ha presentato all'Alta corte israeliana la richiesta che il suo assistito venga effettivamente liberato e possa lasciare il Paese -:
come il Governo intenda agire in sede diplomatica affinché sia definitivamente liberato Mordechai Vanunu e se non ritenga opportuno adoperarsi affinché si faccia luce ed emerga la verità sul suo rapimento.
(5-02447)

Interrogazioni a risposta scritta:

PISTONE. - Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
ad un giovane ingegnere etiope, Zelalem Wegari, che avrebbe dovuto partecipare alla Marcia della Pace Perugia-Assisi, è stato negato il visto dall'ambasciata italiana di Addis Abeba;
l'ingegnere era stato invitato da parte del Comune di Ancona a seguito della collaborazione con alcune associazioni di volontariato marchigiane nel settore dell'approvvigionamento idrico delle comunità rurali e avrebbe dovuto partecipare nel ruolo di rappresentante civile del sud del mondo alla Marcia;
la motivazione del visto negato era stata «perché affetto da povertà» e come tale «soggetto a rischio di immigrazione clandestina»;
il sindaco di Ancona, Fabio Sturani, ha inviato una nota ufficiale di protesta al ministro degli Esteri Frattini, all'ambasciatore italiano in Etiopia e al responsabile dell'Ufficio visti ad Addis Abeba;
il caso in questione non rappresenta purtroppo un caso isolato, come già evidenziato in precedenti interrogazioni, ma è emblematica di una situazione assolutamente ricorrente, che si perpetua nei confronti di moltissimi cittadini extracomunitari -:
come intendano risolvere l'incresciosa situazione e quali iniziative normative intendano assumere affinché situazioni del genere non abbiano più a ripetersi.
(4-07707)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
nel corso dell'anno 1991 il ministero degli affari esteri stipulò con la società Agusta spa un contratto per la fornitura di un elicottero A 109/C nell'ambito del programma di cooperazione con la Colombia;
la società Agusta spa provvide alla consegna del velivolo e cercò di ottenere il pagamento;
dopo un lungo contenzioso la società Agusta spa ha ottenuto il pagamento della sorte capitale oltre ad interessi per complessive 616.655.850 vecchie lire -:
se le cifre riportate in premessa siano rispondenti a verità;
in caso affermativo, quali siano le ragioni del grave ritardo nel pagamento;
se non vi siano responsabilità tali da rendere necessaria la trasmissione degli atti alla procura regionale della Corte dei conti.
(4-07708)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
a seguito di stipula di contratto, nel 1989, fra la società Cotecno e la Direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo avente ad oggetto la «Preparazione, presso le istituzioni educative di livello superiore, di quadri tecnici esperti nella generazione,


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trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica presso il Politecnico di Amman in Giordania», sono insorte controversie decise con lodo arbitrale 6 aprile 2000 cui è seguito l'atto di precetto;
l'amministrazione, al fine, ha dovuto stanziare la somma di 1.287.488.000 di vecchie lire di cui 502.289.830 per sorte capitale e 790.007.390 per interessi, diritti e spese di giudizio -:
se le cifre esposte in premessa siano rispondenti a verità;
quali siano state le ragioni del contenzioso insorto con la società Cotecno e se, attraverso la motivazione contenuta nel lodo arbitrale, sia possibile individuare elementi di responsabilità amministrativa di coloro che hanno gestito la pratica;
se, comunque, sia stata disposta la trasmissione della copia degli atti alla procura regionale della Corte dei conti per l'eventuale azione di recupero del danno erariale subito dall'amministrazione.
(4-07709)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
nel mese di giugno del 2003 il ministero degli affari esteri ha dovuto sborsare la somma di euro 2.143.972,42 (corrispondente a circa quattro miliardi di vecchie lire) in favore della società Mediacoop in forza di un lodo arbitrale che ha disposto la condanna al pagamento degli interessi per ritardato pagamento relativamente alla realizzazione del centro servizi con un mulino per cereali a Chimaltego (Guatamala);
con atto 270 del 19 giugno 2002 la direzione generale per la cooperazione allo sviluppo ha dovuto sborsare euro 601.043,06 (corrispondente a circa 1 miliardo e 200 milioni di vecchie lire), sempre in favore di Mediacoop per il pagamento del corrispettivo capitale;
l'operazione, dunque, si è complessivamente conclusa con il pagamento di un miliardo e 200 milioni di vecchie lire per capitale e di quattro miliardi di vecchie lire per interessi -:
se le cifre esposte in premessa sono rispondenti a verità;
quando e per quale ragione è insorta la controversia che ha dato origine all'arbitrato;
se sia stata valutata la decisione espressa con lodo arbitrale sotto il profilo di eventuali responsabilità di funzionari responsabili del procedimento;
se, in caso affermativo, sia stata segnalata le vicenda alla procura regionale della Corte dei conti per l'eventuale giudizio di responsabilità e per il conseguente recupero del danno erariale.
(4-07710)